Partenza Sabato 22 luglio dal parcheggione del Pian della Mussa, noto per l'acqua buona e infatti vanno tutti su' a riempir le taniche e i bottiglioni, 'tacci loro.

Riempita la borraccia si sale per il ripido sentiero che conduce dapprima al Pian dei Morti -gulp!- e poi con curva a destra verso la conca dove metteremo il campo base.

Boh intanto che aspetto che arrivino quei due cialtroni con gli zaini mi do' una rinfrescata...

Appena messa la tendina nuova nuova cheffa'? Ma ovvio no?
Piove!!!
Due orette di temporale scassamaroni ci consentono di prendere confidenza con l'interno della tenda -maro' che piccola!- e di testarne l'impermeabilita' sotto una violenta doccia di acqua e vento. Poi per fortuna smette.

Ah ma non e' mica finita qui! Si alzera' infatti un vento continuo che ci terra' compagnia per tutta la notte. Eh quando ci vuole ci vuole.

La mattina dopo bonta' sua fa bello, ma non e' stato facile dormire con tutto quel casino che a tratti ha anche fatto cadere pietre e/o seracchi dalla vicina Ciamarella.

Si prepara lo zaino sotto lo sguardo attento di un cagnastro che gia' subodora la fregatura. Infatti oggi gli tocchera' restare al campo base.

E poi via verso il Pian dei Gias!

Il simpatico rio che nel pomeriggio diventa impetuoso torrente.

Il ghiacciaio e' in condizione ghiacciosa: se portavo la menta facevo la granita. Orcazozza sara' dura.

Ne faccio un pezzo e arrivo fin li', guardo la Ciamarella tutt'altro che vicina, guardo l'ora -quasi le dieci- mentre sulla mia testa aleggia il fumetto con la morosa che dice "mi raccomando al massimo a mezzogiorno e mezza sii di ritorno che stasera devo tornare a casa presto!".
Mi rendo pure conto di essere troppo a sinistra, e di dover traversare proprio nel punto del cambio di pendenza per riportarmi verso la meta.
Insomma la guardo bene, le faccio la foto e poi saluti e baci.

Si scende!!!

Certo che la Bessanese e' proprio bella.
Da vedere ovvio: col cavolo che ci vado!
Boh alla prossima.
ARF!