Via Machetto al Becco Meridionale della Tribolazione

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Via Machetto al Becco Meridionale della Tribolazione

Messaggioda alberto60 » lun ago 28, 2006 17:12 pm

Sempre alla ricerca di vie un pò fuori moda e dimenticate, ieri abbiamo salito la via di Machetto al Becco Meridionale. Secondo noi è una bella via e anche di discreto impegno. Come bellezza non ha nulla da invidiare alla Grassi-Re di cui è anche più difficile.
La via noi l'abbiamo attaccata facendo un primo tiro che sicuramente è una variante a sinistra della sosta di attacco della via Conto Fino a Zero" .
L'originale forse attacca a destra per rampa facile da seguire verso sinistra?
Su questo primo tiro 50 m. , non ci sono chiodi, solo un vecchio cordino su sassi incastrati, ma ci si protegge bene con dadi e friend. Sosta attrezzata con chiodi cordone e maglia rapida.
Sopra questo tiro la via è attrezzata con vecchi chiodi, molti da ribattere, comunque ci si protegge bene .
I tiri dello scudo rosso sommitale sono veramente belli e aerei . Abbiamo usato dadi, friend fino al blu Camalot e micro. I tiri in artificiale dello scudo rosso li abbiamo saliti in libera 6b? atletico e sono ben chiodati.
Ripeto la via è bella, logica e merita molto di venire salita. La relazione di Oviglia serve a poco.

Volevo anche ringraziare le rifugiste del Pontese per l'accoglienza e la bella festa del sabato sera e per l'aperitivo, un rifugio gestito bene.

Ciao Alberto
Ultima modifica di alberto60 il lun ago 28, 2006 20:36 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Via Machetto al Becco Meridionale della Tribolazione

Messaggioda Runnet » lun ago 28, 2006 17:31 pm

alberto60 ha scritto:Volevo anche ringraziare le rifugiste del Pontese per l'accoglienza e la bella festa del sabato sera e per l'aperitivo, un rifugio gestito bene.

Ciao Alberto


E gli aiutanti delle rifugiste non li ringrazi :evil: :?: :!: Se non ci fossimo io e Balu (Paolo) mangereste quasi sempre con i piatti sporchi!!!

Scherzo! :D :D :D

Cmq grazie per i ringraziamenti, venerdì li riferirò a Mara ed Elisa (la festeggiata di sabato) :wink:

Ciao Alby
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Re: Via Machetto al Becco Meridionale della Tribolazione

Messaggioda alberto60 » lun ago 28, 2006 17:51 pm

Runnet ha scritto:
alberto60 ha scritto:Volevo anche ringraziare le rifugiste del Pontese per l'accoglienza e la bella festa del sabato sera e per l'aperitivo, un rifugio gestito bene.

Ciao Alberto


E gli aiutanti delle rifugiste non li ringrazi :evil: :?: :!: Se non ci fossimo io e Balu (Paolo) mangereste quasi sempre con i piatti sporchi!!!

Scherzo! :D :D :D

Cmq grazie per i ringraziamenti, venerdì li riferirò a Mara ed Elisa (la festeggiata di sabato) :wink:

Ciao Alby


Chiedo scusa e rinnovo i complimenti a tutti per l'ottimo servizio la buona cucina e la grande simpatia.

Ciao Alberto
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Re: Via Machetto al Becco Meridionale della Tribolazione

Messaggioda Maurizio » gio set 07, 2006 14:46 pm

alberto60 ha scritto:..... I tiri in artificiale dello scudo rosso li abbiamo saliti in libera 6b? atletico e sono ben chiodati.
Ripeto la via è bella, logica e merita molto di venire salita. La relazione di Oviglia serve a poco.

