L' ebrezza delle corde doppie in montagna

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

L' ebrezza delle corde doppie in montagna

Messaggioda Roberto » mer feb 27, 2013 17:10 pm

L' ebrezza delle corde doppie in montagna (tratto da "Demetrio con Piero")
...
Raggiungo alla sosta Piero ed ecco che il tic-tac della grandine riprende da dove aveva sospeso ieri alla stessa ora.
?Questa volta aspettiamo!? Dice perentorio Piero.
?Va bene, ma solo un po?, se insiste io scendo.? Replico io, più timoroso dei capricci del meteo.
Dopo dieci minuti la grandinata è diventata una sassaiola e la parete inizia ad imbiancarsi.
?Scendiamo, non mi sembra il caso di aspettare oltre.? E lo affermo in modo deciso, senza punto di domanda.
?Ma che dici, tra poco smette, fa come ieri. Siamo fuori dal difficile ormai, sarebbe da cretini scendere adesso.?
?Io sarò cretino ma tu sei scemo, qui ci bagniamo tutti e rischiamo peggio. Insisto: caliamoci!?
?No, tu non sei solo cretino, sei pure un matto incosciente, se ci caliamo da qui rischiamo di più, hai visto che massi in bilico ci stanno qua sotto?? Mi risponde Piero con la voce un tantino meno profonda del suo solito.
?Certo che li ho visti, ma tu hai visto le cenge piene di grandine? Come pensi di arrampicare in queste condizioni?? Anche la mia di voce inizia ad alterarsi, non so se per replicare alla sua o perché inizio a preoccuparmi sul serio.
?Come smette esce il sole e si asciuga, come ieri. E poi io odio le doppie!?
?Illuso, ci vorranno ore prima che asciughi e nel frattempo noi ci bagnano completamente.?
Un tuono che sembra un boato di avvertimento ci fa sobbalzare. Guardo Piero come per dirgli ?Hai sentito, ed ora che dici?? ma lui non proferisce niente.
?Non vorrai ancora aspettare??
?Si, ora passa!? Risponde mentre mi rivolge uno sguardo risentito.
?Siamo in due e non puoi obbligarmi a restare. Io mi calo.? E inizio a organizzare il punto di sosta per la discesa in corda doppia.
Piero mi guarda con lo stesso sguardo di Macchia Nera quando viene smascherato da Topolino, un misto di odio e rassegnazione.
Fatta la prima corda doppia ci accingiamo a recuperare la corda che si incastra quasi subito.
?E lo sapevo, lo sapevo che non dovevano calarci.? Grugnisce tra i denti la voce irriconoscibile di Piero.
Per non rischiare di essere picchiato sto zitto mentre armeggio con la corda, tirandola, a destra sinistra, roteandola. Finalmente si libera e la recuperiamo.
Cercando di non perdere la calma e fare qualche sciocchezza attrezziamo la doppia successiva e scendiamo.
?Speriamo che questa viene giù senza problemi.?
?Io odio le doppie!? Continua Piero.
Inizio a tirare la corda, pochi metri e diventa dura, insisto ma si blocca definitivamente.
?No! Non è possibile!? Sono esasperato.
Tirare con forza non è sempre la soluzione ideale per sganciare una dioppia incastrata, ma dopo vari tentativi infruttuosi non abbiamo altro da fare e ci mettiamo tutti e due appesi a tirare a più non posso e la doppia si sblocca, ma non da sola.
?Giù! Giù!? Urla Piero e tutti e due ci rannicchiamo più dentro non posso alla nicchia della sosta. Un frana di sassi di dimensioni anche grandi viene giù insieme alla corda, sfiorandoci senza colpirci.
?Lo sapevo, lo sapevo, io odio le doppie!? Prosegue Piero che appena sarà a terra mi ucciderà, lo so.
La caduta di sassi si interrompe ed anche la grandine smette di scendere ed io mi preparo alla serie di improperi del mio, a questo punto, ex-amico. La reazione di Piero è però contenuta in un ostentato mutismo, non ha bisogno di parole per odiarmi.
Facciamo senza problemi, era anche ora, l? ultima calata e arriviamo alle ghiaie, salvi.
?Avevo ragione io, dovevamo restare!? Riparte Piero che ha ripreso il suo autocontrollo, forse non mi uccide subito.
?Ma che facevamo, hai visto la grandine che se in parete? Sembra avesse nevicato.? Cerco di tamponare la situazione e farlo ragionare.
?Uscivamo per una via facile, sempre meglio che calarsi in doppia, io odio le corde doppie!?
?Che tu provi odio per le corde doppie s? è capito, invece io odio le arrampicare ravanando su rocce piene di grandine, bagnati fradici e sotto un temporale. Che ne potevo sapé? che la corda s? incastrava.?
?Si incastra sempre, è una statistica!?
?Ma che statistica. È sfiga!?
In fondo abbiamo ragione tutti e due, ed anche se restiamo ognuno con la propria idea, piano piano il malumore si spegne. Riponiamo il materiale negli zaini e scendiamo il ghiaione della comba, in direzione della ferrata.
Visto che ha smesso di grandinare, è tornato un po di sole e Piero non mi ha ucciso a colpi di friend numero 5, ci fermiamo un po sul terrazzo chiamato Belvedere, che appunto è un belvedere. La est è ora illuminata dai raggi verticali del mezzodì, quindi con le ombre allungate sotto gli strapiombi, ciò la fa sembrare ancora più verticale e bella e la nostra linea sale spettacolare nel mezzo, dritta verso la vetta.
?Per questo anno è andata così, siamo a fine settembre e le giornate cominciano ad essere corte.? Parlo sdraiato sul terrazzo, con lo zaino come cuscino.
?L? anno prossimo appena si pulisce torniamo e usciamo in cima ? anche se nevica!? Non mi ha ucciso e forse neppure mi odia.
Non posso illudermi che Piero mi dia ragione, ha le sue idee ed è ostinato, la sua è più un? assoluzione per insufficienza di prove, adeguata per proseguire a scalare insieme.
...

