risalita doppie

Consigli, tecniche, materiali e varie utilità.

risalita doppie

Messaggioda Buzz » mar feb 21, 2006 15:44 pm

mi sono riletto questo topic, nel quale, per l'incidente occorso a matteoD l'argomento venne affrontato a fondo

http://www.forum.planetmountain.com/php ... c&start=60

però non venne preso in considerazione un particolare, che si verificò allora e che può verificarsi spesso, secondo me

E' facile che accada che si incagli una delle due corde e che si sia costretti a risalirle con degli autobloccanti,

quando si arriva al punto in cui si può disincagliare (oppure se si disincaglia casualmente) può verificarsi la situazione per cui

una delle due corde è tesa e l'altra è lasca, magari di qualche metro

la domanda è: cosa succede in questo caso?

sono state fatte prove a secco sul comportamento degli autobloccanti con corde di diverso tensionamento?
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Messaggioda Topocane » mar feb 21, 2006 15:47 pm

ma stai parlando con me?!? :roll:

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Messaggioda Roberto » mar feb 21, 2006 17:01 pm

Come fa una delle due corde ad essere lasca?
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Messaggioda Buzz » mar feb 21, 2006 17:15 pm

Roberto ha scritto:Come fa una delle due corde ad essere lasca?


non lasca di metri... magari di un metro o poco più...
per via che fanno angoli diversi

tipica situazione può essere che si blocca il nodo su una scaglia,
tu agiti le corde per sbrogliarle ma non vengono, quella col nodo rimane li e l'altra si sposta
magari... per via della conformazione della roccia anche di alcuni metri dall'altra....

le risali e mentre le risali il nodo si disincaglia...
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Messaggioda Roberto » mar feb 21, 2006 17:27 pm

Se l' autobloccante strige bene, non dovrebbe permettere alle due corde di scorrere e quindi una resterebbe lasca (in questo caso, basta alleggerire e portare alla parità i due capi).
Ma mi sembra una situazione molto difficile da avverarsi.
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Messaggioda lapippa » mar feb 21, 2006 19:22 pm

A parte la storia agghiacciante lenta nell'altro topic, mi pare che la cosa piu' semplice che possa accadere e` che nel momento in cui il nodo si disincastra, le due corde scorrono nella sosta fino a raggiungere lo stesso grado di tensione. Se pero' le corde sono bloccate anche in sosta (ma si deve essere veramente sfigati) allora e` possibile cadere su due corde a diversa tensione. in questo caso non credo che esista una casistica scientificamente valida, ma cosi` a sentimento penso che possa accadere che si scivola brevemente su una corda, o meglio direi che le due corde scorrono una contro l'altra, sino a che anche la seconda entra in tensione.
Una situazione potenzialmente molto molto peggiore e` quella in cui una corda si blocchi dopo esser passata dalla sosta, cosa che anche senza nodi ed altri troiai puo` sempre accadere. In questo caso come se ne esce? Soprattutto se non e` possibile riscalare da primi con la corda già recuperata.....
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Messaggioda marco* » mar feb 21, 2006 21:33 pm

lapippa ha scritto:A parte la storia agghiacciante lenta nell'altro topic, mi pare che la cosa piu' semplice che possa accadere e` che nel momento in cui il nodo si disincastra, le due corde scorrono nella sosta fino a raggiungere lo stesso grado di tensione. Se pero' le corde sono bloccate anche in sosta (ma si deve essere veramente sfigati) allora e` possibile cadere su due corde a diversa tensione. in questo caso non credo che esista una casistica scientificamente valida, ma cosi` a sentimento penso che possa accadere che si scivola brevemente su una corda, o meglio direi che le due corde scorrono una contro l'altra, sino a che anche la seconda entra in tensione.
Una situazione potenzialmente molto molto peggiore e` quella in cui una corda si blocchi dopo esser passata dalla sosta, cosa che anche senza nodi ed altri troiai puo` sempre accadere. In questo caso come se ne esce? Soprattutto se non e` possibile riscalare da primi con la corda già recuperata.....



son cazzi!!
se proprio non hai possibilità di recuperare tutte e due le corde cerca di recuperarne almeno una e prega che qualcuno te la mandi buona... :wink:
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Messaggioda Luca A. » mar feb 21, 2006 23:10 pm

C'entra poco (e di questo mi scuso) ma non resisto, in tema di corde doppie devo assolutamente postare questa cosa che ho trovato su un manuale del 1969 e che a me quando l'ho letta ha fatto una gran paura. Chissà se qualcuno di voi lo conosceva già... Chissà se qualcuno ricorda di averne sentito parlare da alpinisti della generazione precedente. O forse nessuno di quelli che l'hanno usato ha potuto poi raccontarlo? :roll:

Il Décrocheur Allain.
Il Décrocheur Allain è un ingegnoso apparecchio, basato su un meccanismo molto semplice, ideato dal francese Pierre Allain, che permette di scendere alla maniera della corda doppia, usando però una corda semplice. Quest'ultima, agganciata al cordino del fissaggio mediante il décrocheur, una volta che si è sgravata del peso dell'alpinista che si cala, si libera da sola grazie al funzionamento automatico del meccanismo dell'apparecchio e può essere facilmente ricuperata dal basso.
Per misura di sicurezza il décrocheur deve essere mantenuto bloccato durante la discesa dei primi componenti la cordata. Solo l'ultimo della cordata, dopo aver assunto la posizione di discesa, procede allo sblocco del décrocheur, calandosi poi normalmente, evitando tuttavia i salti e gli arresti pronunciati. Non c'è però alcun rischio che l'apparecchio si sganci finchè sulla corda viene esercitata una trazione anche molto debole.
Infatti il décrocheur -vocabolo che in italiano significa letteralmente sganciatore- è molto sicuro e non funziona finchè la corda non ha finito di sopportare il peso di chi si cala.
Il Décrocheur Allain può rendere grandi servizi durante le discese impreviste e sconosciute ed è consigliabile per il superamento in discesa dei crepacci terminali.


