da un'apertura

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Messaggioda Buzz » lun dic 05, 2005 12:32 pm

scusate non ho seguito, qualcuno potrebbe farmi un riassunto?
:)
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Messaggioda Enzolino » lun dic 05, 2005 12:50 pm

(saro? un po? piu? logorroico di B+ :wink: )

Caro Fabio,

tranne qualche punto non sono molto d?accordo su quello che hai scritto.
Innanzitutto sulla qualita? dei forumisti. Non mi e? chiaro cosa volessi dire. Non mi sembra che Salvaterra sia l?unico personaggio pubblico del mondo dell?alpinismo qui sul forum. Ci saresti tu, ci sarebbe Oviglia, Marco Anghileri, Ivo Rambansen, Anna Torretta, ecc. Ma il fatto che siano popolari non significa che siano gli unici ad avere autorevolezza in quello che dicono. Anzi, ognuno, sia il principiante che l?esperto hanno autorevolezza nell?ambito della loro esperienza, solo che purtroppo talvolta il principiante pretende di avere l?autorevolezza dell?esperto. Ma penso che la maggior parte delle volte, alla fine, vengono presi in considerazione maggiormente coloro che hanno voce in capitolo ed ignorati gli altri. Se permetti, anche tu a volte sembri essere tra questi quando fai affermazioni discutibili sullo scalatore medio o sul fatto che gli artificialisti forti non hanno paura. E cosa pretendi, che nessuno dica niente?

Per quanto mi riguarda, molto raramente mi coivolgo personalmente nelle cose scritte in un forum. A volte mi vien da pensare che siamo maschere che giocano in un teatrino. E come maschere, le cose che diciamo vengono lette da altri e danno un?immagine della nostra maschera ma non di come realmente siamo. Nel bene e nel male. Forse non ci facciamo capire, allora dobbiamo imparare a gestire meglio quel ponte tra noi e gli altri che e? l'uso della parola.

Io personalmente non ti conosco.
Come ho gia? detto apprezzo molte cose che fai e condivido molte tue idee. Mi auguro quindi che, se ne avrai voglia, continuerai a raccontare le tue avventure e le tue emozioni, che talvolta mi appassionano molto. Da quello che leggo nel forum ci sono pero? anche idee che traspaiono dai tuoi post, e che magari, anzi sicuramente, fraitendo, ma fondamentalmente non condivido.
Una e? l?apparente ansia da prestazione che scaturisce da continui confronti con altri o con altre vie. Dimostrata in questo ed in altri topic. L?altro e? un?apparente filosofia elitaria non necessariamente tra te e gli altri, ma che riguarda l?esistenza di personaggi superiori e la massa a livello inferiore. Questa e? l?impressione che talvolta mi hai dato, e se mi sbaglio me ne scuso. Ma comunque, al di la' della mia impressione penso che a volte le critiche o le opinioni degli altri possano servire a metterci in discussione e vadano prese con distacco. Io peraltro, non ti conosco, per cui non credo avrei motivi per essere invidioso o geloso. Quindi se secondo te i miei interventi traspaiono astio o acredine nei tuoi confronti ti prego di farmelo notare.

Su Matteo. Beh ... nei suoi post mostra gia? di che pasta e? fatto ... e? uno che ha grinta. Ma anche il discorso sul bruciarsi o meno, penso vada preso come uno spunto su cui riflettere e non come un giudizio monolitico e lapidario. Ognuno ha le sue esperienze e la mia riguarda ad esempio giovani prodigi dell?atletica o degli studi che, a causa dell?eccessiva pressione esterna da parte degli altri, alla fine son stati bruciati, per perdita di motivazione, iperallenamento, iper-studio, eccetera, brillando all?inizio ma consumando successivamente in maniera infruttuosa quei talenti che sembravano avere. Quindi, sicuramente non e? il caso di Matteo, la vostra impresa e' ammirevole di per se', e se questo discorso non ha senso, che problema c?e?? Nessuno!

?Solo chi ripete le vie, scusate la sottolineatura, può fare confronti.?
Su questo sono fondamentalmente d?accordo. Pero? e? anche vero che se questa frase fosse un dogma, di quanta discussione costruttiva ci saremmo privati? Tu compreso?

Per finire, penso che tra mandare messaggi privati o nascondersi dietro un nick, in determinati contesti ci sia poca differenza. Entrambi possono rivelare la paura di esporre i propri pensieri in pubblico, ed ammiro di piu? coloro che, pur rischiando di essere impopolari, espongono pubblicamente la loro idea piuttosto di farlo sottobanco.

