ALP Wall apr/mag 2006

Libri, riviste, web, link ecc.

Messaggioda Gianbo » lun mag 22, 2006 19:00 pm

Zio Vare ha scritto:
pf ha scritto:Ma è anche vero che le riviste di settore avevano e hanno budget enormi

In che senso budget enormi? Se fossero davvero senza problemi una rivista mensile non costerebbe 6-7 euro, ma 4-5 euro al massimo, come tante riviste di altri settore. Nell'editoria delle riviste di montagna i costi sono maggiori?


beh, la logistica in montagna costa di più
:D
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Messaggioda Zio Vare » lun mag 22, 2006 19:06 pm

Gianbo ha scritto:beh, la logistica in montagna costa di più
:D

e per gli articoli del National Geographic come fanno? :wink: :wink:
costa solo 4 euri e quelli vanno per mesi in capo al mondo!
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Messaggioda Zio Vare » lun mag 22, 2006 21:02 pm

Da AlpGM - Corsica

@ spasso nella rete


I se potessi... e i vorrei


Non si può negare che il "se potessi...", spesso coniugato con il "se fossi...", come nei giochi dei bambini, sia un esercizio molto praticato.
[...]
Bene, se c'è una cosa che la realtà virtuale (ma se è realtà come fa a non esserci?) può fare è proprio aiutare questi "se potessi", ma anche quei "vorrei" che poi, se ci si pensa bene, sono i loro fratelli.
Mi spiego meglio: i "se potessi scrivere come sono andate le cose", come i "se potessi dire la mia", in questi tempi di internet diffuso non hanno poi tanta ragion d'essere. Per esempio, cosa impendisce a a tutti costoro di partecipare a un forum per dire come la pensano sull'alpinismo e sull'arrampicata? E' vero che si vorrebbe che tutte le discussioni (alias i cosidetti topic) fossero "intelligenti", e anche che non ci fossero tutti quei nickname che sembrano fatti apposto per scatenarti addosso le più nascoste cattiverie ed ironie. ' tutto vero, sono reali queste difficoltà, perchè ci si deve mettere in ballo, insomma scomodarsi, per scambiare i "se potessi" e i "vorrei" con i "posso" e "voglio". Ma è altrettanto vero che, quando si fa sul serio, quando si affina la tecnica per distinguere ciò che più ci interessa, in questi spazi di discussione si ha davvero la possibilità di esprimersi e di incontrarsi anche fra persone che difficilmente avrebbero potuto farlo. Mi vengono in mente l'intervento di Salvaterra sul forum di PlanetMountain.com (scusate l'autocitazione) dopo l'ultima salita al Cerro Torre; oppure le tante idee che in questa community riescono ad emergere, come quelle nate da una semplice classifica degli uomini che più hanno influenzato la storia dell'alpinismo, e ancora le indicazioni su una parete, su una tecnica di scalata ecc. Senza contare poi che da questa virtuale e apparentemente impalpabile comunità sono scaturite occasioni del tutto reali e concrete per trovarsi fisicamente nei meeting, per arrampicare, per andare in montagna...
[...]

F.to PlanetMountain



E' questo l'articolo di cui parlava Maurizio?

........................ e vedi che alla fine qualcosa compro ancora.... speriamo che questo numero sulla Corsica sia entusiasmante come le 2 volte che ci sono stato dal vivo!
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Messaggioda Rampegon » lun mag 22, 2006 22:09 pm

Scusate in merito a Stile Alpino forse mi sono perso qualche puntata dove si può trovare? leggerei con piacere qualche testata alternativa, già il nome mi ispira molto!! ultimamente leggo solo qualche Alp grandi montagna e basta...tralascio argomento riviste del cai che mi sembrano il bollettino parrocchiale.
Un buona fortuna a Maurizio e al resto della squadra attenderò con piacere questa nuova rivista!!!

Ciao

P.S. Io sono abbonato a Meridiani Montagne e devo dire che anche se non è alpinismo al 100% lo trovo sempre interessante
Rampegon
 

Messaggioda Zio Vare » lun mag 22, 2006 22:29 pm

Rampegon ha scritto:Scusate in merito a Stile Alpino forse mi sono perso qualche puntata dove si può trovare?

