Rutto ha scritto:Lungi da me anche pontificare su cosa si possa o non si possa aprire in Vallaccia, o alle Envers, o a Rimini; come scrivevo a proposito di Corna delle Capre, penso che il rispetto per i primi salitori sia (quasi) sempre dovuto, visto che ci dona giocattoli sempre nuovi. E confermo anche quanto scrivevo sulla Paolo VI, che per quanto mi riguarda, c'è spazio per gli spit e per i chiodi, basta che ci ricordiamo che se vogliamo essere liberi di andare sui chiodi dobbiamo accettare che qualcuno sia libero di andare sugli spit, se gli comoda, altrimenti non stiamo difendendo uno stile, stiamo imponendo il nostro dispotismo. Il discorso vale ovviamente per entrambe le parti.
Si tratta di due giochi diversi, a volte coincidono a volte divergono, basta che si costruisca un rispetto reciproco. E' mancato, per quanto mi riguarda, sulla Paolo VI; se la nuova via non ha malamente intersecato o coperto l'esistente, allora il rispetto in questo caso no che non è mancato.
In questo senso, col passare degli anni (=invecchiando) capisco sempre meno il fatto che in certi posti si debba aprire per forza secondo uno stile
I confini della nostra libertà sono grossomodo delimitati dai confini della libertà altrui, almeno credo dovrebbe essere così, poi ascolto sempre volentieri altre campane. Ma chi difende a spada tratta lo stile di un determinato posto...mi sa di guardiano della fede. E chi ha una fede cieca non cerca il dialogo, ma lo scontro.

Quoto anche gli spazi.