Ciao :wink:

Lorenzo
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Messaggioda Maurizio » mar dic 06, 2005 11:01 am

...ieri sono andato al ristorante e c'era la stramaledettissima televisione accesa. beh, in poche parole non si poteva fare a meno, tra una forchettata e l'altra, di guardarla. Era invitato uno dei personaggi protagonisti dei reality show, quelli tipo isola dei famosi, per intenderci. Lui era su una poltrona ed altri personaggi, pilotati da una conduttrice, facevano elucubrazioni sulla psicologia del protagonista, dando giudizio sul perchè e il come si era comportato in certe situazioni. Ragazzi, questa è l'epoca in cui viviamo. Siamo tutti schiavi di un'aberrazione mediatica, dove c'è uno che fa l'attore e gli altri da casa che valutano, pesano, commentano. E' il gioco di oggi, perverso quanto volete, ma a cui tutti ci prestiamo. L'alternativa è isolarsi e non dire niente, ma DAVVERO niente, non poche cose lasciate passare ad arte. Altrimenti si è davvero ipocriti...
Il forum è anche questo, una comunità virtuale fatta di primi attori, psicologi, critici, buffoni, fankazzisti, troll e guardoni...
Si arriverà probabilmente a trasformare le imprese alpinistiche in un reality, con tanto di collegamento internet in tempo reale. Qualcuno già lo sta facendo, in forma embrionale, ma lo sta facendo. Domani staremo tutti qua a discutere sui problemi che hanno avuto in tenda, a 7000 m, tizio e caio...e se veramente lui doveva tentare o rinunciare...

Io ripeto, la vera alternativa (in un certo senso rivoluzionaria) è il silenzio...altrimenti bisogna imparare a navigare nelle nuove acque mediatiche, e tenere il proprio ruolo finchè si ha stomaco e fegato a sufficienza...

Maurizio :roll: :wink: :lol:
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Messaggioda Drugo Lebowsky » mar dic 06, 2005 11:27 am

[quote="Maurizio]

Io ripeto, la vera alternativa (in un certo senso rivoluzionaria) è il silenzio...altrimenti bisogna imparare a navigare nelle nuove acque mediatiche, e tenere il proprio ruolo finchè si ha stomaco e fegato a sufficienza...

[/quote]

beh... alternativa sì, ma non rivoluzionaria: ti ricordo che in passato ed ora c'è sempre stato chi ha fatto, ed anche pregevolissima attività, ma se ne è stato zitto. sempre.
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Messaggioda Buzz » mar dic 06, 2005 12:09 pm

Maurizio ha scritto:...ieri sono andato al ristorante e c'era la stramaledettissima televisione accesa. beh, in poche parole non si poteva fare a meno, tra una forchettata e l'altra, di guardarla. Era invitato uno dei personaggi protagonisti dei reality show, quelli tipo isola dei famosi, per intenderci. Lui era su una poltrona ed altri personaggi, pilotati da una conduttrice, facevano elucubrazioni sulla psicologia del protagonista, dando giudizio sul perchè e il come si era comportato in certe situazioni. Ragazzi, questa è l'epoca in cui viviamo. Siamo tutti schiavi di un'aberrazione mediatica, dove c'è uno che fa l'attore e gli altri da casa che valutano, pesano, commentano. E' il gioco di oggi, perverso quanto volete, ma a cui tutti ci prestiamo. L'alternativa è isolarsi e non dire niente, ma DAVVERO niente, non poche cose lasciate passare ad arte. Altrimenti si è davvero ipocriti...
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Si arriverà probabilmente a trasformare le imprese alpinistiche in un reality, con tanto di collegamento internet in tempo reale. Qualcuno già lo sta facendo, in forma embrionale, ma lo sta facendo. Domani staremo tutti qua a discutere sui problemi che hanno avuto in tenda, a 7000 m, tizio e caio...e se veramente lui doveva tentare o rinunciare...

Io ripeto, la vera alternativa (in un certo senso rivoluzionaria) è il silenzio...altrimenti bisogna imparare a navigare nelle nuove acque mediatiche, e tenere il proprio ruolo finchè si ha stomaco e fegato a sufficienza...

Maurizio :roll: :wink: :lol:


maurizio, qualche anno fa, ormai parecchio, qualcuno parlò di "villaggio globale"

è tutto detto in questa definizione.

se vuoi, non c'è molta differenza fra il forum e l'osteria o il circolo della caccia in paese...

