9 ottobre 1963

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Messaggioda OdinEidolon » lun set 30, 2013 9:28 am

Aldino ha scritto:
Falco5x ha scritto: La cosa strana è che per trent'anni almeno non se ne è quasi parlato, mentre poi...
Non sarà che poi si è tentato di farne un business anche di questo? :roll:


il Vajont, dopo Paolini, fa spettacolo.
Ma sullo stesso filone chi ricorda il 13 Agosto 1935?
e l'1 dicembre 1923?
nessuno ....
vi risparmio la faticosa ricerca: http://www.molare.net/il_disastro/il_disastro_diga_principale.html
http://www.scalve.it/gleno/default.htm


Con tutto il dovuto rispetto, il Vajont ha un ben altro impatto emotivo, tanto per il numero di vittime, quanto per la storia, ma anche per il periodo storico dove e' avvenuto: un periodo di sviluppo (spesso) incontrollato che segnava gli "anni belli" della Repubblica, quando tutto sembrava andare bene, relativamente parlando. Il disastro del Vajont ha rappresentato un brusco risveglio per molti italiani.
EDIT: non intendo dire che altre tragedie non vadano raccontate e ricordate, solo che non c'e' da stupirsi se il Vajont ha assunto cosi' tanta popolarita'.

Dalle mie parti, ancora, il Vajont piu' che spettacolo fa pensare. Fin da bambini a scuola ci raccontano le storie sul Vajont, e a me piace pensare che a qualcosa in fondo serva. Quel che e' sicuro e' che da noi la memoria e' ancora viva.

In ultimo, dato che siamo su PlanetMountain, vorrei sottolineare come ancora oggi, personalmente, mi faccia impressione passare al Rifugio Semenza (Carlo e Massimo), e non sono del tutto in disaccordo con coloro che vorrebbero cambiare il nome del rifugio in "Rifugio Vittime del Vajont".
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Messaggioda pisolo » lun set 30, 2013 10:38 am

OdinEidolon ha scritto:In ultimo, dato che siamo su PlanetMountain, vorrei sottolineare come ancora oggi, personalmente, mi faccia impressione passare al Rifugio Semenza (Carlo e Massimo), e non sono del tutto in disaccordo con coloro che vorrebbero cambiare il nome del rifugio in "Rifugio Vittime del Vajont".


Sono d'accordo. Fa strano anche a me passare al rifugio dal Piaz e, ancora peggio, al rifugio Mulaz, intitolato a Giuseppe Volpi conte di Misurata.
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Messaggioda OdinEidolon » lun set 30, 2013 10:41 am

pisolo ha scritto:
OdinEidolon ha scritto:In ultimo, dato che siamo su PlanetMountain, vorrei sottolineare come ancora oggi, personalmente, mi faccia impressione passare al Rifugio Semenza (Carlo e Massimo), e non sono del tutto in disaccordo con coloro che vorrebbero cambiare il nome del rifugio in "Rifugio Vittime del Vajont".


Sono d'accordo. Fa strano anche a me passare al rifugio dal Piaz e, ancora peggio, al rifugio Mulaz, intitolato a Giuseppe Volpi conte di Misurata.


Gia'. Per fortuna se non altro il Mulaz nessuno lo chiama "rifugio Conte di Misurata", ma solo "Mulaz".
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Messaggioda Babbuccio » dom ott 06, 2013 9:14 am

40 anni fa mio Padre mi portó a vedere il disastro del Vajont, se pur bambino rimasi molto impressionato da quei luoghi dove le anime dei morti sembrano presenti.
Questa estate ho voluto tornarci e la sensazione della loro presenza l' ho sentita ancora piú forte.
Quando esco dall'ultima galleria entro come in un mondo irreale .
Sensazioni mie create da una personalità molto sensibile ed emotiva.
In questa mia ultima visita ho conosciuto Rico , un signore che a bordo strada sotto un gazebo aiutato anche da un plastico spiega ai visitatori le dinamiche della frana e risponde a molte domande.
Non é li solo per far piacere ai visitatori ma anche per promuovere il libro http://www.giorgiotemporelli.it/node/411 scritto da lui e sua moglie.
Piú che un libro é un documento storico da non perdere se siete interessati a questa triste vicenda.
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Messaggioda AlbertAgort » dom ott 06, 2013 9:46 am

la storia del bisness del vajont è innegabile. Io stesso non faccio altro che stampare libri.

