E io dico la mia...
Premesso che ritengo l'arrampicata in falesia uno sport e come tale lo tratto.
Io nel periodo di massimo splendore ho avuto il 6b, che vuol dire:
vuol dire che facevo a vista almeno il 90% dei 6b.
Purtroppo i miei gradi sono sempre stati compressi, facevo i 6c e tentavo i 7a, oltre non sono
mai andato neanche con la fantasia.
Il discorso credo sia un'altro, se inizio ad arrampicare a 10-12 anni, vado in palestra 3 volte a settimana allenato da un'istruttore e seguendo un programma di allenamenti e la domenica esco in falesia, (non è molto diverso dalle bambine che fanno ritmica o danza) mi aspeto di aquisire gradi "sportivi" in breve tempo, se non succede, c'è qualche cosa che non va, nel mio impegno, nell'allenamento, nel mio fisico o nella mia testa.
Da aggiungere che a 10-12 anni, l'intelligenza motoria si sviluppa a velocità incredibili, un bambino non spreca giorni su un passaggio faticando e sudando come un verro da riproduzione come fare io. Cambierebbe posizione o atteggiamento ed in poco farebbe il passaggio.
A 31 anni, con un bimbo piccolo, con un allenamento "impiegatizio" cioè seduto 5gg a settimana, e uscendo ad arrampicare quando ho tempo, il grado non solo non lo consolido, ma lo perdo. E per riuscire a guadagnare mezzo punto devo faticare anni di lunghi allenamenti.
Credo sia per questo che siamo in tanti sul 6a e fermi sul 6a da anni.
Certo mettersi in competizione con un ragazzino iperallenato, è inutile, si perde.
Ovviamente, l'allenamento non è esperienza, un ragazino l'esperienza se la deve fare e la deve maturare con "l'esperienza". Inoltre spesso l'alpinista, falesiaro, bloccaro non è molto diverso dal pescatore...qualche centimetro lo mette sempre
Cia
Manuel