N.B.: Piero sarebbe Piero Ledda
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Messaggioda Roberto » gio feb 28, 2013 23:22 pm

climbalone ha scritto:Oooohhhh! Finalmente stasera su questo forum, grazie a te, un post che leggo con vero piacere!
Ultimamente mi rodo un po' il fegato nella zona "parole in libertà", poi vengo qui per cercare di rasserenarmi. Stasera mi è andata bene.
Grazie Roberto!
:D

Essere letti e con piacere è l' aspirazione di ogni vero forumista; grazie climbalone :) :wink:
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Messaggioda basi » ven mar 01, 2013 10:57 am

concordo con Luigi la sensazione odiosa di voler forzare una decisione
cin il rischio di sbagliare decisione e di sentisi dire :" te l'avevo detto che" ....come sempre grade Robbe
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Messaggioda Roberto » ven mar 01, 2013 14:27 pm

E' la solita indecisione che si ha quando qualche cosa non va per il giusto verso e non si sa se proseguire o scendere. Spesso, una volta a terra, ci si pente della scelta di ritirarsi, ma a me è capitato l' opposto e dopo sono stati guai seri 8)
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Messaggioda Piero26 » ven mar 01, 2013 15:32 pm

basi ha scritto:concordo con Luigi la sensazione odiosa di voler forzare una decisione
cin il rischio di sbagliare decisione e di sentisi dire :" te l'avevo detto che" ....come sempre grade Robbe


se è in modo scherzoso ci sta sempre anche perchè con il compagno se non si scherza è meglio cambiarlo, ma se lo dice seriamente è megliio mandarlo a c.agare :)
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Messaggioda Danilo » ven mar 01, 2013 21:02 pm

Piero26 ha scritto:
basi ha scritto:concordo con Luigi la sensazione odiosa di voler forzare una decisione
cin il rischio di sbagliare decisione e di sentisi dire :" te l'avevo detto che" ....come sempre grade Robbe


se è in modo scherzoso ci sta sempre anche perchè con il compagno se non si scherza è meglio cambiarlo, ma se lo dice seriamente è megliio mandarlo a c.agare :)


d'accordissimo e questo vale non solo per il mondo dell'arrampicata ma anche per tutte le altre "cose"della vita,classicissima è la bisticciata del tempo atmosferico,ma...se......il famoso bernacca del giorno dopo.... :smt082

decidere la ritirata in doppia:se io sono indeciso e il socio decide di proseguire allora ok
idem se si invertono i ruoli e uno decide di ritirarsi oppure se si è tutt'e due indecisi si fa il lancio della monetina ed è sempre ok ma quando uno è decisamente convinto di proseguire e l'altro è fermamente intenzionato ad abbandonare tutto e scendere in doppia...
ahi...ahi...ahi.... pensateci molto bene prima di aprire questa porta.. :) http://www.forum.planetmountain.com/php ... hp?t=40162

evidentemente non ho il carattere di Roberto
:lol:
il forum è morto
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Messaggioda granparadiso » ven mar 01, 2013 23:25 pm

Una riflessione personale.