è un pò che vado ripetendo questa cosa,
non è vero che questa sia "virtualità",
questa è realtà.

Il forum è realtà. Le interazioni che si formano qui non sono meno vere di altre cosiddette reali. Solo perchè all'osteria hai davanti l'interlocutore in carne ed ossa per questo sei più addentro alla sua vita? Non necessariamente. Il rapporto può benissimo essere ridotto all'essenziale di una passione condivisa e nulla più.
E solo perchè qui interagisci fisicamente con uno schermo e una tastiera le parole degli altri che leggi non ti comunicano emozioni?

E allora i libri?
Poi, lo stesso, come nella via cosiddetta reale, puoi andare oltre. E poi condividere anche fisicità.

Gli esseri umani cercano l'interazione con altri individui per la necessità di soddisfare bisogni, alcuni elementari altri più complessi.

La differenza con la televisione è che nella seconda non c'è interattività.
Tuttavia anche nel forum può non esserci. Se vuoi puoi guardare e basta.
Ma anche nel circolo della caccia puoi essere solo spettatore.
Dipende dalla natura umana, chi più chi meno.

Io non vedo proprio nulla di nuovo sotto il sole.
La differenza è la velocità e l'annullamento delle distanze.

Ma una cosa è certa, in tutte le interazioni bisogna essere sempre almeno in due. E, volendo, sottrarsi è la cosa più semplice del mondo.

Non è rivoluzionario, sottrarsi.
E' semplicemente una scelta, frutto di una interazione rivolta verso se stesso anzichè verso l'altro.
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Messaggioda Maurizio » mar dic 06, 2005 12:34 pm

Buzz, spiegami cosa è o dovrebbe essere il villaggio globale. Non per scherzo, mi interessa veramente e sono ignorante in materia, non ho difficoltà ad ammetterlo.

sul resto non sono molto d'accordo...non è realtà, perchè credo ciascuno di noi abbia provato quanto è falsata l'interazione con gli altri attraverso una tastiera, attraverso un nick, una falsa identità, magari solo da una parte dei due. Io sono Maurizio e tu Buzz...secondo te è la stessa cosa se invece parlassimo all'osteria? Secondo me no...poi ognuno valuti da se.

Per il "rivoluzionario", forse ho sbagliato il termine, ma l'ho buttato lì provocatoriamente. Rivoluzionario perchè oggi apparire è tutto, per cui chi rifiuta questa logica è di fatto un rivoluzionario, non un reazionario. Mi vengono in mente certe trasmissioni radiofoniche di Nicoletti, non so se qualcuno di voi le seguiva... Potrebbe Salvaterra fare il Torre e non comunicarlo a nessuno? Difficile... E in arrampicata? Che dire di quelli che fanno le vie e poi dicono che sono gli altri, loro amici, a spedirgliele nella classifica di 8a.nu? E di tutti i miliardi di siti personali sparsi nella rete, in cui si scrive tutto quello che uno fa nella giornata? Io non dico giusto o sbagliato, prendo atto, che oggi è così... magari una volta uno si faceva il diario personale e se lo riguardava gongolando...oggi lo condivide con il mondo intero...

e a te sembra che non sia cambiato nulla? Mah!

ciao

Maurizio
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Messaggioda Buzz » mar dic 06, 2005 12:56 pm

Maurizio ha scritto:Buzz, spiegami cosa è o dovrebbe essere il villaggio globale. Non per scherzo, mi interessa veramente e sono ignorante in materia, non ho difficoltà ad ammetterlo.

sul resto non sono molto d'accordo...non è realtà, perchè credo ciascuno di noi abbia provato quanto è falsata l'interazione con gli altri attraverso una tastiera, attraverso un nick, una falsa identità, magari solo da una parte dei due. Io sono Maurizio e tu Buzz...secondo te è la stessa cosa se invece parlassimo all'osteria? Secondo me no...poi ognuno valuti da se.