.....Ciao Alberto


Scusami Alberto...intanto complimenti per la libera...ma se scrivi che la relazione di Oviglia serve a poco...devi anche scrivere che lui l'ha probabilmente omessa di proposito dalla guida ed infatti c'è il rimando alla guida del CAI/TCI dove si può trovare per esteso. Altrimenti, come al solito (c'è scritto anche sul topic della Corsica) uno potrebbe farsi un'idea che in fondo questo Oviglia fa le guide male, non ripete le vie, concepisce scale di valutazione a pera...e chi più ne ha più ne metta. Invece io so per certo che questo Oviglia la via Machetto l'ha ripetuta, certo forse tirò i chiodi, ma forse solo perchè stava salendo slegato ed era a quei tempi particolarmente incosciente...

in ogni caso mi ha detto di salutarti cordialmente e che è molto contento che tu ti dedichi a vie dimenticate da tutti...pure dalla sua guida... :wink: :evil:
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Re: Via Machetto al Becco Meridionale della Tribolazione

Messaggioda teocalca » gio set 07, 2006 14:52 pm

Runnet ha scritto:E gli aiutanti delle rifugiste non li ringrazi :evil: :?: :!:


sarà che sono fimmine...
e un po' più carine dei masculi
You are one with your skis and nature.
This is something that develops
not only the body but the soul as well,
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Re: Via Machetto al Becco Meridionale della Tribolazione

Messaggioda alberto60 » gio set 07, 2006 16:29 pm

Maurizio ha scritto:
alberto60 ha scritto:..... I tiri in artificiale dello scudo rosso li abbiamo saliti in libera 6b? atletico e sono ben chiodati.
Ripeto la via è bella, logica e merita molto di venire salita. La relazione di Oviglia serve a poco.

.....Ciao Alberto


Scusami Alberto...intanto complimenti per la libera...ma se scrivi che la relazione di Oviglia serve a poco...devi anche scrivere che lui l'ha probabilmente omessa di proposito dalla guida ed infatti c'è il rimando alla guida del CAI/TCI dove si può trovare per esteso. Altrimenti, come al solito (c'è scritto anche sul topic della Corsica) uno potrebbe farsi un'idea che in fondo questo Oviglia fa le guide male, non ripete le vie, concepisce scale di valutazione a pera...e chi più ne ha più ne metta. Invece io so per certo che questo Oviglia la via Machetto l'ha ripetuta, certo forse tirò i chiodi, ma forse solo perchè stava salendo slegato ed era a quei tempi particolarmente incosciente...

in ogni caso mi ha detto di salutarti cordialmente e che è molto contento che tu ti dedichi a vie dimenticate da tutti...pure dalla sua guida... :wink: :evil:


Ciao Maurizio non volevo mancare di rispetto ne a te ne alla tua guida, volevo solamente dire che la tua relazione fa solo cenno all'esistenza della via sulla parete non ne fa certo una descrizione dettagliata come ad esempio "Conto fino a zero" li vicina. Anche il tracciato sulla foto non è che indichi molto. Se ti è sembrata una polemica me ne scuso non era mia intenzione. Quindi non me ne volere. Ho messo la nostra ripetizione sul forum perchè a noi la via è sembrata bella e ci è sembrato giusto fargli un pò di pubblicità visto che , sempre secondo noi, non ha nulla da invidiare ad altre vie sulla parete più ripetute.
Ritornado alla tua guida posso dirti di averla letta più volte e non mi sembra un lavoro fatto male, ed ho trovato molto interessanti le parti storiche . Complimenti per la solitaria potevi anche citarla sulla guida come mi sembra di ricordare (ma non ho la guida qui e mi potrei sbagliare) tu abbia indicato la solitaria alla Grassi-Rè.

Scusa perchè l'hai omessa? Solo per il fatto che nella tua solitaria, sull'artificiale, hai tirato i chiodi? Una solitaria è sempre una grande cosa.


Ciao Alberto
Ultima modifica di alberto60 il gio set 07, 2006 16:36 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Via Machetto al Becco Meridionale della Tribolazione

Messaggioda grizzly » gio set 07, 2006 16:35 pm

Maurizio ha scritto:... Altrimenti, come al solito... uno potrebbe farsi un'idea che in fondo questo Oviglia fa le guide male, non ripete le vie, concepisce scale di valutazione a pera... e chi più ne ha più ne metta.