La mia esperienza alpinistica in montagna è molto limitata ma mi è bastata per prendere consapevolezza e una decisione.

La prossima volta che andrò in montagna con qualcuno e ritenessi che il proseguire portasse a rischi eccessivi o troppo pericolosi non avrei tentennamenti ad imporre la mia volontà anche a costo di perdere un compagno o peggio ancora un amico.

Ritengo che in certe situazioni o circostanze non dovrebbe esserci democrazia.
Sempre meglio tornare in due come si è partiti e con l'amaro in bocca, che da soli.

Spero si sia capito quello che intendo.
babbo....
è....
quindi le montagne tengono su il cielo!

(mio figlio dopo aver visto Bonatti e Messner)

Mitakuye oyasin
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Messaggioda entropia » dom mar 03, 2013 12:14 pm

"..in fondo avevano ragione entrambi.."

concordo chi sa qual` e` la decisione giusta in certi casi?
chi sa dire se la corda si incastrera` se continuare non sarebbe meglio?

il panico non aiuta certo e discutere di democrazia o non democrzia mi pare inutile

a volte si tratta di agire in team e portare il culo fuori dai guai, in modo il piu` efficiente e veloce possibile

ed a volte dire "ho paura" e lasciare il celodurismo a casa aiuta...

personlmente lo trovo difficile, la cima, l` obbitettivo ultimo diventano talvolta primari....i miei compagni di cordata con cui scalo meglio son queliumili, umani, che han paura e son conservativi...e solitamente quelli con cui mi diverto di piu` ma anche quelli con cui torno giu` piuspsso di quanto arrivi su in cima...

ma in fondo in cima che cci sta` di piu` di quanto non ho trovato in via?
in fondo, in cima ci sto` sempre poco, non mi ci fermo mai molto....
e poi si sa la cima e` a meta` della via

la birra in capanna e` alla fine della via....
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Messaggioda PIEDENERO » dom mar 03, 2013 17:10 pm

Piero26 ha scritto:..


quoto e aggiungo che se non sono stato all' altezza delle tue aspettative, allora avresti potuti sceglierti un'altro socio. hai sbagliato tu non io.
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Messaggioda entropia » dom mar 03, 2013 23:36 pm

Il più "prudente" dei due deve prevalere, per il bene di entrambi.



si ma se fa la scelta spagliata fa 2 morti anche quello prudente...

NON sempre la scelta di rientrare con le doppie e` la migliore

dipende

capita di dormir fuori
ed e` capitato

a quello prudente ed a quello forte che si tiene........
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Messaggioda EvaK » lun mar 04, 2013 0:41 am

Agosto 2012: mi sono promessa che per un po' non sarei più andata a scalare in montagna (poi in realtà non è stato così). Il motivo sono state due stupidissime vie a spit del brianconnese, diciamo spittate ma in ambiente decisamente alpino. Su entrambe siamo sbucati in cima, da entrambe si scendeva in doppie fuori via.

1) mentre tento di scastrare un capo della corda un metro più in là e c'è coda sulle doppie, sotto i miei piedi, che ho appoggiato per andare a dx per prendere il capo, si stacca improvvisamente un pezzo di parete che pareva perfettamente incollato. Una cengia sotto spacca il tutto in frantumi e lo cosparge, evitando una strage.