Per il "rivoluzionario", forse ho sbagliato il termine, ma l'ho buttato lì provocatoriamente. Rivoluzionario perchè oggi apparire è tutto, per cui chi rifiuta questa logica è di fatto un rivoluzionario, non un reazionario. Mi vengono in mente certe trasmissioni radiofoniche di Nicoletti, non so se qualcuno di voi le seguiva... Potrebbe Salvaterra fare il Torre e non comunicarlo a nessuno? Difficile... E in arrampicata? Che dire di quelli che fanno le vie e poi dicono che sono gli altri, loro amici, a spedirgliele nella classifica di 8a.nu? E di tutti i miliardi di siti personali sparsi nella rete, in cui si scrive tutto quello che uno fa nella giornata? Io non dico giusto o sbagliato, prendo atto, che oggi è così... magari una volta uno si faceva il diario personale e se lo riguardava gongolando...oggi lo condivide con il mondo intero...

e a te sembra che non sia cambiato nulla? Mah!

ciao

Maurizio


con un collage di definizioni torvate su internet, peraltro scollegate, ma comunque interessanti:

Il termine villaggio globale sembra che sia stato usato per la prima volta da Marshall McLuhan, uno studioso delle comunicazioni di massa, nel 1964, in un suo libro: "Il neotribalismo - dall?estensione meccanica dell?implosione elettrica"; un testo in cui descrivere un fenomeno creatosi dal passaggio dall?era della meccanica a quella dell?era elettrica.

Nel villaggio globale l'uomo è ?connesso? al sistema mondiale di comunicazioni e sente il bisogno di chiarezza nelle informazioni. L?uomo moderno avverte di essere protagonista e spettatore allo stesso tempo, deve agire e subire le condizioni del sistema creatosi dall?esigenza collettiva che va protetta ad ogni costo.

I due termini pur contraddicendosi, poichè mentre il villaggio indica qualcosa di piccolo il termine globale sta a significare l'intero pianeta, racchiudono il senso più emblematico del fenomeno della globalizzazione, un fenomeno azionato da processi globali e locali.

Il globo come un piccolo villaggio tribale

Nel sistema globale, l?individuo, sente il bisogno di ritornare alle proprie origini quando nella preistoria alla fine di una giornata si riuniva in cerchio davanti al fuoco e discuteva con il resto del gruppo come cacciare in gruppo prede più grandi che permettevano di avere poi più tempo libero per lo svago. Oggi si connette con un computer e davanti a uno schermo, in una sorta di unico popolo, comunica in una ?rete? comune dove condividere opinioni, sensazioni, emozioni, sentimenti e informazioni; assiste in diretta ad eventi tragici come la guerra o la morte di un proprio simile.

:::::::::::::

Tu sei Maurizio e io Roberto, se ci sedessimo ad un tavolo di osteria, oggi, lo faremmo solo in forza di questa interazione stabilita sul forum, sei d'accordo?
Ma se per caso le nostre vite si fossero intrecciate in modo diverso.
Poniamo il caso che io sia l'idraulico che viene a farti un lavoro a casa, e che scala e che ti conosce... e ti dice, ah tu sei Maurizio... sai che ho la tua guida? E ci mettessimo a parlare del più e del meno.
Il nostro rapporto sarebbe per questo più vero e più profondo solo perchè siamo davanti in carne ed ossa?

Fermo restano i fatto che trovandoci reciprocamente simpatici e interessanti potremmo decidere di scalare insieme diventare amici eccetera eccetera ... ma questo è possibile anche qui.
Hai idea di quante amicizie e anche storie d'amore nascano in queste interazioni?

Per il resto del discorso... è vero, tutto è ingigantito.
E proprio questo il concetto di villaggio globale. Una volta raccontavi le cose davanti al fuoco, o al bar... pochi anni fa.
Ora lo racconti al mondo.
Ma la spinta è la stessa. Anche se cambia enormemente la quantità di spettatori. E la velocità con cui comunichi.

La differenza sta nel fatto che una volta potevi decidere di non dirlo a pochi.
Oggi puoi decidere di non dirlo a molti.

;-)
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Messaggioda Topocane » mar dic 06, 2005 13:15 pm

... io aggiungo pure una postilla!
se possibile, questo modo di comunicare, rende addirittura più *facile* per alcuni esprimere al mondo, a chicchessia o a qlcn di specifico, le sue emozioni, o semplicemente le cose che ha fatto.
mi spiego...
conosco, pure qui, alcune persone che son sempre stati degli orsi, in senso buono, ma sempre orsi... chiusi e magari restii dal vivo a parlare con degli sconosciuti...
beh.. qui certe *barriere*, se così vogliamo chiamarle, a volte si annullano.

come ho pur visto che talaltre persone, in genere già dotate di medialità e/o modo di esprimersi, magari con questo mezzo si lasciano un po' andare, diciamo...

