Vorrei commentare questo articolo riportato daUE: SONDAGGIO, ROM I PIU' DISCRIMINATI IN EUROPA
L'Europa e' razzista e discrimina ancora le comunita' straniere, prima tra tutte quella rom, vittima di continue violenze xenofobe. E' quanto emerge dal rapporto annuale dell'European Monitoring Centre on Racism and Xenophobia (Eumc) che promuove invece Italia, Grecia, Spagna e Portogallo come Paesi dove vige il piu' basso numero di incidenti a sfondo razziale, ma boccia la Gran Bretagna da cui emergono i dati piu' preoccupanti sulla violenza e il crimine razzista tra venticinque dell'Ue: sono 52.694 incidenti riferiti da Scotland Yard nel periodo 2003-2004, contro i 1.565 registrati in Francia e i 6.474 in Germania (i dati dell'Italia non sono disponibili nel rapporto). Dopo la comunita' rom, il rapporto Eumc indica tra i piu' discriminati i cittadini dell'ex Unione Sovietica. "La storia particolare e le caratteristiche della popolazione degli stati membri dell'Unione', spiega il rapporto, "sono tra le cause di questa avversione nei confronti di questo popolo e degli ex cittadini sovietici". Il rapporto include una valutazione generale in cinque aree di ricerca: legislazione, occupazione, accoglienza, istruzione, violenza e crimini razziali. Tra gli aspetti piu' preoccupanti quello dell'istruzione: i bambini rom sono esclusi in molti Paesi dall'istruzione, oppure, in altri, sottolinea il rapporto, "sono messi in classi speciali, con la tendenza a bollarli come non adatti alla scolarizzazione o con difficolta' di apprendimento". Tra gli Stati che piu' discriminano i rom figurano Repubblica Ceca, Spagna e Ungheria. "E' chiaro che l'Unione Europea deve dare la prirorita' alla lotta contro il razzismo e la xenofobia per rafforzare un discorso pubblico positivo sulla diversita' e sull'uguaglianza", hanno scritto gli esperti del rapporto, il primo pubblicato dopo l'allargamento a Est e dopo la direttiva sull'uguaglianza razziale. (AGI)
http://www.kataweb.it/news/index.jsp?s= ... id=1190961
Son stato tre anni in UK e due anni e mezzo in Grecia e ovviamente conosco l'Italia. La mia esperienza, confrontata anche con quella di altri, va decisamente contro quanto riportato nel trafiletto.
Pur essendo stato tesimone di rarissimi casi di xenofobia in UK, tuttavia mi ha sempre colpito il carattere multirazziale della loro societa' ed il fatto che a quasi tutti i livelli, dal giornalista televisivo, agli ambienti universitari all'operaio, capitava di trovarsi non raramente di fronte ad extraeuropei la cui famiglia era in UK da una o piu' generazione.
Mi colpi' quando il mio compagno di casa BBI (born British Indian) parlo' a lungo in casa con un agente di polizia a causa di una affermazione razzista ("Black cunt lives here") scritta da qualcuno nella nostra finestra. Quello che mi colpi' fu che qualcuno aveva denunciato la cosa. "Sicuramente" pensai "nessuno avrebbe denunciato il fatto in Italia" ed ora aggiungo, neanche in Grecia. Sia per una sorta di accettazione sia per una scarsa fiducia nei confronti delle autorita' istituzionali. Eppure qua in Grecia di atteggiamenti razzisti ce n'e' in abbondanza, al punto che quasi non ci si fa caso o ci si ride sopra. Sono numerosi gli aneddoti scambiati con extraeuropei su comportamenti xenofobi subiti in Grecia. Persino il sottoscritto, Italiano da passaporto, ha subito atteggiamenti radicalmente diversi quando inizialmente veniva scambiato per Albanese rispetto a quando e' stato riconosciuto come Italiano. La cosa mi ha fatto sorridere, ma forse ci sarebbe da piangere.
In conclusione, mi chiedo se l'esperienza sia effettivamente da trascurare rispetto alle statistiche, oppure quanta superficialita' ci sia nell'analisi di quest'ultime.
Ciao

Lorenzo