Quoto... papale papale... :P... :lol: Non capisco solo però cosa siano le valutazioni a pera... una nuova scala di difficoltà :?:
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Re: Via Machetto al Becco Meridionale della Tribolazione

Messaggioda ste_manto » gio set 07, 2006 16:44 pm

grizzly ha scritto:
Maurizio ha scritto:... Altrimenti, come al solito... uno potrebbe farsi un'idea che in fondo questo Oviglia fa le guide male, non ripete le vie, concepisce scale di valutazione a pera... e chi più ne ha più ne metta.


Quoto... papale papale... :P... :lol: Non capisco solo però cosa siano le valutazioni a pera... una nuova scala di difficoltà :?:


è la prima scala di valutazione commestibile :roll:
"A Cogne non importa a che ora ti alzi e attacchi....avrai sempre qualcuno davanti....!!" - le picche devo andar giù quattro dita..... ma delle mie però!
(citazioni del mio collega sindaco....)
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Re: Via Machetto al Becco Meridionale della Tribolazione

Messaggioda grizzly » gio set 07, 2006 16:57 pm

ste_manto ha scritto:
grizzly ha scritto:
Maurizio ha scritto:... Altrimenti, come al solito... uno potrebbe farsi un'idea che in fondo questo Oviglia fa le guide male, non ripete le vie, concepisce scale di valutazione a pera... e chi più ne ha più ne metta.


Quoto... papale papale... :P... :lol: Non capisco solo però cosa siano le valutazioni a pera... una nuova scala di difficoltà :?:


è la prima scala di valutazione commestibile :roll:


Ah... ecco... Però boja fauss... sempre i pruss mars an capitu... :roll: ... :lol:

Comunque, non avevo notato u topico, complimenti ad Alberto per la salita!

(A Murisi no... a l'ha tirà i ciò... :roll: tze... :roll:... )
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Messaggioda Maurizio » gio set 07, 2006 17:55 pm

Ciao Alberto, scuse accettate, è che uno scrive ma non pensa che così mi si crea un danno, perchè io vivo di questo. Se faccio un lavoro male o delle mancanze lo accetto (nel caso di capineru e di patrimonio, in Corsica, avevo già spiegato le mie ragioni ma non posso ripeterle ogni volta). Mi viene difficile accettare critiche ingiustificate senza ribattere, è più forte di me. Come mi viene difficile accettare critriche alla scala che abbiamo proposto (vedi altri topic degli ultimi gg), da gente che non distingue neanche la libera dall'artificiale. E poi, anche mettendo da parte il sottoscritto, come si fa a bollare come inutile, stupida, dannosa etc etc, ne ho sentite di tutti i colori, una scala elaborata da uno come Tondini, che ha ripetuto centinaia di vie dolomitiche??? E' come dire che lui non ha capito un tubo del suo mestiere! Un po' come se io pretendessi di insegnare come si fa l'acclimatamento a Nives Meroi. Uno può anche esprimere un parere, ma un po' di umiltà non guasta! A me sembra che nel forum questa manchi da parte di molti!
Fine dello sfogo

Per la solitaria, feci la Grassi-Re, scesi in doppia (avevo una breve corda) dalla Malvassora, e risalii dalla Machetto. Precedentemente avevo fatto la Malvassora ed ero stato sorpreso da una nevicata. Me la cavai per un pelo, perchè non riuscivo più a scendere. Qualche tempo dopo geci la Di Guglielmo, assicurandomi solo su 15 m. Tiravo i chiodi di artif in A0, senza assicurarmi. Avevo 20 anni e non mi importava molto se sarei morto, se uno di quei chiodi si fosse tolto. E' la verità

perchè non le ho citate? Anche Roberto Perucca aveva fatto poco prima di me le stesse cose. Credo anche Rinaldo sartore. Insomma non ero l'unico. Allora poi non si usava neanche comunicare alla stampa queste cose, erano cose personali. Feci anche la Sud della Noire, in 4 ore e mezza, senza dire niente a nessuno. E tante altre. E' un periodo della mia vita di cui non mi vergogno e di cui non vado fiero. Ho vissuto delle belle emozioni, da incosciente, certo, mancando di rispetto a mia madre, che leggeva i miei diari di nascosto e soffriva in silenzio quando mi vedeva partire la mattina.

