lavoisier ha scritto:Una domanda per i più vecchi (i coetanei di Roberto insomma

): come erano le palestre di roccia prima dell'avvento dello spit? Immagino fossero protette a chiodi...chiodi fissi (cioè vie chiodate come ora quelle di falesia ma con chiodi da roccia invece che spit?) o cosa?
Esistevano già allora i monotiri, suppongo, o per "palestra" intendevano semplicemente vie "di montagna" ma fatte in ambiente non montano, così da evitare i problemi di avvicinamento-meteo ecc. e magari di lunghezza non eccessiva? (2-3 tiri al più...)?
Sono curioso

Di miei coetanei qui ce ne sono pochi... direi nessuno

ma Cuorpiccino ha iniziato a scalare prima di me, anche se più giovane.
Comunque ricordo bene come si scalava allora.
Gli spit erano solo a Sperlonga, che era agli albori e le vie "spittate" erano attrezzate in modo parsimonioso, con gli spit solo dove non potevi mettere un chiodo, se no c'era il chiodo e buonanotte.
A parte la nascente Sperlonga, le altre falesie (che si chiamavano palestre di arrampicata), erano attrezzate a chiodi e spesso era meglio partare con se una mazzetta di nut.
Si scalava come in montagna, con la stessa attenzione, ma con la differenza che le vie spesso si conoscevano bene.
Non esisteva la calata a moulinette, si arrivava in cima o all'uscita e si scendeva a piedi, spesso si facevano anche due tiri, con il secondo che era solo una sfasciume di II.
Si tenevano tutto il giorno le scarpette ai piedi e con queste si camminava, ma questo solo dopo il loro avvento, alla fine degli anni 70, prima si scalava in Superga.