QUA
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Messaggioda Rampegon » lun mag 22, 2006 22:35 pm

Grazie farò un giro a Padova allora
Rampegon
 

Messaggioda teocalca » mar mag 23, 2006 0:14 am

allora vi rivelo una chicca...
a bassa voce che se no....
da Gennaio 2007 spariranno i vari ALpGm-Alp wall ecc...e ne verrà fatto uno unico in cui spariranno molte news ormai delegate alla rete per ovvi motivi...
dovrebbero prevalere più articoli "normali" e report...mischiare le attività tra le varie stagioni, tipo inverno con prevalenza ghiaccio ma alcune puntate su roccia marina e viceversa...
mò scatenerò un putiferio...
ciauz
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not only the body but the soul as well,
and it has a deeper meaning for a people
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Messaggioda angelo1981 » mar mag 23, 2006 9:44 am

allora torna come un po di anni fa bhe dai non è male cosi tornero a aquistare tutti i numeri (furbi no :wink: )
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Messaggioda il gambero non piace a me » mar mag 23, 2006 14:27 pm

Maurizio ha scritto:Ciao ragazzi!

a me dispiace che in Italia non si comprino le riviste (e sottolineo in Italia, rientro appena da un viaggio in UK e lì è molto diverso, diverso tutto!) ma d'altra parte ha ragione in pieno Giambo, almeno per quanto riguarda la mia esperienza nel settore.


ciao Maurizio,
non credo e' cosi diverse in UK, abbiamo sempre lo stesso argomento. infatti 'on the Edge' e 'High' si sono stati recentimento amalgamato. Non so se c'e' ancora un mercato per una riviste mensile cosi generale. Invece forse sia meglio tante rinviste specializato come 'Friction' (un nuovo riviste dedicato a bouldering).

Credo noi in Inghilterra guardiamo al US, Alpinist & Climbing.. ma the grass is always greener the other side of the fence.
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Messaggioda Buzz » mar mag 23, 2006 14:38 pm

il gambero non piace a me ha scritto:
Maurizio ha scritto:Ciao ragazzi!

a me dispiace che in Italia non si comprino le riviste (e sottolineo in Italia, rientro appena da un viaggio in UK e lì è molto diverso, diverso tutto!) ma d'altra parte ha ragione in pieno Giambo, almeno per quanto riguarda la mia esperienza nel settore.


ciao Maurizio,
non credo e' cosi diverse in UK, abbiamo sempre lo stesso argomento. infatti 'on the Edge' e 'High' si sono stati recentimento amalgamato. Non so se c'e' ancora un mercato per una riviste mensile cosi generale. Invece forse sia meglio tante rinviste specializato come 'Friction' (un nuovo riviste dedicato a bouldering).

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l'erba del vicino è sempre più verde lo dicono più o meno pure da quelle parti... :roll: strano fenomeno
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Messaggioda pietrodp » mar mag 23, 2006 14:42 pm

il gambero non piace a me ha scritto:
Maurizio ha scritto:Ciao ragazzi!

a me dispiace che in Italia non si comprino le riviste (e sottolineo in Italia, rientro appena da un viaggio in UK e lì è molto diverso, diverso tutto!) ma d'altra parte ha ragione in pieno Giambo, almeno per quanto riguarda la mia esperienza nel settore.


ciao Maurizio,
non credo e' cosi diverse in UK, abbiamo sempre lo stesso argomento. infatti 'on the Edge' e 'High' si sono stati recentimento amalgamato. Non so se c'e' ancora un mercato per una riviste mensile cosi generale. Invece forse sia meglio tante rinviste specializato come 'Friction' (un nuovo riviste dedicato a bouldering).

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On the edge mi piaceva proprio, era una sorta di Pareti fatta meglio. Non ho ancora preso la nuova Climber.
Il mio personale paradigma rimangono però gli ALP monografici com'erano una volta (alcuni numeri sulla Val di Mello, le Giulie, il Civetta, Nel Vuoto, Arco etc. li sfoglio ancora con piacere). Oggi Climbing , Rock&Ice e Stile Alpino!
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Messaggioda Paolo Marchiori » mar mag 23, 2006 16:41 pm

Buzz ha scritto:ciao Maurizio,
non credo e' cosi diverse in UK, abbiamo sempre lo stesso argomento. infatti 'on the Edge' e 'High' si sono stati recentimento amalgamato. Non so se c'e' ancora un mercato per una riviste mensile cosi generale. Invece forse sia meglio tante rinviste specializato come 'Friction' (un nuovo riviste dedicato a bouldering).

Credo noi in Inghilterra guardiamo al US, Alpinist & Climbing.. ma the grass is always greener the other side of the fence.


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l'erba del vicino è sempre più verde lo dicono più o meno pure da quelle parti... :roll: strano fenomeno[/quote]

più che strano fenomeno...direi...strano dialetto parlano a Lecco... :roll:
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Messaggioda Spider » mar mag 23, 2006 17:05 pm

Buzz ha scritto:credo che meno patinature, più contenuti, più pensiero e meno sponsor

fare in modo che siano gli sponsor a correrti dietro e non il contrario

lo so, non è facile, ma se non vuoi fare un depliant mascherato da rivista...


in effetti, non so più quant'è che non leggo un VERO test di materiali.

