Verticalita' al femminile: la parete e' donna?

Area di discussione su argomenti di montagna in generale.

Verticalita' al femminile: la parete e' donna?

Messaggioda Enzolino » mar nov 28, 2006 20:03 pm

Il bell'articolo di Vinicio sulla tavola rotonda a Lecco

http://www.planetmountain.com/News/show ... eyid=35373

fa un po' riflettere ed offre spunti ...

Spesso mi son chiesto sino a che punto la dimensione verticale e' stata monopolio del sesso maschile, ed ora mi compiaccio del fatto che sempre piu' spesso e' possibile condividere un'esperienza in parete accompagnati da una donna che ci fa cogliere (a noi maschietti) l'esperienza con sfumature e colori diversi.

La parete e' solo una palestra di virilita', o si puo' arricchire di nuove prospettive al femminile, fatte di grazia, leggerezza ed equilibrio?

Insomma, la parete e' uomo, donna o ... trans?

Ciao :wink:

Lorenzo
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Messaggioda Roberto » mar nov 28, 2006 20:05 pm

La parete è androgina ed anche se le femmine fanno in media un grado in meno degli uomini, vedere scalare una ragazza è decisamente più estetico che osservare un maschio.
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Messaggioda Redpoint » mar nov 28, 2006 21:38 pm

Roberto ha scritto: vedere scalare una ragazza è decisamente più estetico che osservare un maschio.
... alla tua età non dovresti più guardare certe cose... :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :wink:
Ma urmài sun chè... in mèzz al tempuraal
tuìvess föe di bàll che a me me piaas inscè...
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Messaggioda Siloga66 » mer nov 29, 2006 2:31 am

Roberto ha scritto:La parete è androgina ed anche se le femmine fanno in media un grado in meno degli uomini, vedere scalare una ragazza è decisamente più estetico che osservare un maschio.

Per il fatto che da sotto vedi bene il culo?
Passano le mode ma in Germania la moda dei calzini con i sandali passerà mai.
Ma i tedeschi son fighi lo stesso.
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Messaggioda n!z4th » mer nov 29, 2006 8:29 am

Roberto ha scritto:La parete è androgina ed anche se le femmine fanno in media un grado in meno degli uomini, vedere scalare una ragazza è decisamente più estetico che osservare un maschio.


perchè sei maschio.Una donna che dice?

:lol: :lol: :lol: 8)
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Re: Verticalita' al femminile: la parete e' donna?

Messaggioda AlpineMan® » mer nov 29, 2006 8:47 am

be i casi sono 2...

o si va soli in parete..

o si va con una donna..

2 maschi in parete a me fanno senso..

una volta andavo anche io con l'omo rampadegh

ma da quaqlche decennio ho scelto donna..

donna perche' e' piu sensuale..

donna perche' la metto de dietro da seconda..e se la porti in difficolta manco apre la ciabatta..

donna perche' le soste sono piu intriganti..

donna perche' cosi sbaglio via apposta...per poi bivaccare in parete..

donna perche' russa e scoreggia de meno di notte..

donna perche'....beve de meno e nn si attacca al mio bottiglione..cosi me lo svuoto da solo..
:wink:
...il moderno uccide l'alpinismo classico...
........io resto nel passato!!!

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Re: Verticalita' al femminile: la parete e' donna?

Messaggioda elenapollo » mer nov 29, 2006 12:43 pm

...segnalo anche il libro

Donne in parete

di Spiro Porta

interessante viaggio nell'alpinismo femminile...da paula wiesinger a nives meroi... partendo dalle portatrici carniche...prime frequentatrici della montagna!
non c'è solo il curriculum, ma stralci di vita di donne con una grande passione, la montagna!
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Messaggioda barbablux » mer nov 29, 2006 12:44 pm

sono d'accordo .... fare sicura ad una donna permette di apprezzarne dal basso il lato estetico :wink:

:lol:
Vado in montagna per cercare di capire perchè vado in montagna
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Re: Verticalita' al femminile: la parete e' donna?

