Vallaccia: chi conosce questa via?

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Messaggioda funkazzista » lun ago 26, 2013 13:07 pm

Rutto ha scritto:Lungi da me anche pontificare su cosa si possa o non si possa aprire in Vallaccia, o alle Envers, o a Rimini; come scrivevo a proposito di Corna delle Capre, penso che il rispetto per i primi salitori sia (quasi) sempre dovuto, visto che ci dona giocattoli sempre nuovi. E confermo anche quanto scrivevo sulla Paolo VI, che per quanto mi riguarda, c'è spazio per gli spit e per i chiodi, basta che ci ricordiamo che se vogliamo essere liberi di andare sui chiodi dobbiamo accettare che qualcuno sia libero di andare sugli spit, se gli comoda, altrimenti non stiamo difendendo uno stile, stiamo imponendo il nostro dispotismo. Il discorso vale ovviamente per entrambe le parti.
Si tratta di due giochi diversi, a volte coincidono a volte divergono, basta che si costruisca un rispetto reciproco. E' mancato, per quanto mi riguarda, sulla Paolo VI; se la nuova via non ha malamente intersecato o coperto l'esistente, allora il rispetto in questo caso no che non è mancato.

In questo senso, col passare degli anni (=invecchiando) capisco sempre meno il fatto che in certi posti si debba aprire per forza secondo uno stile
I confini della nostra libertà sono grossomodo delimitati dai confini della libertà altrui, almeno credo dovrebbe essere così, poi ascolto sempre volentieri altre campane. Ma chi difende a spada tratta lo stile di un determinato posto...mi sa di guardiano della fede. E chi ha una fede cieca non cerca il dialogo, ma lo scontro.


:smt038
Quoto anche gli spazi.
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vallaccia

Messaggioda emanuele » lun ago 26, 2013 14:21 pm

secondo me gli spazi, in vallaccia,per aprire in maniera pulita sono veramente esigui e quindi grill e co., di conseguenza, hanno scelto di aprire o restaurare itinerari per i quali è indispensabile usare il trapano: questi sono i fatti. personalmente non condivido queste operazioni come non condivido l'apertura di vie a spit in marmolada(larcher per es.) o sulle pale di san lucano(dal pra) o sullo spiz d'agner e civetta(de bona,da pozzo),ecc. e ciò indipendentemente dal nome, dall'esperienza e dalla fama del personaggio, per me è piegare la natura al proprio dominio: infine la posizione di grill e barbara holzer non mi sembra coerente col manifesto del loro sito web, "arrampicata...desiderio naturale, estetico ed armonico di un´esperienza integrale"(vedi link
http://www.arrampicata-arco.com/unita-ritmica.html portale di h.grill)
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Messaggioda Stef » lun ago 26, 2013 23:18 pm

sorvoliamo sull'utilizzo del trapano in vallaccia.
quello che mi irrita di grill e dei suoi adepti è la
quantità, sorvoliamo anche sul tema qualità che domani mi alzo presto, degli itinerari aperti.
questo bisogno impellente ed irrefrenbile di mettere la propria firma ovunque. sempre e comunque, sull'erba, sugli ortaggi, incrociando vie storiche. rivisitando.

rivisitando cosa c***o?

volgare come la pornografia c***o.
la pornografia è volgare perchè toglie qualsiasi possibilità all'immaginazione.
caro grill, non sarebbe il caso di lasciare spazio ad un'altra visione, lasciare delle possibilità di creare alle generazioni di arrampicatori del futuro?

basta c***o. hai fatto tanto.

benebravo.

smetti, magari ripeti le vie di qualcun altro
hai ancora bisogno di approvazione?

la gente ripeterà le tue vie, ti collocherà nella propria hitparade dell'alpinismo.

sarò sotto o sopra messner?

per me fai compagnia a cipriani.

comunque dopo il canto del trapano potrebbe sentirsi quello del flex a batteria.
facci sapere a chi recapitare soste e piastrine, siam mica ladri, eccheccazzo.
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Messaggioda Drugo Lebowsky » mar ago 27, 2013 7:37 am

mi sono commosso.
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Messaggioda elcanlapo » mar ago 27, 2013 9:26 am

