Fok ha scritto:Statistiche che non si leggono mai, perché troppo politically uncorrect, rivelano l' incremento della criminalità giovanile (in ogni stato, la legge sembra universale) in corrispondenza dell' introduzione del divorzio.
Non si leggono mai appunto, quindi perché citarle? Potrei inventare mille altre statistiche a mio pro definendole politically uncorrect?.quindi dai non parliamo di aria fritta.
Quindi passiamo al prossimo argomento eh?
Fok ha scritto:Fare della criminalità una conseguenza della povertà non è affatto giusto: c' è un sacco di gente povera e onesta, anzi forse ci sono più onesti fra i poveri!
Il fatto che in mezzo ai poveri ci siano persone capaci di onestà non vuol dire nulla, è una frase scontata.
Il problema di quelle persone è riuscire ad andare a lavorare per dare da mangiare al figlio e cercare contemporaneamente di allevare, tra decine di delinquenti, una persona onesta.
Fok ha scritto:Invece le difficoltà educative sembrano uno degli elementi determinanti, in quanto è conoscenza abbastanza comune e intuitiva che la scuola e gli enti sociali riescano a istruire i ragazzi e ad aiutare i genitori nei compiti educativi, ma che una educazione efficace dipenda in massima parte dalla famiglia. Quando questa diventa un organismo instabile, frazionabile, interscambiabile, i bambini perdono sicurezza e si disorientano facilmente.
Non credo di affermare nulla di strano con ciò.
E? giusto, e chi dice niente.
Forse però se lo vai a dire a un genitore che vive a San Giovani a Teduccio (si scrive così?), giusto per citare una zona difficile, sicuramente avrebbe molte cose da dire in propostio.
Quindi ancora una volta la famiglia non è sempre la soluzione...
Fok ha scritto:Se si può discutere sul fatto che i danni educativi provengano da una coppia di genitori che si separa, piuttosto che da altri elementi, quello che non mi sembra discutibile sono gli evidenti benefici che provengono da una famiglia unita e concorde.
Questi benefici di stabilità dell' individuo e di educazione dei figli, sono quelli che si chiedono di incentivare da parte dello stato, perché costituiscono una sorta di "capitale sociale" di cui beneficia lo stato stesso.
Quindi nessuno si sta preoccupando di discriminare o perseguire i comportamenti della minoranza omosessuale, ma si vuole sottolineare che è la maggioranza familiare quella che va sostenuta e incentivata, da parte di uno stato che voglia risolvere i problemi e non crearli.
Sinceramente io credo che tutti i cittadini, che pagano le tasse, abbiano diritto di attingere alle risorse dello stato.
Come diceva Spider sembra quasi un allevamento.