ciao

Maurizio
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Messaggioda Paolo Marchiori » gio set 07, 2006 18:01 pm

Maurizio ha scritto:Ciao Alberto, scuse accettate, è che uno scrive ma non pensa che così mi si crea un danno, perchè io vivo di questo. Se faccio un lavoro male o delle mancanze lo accetto (nel caso di capineru e di patrimonio, in Corsica, avevo già spiegato le mie ragioni ma non posso ripeterle ogni volta). Mi viene difficile accettare critiche ingiustificate senza ribattere, è più forte di me. Come mi viene difficile accettare critriche alla scala che abbiamo proposto (vedi altri topic degli ultimi gg), da gente che non distingue neanche la libera dall'artificiale. E poi, anche mettendo da parte il sottoscritto, come si fa a bollare come inutile, stupida, dannosa etc etc, ne ho sentite di tutti i colori, una scala elaborata da uno come Tondini, che ha ripetuto centinaia di vie dolomitiche??? E' come dire che lui non ha capito un tubo del suo mestiere! Un po' come se io pretendessi di insegnare come si fa l'acclimatamento a Nives Meroi. Uno può anche esprimere un parere, ma un po' di umiltà non guasta! A me sembra che nel forum questa manchi da parte di molti!
Fine dello sfogo


OT:
Maurizio, perchè non intervieni proprio su quel topic, probabilmente molti hanno criticato perchè la scala, in fondo, non l'han capita (tra questi mi ci metto pure io) e un tuo intervento ( e una discussione) puo' aiutare a capire meglio.
Ciao!
P.
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Messaggioda Maurizio » gio set 07, 2006 18:11 pm

Paolo Marchiori ha scritto:
Maurizio ha scritto:Ciao Alberto, scuse accettate, è che uno scrive ma non pensa che così mi si crea un danno, perchè io vivo di questo. Se faccio un lavoro male o delle mancanze lo accetto (nel caso di capineru e di patrimonio, in Corsica, avevo già spiegato le mie ragioni ma non posso ripeterle ogni volta). Mi viene difficile accettare critiche ingiustificate senza ribattere, è più forte di me. Come mi viene difficile accettare critriche alla scala che abbiamo proposto (vedi altri topic degli ultimi gg), da gente che non distingue neanche la libera dall'artificiale. E poi, anche mettendo da parte il sottoscritto, come si fa a bollare come inutile, stupida, dannosa etc etc, ne ho sentite di tutti i colori, una scala elaborata da uno come Tondini, che ha ripetuto centinaia di vie dolomitiche??? E' come dire che lui non ha capito un tubo del suo mestiere! Un po' come se io pretendessi di insegnare come si fa l'acclimatamento a Nives Meroi. Uno può anche esprimere un parere, ma un po' di umiltà non guasta! A me sembra che nel forum questa manchi da parte di molti!
Fine dello sfogo


OT:
Maurizio, perchè non intervieni proprio su quel topic, probabilmente molti hanno criticato perchè la scala, in fondo, non l'han capita (tra questi mi ci metto pure io) e un tuo intervento ( e una discussione) puo' aiutare a capire meglio.
Ciao!
P.


ciao Paolo (o Paola? :lol: :lol: )

perchè sono tre o quattro anni che litigo (unico tra i tre redattori della scala) e spiego le NOSTRE ragioni. Ora semplicemente mi sono stufato. Molti hanno dimostrato di apprezzare il tentativo, gli altri si tengano il D, TD, ED etc e non rompano, basta che non la usino e pace!
E' vero il fatto che si presta a varie interpretazioni (cfr la polemica tra me e Fabio a proposito della loro via in Wenden) ma questo un po' tutte le scale, trattandosi di valutazioni soggettive. Era un tentativo di fare chiarezza, di rendere un servizio alla comunità. Visto che nessuno si decideva e tutti avevano paura (ma si lamentavano), ci siamo decisi ed esposti noi.