Messaggioda Enzolino » mer nov 29, 2006 13:16 pm

elenapollo ha scritto:...segnalo anche il libro

Donne in parete

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interessante viaggio nell'alpinismo femminile...da paula wiesinger a nives meroi... partendo dalle portatrici carniche...prime frequentatrici della montagna!
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... mmm ...
Mi incuriosisce il modo femminile in cui si vive la montagna e la scalata ...
In fondo credo che in ugnuno esista la dimensione femminile e quella maschile, con la differenza che negli uomini la prima e' meno marcata rispetto alla seconda e viceversa per le donne. Un po' quello che sembrava suggerire Vinicio nell'articolo.
Per me, andare in montagna con una donna mi aiuta a vivere l'esperienza con maggiore equilibrio e quindi, spesso, e' decisamente piu' arricchente rispetto all'esperienza con altri climber maschili.

Per il resto sono d'accordo con Alpinman, eccetto che sulle scorregge. Se e' vero che le femmine ne fanno di meno, e' anche vero che protestano, boccheggiano, agitano le braccia ed urlano di piu' quando le faccio io ... eccheddiamine! Manco le volessi ammazzare!!!

Ciao :wink:

Lorenzo
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Messaggioda yo » mer nov 29, 2006 19:15 pm

Segnalo il libro
4 Patelle in parete 8O lol

Devo dire che ho attribuito dei significati differenti a certe linee, che pur se non predisposte alla funzione riproduttiva, avevano un'impronta caratteriale ...o forse l'impronta l'ho lasciata io 8O :wink:
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Re: Verticalita' al femminile: la parete e' donna?

Messaggioda angelo1981 » mer nov 29, 2006 22:02 pm

AlpineMan® ha scritto:be i casi sono 2...

o si va soli in parete..

o si va con una donna..

2 maschi in parete a me fanno senso..

una volta andavo anche io con l'omo rampadegh

ma da quaqlche decennio ho scelto donna..

donna perche' e' piu sensuale..

donna perche' la metto de dietro da seconda..e se la porti in difficolta manco apre la ciabatta..

donna perche' le soste sono piu intriganti..

donna perche' cosi sbaglio via apposta...per poi bivaccare in parete..

donna perche' russa e scoreggia de meno di notte..

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:wink:



sei mitico
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Messaggioda Davide62 » mer nov 29, 2006 22:49 pm

Non riesco a dare un "sesso" alla verticalità, oddio..... :roll: .
Nonostante siano passati almeno 3 decenni da quando le donne sono apparse sulla scena alpinistica come protagoniste, per lo meno qui in Italia, ancor oggi la cosa rimane nell'immaginario collettivo un'attività prettamente maschile.
Partendo da questa considerazione una donna che arrampica esaspera la propria femminilità per contrasto con la materia minerale e con l'energia muscolare che, sempre nell'immaginario collettivo, viene impiegata.
Non so se mi sono spiegato, avete presente la pubblicità del Campari?
Quella in cui appaiono due giovani di sesso opposto che si scontrano rovesciandosi l'aperitivo sui vestiti?
Bene, quando lui si scioglie i capelli e diventa una lei è fenomenale e trovo la giapponesina incrdibilmente "femmina" nei panni maschili.
Detto ciò i trans non mi attirano sia ben chiaro.......nonostante molte donne vorrebbero avere il loro fisico :wink:
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Messaggioda Roberto » mer nov 29, 2006 23:14 pm

Davide62 ha scritto:...
Detto ciò i trans non mi attirano sia ben chiaro.......nonostante molte donne vorrebbero avere il loro fisico :wink:
I trans no.... però nell' avatar mi tieni per mano :wink:
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Messaggioda elenapollo » gio nov 30, 2006 17:12 pm

Davide62 ha scritto:Nonostante siano passati almeno 3 decenni da quando le donne sono apparse sulla scena alpinistica come protagoniste, per lo meno qui in Italia,


