di venerdì, 27 gennaio 2006, 18:30
Ancora abbondanti nevicate e forte pericolo di valanghe a sud
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Situazione generale
Fino a venerdì sera dal Sempione alla regione del Bernina e nel Ticino fino in pianura sono caduti da 30 a 60 cm di neve. Nelle regioni vicine confinanti ne sono caduti da 10 a 30 cm. Nelle restanti regioni non si sono verificate nevicate o sono caduti solo pochi centimetri di neve. A 2000 m di quota le temperature sul mezzogiorno erano comprese fra meno 7 gradi e meno 9 gradi. I venti da sud sono stati forti e hanno causati trasporti di neve.
Gli accumuli di neve soffiata sono aumentati e sono fragili. In quota, la superficie di neve vecchia è stata in parte consolidata dal vento. Sui pendii rivolti a sud era presente uno strato crostoso. Nella coltre di neve sono in parte ancora presenti vecchi strati di brina superficiale o altri strati deboli.
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Evoluzione a corto termine
Sabato continuerà a nevicare a sud. Nella regione del Sempione e delle valli del Maggia si prevedono da 40 a 60 cm di neve. Nelle regioni confinanti con la parte centrale della Cresta Principale delle Alpi e in Ticino al di sopra dei 1600 m circa cadranno da 20 a 50 cm di neve. A livello locale la quantità di neve fresca sabato sera raggiungerà 1 metro. La neve fresca aumenterà ulteriormente a ovest, a nord e a est. In quota i venti provenienti da sud saranno forti. A 2000 m le temperature sul mezzogiorno saranno di zero gradi a nord e meno 4 gradi a sud. La coesione fra il manto di neve vecchia e quello di neve fresca è sfavorevole.
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Previsione del pericolo di valanghe per sabato
Regione del Sempione; Goms meridionale; Alpi ticinesi; Calanca; Mesolcina; Bregaglia:
forte pericolo di valanghe (grado 4)
I punti pericolosi si trovano sui pendii ripidi esposti in tutte le direzioni al di sopra dei 1600 m circa. Si prevedono distacchi di valanghe spontanee che possono avanzare anche in regioni fino a quote inferiori ai 1600 m. Con la trasformazione della neve in pioggia il manto nevoso potrà staccarsi sino al terreno anche a bassa quota e minacciare le vie di comunicazione e gli edifici esposti.
Parte settentrionale della Cresta delle Alpi; restante Vallese; restanti regioni dei Grigioni:
marcato pericolo di valanghe (grado 3)
Nella restante Cresta Principale delle Alpi dal Cervino fino alla regione del Bernina come pure a Poschiavo i punti pericolosi si trovano sui pendii ripidi esposti in tutte le direzioni al di sopra dei 1600 m circa. A livello isolato qui sono minacciate anche le vie di comunicazione esposte. Nelle restanti regioni con questo grado di pericolo i punti pericolosi si trovano soprattutto sui pendii carichi di neve soffiata esposti da ovest a nord fino a est come pure in prossimità delle creste esposte in tutte le direzioni al di sopra dei 2000 m circa. Escursioni e discese fuori pista richiedono esperienza e una valutazione molto attenta sul posto.
Regioni a nord della parte settentrionale della Cresta delle Alpi:
moderato pericolo di valanghe (grado 2)
I punti pericolosi si trovano principalmente sui pendii ripidi esposti da sud ovest a nord fino a sud est e in prossimità delle creste esposte in tutte le direzioni al di sopra dei 1800 m circa. I punti critici si trovano prevalentemente in corrispondenza dei passaggi dalle zone poco a quelle molto innevate. Eventuali valanghe possono staccarsi soprattutto in presenza di un forte sovraccarico.
Tendenza per domenica e lunedì
Sul versante sudalpino e nelle regioni confinanti anche domenica si avrà qualche nevicata. Nelle restanti regioni il tempo sarà prevalentemente soleggiato. Lunedì il pericolo di valanghe diminuirà lentamente.

NEVE & VALANGHE
BOLLETTINO PER ALPI E PREALPI LOMBARDE
EMESSO VENERDÌ 27 GENNAIO 2006 ALLE ORE 13
SITUAZIONE GENERALE NIVO-METEO:
La depressione sull?Europa occidentale convoglia masse di aria umida e più temperata dal Mediterraneo in direzione del versante sudalpino determinando significative precipitazioni. Queste tenderanno ad esaurirsi nella giornata di sabato; in seguito la graduale espansione di un?alta pressione da Nord apporterà un generale miglioramento.
Neve fresca a 2000 m: 80 ? 100 cm Orobie e Prealpi, 50- 70 cm Valchiavenna , 20-30 su Alpi Retiche centrali e Alta Valtellina, valori inferiori sulla fascia orientale e Adamello. Forti venti in quota da Sud accompagnano le precipitazioni favorendo la formazione di considerevoli accumuli in zone concave ed in prossimità di creste e dorsali. La neve recente poggia su pendii parzialmente scoperti, su croste da fusione e rigelo con brina superficiale, su locali lastroni da vento o strati basali sfavorevoli costituiti da cristalli angolari.
Neve fresca ultime 24h (cm) a 2000 m
Altezza manto nevoso a 2000 m
PERICOLO VALANGHE E LOCALIZZAZIONE
Situazione attuale
su Orobie, Prealpi e Valchiavenna sulla maggior parte dei pendii ripidi sono da aspettarsi molte valanghe spontanee di media grandezza e su versanti estesi anche singole grandi valanghe.
Sul resto delle Alpi Retiche e Adamello sono possibili scaricamenti e distacchi di valanghe di piccole e medie dimensioni.Il distacco è probabile con debole sovraccarico (passaggio di un singolo sciatore o escursionista).
INDICE DEL PERICOLO: 4 FORTE su Orobie e Prealpi,
3 MARCATO su Alpi Retiche e Adamello.
Previsione
le ulteriori precipitazioni previste, associate a forti venti da Sud, incrementeranno accumuli e lastroni determinando distacchi di valanghe di medie dimensioni e singole grandi valanghe, in particolare sulla fascia orobico-prealpina e Valchiavenna con altri 30 cm di neve fresca. Il rialzo termico tenderà ad assestare e consolidare solo parzialmente il manto nevoso
Il distacco sarà probabile con debole sovraccarico (passaggio di un singolo sciatore o escursionista).
INDICE DEL PERICOLO: 4 FORTE su Orobie e Prealpi,
3 MARCATO su Alpi Retiche e Adamello,
in aumento a 4 FORTE su Valchiavenna con ulteriori 30 cm di neve fresca.















ciao mamo