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Messaggioda Paolo Marchiori » gio set 07, 2006 18:19 pm

Maurizio ha scritto:ciao Paolo (o Paola? :lol: :lol: )

perchè sono tre o quattro anni che litigo (unico tra i tre redattori della scala) e spiego le NOSTRE ragioni. Ora semplicemente mi sono stufato. Molti hanno dimostrato di apprezzare il tentativo, gli altri si tengano il D, TD, ED etc e non rompano, basta che non la usino e pace!
E' vero il fatto che si presta a varie interpretazioni (cfr la polemica tra me e Fabio a proposito della loro via in Wenden) ma questo un po' tutte le scale, trattandosi di valutazioni soggettive. Era un tentativo di fare chiarezza, di rendere un servizio alla comunità. Visto che nessuno si decideva e tutti avevano paura (ma si lamentavano), ci siamo decisi ed esposti noi.

M


ok, capisco.
Ciao.
PaolO :wink:
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Re: Via Machetto al Becco Meridionale della Tribolazione

Messaggioda paolo s4 » gio set 07, 2006 18:30 pm

...
Ultima modifica di paolo s4 il mar ott 14, 2008 19:21 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Via Machetto al Becco Meridionale della Tribolazione

Messaggioda grizzly » gio set 07, 2006 18:39 pm

paolo s4 ha scritto: Gri, puduma andà coii i famiole :oops: ...


L'è fin periculus... 8O io vado per Genepy ma legato... :lol:
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Messaggioda alberto60 » gio set 07, 2006 19:18 pm

Maurizio ha scritto:Ciao Alberto, scuse accettate, è che uno scrive ma non pensa che così mi si crea un danno, perchè io vivo di questo. Se faccio un lavoro male o delle mancanze lo accetto (nel caso di capineru e di patrimonio, in Corsica, avevo già spiegato le mie ragioni ma non posso ripeterle ogni volta). Mi viene difficile accettare critiche ingiustificate senza ribattere, è più forte di me. Come mi viene difficile accettare critriche alla scala che abbiamo proposto (vedi altri topic degli ultimi gg), da gente che non distingue neanche la libera dall'artificiale. E poi, anche mettendo da parte il sottoscritto, come si fa a bollare come inutile, stupida, dannosa etc etc, ne ho sentite di tutti i colori, una scala elaborata da uno come Tondini, che ha ripetuto centinaia di vie dolomitiche??? E' come dire che lui non ha capito un tubo del suo mestiere! Un po' come se io pretendessi di insegnare come si fa l'acclimatamento a Nives Meroi. Uno può anche esprimere un parere, ma un po' di umiltà non guasta! A me sembra che nel forum questa manchi da parte di molti!
Fine dello sfogo

Per la solitaria, feci la Grassi-Re, scesi in doppia (avevo una breve corda) dalla Malvassora, e risalii dalla Machetto. Precedentemente avevo fatto la Malvassora ed ero stato sorpreso da una nevicata. Me la cavai per un pelo, perchè non riuscivo più a scendere. Qualche tempo dopo geci la Di Guglielmo, assicurandomi solo su 15 m. Tiravo i chiodi di artif in A0, senza assicurarmi. Avevo 20 anni e non mi importava molto se sarei morto, se uno di quei chiodi si fosse tolto. E' la verità

perchè non le ho citate? Anche Roberto Perucca aveva fatto poco prima di me le stesse cose. Credo anche Rinaldo sartore. Insomma non ero l'unico. Allora poi non si usava neanche comunicare alla stampa queste cose, erano cose personali. Feci anche la Sud della Noire, in 4 ore e mezza, senza dire niente a nessuno. E tante altre. E' un periodo della mia vita di cui non mi vergogno e di cui non vado fiero. Ho vissuto delle belle emozioni, da incosciente, certo, mancando di rispetto a mia madre, che leggeva i miei diari di nascosto e soffriva in silenzio quando mi vedeva partire la mattina.

