Xenofobia in Europa: sondaggio

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Xenofobia in Europa: sondaggio

Messaggioda Enzolino » gio nov 24, 2005 10:58 am

UE: SONDAGGIO, ROM I PIU' DISCRIMINATI IN EUROPA

L'Europa e' razzista e discrimina ancora le comunita' straniere, prima tra tutte quella rom, vittima di continue violenze xenofobe. E' quanto emerge dal rapporto annuale dell'European Monitoring Centre on Racism and Xenophobia (Eumc) che promuove invece Italia, Grecia, Spagna e Portogallo come Paesi dove vige il piu' basso numero di incidenti a sfondo razziale, ma boccia la Gran Bretagna da cui emergono i dati piu' preoccupanti sulla violenza e il crimine razzista tra venticinque dell'Ue: sono 52.694 incidenti riferiti da Scotland Yard nel periodo 2003-2004, contro i 1.565 registrati in Francia e i 6.474 in Germania (i dati dell'Italia non sono disponibili nel rapporto). Dopo la comunita' rom, il rapporto Eumc indica tra i piu' discriminati i cittadini dell'ex Unione Sovietica. "La storia particolare e le caratteristiche della popolazione degli stati membri dell'Unione', spiega il rapporto, "sono tra le cause di questa avversione nei confronti di questo popolo e degli ex cittadini sovietici". Il rapporto include una valutazione generale in cinque aree di ricerca: legislazione, occupazione, accoglienza, istruzione, violenza e crimini razziali. Tra gli aspetti piu' preoccupanti quello dell'istruzione: i bambini rom sono esclusi in molti Paesi dall'istruzione, oppure, in altri, sottolinea il rapporto, "sono messi in classi speciali, con la tendenza a bollarli come non adatti alla scolarizzazione o con difficolta' di apprendimento". Tra gli Stati che piu' discriminano i rom figurano Repubblica Ceca, Spagna e Ungheria. "E' chiaro che l'Unione Europea deve dare la prirorita' alla lotta contro il razzismo e la xenofobia per rafforzare un discorso pubblico positivo sulla diversita' e sull'uguaglianza", hanno scritto gli esperti del rapporto, il primo pubblicato dopo l'allargamento a Est e dopo la direttiva sull'uguaglianza razziale. (AGI)
Vorrei commentare questo articolo riportato da
http://www.kataweb.it/news/index.jsp?s= ... id=1190961
Son stato tre anni in UK e due anni e mezzo in Grecia e ovviamente conosco l'Italia. La mia esperienza, confrontata anche con quella di altri, va decisamente contro quanto riportato nel trafiletto.
Pur essendo stato tesimone di rarissimi casi di xenofobia in UK, tuttavia mi ha sempre colpito il carattere multirazziale della loro societa' ed il fatto che a quasi tutti i livelli, dal giornalista televisivo, agli ambienti universitari all'operaio, capitava di trovarsi non raramente di fronte ad extraeuropei la cui famiglia era in UK da una o piu' generazione.
Mi colpi' quando il mio compagno di casa BBI (born British Indian) parlo' a lungo in casa con un agente di polizia a causa di una affermazione razzista ("Black cunt lives here") scritta da qualcuno nella nostra finestra. Quello che mi colpi' fu che qualcuno aveva denunciato la cosa. "Sicuramente" pensai "nessuno avrebbe denunciato il fatto in Italia" ed ora aggiungo, neanche in Grecia. Sia per una sorta di accettazione sia per una scarsa fiducia nei confronti delle autorita' istituzionali. Eppure qua in Grecia di atteggiamenti razzisti ce n'e' in abbondanza, al punto che quasi non ci si fa caso o ci si ride sopra. Sono numerosi gli aneddoti scambiati con extraeuropei su comportamenti xenofobi subiti in Grecia. Persino il sottoscritto, Italiano da passaporto, ha subito atteggiamenti radicalmente diversi quando inizialmente veniva scambiato per Albanese rispetto a quando e' stato riconosciuto come Italiano. La cosa mi ha fatto sorridere, ma forse ci sarebbe da piangere.

In conclusione, mi chiedo se l'esperienza sia effettivamente da trascurare rispetto alle statistiche, oppure quanta superficialita' ci sia nell'analisi di quest'ultime.