però ritengo il parallelismo con l'osteria ben azzeccato, comunque.
ché anche li ci son sempre state le persone di tante parole, quelle con meno e quelle che arrivate ad un tot di ascolto... sbottano, esattamente come qui! ;)

bahh.. ho detto, di nuovo in questo post ormai consunto! ;)
8)
ciàp
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Messaggioda gug » lun dic 19, 2005 19:05 pm

pf ha scritto:Ma la minoranza fa rumore, e molto: anche se certe parole sono come detriti di fiume, non fa piacere essere etichettato come uno che ha ansia di prestazione e così via. Scritto da persone che non mi conoscono, di cui non so neppure il nome, non sanno niente di me, nel bene e nel male. Io non mi permetterei mai di fare illazioni su una persona che non frequento, e anche dopo averla frequentata starei bene attento nel formulare giudizi personali. Chi sono io per giudicare, poi...evidentemente invece c'è chi si sente così su un piedistallo da poter giudicare sempre e comunque.
Con questo chiudo davvero, penso che il vero messaggio sia stato recepito, nel caso contrario lo scrivo in grassetto: a poche ore da casa si può vivere un'avventura come dall'altra parte del mondo. E fottetevene dei farisei da poltrona. ( frase non mia, rubata a un altro giovane compagno, e che ha pure conquistato un paio di attempati alpinisti/scalatori).


rileggevo questo topic e mi sono accorto di queste frasi: spero che Fabio non abbia voluto in questa maniera dire che non avrebbe scritto più nel forum, ma me ne è venuto il sospetto perchè non l'ho più sentito (ma forse semplicemente abbiamo frequentato topic diversi). Sarebbe davvero un peccato perchè mi sembra che in questo topic alla fine ci siano stati molti malintesi ed incomprensioni, come già avevo notato.

gug ha scritto:
Dapprima Fabio ha comunicato l'apertura di una sua nuova via, poi ha avvertito del fatto che, senza rendersene conto, avevano salito tiri in maniera molto pericolosa, anche perchè inesperti.

C'è stata poi una serie di interventi sul fatto che ciò era appunto un'errore e non una cosa voluta per progredire alpinisticamente parlando, e in questo contesto Maurizio ha espresso la sua opinione di come non avesse molto senso aprire in maniera volutamente pericolosa dove non serviva.
Poi si è finiti a parlare della scala di Maurizio (che confermo che è cominciata ad essere usata anche nelle ultime guide quì da noi), e da quì come dovesse essere classificata la via di Fabio.

Questi sono comunque due discorsi completamente diversi che si sono intrecciati ed è per questo che mi pare Fabio e Maurizio non si capiscano. Uno parla della valutazione sulla sua via e l'altro (ed altri) della scala stessa.

Ciò che non mi è sembrato assolutamente corretto è accusare Fabio di superbia, dato che mi sembra invece una persona molto umile ed entusiasta della scalata e di ciò che ha vissuto.
In questo topic ha condiviso questo con noi e io penso che ciò ha reso questo topic di gran lunga il più interessante da molti mesi a questa parte, oltre ad avermi fatto leggere alcune righe davvero molto belle sulla scalata e sulla passione per essa.

"montagne che varcai, dopo varcate, sì grande spazio d'in su voi non pare"

Traguardi Effimeri
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il teo "nazionale"

Messaggioda tommy (A.diC.) » lun gen 02, 2006 21:27 pm

ciao teo
ora sono qui a rodermi il fegato (non per finta) con la gamba a pezzi e i coglioni girati!
quello che hai fatto in wenden (che a me m'ha castigato!) è stato qulcosa di grandioso e non stento a credere l'impegno dichiarato e confermato da Stech.
Quando ti visto per la prima volta partire con il makita degli "avanzi" già avevo capito che per te, mettere i chiodi era un fastidio.....talmente grande da preferire lunghi viaggi sprotetti.
ti ho visto findare sul torrione per 10 metri a testa in giù e ripartire come se nulla fosse...
questo non perchè sei un kamikaze ma perchè oltre ad avere un gran livello, la tua componenete spicologica-motivazionale è altissima e convintissima!
ora....io non c'ero ma ti aspetto per maggio... per tornare a sognare altre pareti e altre linee....compatibilmente hai miei impegni che ben conosci.
buon viaggio e non scordare mai che quel che hai fatto è solo l'inizio....ovviamente se lo riterrai opportuno e ne avrai ancora voglia!
Il tempo trascorso insieme non rappresenta appieno quello che avremmo potuto donare l'uno all'altro....ma fino alla prossima stagione voglio ricordare il nostro abbraccio in cima alla "sentinella di codera" per abbattere la nostalgia!

con amicizia tommaso

ps. non ho letto le 12 pagine che mi precedevano, ma sono certo che è meglio che tu non gli dia peso e importanza....che siano critiche o che siano lodi!
tommy (A.diC.)
 