Sarebbe da dire queste cose in pubblico, in una delle mille cerimonie commemorative... :roll:
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Messaggioda Babbuccio » dom ott 06, 2013 11:49 am

AlbertAgort ha scritto:la storia del bisness del vajont è innegabile:
Ben venga questo tipo di bisness, serve a non dimenticare cosa è successo e quanto gli uomini possono diventare orbi e stupidi davanti al profitto :evil:
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Messaggioda AlbertAgort » dom ott 06, 2013 13:34 pm

Ho capito che serve. E lo farei anche io. ma prova un po a dirlo in giro sul fatto che qualcuno ci guadagna. Negarlo Mi sembra perbenismo inutile.
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Messaggioda Babbuccio » dom ott 06, 2013 17:22 pm

AlbertAgort ha scritto:..... ma prova un po a dirlo in giro sul fatto che qualcuno ci guadagna..
Conseguenza atavica comprensibile....
Quí in Alpi centrali piú camosci morti non finiti in padella ci sono e piú GIPETI vedi in giro..
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Messaggioda Babbuccio » mer ott 09, 2013 21:09 pm

Al di la di tutte le polemiche un pensiero alle vittime in questo triste anniversario....
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Messaggioda Falco5x » mer ott 09, 2013 21:35 pm

Certo che è sconvolgente la testimonianza di Francesca Chiarelli, secondo la quale la frana venne programmata e provocata per quel giorno e quell'ora. Evidentemente con la dinamite, viene da supporre, anche se al momento non lo si dice chiaramente. D'altra parte come si può convincere una frana a cadere a un'ora precisa se non incentivandola con un bel botto?
Quindi non solo si sapeva che la frana incombeva, ma si fece anche in modo che cadesse durante una partita di calcio, perché nessuno se ne accorgesse.
Peccato soltanto che di quella frana non si valutò bene la dimensione e l'impatto, un piccolo dettaglio che provocò 2000 morti.
E pensare che qualcuno ne parla ancora come di "una disgrazia"!
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Messaggioda Odin Eidolon » mer ott 09, 2013 21:43 pm

Falco5x ha scritto:Certo che è sconvolgente la testimonianza di Francesca Chiarelli, secondo la quale la frana venne programmata e provocata per quel giorno e quell'ora. Evidentemente con la dinamite, viene da supporre, anche se al momento non lo si dice chiaramente. D'altra parte come si può convincere una frana a cadere a un'ora precisa se non incentivandola con un bel botto?
Quindi non solo si sapeva che la frana incombeva, ma si fece anche in modo che cadesse durante una partita di calcio, perché nessuno se ne accorgesse.
Peccato soltanto che di quella frana non si valutò bene la dimensione e l'impatto, un piccolo dettaglio che provocò 2000 morti.
E pensare che qualcuno ne parla ancora come di "una disgrazia"!


Spero tu non creda davvero a questa ricostruzione...
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Messaggioda Falco5x » mer ott 09, 2013 22:22 pm

Odin Eidolon ha scritto:
Falco5x ha scritto:Certo che è sconvolgente la testimonianza di Francesca Chiarelli, secondo la quale la frana venne programmata e provocata per quel giorno e quell'ora. Evidentemente con la dinamite, viene da supporre, anche se al momento non lo si dice chiaramente. D'altra parte come si può convincere una frana a cadere a un'ora precisa se non incentivandola con un bel botto?
Quindi non solo si sapeva che la frana incombeva, ma si fece anche in modo che cadesse durante una partita di calcio, perché nessuno se ne accorgesse.
Peccato soltanto che di quella frana non si valutò bene la dimensione e l'impatto, un piccolo dettaglio che provocò 2000 morti.
E pensare che qualcuno ne parla ancora come di "una disgrazia"!


Spero tu non creda davvero a questa ricostruzione...

