Se non avessero scoperto gli spit

Area dedicata all'arrampicata sportiva e al bouldering.

Messaggioda Roberto » mar gen 10, 2006 23:13 pm

Testa ha scritto:
Roberto ha scritto:In Inghilterra sono arretrati, non l'hanno ancora scoperta :wink:
Secondo me non è fondamentale, ma è quasi uno stile di vita dei nostri tempi certificati, dove tutto deve essere igenico, sicuro, con la scadenza.

In inghilterra sono anhe stati condizionati dalle poche e corte rocce che hanno :D
Spittare linee di 10 mt avrebbe voluto dire banalizzarle parecchio.
Cmq i tiri duri li fanno salendo con le protezioni già posizionate e sinceramente non lo condivido sino in fondo allora tanto vale spittare.
Ciao
Paolo
Che l'Hardgrit sia un po ipocrita concordo, in fin dei conti ripetono la via con la corda dall'alto fino al punto di essere certi di farla bene, lasciano le poche protezioni in parete gia posizionate e salgono dal basso.
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Messaggioda Earon » mar gen 10, 2006 23:15 pm

Testa ha scritto:
Roberto ha scritto:In Inghilterra sono arretrati, non l'hanno ancora scoperta :wink:
Secondo me non è fondamentale, ma è quasi uno stile di vita dei nostri tempi certificati, dove tutto deve essere igenico, sicuro, con la scadenza.

In inghilterra sono anhe stati condizionati dalle poche e corte rocce che hanno :D
Spittare linee di 10 mt avrebbe voluto dire banalizzarle parecchio.
Cmq i tiri duri li fanno salendo con le protezioni già posizionate e sinceramente non lo condivido sino in fondo allora tanto vale spittare.
Ciao
Paolo


appunto... anche a me non m'ha mai spiegato tanto... anzi... come l'highball o ste stronzate similari...
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Messaggioda lavoisier » mar gen 10, 2006 23:16 pm

Una domanda per i più vecchi (i coetanei di Roberto insomma :twisted: ): come erano le palestre di roccia prima dell'avvento dello spit? Immagino fossero protette a chiodi...chiodi fissi (cioè vie chiodate come ora quelle di falesia ma con chiodi da roccia invece che spit?) o cosa?

Esistevano già allora i monotiri, suppongo, o per "palestra" intendevano semplicemente vie "di montagna" ma fatte in ambiente non montano, così da evitare i problemi di avvicinamento-meteo ecc. e magari di lunghezza non eccessiva? (2-3 tiri al più...)?
Sono curioso :wink:
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Messaggioda Silvio » mar gen 10, 2006 23:18 pm

lavoisier ha scritto:Una domanda per i più vecchi (i coetanei di Roberto insomma :twisted: ): come erano le palestre di roccia prima dell'avvento dello spit? Immagino fossero protette a chiodi...chiodi fissi (cioè vie chiodate come ora quelle di falesia ma con chiodi da roccia invece che spit?) o cosa?

Esistevano già allora i monotiri, suppongo, o per "palestra" intendevano semplicemente vie "di montagna" ma fatte in ambiente non montano, così da evitare i problemi di avvicinamento-meteo ecc. e magari di lunghezza non eccessiva? (2-3 tiri al più...)?
Sono curioso :wink:




fatti una passeggiata al Morra, e capirai.


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Messaggioda Silvio » mar gen 10, 2006 23:19 pm

Silvio ha scritto:
lavoisier ha scritto:Una domanda per i più vecchi (i coetanei di Roberto insomma :twisted: ): come erano le palestre di roccia prima dell'avvento dello spit? Immagino fossero protette a chiodi...chiodi fissi (cioè vie chiodate come ora quelle di falesia ma con chiodi da roccia invece che spit?) o cosa?

Esistevano già allora i monotiri, suppongo, o per "palestra" intendevano semplicemente vie "di montagna" ma fatte in ambiente non montano, così da evitare i problemi di avvicinamento-meteo ecc. e magari di lunghezza non eccessiva? (2-3 tiri al più...)?
Sono curioso :wink:




fatti una passeggiata al Morra, e capirai.