Mi ricordo che sui vecchi Alp c'erano test veri, con critiche, prove di carico e di rottura, in cui il test era fatto dallo staff della rivista (o comunque da professionisti appositamente incaricati) e non da quelli del marketing della ditta, in cui i buoni materiali venivano lodati, e quelli scarsi venivano sputtanati senza pietà.

Adesso, tutto quello che si legge nelle pagine dei "test", è il copia&incolla delle pagine pubblicitarie.

"straordinaria scarpetta, comoda ma ultraperformante, con un look alla moda e prestazioni all'avanguardia"
CHE c***o VUOL DIRE???
Così com'è, non c'è scritto NIENTE!!!

Per me un test di una scarpetta vuol dire prendere un arrampicatore (meglio più di uno), mettergli quella scarpetta ai piedi per un mese, farlo arrampicare su ogni tipo di terreno, e poi fargli scrivere tutto quello che gli viene in mente!
Voglio che mi descriva punta, tallone, se la scarpa calza meglio su un piede a pianta larga o stretta, come si comporta sui vari tipi di appoggi, se l'allacciatura è comoda o meno, se le cuciture interne ti segano il piede, quanto rapidamente si usura la gomma, cosa gli è piaciuto e cosa no, se la comprerebbe per quel prezzo, etc etc...


E purtroppo questo discorso vale per TUTTI i presunti "test": abbigliamento, zaini, corde... ormai sono solo pagine di pubblicità, in aggiunta alle ALTRE pagine di pubblicità "ufficiali".

Che palle...
Le migliori escursioni e vie alpinistiche nelle Dolomiti su www.abcdolomiti.com
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Messaggioda Gianbo » mar mag 23, 2006 17:17 pm

Spider ha scritto:...
in effetti, non so più quant'è che non leggo un VERO test di materiali.

Per me un test di una scarpetta vuol dire prendere un arrampicatore (meglio più di uno), mettergli quella scarpetta ai piedi per un mese, farlo arrampicare su ogni tipo di terreno, e poi fargli scrivere tutto quello che gli viene in mente!...


quoto in toto
e aggiungo: questo è un contenuto di qualità e che ha un costo superiore al "copia-incolla" dai cataloghi pubblicitari
ma è la sola strada per farsi comprare e leggere dal pubblico

altrimenti facciano un free-press, si inventino una tiratura e stampino solo le copie per i giustificativi da inviare alle agenzie pubblicitarie

conosco persone che campano facendo così...

sono a disposizione per consulenze (previa fattura) 8)
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Messaggioda claudio1949 » mar mag 23, 2006 17:43 pm

Ho trovato bello l'ALP dedicato alla Corsica ....
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Messaggioda Buzz » mar mag 23, 2006 18:02 pm

Spider ha scritto:
Buzz ha scritto:credo che meno patinature, più contenuti, più pensiero e meno sponsor

fare in modo che siano gli sponsor a correrti dietro e non il contrario

lo so, non è facile, ma se non vuoi fare un depliant mascherato da rivista...


in effetti, non so più quant'è che non leggo un VERO test di materiali.

Mi ricordo che sui vecchi Alp c'erano test veri, con critiche, prove di carico e di rottura, in cui il test era fatto dallo staff della rivista (o comunque da professionisti appositamente incaricati) e non da quelli del marketing della ditta, in cui i buoni materiali venivano lodati, e quelli scarsi venivano sputtanati senza pietà.

Adesso, tutto quello che si legge nelle pagine dei "test", è il copia&incolla delle pagine pubblicitarie.

"straordinaria scarpetta, comoda ma ultraperformante, con un look alla moda e prestazioni all'avanguardia"
CHE c***o VUOL DIRE???
Così com'è, non c'è scritto NIENTE!!!

Per me un test di una scarpetta vuol dire prendere un arrampicatore (meglio più di uno), mettergli quella scarpetta ai piedi per un mese, farlo arrampicare su ogni tipo di terreno, e poi fargli scrivere tutto quello che gli viene in mente!
Voglio che mi descriva punta, tallone, se la scarpa calza meglio su un piede a pianta larga o stretta, come si comporta sui vari tipi di appoggi, se l'allacciatura è comoda o meno, se le cuciture interne ti segano il piede, quanto rapidamente si usura la gomma, cosa gli è piaciuto e cosa no, se la comprerebbe per quel prezzo, etc etc...


E purtroppo questo discorso vale per TUTTI i presunti "test": abbigliamento, zaini, corde... ormai sono solo pagine di pubblicità, in aggiunta alle ALTRE pagine di pubblicità "ufficiali".

Che palle...


ma scusa
è mai pensabile che si possa parlare male, ove occorra farlo, di quelli che ti danno i soldi per vivere?