ciao

Maurizio


L'incoscenza dei 20 anni. 20 anni li ho avuti anchio e sono anni spensierati dove si fanno cose che poi non si fanno più. Io sinceramente , anche se ho fatto allora qualche cazzata , li rimpiango. E credo tu debba andare fiero di quello che hai fatto allora in montagna, perchè sono belle cose , che molti si sognano di fare . Del resto l'alpinismo è avventura e richiede oltre alla preparazione anche una certa dose di incoscenza.

In quanto alla scala delle difficoltà non so cosa dire. Sarà perchè sono un alpinista classico ma a me interessa più l'esperienza vissuta in parete che tutti questi problemi di scale, di obbligatorio, ect.
Quello importante per me è sperare che qualcuno, magari con l'idea di valorizzare la Machetto, non vada a spittarla. Anzi la cosa mi farebbe incazzare. Salire la via con l'incertezza del percorso, portarsi il martello per ribattere i chiodi sulle fessure terminali , è stata una bella cosa che mi ha proprio divertito, ben più che riuscire a fare la via in libera.
Sarò vecchio? può darsi .

Ciao Alberto
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Messaggioda Maurizio » gio set 07, 2006 20:05 pm

...ma, guarda, non ne vado fiero perchè a volte sembrano non appartenere a me, alla mia vita. L'altro giorno salivo la Hasse e, a differenza dei mie compagni, non riuscivo a provare ammirazione per Huber, che l'aveva fatta slegato. Mi era assolutamente indifferente. Mi dà quasi fastidio tutto sto can-can intorno alle solitarie. Mi sono imposto di leggere Solitari di Fabio Palma ma, devo ammettere, a fatica, mi spiace per lui che ha fatto un gran lavoro a raggruppare tutta questa gente un po' svitata. Secondo me c'è troppo edonismo, inotorno a questo argomento. In quegli anni eravamo parecchi ad andare slegati. Io manco conoscevo Giovannino, Roberto, Rinaldo, Gabriele e tutti gli altri. Ma mi era capitato più di una volta di incontrare in parete altra gente slegata. Sulle riviste, sui libri, non leggevi niente. Ci si parlava appena, addirittura ci si lanciava uno sguardo e ci si evitava. Era così bello essere soli! La montagna è un mondo, era la nostra luna. Potevi perderti nella nebbia senza sapere dove fossi, oppure, come facevo spesso, scalare una grande via e fermarti in cima al sole a leggere un libro. C'era bisogno di scriverlo? No, ci bastava vivere così, perchè quello era il mondo in cui volevo vivere!

