Tocci ha scritto:Booo ha scritto:Non so nei corsi base... ma sicuramente come metodologia d'allenamento il temibile jollypower! Temibile perchè ha la fama di essere piuttosto intensivo.
Boo guarda che gli allievi di Jolly fanno l'8a (
a parte che stiamo parlando senza sapere se e quanti allievi di uno e dell'altro fanno cosa...) sia perché lui si seleziona i forti sia perché i forti sono attratti da Jolly che è l'unico italiano a fare il 9a...
ma a questo livello lui li allena non li addestra e la cosa è diversa. Inoltre a questo livello la forza conta in modo sovrabbondante rispetto alla tecnica, che è data per scontata (anche se magari è innata e non imparata).
Di nuovo il problema è come la massa degli arrampicatori che girano nelle falesie potrebbero essere addestrati ad arrampicare meglio e a raggiungere un livello tale (6b/6c diciamo) da permettere loro di divertirsi nel praticare l'arrampicata senza per questo diventare dei gorilla ambulanti.
Io credo che un corso di arrampicata dovrebbe durare almeno un anno e dovrebbe partire dall'attenzione ai movimenti fondamentali, come avviene in ogni sport (non tutti e non sempre), e solo progressivamente dedicarsi all'allenamento e al potenziamento fisico, senza dimenticare poi l'insegamento serio delle manovre e dell'uso dei materiali. Gran parte dei corsi che vengono afferti, invece, sia Cai sia di guide sia FASI si basa su quattro cinque incontri, dove ti battano sulla roccia e vai.
Certo la praticabilità di una tale organizzazione è dubbia, ma secondo me non sarebbe impossibile.
Quoto, in particolar modo quello in neretto.
Non sono molto d'accordo, nel senso non ho idea di come lavori Jolly e quindi non mi permetto di giudicare, sul fatto che lui alleni e non addestri.
E non sono molto d'accordo sul fatto che il potenziamento non dovrebbe iniziare prima di un anno.
In tutti gli sport il lavoro fisico è parte integrante.
Certo, ovviamente all'inizio il lavoro sarà adeguato.
Man mano che cresce il livello tecnico crescerà anche quello dell'impegno fisico.
Diciamo che dovrebbe essere
adeguato alle necessità tecniche e crescere di pari passo.
Io comunque il corso di un anno lo vedo fattibilissimo.
Due sedute settimanali di 2 ore.
Un'ora dedicata al lavoro fisico (secondo il livello ovviamente)
Un'ora dedicata al lavoro sui fondamentali.
Un'uscita al mese su roccia.
Ovviamente anche del tempo dedicato alle manovre di sicurezza.
Dopodichè uno potrebbe, volendo, continuare a fare dei lavori in palestra, così come fare delle uscite per conto suo su roccia.
Ogni 4-6 mesi una sorta di "esame" molto blando ovviamente con tanto di conseguimento di "livello".
Per far si che il livello dei corsi sia più o meno omogeneo.
Io non credo che questo tipo di corso verrebbe a costare agli allievi molto di più della semplice frequentazione della palestra.
Forse un costo aggiuntivo lo avrebbe l'uscita su roccia, ma non credo molto.
Questo ovviamente presuppone l'esistenza di un PROGRAMMA, sia atletico, che d'insegnamento, e di un ISTRUTTORE in grado di applicarlo.