il.bruno ha scritto:Non hai capito una mazza.
Fra l'altro, il mio ragionamento vale a partire dall'osservazione della realtà delle coppie eterosessuali (anche perchè parlando di matrimonio, almeno in Italia, solo a quelle posso riferirmi). Non mi sto soffermando sulla legittimità o meno degli omosessuali o altro, ma del fatto che con l'idea oggi molto diffusa dell'amore e della coppia esposta da Buzz, la gente non si sposa più, evidentemente perchè non ne sente la necessità o il desiderio, pertanto l'osservazione della realtà dimostra che ha ragione Fokozzone in quel che diceva sopra.
Io non avrò capito una mazza, infatti sono molto invidioso che tu abbia una comprensione così profonda delle mazze....
Resta il fatto che questo 3D ha come oggetto "amore forte, amore debole"
e non "discutiamo del perchè le coppie non vogliono sposarsi".
Continuate, sicuramente tu con modi e dialettica certamente più urbani e meno intolleranti di fokozzone, a non accettare che non è possibile fare un polpettone di sentimenti religiosi o di scelte sessuali od affettive, che sono una cosa che investe solo ed esclusivamente il
privato con quello assolutamente laico e superpartes di uno Stato.
Continuate a non rispondere ad una domanda precisa che vi viene fatta:
bummi ha scritto:Continuate a non rispondere alla domanda che faccio da decine di pagine. Gli omosessuali sono dei cittadini come tutti gli altri o no? Hanno diritti uguali a tutti gli altri cittadini?
Qui non si tratta di dare "di più" alle coppie omo, ma di garantirgli stessi diritti fondamentali come l'assistenza reciproca, il diritto alla successione, la reversibilità della pensione. Una preferenza sessuale non può creare cittadini di serie B.
La scelta di una coppia omosessuale di amarsi, fare sesso o di vivere insieme attiene alla loro sfera
privata. Ne io ne te, nessuno può permettersi di giudicare. Magari di non condividere, ma non di giudicare. Che d'altronde è uno dei cardini del credo cattolico.
Il Papa è assolutamente legittimato a parlare di "amore debole" soprattuto nel contesto in cui lo ha fatto. Io non condivido, tu si.
Terminasse qua potremmo tranquillamente andare a mangiare una pizza.
Il punto è che non termina qui. Si vuole trasformare un pensiero,una visione religiosa in una visione universale a cui tutti indistintamente devono adeguarsi. Proibire in uno Stato laico a persone che non condividono la tua visione sociale, religiosa o sessuale una vita sociale (nel senso più alto del termine, contribuire con diritti/doveri alla società) è un pericolosissimo preludio ad altre forme, ancora più gravi di intolleranza e negazione.
Ora puoi anche ribattere che non capisco una mazza....
A Fokozzone non rispondo. Rispondere è sinonimo di attenzione e rispetto per chi la pensa diversamente da te.
Nei suoi scritti trovo poche analogie con i Vangeli e molte con Main Kamph.