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Re: il teo "nazionale"

Messaggioda AlbertAgort » mar gen 03, 2006 11:51 am

tommy (A.diC.) ha scritto:ti ho visto findare sul torrione per 10 metri a testa in giù e ripartire come se nulla fosse...
questo non perchè sei un kamikaze ma perchè oltre ad avere un gran livello, la tua componenete spicologica-motivazionale è altissima e convintissima!



anche io uno volta ero su una plastic-wall in un palazzetto e sono caduto mentre moschettonavo... :( , poi mi sono fatto calare perchè ero sconvolto 8O
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Re: il teo "nazionale"

Messaggioda Buzz » mar gen 03, 2006 11:57 am

AlbertAgort ha scritto:
tommy (A.diC.) ha scritto:ti ho visto findare sul torrione per 10 metri a testa in giù e ripartire come se nulla fosse...
questo non perchè sei un kamikaze ma perchè oltre ad avere un gran livello, la tua componenete spicologica-motivazionale è altissima e convintissima!



anche io uno volta ero su una plastic-wall in un palazzetto e sono caduto mentre moschettonavo... :( , poi mi sono fatto calare perchè ero sconvolto 8O


quella è stata la seconda

racconta la prima, quella dal seggiolone...
quella si che ti ha lasciato i segni :roll:
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Re: il teo "nazionale"

Messaggioda AlbertAgort » mar gen 03, 2006 12:11 pm

Buzz ha scritto:
quella è stata la seconda

racconta la prima, quella dal seggiolone...
quella si che ti ha lasciato i segni :roll:


preferisco non riportare alla luce quei momenti drammatici
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Messaggioda Fokozzone » mar gen 03, 2006 20:23 pm

pf ha scritto:
una via forse all'altezza di Cleopatra ma meno psicologica, per esempio, di Batman o Dingo o una delle vie storiche della marmolada. Nel film ho voluto rendere pieno omaggio al ragazzo che mi ha fatto partecipe di un'esperienza unica. Io ho solo aperto un post perchè dal forum ho avuto dei contributi importanti e mi sembrava giusto partecipare con un'esperienza diretta.....
Visto l'acredine di certa gente, anche se minoranza (l'astio personale scaturisce o da invidia o da gelosia, magari io e Matteo piacciamo alle mogli di qualcuno??), di sicuro non lo rifarò più, anche se moltissimi ci scrivono mp dicendo che un certo modo di raccontare le cose piace. Infatti ad Ottobre io e Matteo abbiamo vissuto un'altra esperienza di apertura, devo dire assai intensa perchè fra l'altro siamo due che i guai e le fatiche ce le andiamo a cercare ( Marchino può testimoniare...); non ho scritto niente, anzì sì ma per me. così tutti contenti, anche la minoranza, quella per cui chi scrive, sale, prova a montare un film, e così via, è soltanto uno che se la tira etc...
Ma la minoranza fa rumore, e molto: anche se certe parole sono come detriti di fiume, non fa piacere essere etichettato come uno che ha ansia di prestazione e così via. Scritto da persone che non mi conoscono, di cui non so neppure il nome, non sanno niente di me, nel bene e nel male. Io non mi permetterei mai di fare illazioni su una persona che non frequento, e anche dopo averla frequentata starei bene attento nel formulare giudizi personali. Chi sono io per giudicare, poi...evidentemente invece c'è chi si sente così su un piedistallo da poter giudicare sempre e comunque.
.

Caro pf,
oltre al fatto, che molti hanno apprezzato il tuo resoconto, proprio perché condividevi un' esperienza personale, con il comprensibile entusiasmo di chi l' ha vissuta, mi permetto di segnalarti un paio di cose. Quando scrivi "come è possibile che qualcuno mi giudichi senza conoscermi etc etc..." il fatto è che nessuno infatti ti giudica "di persona", bensì come "personaggio", cioè nella tua personalità mediatica, con la sua intensità comunicativa. Questo volenti o nolenti siamo tutti noi nel forum.
E certe ironie che qualcuno ha lanciato sul tuo personaggio, non erano certo riferite alla via e al suo valore, ma solo allo stile nel riferirne.
Proprio perché quasi tutti noi arrampichiamo, anche se a livelli molto diversi, comprendiamo il coinvolgimento che dà "fare qualcosa" e molti hanno scritto pagine entusiastiche o autocelebrative sulle proprie imprese, magari di infima categoria, ma non per questo meno vissute.