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e comunque sappi che sono mooooooooolto più giovane di Roberto !!!


:twisted: :twisted: :twisted:
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Messaggioda lavoisier » mar gen 10, 2006 23:24 pm

Silvio ha scritto:
fatti una passeggiata al Morra, e capirai.


8) 8) 8)


Infatti conto di andarci...sono parecchio interessato anche all'aspetto "storico" dell'alpinismo e certe cose è difficile trovarle sui libri di grandi imprese :wink:

Quest'estate sono stato a Rocca Pendice (PD) che viene indicata come "palestra di roccia" ma non m'è sembrata gran che diversa da una falesia normale: fittoni e via.
Ne "Il sistema periodico" P.Levi parla dello Sbarua come di una "palestra di roccia" ma da quel che dice mi pare piuttosto una normale arrampicata in montagna, con chiodi etc. (parliamo di prima della II GM)
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Messaggioda Silvio » mar gen 10, 2006 23:26 pm

lavoisier ha scritto:
Silvio ha scritto:
fatti una passeggiata al Morra, e capirai.


8) 8) 8)


Infatti conto di andarci...sono parecchio interessato anche all'aspetto "storico" dell'alpinismo e certe cose è difficile trovarle sui libri di grandi imprese :wink:

Quest'estate sono stato a Rocca Pendice (PD) che viene indicata come "palestra di roccia" ma non m'è sembrata gran che diversa da una falesia normale: fittoni e via.
Ne "Il sistema periodico" P.Levi parla dello Sbarua come di una "palestra di roccia" ma da quel che dice mi pare piuttosto una normale arrampicata in montagna, con chiodi etc. (parliamo di prima della II GM)



se vai al Morra, fallo in primavera e portati il casco.


non scherzo.
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Messaggioda Roberto » mar gen 10, 2006 23:28 pm

lavoisier ha scritto:Una domanda per i più vecchi (i coetanei di Roberto insomma :twisted: ): come erano le palestre di roccia prima dell'avvento dello spit? Immagino fossero protette a chiodi...chiodi fissi (cioè vie chiodate come ora quelle di falesia ma con chiodi da roccia invece che spit?) o cosa?

Esistevano già allora i monotiri, suppongo, o per "palestra" intendevano semplicemente vie "di montagna" ma fatte in ambiente non montano, così da evitare i problemi di avvicinamento-meteo ecc. e magari di lunghezza non eccessiva? (2-3 tiri al più...)?
Sono curioso :wink:
Di miei coetanei qui ce ne sono pochi... direi nessuno :( ma Cuorpiccino ha iniziato a scalare prima di me, anche se più giovane.
Comunque ricordo bene come si scalava allora.
Gli spit erano solo a Sperlonga, che era agli albori e le vie "spittate" erano attrezzate in modo parsimonioso, con gli spit solo dove non potevi mettere un chiodo, se no c'era il chiodo e buonanotte.
A parte la nascente Sperlonga, le altre falesie (che si chiamavano palestre di arrampicata), erano attrezzate a chiodi e spesso era meglio partare con se una mazzetta di nut.
Si scalava come in montagna, con la stessa attenzione, ma con la differenza che le vie spesso si conoscevano bene.
Non esisteva la calata a moulinette, si arrivava in cima o all'uscita e si scendeva a piedi, spesso si facevano anche due tiri, con il secondo che era solo una sfasciume di II.
Si tenevano tutto il giorno le scarpette ai piedi e con queste si camminava, ma questo solo dopo il loro avvento, alla fine degli anni 70, prima si scalava in Superga.
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Messaggioda lavoisier » mar gen 10, 2006 23:36 pm

Beh, però fico...se non altro era davvero "palestra di roccia" intesa come posto dove prepararsi per arrampicare in montagna, con protezioni e tutto.