Ocio stef, che certi discorsi me fa commuovere el Drugo che però ga na certa eta che nol fassa un sciopon!! :D :D
Il flex a batteria ha un suono comunque meno invadente :mrgreen: :mrgreen:
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Messaggioda tu » mar ago 27, 2013 9:35 am

per drugo: "classico è bello" :twisted:
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Messaggioda lamontagnadiluce » mar ago 27, 2013 11:27 am

A parte il resto,doveroso ricordare la solitaria di Grill sulla G.Bartali alla Torre del Boral, nel luglio di quest'anno. Uno dei dei luoghi più remoti delle Pale di S.Lucano.
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Messaggioda Rutto » mar ago 27, 2013 14:21 pm

Rutto ha scritto:
Mi interesserebbe sentire altre campane, più autorevoli di me, sul tema dello "stile locale". Preservazione di un luogo e della sua roccia o conservazione del proprio orticello?

Mi raccomando, sincerità.


Vorrei far notare che nessuno ha ancora fatto un intervento interessante su questa mia domanda (non considero l'intervento di emanuele in quanto semplicisticamente anti spit in montagna; e pure quello di stef, semplicisticamente anti grill).

Ripeto: un luogo/sito/gruppo deve per forza mantenere un suo proprio stile? E se si, perché? Pensate ad Arco per esempio, lì gli stili convivono. Perché in Vallaccia si dovrebbe aprire solo alla Maffei?
Rutto
 

Messaggioda cristi » mar ago 27, 2013 14:39 pm

Rutto ha scritto:
Rutto ha scritto:
Mi interesserebbe sentire altre campane, più autorevoli di me, sul tema dello "stile locale". Preservazione di un luogo e della sua roccia o conservazione del proprio orticello?

Mi raccomando, sincerità.


Vorrei far notare che nessuno ha ancora fatto un intervento interessante su questa mia domanda (non considero l'intervento di emanuele in quanto semplicisticamente anti spit in montagna; e pure quello di stef, semplicisticamente anti grill).

Ripeto: un luogo/sito/gruppo deve per forza mantenere un suo proprio stile? E se si, perché? Pensate ad Arco per esempio, lì gli stili convivono. Perché in Vallaccia si dovrebbe aprire solo alla Maffei?


arco è un parco giochi, o meglio lo è divenuto e nell'utlimo periodo in particolar modo per incrementare un turismo di arrampicatori che non hanno voglia di smaronarsi su classiche, lunghe, marce e anche pericolose. arco fino al 2000 era falesia o vioni che tanti andavano a fare a fine stagione perchè ben più difficili di tante classiche dolomitiche. gli stili convivono, è giusto così, ma perchè li vi è la volontà, l'opportunità e la convenienza di farli convivere. in vallaccia che convenienza, opportunità ho di far convivere lo spit al chiodo? dobbiamo per forza bucare sempre ovunque in nome della libertà di azione? bada ben che chi scrive il trapano lo usa e tutte le volte che metto un tassello mi dico che sicuramente qualcun'altro passerrebbe senza. però io apro dove il fix o lo spit c'è da quando si arrampica, anzi sto andando contro tendenza perchè uso prevalentemente chiodi e salcazzi vari.
la vallaccia è un posto stupendo, selvaggio poco frequentato anche perchè le vie aperte sono di carattere, poco chiodate, misconosciute. la vallaccia sta dietro alla marmolada che è un puttanaio, un reticolo ormai di itinerari, sta accanto al ciavazes, sta di fronte al catinaccio dove alla domenica sembra di essere in piazza brà. lo spit in vallaccia vorrebbe dire forse perdere quel senso di avventura che si prova a passare una giornata tra le sue pareti ripetendo qualche via del Feo e dicento"...sti cazzi". come ci deve essere la convivenza tra gli stili io son convinto che in certi luoghi si debba anche mantenere lo stile iniziale.
comunque sull'unica via di grill che ho ripetuto in assoluto, il pilastro bello, di spit non è ho visti. in tal senso secondo me lo stile è rispettato.
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Messaggioda Rutto » mar ago 27, 2013 14:44 pm

Grazie, finalmente qualcuno che risponde.
Anche in Ciavazes una volta di spit non ce n'erano; e per quanto mi riguarda, quando vado in Marmolada a scalare non penso agli spit che ci sono a qualche decina di metri da me, ma penso soprattutto a divertirmi. In questo senso trovo anacronistico pensare di poter preservare luoghi come li vorremmo. Ma è solo un altro spunto nella speranza che il dibattito continui.
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Messaggioda tu » mar ago 27, 2013 14:53 pm

Rutto ha scritto:
Ripeto: un luogo/sito/gruppo deve per forza mantenere un suo proprio stile? E se si, perché? Pensate ad Arco per esempio, lì gli stili convivono. Perché in Vallaccia si dovrebbe aprire solo alla Maffei?