Ho anche apprezzato la chiarezza con cui hai dato conto del livello di pericolo che avete affrontato, perché in proposito talvolta si pecca del contrario.
Cito qui una mia recente riflessione, riferita ad altro argomento, ma che ben calza anche qui.
Fokozzone ha scritto: Invece sono convinto che il battage mediatico stia banalizzando l' estremo. Dimodoché quando l' estremo riguarda la difficoltà, innalzata la soglia massima si ritara la scala del facile e difficile e niente cambia, tranne gli argomenti su cui banfare. Ma se l' estremo riguarda il rischio, il fatto che qualcuno affronti rischi "di grado 7" (tanto per dirlo con una scala immaginaria) non rende meno pericoloso il grado 5 o 3. (E credo che il ghiaccio, negli ultimi anni sia il campo che ha subito di più questo giochino.)

E nello spiegare quello che hai fatto, hai pagato lo scotto di tanti begli articoli comparsi qui su planetmountain, che recensivano le ultime vie di manolo, di Larcher, Huber &c. cioè volendo analizzare in qualche modo il "valore dell' impresa" ti sei messo in un gioco di paragoni e riferimenti ad altri, dove c' è sempre qualcuno più bravo o più ardito, come appare nelle riviste (e come è ormai nella testa dei lettori). Perciò il 7c in montagna diventa un "grado medio" e cosivvia. Medio riguardo all' estremo, sì, ma l' estremo è un metro di giudizio pratico, utilizzabile? Alla fine se si vuole sfuggire a questa spirale di superamento continuo, bisognerebbe limitarsi a descrivere le caratteristiche della via, rinunciando al contempo al coinvolgimento personale nell' esporle. Perciò a me e a tanti altri va bene anche così, come la racconti tu.
Ma ti confesso che preferisco quando racconti a quando vuoi spiegare.

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Messaggioda Fokozzone » mar gen 03, 2006 20:37 pm

Rock bandit ha scritto:
intruder ha scritto:b) il tuo compagno pazzo ne ha fatto qualcuno ma non sempre

intruder ha scritto:Come fa un arrampicatore "medio" come il tuo compagno pazzo


Prima di tutto "Compagno pazzo" lo dici a tua sorella e non a me, o perlomeno me lo vieni a dire in faccia, visto che non hai neanche il coraggio di dire chi sei.
Seconda cosa come già è stato detto più volte noi abbiamo riportato le nostre impressioni. Quindi le possibilità sono 2: O vai ripeti la via e poi mi dici come ti è sembrata e se è di livello medio o no (cosa peraltro di cui a me non frega assolutamente un c***o) oppure stai zitto.
Questo per rispondere ad Intruder.

........., ci tengo solo a precisare che io non sono tenuto a dimostrare niente a nessuno e non vivo per arrampicare o per discutere di gradi e quant'altro; io faccio quello che mi pare e quello che sento di fare. ...........................Matteo


Mi spiace ma non riesco ad applaudire in nessun modo a questo intervento. A parte il fatto che, essendo poco più che un liceale, chissà quali nomi e appellativi rock bandit è abituato a scambiarsi con gli amici e compagni di corso, per cui drammatizzare così su un paio di espressioni ironico-goliardiche mi sembra esagerato.

Ma trovo veramente spiacevole la frase in rosso. Se infatti vale per tutti, allora "fare ciò che a uno pare e si sente di fare" potrebbe significare leggere questo topic e insultare rock bandit, se gli pare, se se lo sente... Se invece la frase vale solo per rock bandit e per gli altri no, significherebbe che lui ha il diritto di fare quel che vuole e gli altri no. Perché?

Proprio perché non vivi per arrampicare e per discutere i gradi, un filo di modestia e di relax in più nel rivolgersi agli altri, ci starebbero molto bene.