è un meccanismo perverso che tende all'appiattimento e all'omologazione.
dei formati e dei contenuti.

Forse è utopico pensare che esistano altre strade. Bisognerebbe fare i conti realmente, e non a larghe spanne.

Quello che mi pare evidente, però, è che quello che si percorre oggi è sostanzialmente un vicolo cieco.

Alcune esperienze di questi anni dimostrano però che forse esistono altri spazi, che certo non sono quelli del rincorrersi sulla grammatura della carta e sulle superfotofighe... ma quelli dei contenuti.

Ma è abbastanza ovvio che se non si ripensa tutto il rapporto editoria-pubblicità (problema evidente anche nelle TV) gli spazi allora non esistono.

Se non per scelte radicalmente alternative.
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Messaggioda Gianbo » mar mag 23, 2006 18:49 pm

Buzz ha scritto:è mai pensabile che si possa parlare male, ove occorra farlo, di quelli che ti danno i soldi per vivere?


secondo me sì, ma occorre coraggio e la capacità di separare la redazione dalla raccolta pubblicitaria in modo netto e totale; il fatto che in Italia non si faccia quasi mai non significa che non sia possibile

certo, magari all'inizio perdi alcuni clienti, quelli che "se-non-mi-lecchi-il culo-non-pianifico", comunque meno numerosi di quello che si pensa ma guadagni in autorevolezza (e dunque in qualità) e questo, alla lunga premia, anche da un punto di vista pubblicitario

si chiama "credibilità", ci metti tanto a costruirla, ma fa parte di quel coraggio che distingue gli editori (oggi e in Italia in minoranza) dai markettatori

io credo che sia una scelta etica (nei confronti dei lettori) ma anche economica (per chi vuole costruirsi un futuro a lungo termine)
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Messaggioda Buzz » mar mag 23, 2006 19:07 pm

Gianbo ha scritto:
Buzz ha scritto:è mai pensabile che si possa parlare male, ove occorra farlo, di quelli che ti danno i soldi per vivere?


secondo me sì, ma occorre coraggio e la capacità di separare la redazione dalla raccolta pubblicitaria in modo netto e totale; il fatto che in Italia non si faccia quasi mai non significa che non sia possibile

certo, magari all'inizio perdi alcuni clienti, quelli che "se-non-mi-lecchi-il culo-non-pianifico", comunque meno numerosi di quello che si pensa ma guadagni in autorevolezza (e dunque in qualità) e questo, alla lunga premia, anche da un punto di vista pubblicitario

si chiama "credibilità", ci metti tanto a costruirla, ma fa parte di quel coraggio che distingue gli editori (oggi e in Italia in minoranza) dai markettatori

io credo che sia una scelta etica (nei confronti dei lettori) ma anche economica (per chi vuole costruirsi un futuro a lungo termine)


ellosò
ma stiamo parlando di un mercato, quello italiano, in cui raccolta pubblicitaria ed editoria sono della stessa persona, in massima parte

e detta leggi, modi, tempi e stili.

condizionando tutto.
anche quello su cui non ha interessi diretti.

non lo dimentichiamo.
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Messaggioda Vertical » mar mag 23, 2006 19:46 pm

Maurizio ha scritto:bene, dunque arrivederci su Vertical!


...se la rivista avrà successo e ti servisse scrivere qui sul forum con una "veste ufficiale".....non ti preoccupare....ti vendo volentieri il mio account :twisted: :wink:
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Messaggioda Zio Vare » mar mag 23, 2006 20:09 pm

Gianbo ha scritto:secondo me sì, ma occorre coraggio e la capacità di separare la redazione dalla raccolta pubblicitaria in modo netto e totale; il fatto che in Italia non si faccia quasi mai non significa che non sia possibile

perchè una volta si poteva e oggi non si può più? Che differenza c'è oggi nel rapporto con le case prodruttrici di materiali rispetto a 10 anni fa?
Perchè come dice spider ci si poteva permettere un test sulle scarpette che prendeva addirittura 2 numeri della rivista per la sue estensione? Ricordo ancora quel test, si chiamava "chi ha calzato l'uomo ragno" e tra le scarpette "innovative" c'erano le Mythos! :roll: :roll: (ne è passata di acqua sotto i ponti). A quei tempi non arrampicavo ancora, ma ho appreso parecchi concetti da quella rubrica, ancora oggi attuali.
Ti ricordi i test sulle corde, anch'esso in doppia tornata, in cui si stroncò la corda della Edelrid? Non una marchetta qualsiasi, uno dei leader di mercato. La casa si affrettò a spedire una corda da testare nuovamente.
Allora: o qualche anni fa mi facevo abbindolare da qualsiasi cosa leggessi, oppure qualcosa è cambiato. In peggio.
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