Non è una ricostruzione, la testimonianza del notaio è verbalizzata nel processo a L'Aquila, però evidentemente non è stata presa nella giusta considerazione.
Qualche giorno fa la notizia è stata ripresa dal Gazzettino di Venezia e oggi ne ha parlato a lungo Concita De Gregorio nella sua trasmissione a RAI3 alle 13.00, con intervista alla Chiarelli.
Mi convince più questa nuova verità così semplice e chiara che non 50 anni di spiegazioni nebulose.
In un paese come il nostro dove le stragi non hanno mai una chiara origine ma sulle quali si possono fare solo congetture, questa strage colposa dovuta a una situazione sfuggita di mano, causata dell'approssimazione, dalla mala furbizia e dell'imperizia di alcuni cialtroni irresponsabili ma colpevoli, mi convince molto perché è molto italiana.
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Messaggioda El Rojo » gio ott 10, 2013 8:44 am

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Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » gio ott 10, 2013 8:59 am

pisolo ha scritto:
OdinEidolon ha scritto:In ultimo, dato che siamo su PlanetMountain, vorrei sottolineare come ancora oggi, personalmente, mi faccia impressione passare al Rifugio Semenza (Carlo e Massimo), e non sono del tutto in disaccordo con coloro che vorrebbero cambiare il nome del rifugio in "Rifugio Vittime del Vajont".


Sono d'accordo. Fa strano anche a me passare al rifugio dal Piaz e, ancora peggio, al rifugio Mulaz, intitolato a Giuseppe Volpi conte di Misurata.


Condivido.

Soprattutto considerate altre imprese del personaggio, in particolare per quanto riguarda i crimini durante l'occupazione fascista in africa.

Vedere qui:

it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Volpi

Ho anche finito di leggere "point Lenana" di Wu Ming 1 dove oltre a interessanti aneddoti sull'alpinismo si trovano molte notizie sulle malefatte dei vari Graziani (che fra l'altro si tenta maldestramente di rivalutare), Badoglio e compagnia bella. E anche qualche riferimento al de cuius.

En passant, quando abitavo a Milano non mancavo di stupirmi che una della piazze più importanti della città fosse intitolata a un Cadorna. Ma così vanno le cose del mondo.

Toponomastici saluti
TSdG
My mind reels with sarcastic replies (Snoopy)

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Messaggioda PARETI » gio ott 10, 2013 9:00 am

Non ne hanno parlato...ieri, praticamente nessuno sui mezzi di informazione, ne ha parlato. Qualche trafiletto, niente di più...vergogna! Un paese senza memoria!!!
L'essenziale è invisibile agli occhi...
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Messaggioda coniglio » gio ott 10, 2013 9:03 am

scriveva la Merlin nel 1983, su Patria:

?I giorni dopo il Vajont la gente era convinta che la tragedia dovesse essere un punto di partenza per una riflessione collettiva. Dalla quale partire per cambiare, per mettere in discussione rapporti e metodi.
C?erano duemila morti ammazzati, dei quali tutti i poteri portavano una responsabilità diretta o indiretta.

La Costituzione era stata messa sotto i piedi e si era rivelata persino incapace di garantire perfino la vita dei cittadini. Da più parti si proclamava, e si prometteva, che occorreva cambiare rotta. Invece, da allora, le compromissioni del potere politico sono state infinite e scandalose.

Si sono affinate nella degenerazione di ogni diritto, talché la gente, quella che paga sempre non crede più in niente e nessuno.
Talchè la democrazie non ha più senso e reale consistenza in questo notro paese governato da gruppi di potere palesi e occulti, dove uomini della politica e uomini dell'economia vanno sottobraccio a quelli della mafia, del terrorismo, della P2 per sostenersi a vicenda...
(...)

Oggi, dopo vent?anni in cui l?Italia e gli Italiani sono stati offesi, umiliati, tiranneggiati, uccisi in mille altre maniere, forse questa storia sembrerà una delle tante casualmente accadute. Forse più pulita di quelle che accadono oggi. Ma non è così. Assomiglia molto a quelle di oggi. E? contrassegnata dallo stesso marchio: il potere. E dall?uso che ne fanno classi politiche e sociali?.


da buon borghesuccio quale sono, sfoglio il libro "sulla pelle viva" soffermandomi sulle sottolineature, e mi rendo conto che anch'io
non contribuisco a quello che lei chiedeva:
che il contrario di oblio non diventi memoria...
La libertà è tutto ciò che dobbiamo a noi stessi
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Messaggioda sergio-ex63-ora36 » gio ott 10, 2013 12:36 pm