( 8O 8O 8O 8O 8O 8O 8O 8O 8O 8O 8O )
Io sarò un gran pauroso ma... non hanno sudato anche a voi le mani mentre leggevate?

Luca
Ultima modifica di Luca A. il mar feb 21, 2006 23:16 pm, modificato 2 volte in totale.
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mi guiderai ai nostri antichi attacchi
e staremo lì a guardare in su".
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Messaggioda Zio Vare » mar feb 21, 2006 23:13 pm

Luca A. ha scritto:C'entra poco (e di questo mi scuso) ma non resisto, devo assolutamente postare questa cosa che ho trovato su un manuale del 1969 e che a me quando l'ho letta ha fatto una gran paura. Chissà se qualcuno di voi lo conosceva già... Chissà se qualcuno ricorda di averne sentito parlare da alpinisti della generazione precedente.
[zip]

io ho solo letto dell'esistenza di questo aggeggio nel manuale "ALPINISMO" di Amy.
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Messaggioda Roberto » mar feb 21, 2006 23:16 pm

Luca A. ha scritto:[color=blue]C'entra poco (e di ....

[i]Il Décrocheur Allain.
...

Credo che fosse il sistema che usava Pedrini per calarsi, che infatti, mentre faceva le doppie sulla dir.ma Americana ai Dru (se non sbaglio) è caduto ed è morto.
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Messaggioda schen » mer feb 22, 2006 12:00 pm

Luca A. ha scritto:Il Decrocheur Allain
Chissà se qualcuno di voi lo conosceva già... Chissà se qualcuno ricorda di averne sentito parlare da alpinisti della generazione precedente. O forse nessuno di quelli che l'hanno usato ha potuto poi raccontarlo? :roll:


Chi di voi ha letto il fantastico "Una frontiera da immaginare" di Andrea Gobetti non può non ricordare il capitolo dove viene descritto il materiale speleo e quando tocca al decrocheur, il buon Andrea se ne esce con un lapidario "un aggeggio che ha fatto più morti del colera"... :roll:
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Messaggioda lapippa » mer feb 22, 2006 13:38 pm

Ammazza, immagino la scena della scelta dell'ultimo a calarsi. Roba tipo la roulette russa del Cacciatore.
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Messaggioda giannimiao » mer feb 22, 2006 14:34 pm

Roberto ha scritto:Credo che fosse il sistema che usava Pedrini per calarsi, che infatti, mentre faceva le doppie sulla dir.ma Americana ai Dru (se non sbaglio) è caduto ed è morto.


Non ho letto l'articolo, ma Pedrini e' morto proprio mentre scendeva con una "doppia Pedrini", che prevede che il capo della singola sulla quale ci si cala sia tenuto fermo dalla pressione della corda sull'ancoraggio di calata; un po' come quando ci si cala da un anello e si mette il nodo di giunzione(sbagliando) all'esterno... tira tira ma la corda non viene.
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Messaggioda Roberto » mer feb 22, 2006 15:38 pm

giannimiao ha scritto:
Roberto ha scritto:Credo che fosse il sistema che usava Pedrini per calarsi, che infatti, mentre faceva le doppie sulla dir.ma Americana ai Dru (se non sbaglio) è caduto ed è morto.


Non ho letto l'articolo, ma Pedrini e' morto proprio mentre scendeva con una "doppia Pedrini", che prevede che il capo della singola sulla quale ci si cala sia tenuto fermo dalla pressione della corda sull'ancoraggio di calata; un po' come quando ci si cala da un anello e si mette il nodo di giunzione(sbagliando) all'esterno... tira tira ma la corda non viene.
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Mi sa che dopo di lui nessuna altro ha usato quel sistema :roll:
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Messaggioda giannimiao » mer feb 22, 2006 15:58 pm

Roberto ha scritto:
giannimiao ha scritto:
Roberto ha scritto:Credo che fosse il sistema che usava Pedrini per calarsi, che infatti, mentre faceva le doppie sulla dir.ma Americana ai Dru (se non sbaglio) è caduto ed è morto.


Non ho letto l'articolo, ma Pedrini e' morto proprio mentre scendeva con una "doppia Pedrini", che prevede che il capo della singola sulla quale ci si cala sia tenuto fermo dalla pressione della corda sull'ancoraggio di calata; un po' come quando ci si cala da un anello e si mette il nodo di giunzione(sbagliando) all'esterno... tira tira ma la corda non viene.
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Mi sa che dopo di lui nessuna altro ha usato quel sistema :roll:


ho forse l'ha usato.... ma non l'ha raccontato!!
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