Ciao :wink:

Lorenzo
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Messaggioda Paolo Marchiori » gio nov 24, 2005 11:32 am

mah...non ho mai vissuto in Uk ma ho un paio di amici londinesi. Uno di questi è BBI e mi raccontava di aver subito diverse volte attacchi, per strada, a sfondo razzista. L'immagine che lui desciveva della società inglese è piuttosto degradante....una società dove se non sei bianco e british sei inferiore.
Un altro esempio (meno rilevante) è capitato a me recentemente. In Spagna stavo facendo colazione con un amico americano. Ad un certo punto entra nel bar del campeggio (dove avevamo dormito quella notte) una coppia di inglesi sulla cinquantina.
Erano imbufaliti perchè non avevano dormito per tre notti di fila a causa di gente che faceva casino durante la notte. E avevano incolpato noi (anche se eramamo arrivati solo da un giorno...).
Questo mio amico inizia a parlare spiegando che non potevamo esser stati noi, visto che eravami li solo da un giorno, comunque ci scusammo per l'eventuale rumore fatto quella notte.
A metà discorso la donna della coppia sbotta con tono sprezzante:" ah, sento che sei americano dunque la tua è tutta psicologia....vergognatevi." 8O

In Francia e Belgio (dove ho vissuto) l'apparente integrazione con famiglie africane e arabe trapiantate da più generazioni in Europa fa da schermo a problemi razziali grossi è pericolosi. In Belgio si odiano anche tra di loro (Fiamminghi e Valloni) arrivando a paradossi incredibili.

Io credo poco alle statistiche....ma in questo caso, almeno per quel che riguarda il razzismo in Uk, gli do ragione.
P.
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Messaggioda Enzolino » gio nov 24, 2005 12:10 pm

Mah ... a Sheffield una volta ho ricevuto un pugno da due ubriachi "perche' giravo in bici senza luci" ... un'altra volta ho fermato un nero ed un bianco che picchiavano a sangue un'altro bianco.
Un'altra volta ho avuto una discussione con un moralista attempato inglese che in maniera arrogante pretendeva che pulissi la mia buccia di mela, ma non voleva pulire la merda del suo cane. :roll:
Criminalita' o razzismo? Razzismo o incapacita' di assorbire occupazionalmente gli immigrati? Pregiudizio o stupidita'?
Non so.
Mi chiedo che lavoro faccia o facesse il tuo amico in UK. Perche' qua in Grecia gli immigrati (Indiani) li trovi solo ai semafori. Londra e' veramente un crogiuolo di razze e conosco un sacco di extraeuropei che la' si trovano benissimo.
Ho parlato con giapponesi, Sri Lankesi, Indiani, Messicani, Africani e tutti loro descrivono la societa' greca come chiusa, per non dire intollerante, mentre in UK non si sentivano a disagio come qua.
Quindi, questa e' la mia impressione. Secondo me il livello di razzismo va confrontato anche con l'entita' dell'integrazione in un paese e non semplicemente contando il numero di denunce alla polizia.

Ciao :wink:

Lorenzo
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Messaggioda pasasò » gio nov 24, 2005 12:35 pm

sul tema razzismo potremmo spendere fiumi di inchiostro e pagine di interpretazioni sociologiche ma il forum non mi sembra l'ambito più appropriato.

Tuttavia

il livello di razzismo va confrontato anche con l'entita' dell'integrazione in un paese e non semplicemente contando il numero di denunce alla polizia


quoto, credo che il razzismo si possa valutare su due piani, quello stradaiolo fatto di ruvida intolleranza materiale rappresentato da scritte sui muri, svastiche allo stadio, bombe incendiarie nei campi rom e quello, molto più viscido, della discriminazione all'accesso. A posti di lavoro, carriere, servizi, alla casa; razzismo annidato nelle pieghe del tessuto sociale e che sopravvive diffusamente, basti pensare agli stati che conoscono il fenomeno immigratorio da più generazioni, anche quando l'opposione materiale al diverso è cosa solo da teste rasate.
Le previsioni davano brutto tempo, ma noi siamo Guzzisti e per noi l'acqua non è un problema, purché non ci tocchi di berla...by G.C Mandello
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Messaggioda Paolo Marchiori » gio nov 24, 2005 12:40 pm