Quando avevo 18 mia madre mi pregò di portare ad arrampicare il figlio di una sua collega. Lo portai, ma di lui mi importava proprio un fico secco. Anzi, mi dava fastidio. Pensavo in realtà solo a me stesso. Lui era pesante e molto ambizioso. Diventò più amico con uno dei miei compagni di cordata abituali, di cui non dirò il nome perchè a Torino è ancora molto conosciuto. E così risolvetti il problema. Ma capitava spesso di incontrarci sulle stesse pareti. L'anno della solitaria alle Aig Noire stavo per partire militare ed eravamo tutti e due a courmayeur. Lui mi braccava, mi chiedeva continuamente cosa volevo fare. Ma io volevo stare solo. Mi smarcai a fatica e partii per la Noire, senza che ci avessi pensato, se non il giorno prima. Quando scesi mi chiese cosa avevo fatto "la sud della Noire", dissi, come se fosse la cosa più normale del mondo. Se la prese moltissimo. Iniziò anche lui con le solitarie e mi disse anche che voleva fare più di me. Non lo presi sul serio e non me ne fregava granchè. Io partii militare e non ci pensai più, cambiai vita, come tutti sapete. Continuai un po' con le solitarie, ma in falesia stavo per cadere e rimasi appeso su una mano: mi detti una calmata. Mi sentivo uno stronzo, a buttare via la vita su una parete di 20 m. Una sera mi arrivò una telefonata, quel ragazzo era andato solo al Pilone del freney e non c'erano notizie. Disperso. I miei amici andarono invano a cercarlo, col soccorso alpino. Niente, non lo si trovò mai più. La madre mi chiamò, e mi pregò di andare a leggere il biglietto che aveva lasciato sul tavolo di cucina e le sue lettere. Non andai. Mi vergognai come un verme.
Sarei un bugiardo se dicessi che solitarie non le ho fatte più. Ogni tanto vado slegato, anche solo per mettere la corda da qualche parte. Ma non ci trovo nulla di che esaltarsi. E la vita è così bella per buttarla via solo per ambizione di essere qualcuno! :? Adesso che ci penso, quest'anno in Turchia, mentre salivo una via nuova, guardavo una facile parete di 100 m, facile, poteva essere V o VI grado. Avrei voluto salirla, senza corda. Ho provato un forte impulso di salirla. Se non fossi stato appeso come un salame da un'altra parte, se fossi stato solo, l'avrei fatto. Ma non ci sarebbe stato bisogno di raccontarlo.

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Messaggioda geko - luca » gio set 07, 2006 20:55 pm

Maurizio ha scritto:...ma, guarda, non ne vado fiero perchè a volte sembrano non appartenere a me, alla mia vita. L'altro giorno salivo la Hasse e, a differenza dei mie compagni, non riuscivo a provare ammirazione per Huber, che l'aveva fatta slegato. Mi era assolutamente indifferente. Mi dà quasi fastidio tutto sto can-can intorno alle solitarie. Mi sono imposto di leggere Solitari di Fabio Palma ma, devo ammettere, a fatica, mi spiace per lui che ha fatto un gran lavoro a raggruppare tutta questa gente un po' svitata. Secondo me c'è troppo edonismo, inotorno a questo argomento. In quegli anni eravamo parecchi ad andare slegati. Io manco conoscevo Giovannino, Roberto, Rinaldo, Gabriele e tutti gli altri. Ma mi era capitato più di una volta di incontrare in parete altra gente slegata. Sulle riviste, sui libri, non leggevi niente. Ci si parlava appena, addirittura ci si lanciava uno sguardo e ci si evitava. Era così bello essere soli! La montagna è un mondo, era la nostra luna. Potevi perderti nella nebbia senza sapere dove fossi, oppure, come facevo spesso, scalare una grande via e fermarti in cima al sole a leggere un libro. C'era bisogno di scriverlo? No, ci bastava vivere così, perchè quello era il mondo in cui volevo vivere!