No. Un luogo/sito/gruppo non deve mantenere aprioristicamente un suo stile.
Ci sono aree geografiche (arco, ma anche piccole dolomiti oppure che ne so punta cusidore o le lavaredo direi) dove più stili convivono, per motivazioni diverse (caratteristiche dell'area, cultura alpinistica ma anche cultura locale ed economica ecc ecc).
Ci sono altre aree (cito le prime che mi vengono in mente: pale san lucano, agnèr, marmolada, vallaccia, monti del sole ecc) dove fortissime esperienze e tradizioni (e quindi la storia ed i carismatici personaggi ad essa collegata) hanno "fortemente" impresso uno stile ed una linea.
L'evoluzione in marmolada (per me) è stata mitterstainer (che è sceso da un tiro arrampicando, perchè non riusciva a mettere nulla al di fuori di uno spit), non chi ha piantato gli spit (pur riconoscendone le loro doti sportive).
In Pale san lucano l'evoluzione è stata dal pra sullo spigolo di destra del diedro casarotto, non dal pra sulle vie alla quinta pala!
In Agnèr l'evoluzione sarà superare lo scudo giallo senza spit o altre cose.
Sono le figure storiche maggiormente carismatiche (da verri a cozzolino, da mitterstainer a vinatzer, da maffei a ...) e le loro imprese a caratterizzare lo stile (in questo caso lontano dall'utilizzo dello spit).
Maffei ha aperto una strada (una linea di pensiero) in Vallaccia e vie come il canto del cigno, i cinque muri o la via dei bambini resteranno dei miti per sempre. Ci sono ormai pochi settori delle dolomiti dove lo spit non è ancora accettato e se ne chiede il rispetto, tutto la.
e ancora...piantare spit sulla ovest della cima della busazza sarebbe uno sfregio a straordinarie salite ed esperienze di casarotto, cozzolino, aste, verri ecc ecc.
ciao :roll:
Ultima modifica di tu il mar ago 27, 2013 14:56 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda Rutto » mar ago 27, 2013 14:56 pm

Conosco perfettamente la storia, in questo senso capisco che la mia questione possa non essere afferrata nel profondo, come temevo e come comprendo da questa risposta...
Rutto
 

stile

Messaggioda emanuele » mar ago 27, 2013 15:08 pm

ti sbagli rutto io non sono contrario allo spit in ambiente, ma alle forzature in alcune aree montuose; per me in certe aree, anche in dolomiti e soprattutto se tali pareti si caratterizzano per l'allenamento o palestra, gli spit possono coesistere con vie classiche(es. lastoi di formin,cinque torri,torri del falzarego) ma quello che non condivido per niente è l'apertura a spit di vie in aree montuose e pareti che costituiscono il terreno di gioco dell'alpinismo; per es. in moiazza gli spit sul 1^ torrione dei cantòi sono un errore come pure in vallaccia o in sassolungo; faccio un altro esempio per farmi capire: in apuane sul pizzo d'uccello nord le vie anche se recenti sono sempre state aperte con stile classico(per intenderci a chiodi e friends o nuts) e sulla sud con stile sportivo(con spit), l'apertura di due itinerari completamente a spit sulla parete nord(pure non tanto belli) è stato un errore e direi anche un abuso, non mi meraviglierei se qualcuno cavando qualche piastina, ne impedisse la ripetizione...
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Messaggioda Pié » mar ago 27, 2013 16:04 pm

Rutto ha scritto:Grazie, finalmente qualcuno che risponde.
Anche in Ciavazes una volta di spit non ce n'erano; e per quanto mi riguarda, quando vado in Marmolada a scalare non penso agli spit che ci sono a qualche decina di metri da me, ma penso soprattutto a divertirmi. In questo senso trovo anacronistico pensare di poter preservare luoghi come li vorremmo. Ma è solo un altro spunto nella speranza che il dibattito continui.


A me la risposta data da Cristi piace molto e mi sento di aggiungere che non per forza una parete debba esser "riempita" (rutto passami l'esagerazione) di linee. Se sulle pareti della vallaccia si è sempre passati senza spit aprendo dei veri capolavori su quelle placche, forse non c'è così bisogno di forzare altre vie dove si possa passare solo con gli spit.