2) decidiamo per l'ultima via della vacanza, posto ameno, tanti escursionisti con meta lago alpino, parete deserta. Non troviamo la via (pur con schizzo alla mano), dopo 2 ore di ghiaione andiamo al laghetto anche noi. Tornando, vaghiamo ancora per il ghiaione e troviamo l'attacco, facciamo su 3 ometti e torniamo la mattina dopo. 1a doppia talmente fuori via che obbliga ad un pendolo che fa perdere un mucchio di tempo. ultime 3 doppie: sfortunatamente non sapevamo che una frana si era inghiottita le ultime 2 doppie di un tempo, che evitavano lo zoccolo scendendo per un canale. Temporale in esecuzione maestrale (dopo giornata di sole memorabile), mi trovo a una sosta, sento una scarica enorme di sassi sotto di me, poi sento il compagno che urla "sono vivo", il cielo si squarcia e i moschettoni friggono. Dopo oltre mezz'ora lui risale da me a braccia e prusik , piango di paura e freddo sotto la grandine, spostiamo le doppie sullo zoccolo che essendo tale ingurgita corda, butta sassi, incastra corda.
Doveva essere un pomeriggio di svacco sul prato al sole, finiamo alla macchina zuppi all'ultima luce.

Solo a casa, con calma, ricostruisco tutto: l'attacco di quella maledetta via era stato spazzolato da una frana nel canale, che si era portata via le ultime due doppie e il sentiero sottostante. Un'altra frana ha rischiato di portarsi via il mio compagno di cordata.
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Messaggioda PIEDENERO » lun mar 04, 2013 14:46 pm

EvaK ha scritto:Agosto 2012: mi sono promessa che per un po' non sarei più andata a scalare in montagna (poi in realtà non è stato così). Il motivo sono state due stupidissime vie a spit del brianconnese, diciamo spittate ma in ambiente decisamente alpino. Su entrambe siamo sbucati in cima, da entrambe si scendeva in doppie fuori via.

1) mentre tento di scastrare un capo della corda un metro più in là e c'è coda sulle doppie, sotto i miei piedi, che ho appoggiato per andare a dx per prendere il capo, si stacca improvvisamente un pezzo di parete che pareva perfettamente incollato. Una cengia sotto spacca il tutto in frantumi e lo cosparge, evitando una strage.

2) decidiamo per l'ultima via della vacanza, posto ameno, tanti escursionisti con meta lago alpino, parete deserta. Non troviamo la via (pur con schizzo alla mano), dopo 2 ore di ghiaione andiamo al laghetto anche noi. Tornando, vaghiamo ancora per il ghiaione e troviamo l'attacco, facciamo su 3 ometti e torniamo la mattina dopo. 1a doppia talmente fuori via che obbliga ad un pendolo che fa perdere un mucchio di tempo. ultime 3 doppie: sfortunatamente non sapevamo che una frana si era inghiottita le ultime 2 doppie di un tempo, che evitavano lo zoccolo scendendo per un canale. Temporale in esecuzione maestrale (dopo giornata di sole memorabile), mi trovo a una sosta, sento una scarica enorme di sassi sotto di me, poi sento il compagno che urla "sono vivo", il cielo si squarcia e i moschettoni friggono. Dopo oltre mezz'ora lui risale da me a braccia e prusik , piango di paura e freddo sotto la grandine, spostiamo le doppie sullo zoccolo che essendo tale ingurgita corda, butta sassi, incastra corda.
Doveva essere un pomeriggio di svacco sul prato al sole, finiamo alla macchina zuppi all'ultima luce.

Solo a casa, con calma, ricostruisco tutto: l'attacco di quella maledetta via era stato spazzolato da una frana nel canale, che si era portata via le ultime due doppie e il sentiero sottostante. Un'altra frana ha rischiato di portarsi via il mio compagno di cordata.

è il paradosso del brianconnes. vie plaisir, attrezzatura di qualità a fix, roccia per lo più ottima e la pessima abitudine di fare le discese in doppia fuori via.
il motivo per cui lo fanno, visto il numero di frequentatori, penso che sia quello di evitare che chi sale sia infastidito da chi chi scende e viceversa ma così facendo si va incontro a rischi più elevati:
roccia instabile, difficile reperimento sosta successiva, impossibiltà di calarsi sui chiodi di via in caso di incastro di corda o altro, se poi vengono fatte in obliquo.....sai che goduria!

dimenticavo! non incominciate a rompere le balle dicendo che bisogna portare chiodi e martello! :evil:
nel brianconnese non si fa. punto. non siamo nelle pericolanti crolloniti :lol:
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Messaggioda Roberto » lun mar 04, 2013 15:04 pm