...meglio che ti documenti!
sono almeno 6 se non 7 decenni! cerca Paula Wiesinger e vedi un po' in che periodo questa signora ha fatto le prime salite..... :roll:

...e poi, dove la metti la nonna Pikka di Alpine?!??!?! altro che 3 decenni!!!!! :P
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Messaggioda Davide62 » gio nov 30, 2006 19:14 pm

elenapollo ha scritto:
Davide62 ha scritto:Nonostante siano passati almeno 3 decenni da quando le donne sono apparse sulla scena alpinistica come protagoniste, per lo meno qui in Italia,


...meglio che ti documenti!
sono almeno 6 se non 7 decenni! cerca Paula Wiesinger e vedi un po' in che periodo questa signora ha fatto le prime salite..... :roll:

...e poi, dove la metti la nonna Pikka di Alpine?!??!?! altro che 3 decenni!!!!! :P


Mia cara :wink: , sono documentatissimo in merito 8) e se proprio vogliamo dirla tutta le donne fanno la loro comparsa sulla scena alpinistica quasi 2 secoli emmezzo addietro.
Faccio riferimento a Marie Paradis, chamoniarda doc, che nel 1809 salì bellamente in cima al Monte Bianco seguita 29 anni dopo dalla borgognese Contessa Henriette d'Angeville.
Per vedere il gentil sesso in pole position è necessario aspettare fino alla prima metà degli anni settanta; allora vengono alla ribalta personaggi fortissimi come Serena Fait, Renata Rossi e Palma Baldo, tutte alpiniste vere con un cv di tutto rispetto.
Contemporanea a loro ma dalla mentalità più sportiva appare anche Luisa Iovane che è stata l'icona del freeclimber targato donna.
Su Scandere del 1981/82 si possono leggere le loro interviste ancora fortemente influenzate dall'incedere femminista che proprio in quegli anni scemava.
Tra le righe, ma non troppo, si intravvedono chiaramente le difficoltà di ordine sociale (leggi discriminazione sessuale) che dovevano affrontare nei rifugi o in parete.
E' emblematico il fatto che quando si legavano con un uomo questo venisse chiamato Il Gufo.
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Messaggioda Roberto » gio nov 30, 2006 22:37 pm

Davide62 ha scritto:Mia cara :wink: , sono documentatissimo in merito 8) e se proprio vogliamo dirla tutta le donne fanno la loro comparsa sulla scena alpinistica quasi 2 secoli emmezzo addietro.
Faccio riferimento a Marie Paradis, chamoniarda doc, che nel 1809 salì bellamente in cima al Monte Bianco seguita 29 anni dopo dalla borgognese Contessa Henriette d'Angeville.
Per vedere il gentil sesso in pole position è necessario aspettare fino alla prima metà degli anni settanta; allora vengono alla ribalta personaggi fortissimi come Serena Fait, Renata Rossi e Palma Baldo, tutte alpiniste vere con un cv di tutto rispetto.
Contemporanea a loro ma dalla mentalità più sportiva appare anche Luisa Iovane che è stata l'icona del freeclimber targato donna.
Su Scandere del 1981/82 si possono leggere le loro interviste ancora fortemente influenzate dall'incedere femminista che proprio in quegli anni scemava.
Tra le righe, ma non troppo, si intravvedono chiaramente le difficoltà di ordine sociale (leggi discriminazione sessuale) che dovevano affrontare nei rifugi o in parete.
E' emblematico il fatto che quando si legavano con un uomo questo venisse chiamato Il Gufo.
Più passa il tempo più diventi la memoria storica dell' alpinismo italiano, specie quello delle alpi occidentali 8O
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Re: Verticalita' al femminile: la parete e' donna?