Peccato che ora roba del genere non ci sia più...basterebbero un paio di vie del genere per falesia.
:(
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Messaggioda Roberto » mar gen 10, 2006 23:37 pm

lavoisier ha scritto:Beh, però fico...se non altro era davvero "palestra di roccia" intesa come posto dove prepararsi per arrampicare in montagna, con protezioni e tutto.
Peccato che ora roba del genere non ci sia più...basterebbero un paio di vie del genere per falesia.
:(
Già, non sarebbe stato male preservare qualche falesia al vecchio stile, un po come ha fatto Oviglia e compagni in sardegna.
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Messaggioda lavoisier » mar gen 10, 2006 23:42 pm

Più che altro per chi -come me...e spero di non essere il solo- non tiene tanto alla prestazione sportiva quanto alla possibilità di prepararsi a salite in montagna, pure su un III/IV grado.

Mo l'unica è andare in falesia e usare protezioni rapide invece degli spit...ma dubito che qualcuno sia contento se ti metti a piantare un chiodo a Sperlonga :lol:
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Messaggioda Earon » mar gen 10, 2006 23:44 pm

Roberto ha scritto:
lavoisier ha scritto:Beh, però fico...se non altro era davvero "palestra di roccia" intesa come posto dove prepararsi per arrampicare in montagna, con protezioni e tutto.
Peccato che ora roba del genere non ci sia più...basterebbero un paio di vie del genere per falesia.
:(
Già, non sarebbe stato male preservare qualche falesia al vecchio stile, un po come ha fatto Oviglia e compagni in sardegna.


a monsummano a seconda del settore (qualcuno bello sperduto, tipo il nascosto), trovi ancora pochi spit con placchetta artigianale e dei chiodacci assurdi messi li chissa da quanto....

ma noi non preserviamo, lasciamo le cose cosi come stanno :roll:
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Messaggioda Roberto » mar gen 10, 2006 23:46 pm

lavoisier ha scritto:Più che altro per chi -come me...e spero di non essere il solo- non tiene tanto alla prestazione sportiva quanto alla possibilità di prepararsi a salite in montagna, pure su un III/IV grado.

Mo l'unica è andare in falesia e usare protezioni rapide invece degli spit...ma dubito che qualcuno sia contento se ti metti a piantare un chiodo a Sperlonga :lol:
Non è solo questo, c'è anche da considerare che le attuali vie non hanno la logica della ricerca della linea protegibbile, come accade in montagna, seguono un allineamento sistemico, una a fianco dell'atra, ed è difficile cercare buchi o fessure per proteggersi, bisognerebbe traversa ed incrociare le varie linee di spit.
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Messaggioda lavoisier » mar gen 10, 2006 23:48 pm

Roberto ha scritto:Non è solo questo, c'è anche da considerare che le attuali vie non hanno la logica della ricerca della linea protegibbile, come accade in montagna, seguono un allineamento sistemico, una a fianco dell'atra, ed è difficile cercare buchi o fessure per proteggersi, bisognerebbe traversa ed incrociare le varie linee di spit.


Si, infatti io qualche volta c'ho provato ad andare senza usare gli spit e a parte poche vie su gradi facili (4a...) dopo un po' non trovavo più una mazza da piazzare e ho dovuto usare gli spit per forza :?
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Messaggioda Silvio » mar gen 10, 2006 23:50 pm

Roberto ha scritto:
lavoisier ha scritto:Più che altro per chi -come me...e spero di non essere il solo- non tiene tanto alla prestazione sportiva quanto alla possibilità di prepararsi a salite in montagna, pure su un III/IV grado.

Mo l'unica è andare in falesia e usare protezioni rapide invece degli spit...ma dubito che qualcuno sia contento se ti metti a piantare un chiodo a Sperlonga :lol:
Non è solo questo, c'è anche da considerare che le attuali vie non hanno la logica della ricerca della linea protegibbile, come accade in montagna, seguono un allineamento sistemico, una a fianco dell'atra, ed è difficile cercare buchi o fessure per proteggersi, bisognerebbe traversa ed incrociare le varie linee di spit.



sì, ma non mischiamo le carte in tavola.