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Messaggioda Drugo Lebowsky » mar gen 03, 2006 20:46 pm

Fokozzone ha scritto:
Mi spiace ma non riesco ad applaudire in nessun modo a questo intervento. A parte il fatto che, essendo poco più che un liceale, chissà quali nomi e appellativi rock bandit è abituato a scambiarsi con gli amici e compagni di corso, per cui drammatizzare così su un paio di espressioni ironico-goliardiche mi sembra esagerato.

Ma trovo veramente spiacevole la frase in rosso. Se infatti vale per tutti, allora "fare ciò che a uno pare e si sente di fare" potrebbe significare leggere questo topic e insultare rock bandit, se gli pare, se se lo sente... Se invece la frase vale solo per rock bandit e per gli altri no, significherebbe che lui ha il diritto di fare quel che vuole e gli altri no. Perché?

Proprio perché non vivi per arrampicare e per discutere i gradi, un filo di modestia e di relax in più nel rivolgersi agli altri, ci starebbero molto bene.

Fokozzone


:roll: :roll: :roll: :roll: :roll: :roll: :roll:

...ma ziocanòn!!!

ma ti chi situ??? un prete?????



frateli e sorele vulemmucebbbene e non dicciiamo parulace!!!

mah! :? :roll:
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Messaggioda Fokozzone » mer gen 04, 2006 8:52 am

Drugo Lebowsky ha scritto:
Fokozzone ha scritto:
Mi spiace ma non riesco ad applaudire in nessun modo a questo intervento. A parte il fatto che, essendo poco più che un liceale, chissà quali nomi e appellativi rock bandit è abituato a scambiarsi con gli amici e compagni di corso, per cui drammatizzare così su un paio di espressioni ironico-goliardiche mi sembra esagerato.

Ma trovo veramente spiacevole la frase in rosso. Se infatti vale per tutti, allora "fare ciò che a uno pare e si sente di fare" potrebbe significare leggere questo topic e insultare rock bandit, se gli pare, se se lo sente... Se invece la frase vale solo per rock bandit e per gli altri no, significherebbe che lui ha il diritto di fare quel che vuole e gli altri no. Perché?

Proprio perché non vivi per arrampicare e per discutere i gradi, un filo di modestia e di relax in più nel rivolgersi agli altri, ci starebbero molto bene.

Fokozzone


:roll: :roll: :roll: :roll: :roll: :roll: :roll:

...ma ziocanòn!!!

ma ti chi situ??? un prete?????



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mah! :? :roll:

1) E tu sei una suora?

2) fratello drugo lebowsky, vuoi un consiglio turistico-sessuale? VAI PURE AFFANCULO !

F.
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Messaggioda Drugo Lebowsky » mer gen 04, 2006 22:42 pm

Fokozzone ha scritto:1) E tu sei una suora?

2) fratello drugo lebowsky, vuoi un consiglio turistico-sessuale? VAI PURE AFFANCULO !

F.


MIRACOLOOOO!!!!!
SONO RIUSCITO A FAR INCAZZARE IL PRETE!!!! :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:






... a stò punto però... MAGNAMEO!!! :twisted:
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Messaggioda gug » gio gen 05, 2006 0:55 am

Drugo Lebowsky ha scritto:
Fokozzone ha scritto:1) E tu sei una suora?

2) fratello drugo lebowsky, vuoi un consiglio turistico-sessuale? VAI PURE AFFANCULO !

F.


MIRACOLOOOO!!!!!
SONO RIUSCITO A FAR INCAZZARE IL PRETE!!!! :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:






... a stò punto però... MAGNAMEO!!! :twisted:


...invece io avevo trovato interessanti questi due interventi di Fok: ma forse ormai questo bel topic deve proprio finire, dato che si svacca in continuazione :(
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Messaggioda pf » mar set 18, 2012 11:41 am

Ieri Tommy Caldwell ha fatto la terza ripetizione di Portami Via, dopo la coppia Steck-Anthamatten ( Ottobre 2005). Negli ultimi anni ci sono stati tentativi, arrestatisi o al terzo o al quarto o al quinto tiro.
Persosi nel quinto tiro e impossibilitato a consultare la relazione, Tommy ha aperto una variante di circa 25 metri a microfriend, andando a sx dopo il terzo spit e trovando infine la sosta una volta tornato a dx. Questa variante è sul 7b, invece del 7c+, tiro originale.
Tommy ha salito la via in 8 ore e si è dimostrato un fuoriclasse assoluto da tutti i punti di vista, oltre che uomo umanamente splendido.
Fabio

La vita---le convinzioni---vestiti troppo stretti---questione di taglia---e non la vogliono capire.
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