Quando avevo 18 mia madre mi pregò di portare ad arrampicare il figlio di una sua collega. Lo portai, ma di lui mi importava proprio un fico secco. Anzi, mi dava fastidio. Pensavo in realtà solo a me stesso. Lui era pesante e molto ambizioso. Diventò più amico con uno dei miei compagni di cordata abituali, di cui non dirò il nome perchè a Torino è ancora molto conosciuto. E così risolvetti il problema. Ma capitava spesso di incontrarci sulle stesse pareti. L'anno della solitaria alle Aig Noire stavo per partire militare ed eravamo tutti e due a courmayeur. Lui mi braccava, mi chiedeva continuamente cosa volevo fare. Ma io volevo stare solo. Mi smarcai a fatica e partii per la Noire, senza che ci avessi pensato, se non il giorno prima. Quando scesi mi chiese cosa avevo fatto "la sud della Noire", dissi, come se fosse la cosa più normale del mondo. Se la prese moltissimo. Iniziò anche lui con le solitarie e mi disse anche che voleva fare più di me. Non lo presi sul serio e non me ne fregava granchè. Io partii militare e non ci pensai più, cambiai vita, come tutti sapete. Continuai un po' con le solitarie, ma in falesia stavo per cadere e rimasi appeso su una mano: mi detti una calmata. Mi sentivo uno stronzo, a buttare via la vita su una parete di 20 m. Una sera mi arrivò una telefonata, quel ragazzo era andato solo al Pilone del freney e non c'erano notizie. Disperso. I miei amici andarono invano a cercarlo, col soccorso alpino. Niente, non lo si trovò mai più. La madre mi chiamò, e mi pregò di andare a leggere il biglietto che aveva lasciato sul tavolo di cucina e le sue lettere. Non andai. Mi vergognai come un verme.
Sarei un bugiardo se dicessi che solitarie non le ho fatte più. Ogni tanto vado slegato, anche solo per mettere la corda da qualche parte. Ma non ci trovo nulla di che esaltarsi. E la vita è così bella per buttarla via solo per ambizione di essere qualcuno! :? Adesso che ci penso, quest'anno in Turchia, mentre salivo una via nuova, guardavo una facile parete di 100 m, facile, poteva essere V o VI grado. Avrei voluto salirla, senza corda. Ho provato un forte impulso di salirla. Se non fossi stato appeso come un salame da un'altra parte, se fossi stato solo, l'avrei fatto. Ma non ci sarebbe stato bisogno di raccontarlo.

M


...che bella lezione di vita e di umiltà...
essere sul filo è vivere, tutto il resto è attesa

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Messaggioda paolo s4 » gio set 07, 2006 23:55 pm

...
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Messaggioda cialtrone » ven set 08, 2006 0:22 am

Maurizio ha scritto:perchè non le ho citate? Anche Roberto Perucca aveva fatto poco prima di me le stesse cose. Credo anche Rinaldo sartore. Insomma non ero l'unico. Allora poi non si usava neanche comunicare alla stampa queste cose, erano cose personali. Feci anche la Sud della Noire, in 4 ore e mezza, senza dire niente a nessuno. E tante altre. E' un periodo della mia vita di cui non mi vergogno e di cui non vado fiero. Ho vissuto delle belle emozioni, da incosciente, certo, mancando di rispetto a mia madre, che leggeva i miei diari di nascosto e soffriva in silenzio quando mi vedeva partire la mattina.

ciao

Maurizio

Caro Maurizio, fa piacere leggere queste cose su di un forum.
Fa molto piacere.
Perchè mi pare di poter dire che la storia, se esiste, passa da eventi, a tratti occasionali, a tratti assolutamente inconcepiti dagli stessi attori, che poi, con gli occhi di sconosciuti, divengono marmorei, e del marmo che più si gradisce.
Storia dell'alpinismo.
Eventi che invece evidenziano tuttalpiù follia quotidiana, silenzio necessario e umiltà strisciante. Eventi che parrebbero non chiedere storia.
Ma solo frequentazione.
Non imprese, frequentazione.

Volevo chiederti.
Sarà un caso.
Ma delle persone che citi, tutte, mi pare di poter dire, tutte, Sartore, Perucca (forse, da questo punto di vista, giustamente sconosciuto ai più, ma, da quel che ha fatto, in Piantonetto, veramente folle), tu (!) avete poi seguito percorsi "simili", ma forse esagero. Simili nel senso di "fatti di alpinismo dello stesso stile".
Sartore con Motto, Perucca da solo o con compagni occasionali, e tu.
Vie più impegnative, tecnicamente, ma più sicure. Forse. (scrivo "forse" così non mi sbranano subito... :mrgreen:)
Eppoi la stessa virata, forse. Anzi. Virata non è il termine corretto. Corretto sarebbe cambiamento. Tranne per Roberto che ora non è più dei vivi.
Un caso?
Un caso che esperienze simili portino a percorsi simili?
Domanda, la mia, non oziosa, non faziosa, non perniciosa, ma solo forse pretenziosa.
Ciao e bellecose.
:-)
cialtrone
 

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