Sperlonga è una cosa, il Gran Sasso le Dolomiti e le altre montagne sono un'altra cosa.

Per cui la logica richiesta per individuare la linea di salita è, per forza di cose, diversa.
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Messaggioda Roberto » mar gen 10, 2006 23:51 pm

Silvio ha scritto:
Roberto ha scritto:
lavoisier ha scritto:Più che altro per chi -come me...e spero di non essere il solo- non tiene tanto alla prestazione sportiva quanto alla possibilità di prepararsi a salite in montagna, pure su un III/IV grado.

Mo l'unica è andare in falesia e usare protezioni rapide invece degli spit...ma dubito che qualcuno sia contento se ti metti a piantare un chiodo a Sperlonga :lol:
Non è solo questo, c'è anche da considerare che le attuali vie non hanno la logica della ricerca della linea protegibbile, come accade in montagna, seguono un allineamento sistemico, una a fianco dell'atra, ed è difficile cercare buchi o fessure per proteggersi, bisognerebbe traversa ed incrociare le varie linee di spit.



sì, ma non mischiamo le carte in tavola.


Sperlonga è una cosa, il Gran Sasso le Dolomiti e le altre montagne sono un'altra cosa.

Per cui la logica richiesta per individuare la linea di salita è, per forza di cose, diversa.
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Messaggioda Silvio » mar gen 10, 2006 23:53 pm

Roberto ha scritto:
Silvio ha scritto:
Roberto ha scritto:
lavoisier ha scritto:Più che altro per chi -come me...e spero di non essere il solo- non tiene tanto alla prestazione sportiva quanto alla possibilità di prepararsi a salite in montagna, pure su un III/IV grado.

Mo l'unica è andare in falesia e usare protezioni rapide invece degli spit...ma dubito che qualcuno sia contento se ti metti a piantare un chiodo a Sperlonga :lol:
Non è solo questo, c'è anche da considerare che le attuali vie non hanno la logica della ricerca della linea protegibbile, come accade in montagna, seguono un allineamento sistemico, una a fianco dell'atra, ed è difficile cercare buchi o fessure per proteggersi, bisognerebbe traversa ed incrociare le varie linee di spit.



sì, ma non mischiamo le carte in tavola.


Sperlonga è una cosa, il Gran Sasso le Dolomiti e le altre montagne sono un'altra cosa.

Per cui la logica richiesta per individuare la linea di salita è, per forza di cose, diversa.
25 anni fa, in "palestra" era la stessa cosa.




25 anni fa tu non scalavi, e neanche io.



io di me sono sicuro.


e tu ???


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Messaggioda Roberto » mar gen 10, 2006 23:54 pm

Silvio ha scritto:
Roberto ha scritto:
Silvio ha scritto:
Roberto ha scritto:
lavoisier ha scritto:Più che altro per chi -come me...e spero di non essere il solo- non tiene tanto alla prestazione sportiva quanto alla possibilità di prepararsi a salite in montagna, pure su un III/IV grado.

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sì, ma non mischiamo le carte in tavola.


Sperlonga è una cosa, il Gran Sasso le Dolomiti e le altre montagne sono un'altra cosa.

Per cui la logica richiesta per individuare la linea di salita è, per forza di cose, diversa.
25 anni fa, in "palestra" era la stessa cosa.




25 anni fa tu non scalavi, e neanche io.



io di me sono sicuro.


e tu ???


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Messaggioda Silvio » mer gen 11, 2006 0:02 am

lo so, io 15 anni fa...
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Messaggioda Drugo Lebowsky » mer gen 11, 2006 9:35 am

Roberto ha scritto:
Ho iniziato 23 anni fa.


8O
... pensa te: abbiamo questo dato in comune.

sei proprio vecchio! :twisted:

:lol: :lol: :lol:
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