Buzz ha scritto:non ho capito che vuol dire "con moglie e figli a casa"
tu perchè scali? o perchè fai fuoripista?
o perchè vai in macchina?
il rischio accettabile è quello che nella vostra testa è considerato "accettabile" e tutti automaticamente devono uniformarcisi vero?
strana concezione
chi è oltre quel limite (il vostro limite) è automaticamente un c******e
e quelli che muoiono nel loro letto invece?
Mah, Buzz, tu relativizzi tutto e quindi dici che qualsiasi rischio si prende, dato che alla fine può andare male, ci mette tutti qualitativamente nella stessa situazione.
Io invece credo che ci siano dei confini individuabili, almeno qualitativamente, fra un'attività e un'altra.
Quando faccio una via o quando sto in falesia, sono potenzialmente esposto a dei rischi anche mortali. Tuttavia io penso di non fare attività particolarmente pericolose, perchè metto in atto tutta una serie di precauzioni e queste precauzioni sono frutto della mia esperienza e di ciò che ho imparato. Ovvio che domani stesso può accadere un incidente, come in tutte le attività umane.
Nel free solo invece l'unica precauzione che si prende è quella della propria abilità tecnica in relazione a ciò che si sta affrontando. E' chiaro che questo è un caso limite, dove tra l'altro i pericoli oggettivi la possono fare da padroni.
Fra i due estremi ci possono sicuramente essere casi intermedi, ma penso che ognuno di noi è in grado di capire se ciò che facciamo è più o meno rischioso e quindi non riesco ad entrare nella mente di chi si espone al rischio massimo, avendo delle responsabilità e degli affetti.
L'unica cosa che mi viene in mente per spiegarlo è una situazione patologica che impedisce di sollevare il piede dall'acceleratore.