C' è però, secondo me, l' abitudime un poco sfaticata di preferire la discesa in doppia dalle vie di discesa abituali, diciamo le normali. Spesso anche senza motivo ci si cala in corda doppia per evitare una banale camminata. Ci sono pareti in cui si formano veri grovigli di alpinisti misti a corde intrecciate alle soste, con a breve distanza comode discesa a piedi deserte. La pigrizia fa preferire a volte ore di fila per la discesa ad un po di sano trekking.
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Messaggioda Piero26 » lun mar 04, 2013 15:30 pm

PIEDENERO ha scritto:
Piero26 ha scritto:..


quoto e aggiungo che se non sono stato all' altezza delle tue aspettative, allora avresti potuti sceglierti un'altro socio. hai sbagliato tu non io.


sì forse la parola che ho scritto è un po' forte ma l'ho detta sorridendo :) ed il compagno può capire perfettamente per la volta dopo :wink:

scegliere un compagno giusto prima di andare in parete è dura però :wink: certi lati del carattere si tirano fuori solo quando si affrontano dei problemi insieme.

p.s. è solo un mio pensiero non era riferita a Basi, non è certo il tipo :smt039
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Messaggioda PIEDENERO » lun mar 04, 2013 15:31 pm

Roberto ha scritto:C' è però, secondo me, l' abitudime un poco sfaticata di preferire la discesa in doppia dalle vie di discesa abituali, diciamo le normali. Spesso anche senza motivo ci si cala in corda doppia per evitare una banale camminata. Ci sono pareti in cui si formano veri grovigli di alpinisti misti a corde intrecciate alle soste, con a breve distanza comode discesa a piedi deserte. La pigrizia fa preferire a volte ore di fila per la discesa ad un po di sano trekking.

personalmente evito le doppie come la peste bubbonica, se ho l' alternativa non esito.
casistica personale:
incastro in discesa con risalita di corda o numeri da circo per disincastrare 5/6 volte almeno
-cadute di pietre in fase di recupero delle corde o simili, da parte anche di altre cordate, parecchie volte,
delle quali due colpito e affondato e una vivo per miracolo
-rimasto appeso come un salame pendolante alla ricerca delle soste fuori via.....diverse volte con incazzatura e bestemmie da frantumare i sassi
-errori di manovra con rischio mortale..... meglio stare zitti... ma più manovre si fanno più rsichi si corrono specie se si è stanchi
-soste di dubbia tenuta....va beh qui la percezione del rischio è soggettiva
nodi, contronodi, grovigli......etc
che palle le doppie! non mi fanno quasi mai apprezzare come vorrei il fatto di aver terminato la via :evil:
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Messaggioda EvaK » lun mar 04, 2013 15:33 pm

Per rispondere a Roberto: nei due casi citati no, non ci sono altre discese possibili da quelle vie. Sono una di quelli che se può in discesa cammina.

Piedenero: il brianconnese non saranno le crolloniti, ma su 7 vie fatte in quella vacanza, una parete con crollo pericoloso di lastra (ripeto apparentemente non era una lastra ma parete intera, che si è rotta), e una porzione di parete mangiata da una frana, anzi 2.
Eh insomma....
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Messaggioda nuvolarossa » lun mar 04, 2013 15:38 pm

EvaK, ti ricordi mica le vie, specie la seconda, sia mai che... :roll:
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Messaggioda PIEDENERO » lun mar 04, 2013 15:51 pm

Piero26 ha scritto:
PIEDENERO ha scritto:
Piero26 ha scritto:..


quoto e aggiungo che se non sono stato all' altezza delle tue aspettative, allora avresti potuti sceglierti un'altro socio. hai sbagliato tu non io.


sì forse la parola che ho scritto è un po' forte ma l'ho detta sorridendo :) ed il compagno può capire perfettamente per la volta dopo :wink:

scegliere un compagno giusto prima di andare in parete è dura però :wink: certi lati del carattere si tirano fuori solo quando si affrontano dei problemi insieme.

p.s. è solo un mio pensiero non era riferita a Basi, non è certo il tipo :smt039

non volevo far polemica :wink: ma mi è capitato di essere la parte"arrendevole" e il musone incazzato del socio mi ha dato fastidio.
quando mi son trovato, al contrario, ad essere quello che insiste, non ho mai forzato la mano e messo il muso perchè certe cose bisogna metterle in conto.
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