paolo75 ha scritto:morph ha scritto:Stamattina nella rassegna stampa si parlava ovviamente di questo tema. Hanno letto un articolo in cui si raccontava di un signore 65enne a cui i soliti ladri sono entrati in casa e hanno mincacciato la moglie. Poi sono fuggiti. Lui (non mi ricordo bene la dinamica dei fatti, comunque non mi sembra importante) mentre loro fuggivano ha imbracciato il suo fucile da caccia e ha sparato, colpendo uno dei rapinatori al braccio.
Insomma, il tipo lo ha denunciato e lui ha dovuto sopportare: foto sui giornali, le solite polemiche del caso contro di lui, spese legali a non finire (non navigava certo nell'oro), processi (con le tipiche lungaggini italiane), la RABBIA e l'UMILIAZIONE di trovarsi, da parte lesa qual era, nel ruolo dell'imputato, con il rapinatore nella stessa aula, accompagnato dall'avvocato, che sosteneva che quella ferita gli aveva rovinato il braccio "impedendogli di lavorare onestamente".
Ora...a me tutto ciò non sembra affatto giusto. Non mi sembra giusto che ad essere tutelata sia solo l'incolumità di chi offende e non quella di chi è offeso. Poi non entro nel merito della legge, magari poteva essere formulata meglio, ma come principio non mi sembra poi tanto sbagliato. Proprio perchè di casi come quello del signore 65enne in Italia ne sono capitati tanti.
Tra l'altro un caso come questo forse finirebbe ancora nello stesso modo, perchè comunque mi sembra di capire che la deifesa è valida solo se c'è manifesta intenzione di offendere, e se non c'è remissione, cioè sparare a uno che sta scappando credo che sia ancora considerato reato, com'è giusto.
E comunque ribadisco che secondo me il paragone con gli stati uniti è infondato, e il rischio di vedere gente che spara per strada non dipende certo da questa legge, che non ha cambiato assolutamente le norme per ottenere il porto d'armi.
Mi sembra che si sia alzato un gran polverone per poco.
Chi aveva la volontà e la possibilità di difendersi, lo fa ora come lo faceva prima.
La differenza sarà nello svolgimento del processo.
Il problema non è la legittimità o meno a SPARARE, ma la convinzione che tenere un'arma in casa sia legittimo.
Chi mi assicura che quell'arma verrà usata solo per difesa personale?
Dove sta la sicurezza?