In marmolada non ho mai arrampicato, quindi la mia opinione conta fino lì, ma se non mi sbaglio ha una storia diversa dalla vallaccia, dato che stili diversi hanno iniziato a coesistere anni addietro mantendo un certo buonsenso. Buon senso che per me in alcuni posti (uno a caso il corno stella) è andato a farsi benedire.. Credo però che questo sia un discorso diverso da quanto sottolineato dagli spunti di Cristi.
evviva la burtleina!
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Messaggioda franz.heiß » mer ago 28, 2013 19:37 pm

La domanda dello stile conosco già 45 anni nelle Alpi e anche come guida alpina. Penso che è già 35 anni fa quando Pit Schubert ha messo 2 anelli cementati nel "Wilder Kaiser" sulla via normale del Totenkirchl per l'uso della calata. In questo tempo era una lotta perché gli austriaci hanno segato questi due anelli, uno completamente, l'altro per uno spavento solo mezzo. L'argomento per quest?anarchia era: "Rimanete a casa se non siete abili di fare una calata con un chiodo normale!" Oggigiorno quasi tutto è già trapanato nel Wilder Kaiser.

Com'è la situazione nella Vallaccia?
Ci sono le vie di Maffei, Frizzera, Leoni, alcuni vecchie vie come lo spigolo Fassaner, 2 vie di Larcher, una nuova via di Diego Mabboni, anche alcuni vie nuove in uno stile classico e 6 vie di noi. Tutte queste vie siamo già salite tanti anni fa. Oggi contempliamo sulle vie - che cosa facciamo con le nostre salite? Lasciamo perdere tutte, perché le voci tradizionali dicono: Non dobbiamo pulire le vie e non dobbiamo mettere un?anello sulla sosta. Un?altra persona dice che la quantità delle vie è troppo - ma le vie sono state fatte in un periodo quando questa persona è stata un bambino di 8 anni. Oggi questo giovane vuole indurci che non dobbiamo aprire vie. Ma è già fatto da molto tempo.

Anche per noi è una domanda dello stile: In nessuna via esiste uno spit intermedio. Ma sulla via tre settori e sulla Guglia Davide Pinamonti abbiamo messo anche anelli sulle soste. Per noi lo stile è anche adatto alla Vallaccia perché nessuna via incrocia un'altra, anche non sono vie sportive. Come guida alpina sono anche responsabile per la sicurezza e non vorrei che una cordata cade con una sosta insicura. Le vie sono belle, ma senza un po' di sistemazione e pulizia sono pericolose. Una cordata intera può cadere.

L'argomento di lasciare la natura pura è solo un aspetto un po' anacronistico. L'altro argomento della forzatura di salire solo con spit e di fare un'impronta sportiva sulla parete può essere giustificato perché la serie di spit fa un alienamento. Le persone che vanno con gli spit non devono controllare abbastanza la roccia e le sicurezze, ecc. Una via sportiva in questa zona alpinistica non sarebbe molto interessante, perchè la zona rimane sempre alpinistica.

Lo stile nell'alpinismo deve anche trovare una soluzione tra natura pura e una forzatura con tanti mezzi moderni. Per questo motivo abbiamo deciso di attrezzare le nostre vie con un anello sulla sosta. Lo stile è bello e anche nella Vallaccia non può disturbare le vie di Maffei e anche non può arrecare un "parco lunare". Le vie rimangono abbastanza impegnative e ci sono solo pochi che le ripetono.
Franz Heiß
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Messaggioda Stef » mer ago 28, 2013 20:24 pm

distanza abissale di pensiero.
non le è venuto in mente che siete dei vecchi e dovete levarvi dalle palle?
anello di calata = sicurezza?
vogliamo parlare dei morti sulle vie di grill?
il vostro stile (leggasi addomesticamento) porta alla formazione di un pubblico di fruitori che sostanzialmente non è preparato ad affrontare le vie in stile alpino in ambiente, che però ha la convinzione di esserlo.
la gente sulle vostre vie muore perchè non sa fare le doppie, l'anello di sosta non centra un beneamato.

credo di aver evinto tra le righe del suo post (ma non sono sicuro, dato che era un accenno molto velato...) che lei è una guida alpina.
bene, non mi risulta, codice alla mano, che lei sia ritenuto responsabile per gli itinerari attrezzati n ell'ambito del terreno di avventura.
mi corregga se sbaglio.

quello della sicurezza è un subdolo espediente per camuffare il vostro giocare ai piccoli disgaggiatori.

vado a caricare il flex.
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Messaggioda Callaghan » mer ago 28, 2013 20:40 pm

Stef ha scritto:(...)
ma datti una calmata.
e rileggi quello che hai scritto altrove.