beh, anch'io una volta son stato legnato da americani (marines neri)...effettivamente quel'è il confine tra criminalità-maleducazione-insofferenza-stupidità "comune" e razzismo?
Effettivamente nno lo so.... :roll:
Sto lavorando con una collega greca con la quale ho parlato un po' della situazione nel suo paese. Lei mi ha detto più o meno:" si, è vero che la società greca è chiusa, ma cio' non signifaca che siamo razzisti. C'è una bella differenza tra l'esser chiusi e razzisti..." effettivamente....c'è il rischio che una certa "chiusura" possa esser scambiata con razzismo?
Mi dice che ci son problemi con gli albanesi perchè quando entrarono in Grecia il tasso di criminalità (soprattutto legato a droga e armi) aumento' di botto, dunque è forse una reazione ad un problema più che razzismo o chiusura. Tu Enzolino, cosa spacciavi? :wink:
Razzismo èl'odio per una razza solo per il fatto di appartenere a quella razza (avere la pelle nera, rossa, gialla) e non lo accosterei alla "chiusura". La Grecia puo' esser chiusa ma non razzista mentre Londra puo' esser multiculturale e "aperta" ma nascondere una base di odio per il diverso...

Comunque son d'accordissimo con te che per definire il livello di razzismo non basta contare il numero di denuncie...anzi.
Ciao
P.
ps: il mio amico è programmatore.
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Messaggioda Enzolino » gio nov 24, 2005 13:17 pm

Chiusura o razzismo?
In generale penso che non si possa tracciare una linea di confine.
Razzismo non e' solo odio per lo straniero ma e' anche discriminazione (comportamentale, economica, ecc) in base alla razza. E se puo' far piacere chiamarla "chiusura", uno puo' anche chiamarla cosi', ma secondo me e' razzismo bello e buono.
Il mio caso e' stato buffo ma significativo.
Andavo in un'ufficio immigrazione e, legando la bici al palo, il poliziotto mi urlo' qualcosa in maniera molto aggressiva col mitra in mano. Risposi in inglese che non capivo. "Where do you come from!!!" (ancora aggressivo)"Italy" "... ah ..." da quel momento l'atteggiamento del poliziotto e' cambiato completamente e devo dire, a malincuore, che ero felice di essere europeo, perche' mi sentivo piu' sicuro. Il che' mi sembra assudro!
Ma questo e' solo banale un'aneddoto.
E la turista indiana (BBI) perquisita dal poliziotto davanti a tutti nel mega supermercato? E la folla di Albanesi sottopagati per lavori di manodopera? E il figlio del padrone di casa per il quale "gli albanesi sono intrinsecamente cattivi"? Ma non voleva capire che anche Madre Teresa era Albanese o che un mio vecchio compagno di casa era un pezzo di pane. Forse erano le eccezioni che confermano la regola.
Il 90% dei greci ti direbbero che non sono razzisti, ma poi prova a chiedere cosa pensano dei Turchi, degli Albanesi o dei Bulgari. E quando gli chiederai se quello e' razzismo loro ti diranno una serie di "SE" e "MA" per cui, secondo loro non e' razzismo.
E poi c'e' l'aspetto istituzionale.
Sai quanto ha dovuto pagare mia moglie messicana (prima che ci sposassimo) per rinnovare un visto di soggiorno turistico per altri tre mesi con 'impossibilita' di tornare in Europa dopo altri 6 mesi? 500 EURO!!!
Per quanto ne so in UK e il USA doveva pagare tra le dieci e le quaranta euro!
Sai quanti mesi stiamo aspettando il permesso di residenza? Siamo a quota cinque ed ogni volta che lo chiediamo ci dicono "Ma in quale anno avete fatto la domanda?" 8O
Per quanto mi riguarda questo e' un modo istituzionale per scoraggiare non solo l'immigrazione, ma paradossalmente anche il flusso di stranieri.
Xenofobia, letteralmente significa "Paura per lo straniero". E se questa si manifesta come intolleranza o chiusura, alla fine la radice e' la stessa. Ed il solo fatto che uno straniero non si senta benvenuto in un paese come la Grecia rispetto ad uno come l'UK, secondo me qualcosa significa.

Ciao :wink:

Lorenzo
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