Messaggioda yo » ven dic 01, 2006 17:02 pm

Enzolino ha scritto:
elenapollo ha scritto:...segnalo anche il libro

Donne in parete

di Spiro Porta

interessante viaggio nell'alpinismo femminile...da paula wiesinger a nives meroi... partendo dalle portatrici carniche...prime frequentatrici della montagna!
non c'è solo il curriculum, ma stralci di vita di donne con una grande passione, la montagna!
elena
... mmm ...
Mi incuriosisce il modo femminile in cui si vive la montagna e la scalata ...
In fondo credo che in ugnuno esista la dimensione femminile e quella maschile, con la differenza che negli uomini la prima e' meno marcata rispetto alla seconda e viceversa per le donne. Un po' quello che sembrava suggerire Vinicio nell'articolo.
Per me, andare in montagna con una donna mi aiuta a vivere l'esperienza con maggiore equilibrio e quindi, spesso, e' decisamente piu' arricchente rispetto all'esperienza con altri climber maschili.



Lorenzo


:roll: :roll: Ehmmm
Se per Natale tu per caso dovessi rientrare in Patellandia
io ti proporrei la mia dimensione femminile e maschile
a patto però che andiamo a far la Nord del Cusidore :D
Non sarà la nord dell'Eiger però forse la situazione meteo sarà più sicura :D dico forse :roll:
Ecco, se me lo dici prima io comincio ad allenarmi
:smt100 :smt026
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Re: Verticalita' al femminile: la parete e' donna?

Messaggioda Enzolino » ven dic 01, 2006 18:03 pm

yo ha scritto: :roll: :roll: Ehmmm
Se per Natale tu per caso dovessi rientrare in Patellandia
io ti proporrei la mia dimensione femminile e maschile
a patto però che andiamo a far la Nord del Cusidore :D
Non sarà la nord dell'Eiger però forse la situazione meteo sarà più sicura :D dico forse :roll:
Ecco, se me lo dici prima io comincio ad allenarmi
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Io ci sto.
Preferisci farla in giornata o dormire in parete?

Ciao :wink:

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Re: Verticalita' al femminile: la parete e' donna?

Messaggioda yo » ven dic 01, 2006 18:27 pm

Enzolino ha scritto:
yo ha scritto: :roll: :roll: Ehmmm
Se per Natale tu per caso dovessi rientrare in Patellandia
io ti proporrei la mia dimensione femminile e maschile
a patto però che andiamo a far la Nord del Cusidore :D
Non sarà la nord dell'Eiger però forse la situazione meteo sarà più sicura :D dico forse :roll:
Ecco, se me lo dici prima io comincio ad allenarmi
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Preferisci farla in giornata o dormire in parete?

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Uhmmm, visto e considerate le poche ore di luce sinceramente non saprei...la parete come tu ben saprai è molto esposta.
Direi quasi base a Preda 'e Lithu, poi tre quarti d'ora per rompermi prima d'iniziare 8O e poi si arriva alla base...altro per ora non so :lol: 8O
Ciappete, dove sei finito?! 8O Ah, sei di la 8O
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Re: Verticalita' al femminile: la parete e' donna?

Messaggioda Enzolino » ven dic 01, 2006 18:35 pm

yo ha scritto:Uhmmm, visto e considerate le poche ore di luce sinceramente non saprei...la parete come tu ben saprai è molto esposta.
Direi quasi base a Preda 'e Lithu, poi tre quarti d'ora per rompermi prima d'iniziare 8O e poi si arriva alla base...altro per ora non so :lol: 8O
Ciappete, dove sei finito?! 8O Ah, sei di la 8O
Le cose son due.
Se vuoi fare la via in giornata conviene che tiri tutto io da primo, perche' cercherei di fare tiri di 60-70 metri, altrimenti la via conta 16 tiri e per farla in giornata bisognerebbe fare ogni tiro in circa mezz'ora, e non mi va di bivaccare impreparato. In aggiunta non saprei quale sia la tua esperienza su vie tradizionali. Fare la via in due giorni dormendo in parete, forse, potrebbe essere una nuova esperienza per te, e magari potresti tirare diverse lunghezze da prima. Per il maltempo basta equipaggiarsi. E comunque si puo' decidere a seconda delle giornate.
Se ti interessano altre cose, c'e' la via l'Alchimista, che non ho fatto.

Ciao :wink:

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