Falco5x ha scritto:
Odin Eidolon ha scritto:
Falco5x ha scritto:Certo che è sconvolgente la testimonianza di Francesca Chiarelli, secondo la quale la frana venne programmata e provocata per quel giorno e quell'ora. Evidentemente con la dinamite, viene da supporre, anche se al momento non lo si dice chiaramente. D'altra parte come si può convincere una frana a cadere a un'ora precisa se non incentivandola con un bel botto?
Quindi non solo si sapeva che la frana incombeva, ma si fece anche in modo che cadesse durante una partita di calcio, perché nessuno se ne accorgesse.
Peccato soltanto che di quella frana non si valutò bene la dimensione e l'impatto, un piccolo dettaglio che provocò 2000 morti.
E pensare che qualcuno ne parla ancora come di "una disgrazia"!


Spero tu non creda davvero a questa ricostruzione...

Non è una ricostruzione, la testimonianza del notaio è verbalizzata nel processo a L'Aquila, però evidentemente non è stata presa nella giusta considerazione.
Qualche giorno fa la notizia è stata ripresa dal Gazzettino di Venezia e oggi ne ha parlato a lungo Concita De Gregorio nella sua trasmissione a RAI3 alle 13.00, con intervista alla Chiarelli.
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In un paese come il nostro dove le stragi non hanno mai una chiara origine ma sulle quali si possono fare solo congetture, questa strage colposa dovuta a una situazione sfuggita di mano, causata dell'approssimazione, dalla mala furbizia e dell'imperizia di alcuni cialtroni irresponsabili ma colpevoli, mi convince molto perché è molto italiana.


mah...ri mah...

che il dal piaz e tutti gli altri siano stati dei delinquenti non c'è dubbio e per questo non c'è assolutamente bisogno che "abbiano provocato volontariamente la frana"...

per quel che ho studiato io nell'esame di geologia al secondo anno di ingegneria civile anno 1995 raccontato da un professore (bologna e che non era certo accomodante sui fatti)
durante le prove d'invaso la frana viaggiava e ad ogni tentativo di svuotamento accelerava...erano nel panico...

per conto mio non sapevano più cosa fare...

a quel punto dovevano evacuare la popolazione e lasciar scendere la frana assumendosi l'onere economico enorme che ne sarebbe conseguito....non l'hanno fatto...hanno ucciso duemila persone...

che questi fossero capaci di farla scendere quando volevano loro (un mostro del genere...con la precisione del tempo di una partita di calcio... :roll: ) e che ne parlassero pure durante un atto di compravendita riguardante altre cose...mi pare inverosimile...
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Messaggioda nuvolarossa » gio ott 10, 2013 15:58 pm



Ieri mi è capitato di essere davanti al televisore e ho visto questi 23 minuti.
Ho pensato che sarebbe stato utile postare il podcast sul forum.
Grazie Rojo!

P.S: i 30" iniziali di Paolini mi han fatto venire le lacrime agli occhi, come quando le ho sentite la prima volta.

P.P.S.: se fosse vera la testimonianza riportata............. 8O

P.P.P.S.: min 18':15"-19!:10".......... :evil:
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Messaggioda El Rojo » gio ott 10, 2013 16:14 pm

[youtube]http://www.youtube.com/v/m6wJhFeFElY[/youtube]

minuto 21.07
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Messaggioda Odin Eidolon » gio ott 10, 2013 17:58 pm

Io sono di Belluno, la mia compagna è di Castellavazzo, suo padre ha vissuto il '63, lo ricorda ancora. Per me è difficile non emozionarmi pensando a tutto questo, vedendo video e testimonianze. Sembra superficiale e forse lo è.


Grasso ieri avrebbe detto:

"Ogni volta che profitto e lavoro vengono contrapposti a sicurezza e salute, è Vajont"

Concordo. L'Ilva è Vajont, la TAV è Vajont, tante storie Italiane sono Vajont.

Inoltre mi preme dire che sì, da Paolini in poi il Vajont è (anche) Business. Ma Paolini, senza Paolini, quanti saprebbero, quanti ricorderebbero? La memoria storica sarebbe sepolta. Lui ha avuto il merito di riportare, rispiegare a tutta Italia quella che è la verità del Vajont. Non è la prima storia simile che Paolini ha raccontato, ne ha fatte tante (ricordate le prefazioni ai primi Report?), ma è sicuramente una di quelle che nella mia memoria è più viva.
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