Stef ha scritto:ma anche che pppppalle queste categorie a scompartimenti stagni.
negli ultimi 20 anni il glande pubblico ha plaudito al crossover in tanti ambiti (arte, musica, teatro, cucina, salcazzo), e i fruitori della montagna?

secondo me il futuro è la contaminazione.
lo scialpinista con lo zaino da 200kg che si scaglia contro le tutine...eh ma con gli stratos scendi solo in pista...

e chi l'ha detto

eh ma coi ramponi non si corre

e chi l'ha detto

eh ma la scaroetta xy è da boulder non si porta a fare vie

e chi l'ha detto
ogni uomo dovrebbe conoscere i propri limiti
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Messaggioda VYGER » mer ago 28, 2013 20:47 pm

Rutto ha scritto:Mi interesserebbe sentire altre campane, più autorevoli di me, sul tema dello "stile locale". Preservazione di un luogo e della sua roccia o conservazione del proprio orticello?

Mi raccomando, sincerità.


C'è anche un altro aspetto della questione.
Due settimane fa ho ripetuto una via in Salarno ["Il Paparazzo Guardone", a sx di "Granitomachia"].
La via è chiodata a spit dell 8, ormai vecchi, in modo non seriale [diciamo, spit in media sui 3 m sul VI+ e sui 10 sul V].
Scendendo lungo "Il Ritorno dello Zio Sam", ho visto questo itinerario e un altro, "Forze Oblique".
Vie magnifiche.
Sulla prima, in 3 tiri [ognuno di circa 50 m.], 2 spit dell'8 in media ciascuno, con impossibilità di integrare.
Sulla seconda 2 ch, a 5 m. uno dall'altro e poi niente, su difficoltà di VII+.
Avrebbe senso richiodare "Zio Sam" e "Forze Oblique", meglio, magari non serialmente, ma comunque come "Paparazzo Guardone"?
Secondo me, no.
Credo che "Paparazzo" abbia a dir tanto 5 ripetizioni in 15 anni.
E sarebbe da richiodare.
Non so se "Zio Sam" e "Forze Oblique" hanno ripetizioni.
In altre parole, forse è il caso di lasciare spazio al selvaggio, a ciò che è oltre i confini, non solo per rinunciare a imbrigliare a tutti i costi ciò che non è imbrigliabile [il non umano, il caos, la muerte - :smt010 - :smt059 - :mrgreen:], ma anche perché poi, in certi posti, avremo messo inutilmente le nostre protezioni fisse, considerando che i passaggi umani saranno di poco superiori allo 0 in anni annorum.
Che senso ha?
Boh...

E detto da uno che, ormai, di ciott e frens, si fida meno che della sedia che ha adesso sotto il culo.
Perché, se non li si mette bene, spesso non valgono una cippa, come protesiù.
Poi, come dico sempre più spesso, unicuique suum.
Mandimandi...
Ultima modifica di VYGER il mer ago 28, 2013 20:50 pm, modificato 1 volta in totale.
Non cesseremo di esplorare - E alla fine dell'esplorazione - Saremo al punto di partenza - Sapremo il luogo per la prima volta. T.S. Eliot
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Messaggioda batman » mer ago 28, 2013 20:49 pm

Stef ha scritto:distanza abissale di pensiero.

.......

vado a caricare il flex.


Cioè:

Tu la pensi molto (abissalmente) diversamente da me

(e mi verrebbe da dire: bene, il mondo è bello perché è vario)

e dunque: io ti cancello.

E questo sì, è un modo di porsi vecchio, che sarebbe bene si "togliesse dalle palle".

Indipendentemente dal merito del "contendere".
Mi vengono in mente idee che non condivido (Altan)
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Messaggioda basi » gio ago 29, 2013 8:44 am

Stef sei proprio fuori ...ma fuori....
rileggiti quando scrivi vala.
o forse e' meglio se NON SCRIVI.
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