SCOTT ha scritto:Se ho ben interpretato, tu vedi come tuoi "maestri" i signori Maffei-Frizzera-Leoni, come tuoi ispiratori per lo stile delle tue ascensioni...
C'è un motivo ben preciso che ti ha portato a scegliere proprio loro come punto di riferimento?
(Li hai conosciuti di persona o, come me, li conosci dai testi di alpinismo?)
La seconda domanda è un pò fuori argomento;
Durante la loro incredibile attività, silenziosa e forse un pò controtendenza(per quegli anni), la cordata Maffei-Frizzera-Leoni ha aperto un'incredibile quantità di vie, sempre difficili e spesso molto lunghe...
Quella che più mi attrae e che mi piacerebbe "tentare" è la "Via chiodo d'argento" al Sasso Croce, purtroppo non ho molte info di questa via e mi piacerebbe saperne qualche cosa di più, mi chiedevo, chissà se Ivo l'ha ripetuta o se ha notizie su questa grande realizzazione...
Secondo te, invece, qual'è stata la loro più grande realizzazione?
Grazie fin da ora.
Ciao Scott,
ho incontrato Graziano
Feo Maffei in diverse occasioni e ti posso assicurare che era una personalità che affascinava: un personaggio ?tutto tondo?, di un entusiasmo da spostare montagne, sempre impegnato a trovare l?aspetto ?bello e nobile? in ogni cosa, di cui sapeva cogliere anche il più piccolo messaggio di bellezza lanciato al mondo...
Persona dal bicchiere eternamente mezzo pieno, di una modestia disarmante (tutti erano più bravi di lui?)! Però al tempo stesso un carattere caparbio, tanto che i suoi compagni dicevano che era inutile discutere con lui? tanto alla fine ci si trovava della sua stessa opinione?
E una volta azzannato l?osso non mollava più la presa? Da vero signore non parlava mai di gradi, ma bensì ?quanto è bello quel tiro sotto la volta strapiombante? di tutto quel vuoto attorno? e di quanto Mariano è ingegnoso a preparare i posti da bivacco?)
Paolo Leoni è tuttora un formidabile arrampicatore, che a sessant?anni suonati in falesia viaggia ancora sul 8a...
mentre Mariano Frizzera era caratterizzato da una forza di volontà incrollabile oltre che di una resistenza alla fatica non comune? Era il tecnico della compagnia, che metteva a punto nuovi tipi di chiodi e foggiava i ganci?
Alpinisticamente parlando penso che le loro vie figurino fra le massime realizzazioni in Dolomiti, per quando riguarda l?impegno complessivo? oltre che essere degli autentici capolavori d?intuizione e d?estetica.
Salite lunghe, complicate e dure, che alternano arrampicata libera di elavatissimo livello a tratti d?artificiale più che raffinato? Quando sei all?attacco, guardi perplesso e dici: ?cosa? su per di lì? oh Maria!??
Andando a ripetere alcune delle loro vie siamo sempre tornati a casa ?provati?? per non dire belli mogi?

ma soddisfatti, tanto soddisfatti...
Non mi risulta che ci sono salite di questa cordata che non siano da considerarsi ?significative??
Se pensi che per esempio delle 5 vie che hanno tracciato sulla Sud della Marmolada, soltanto due sono state ripetute?
Quella più difficile mi chiedi? Secondo Frizzera è ?
L?ultimo dei paracadutisti?, una linea diretta a destra della
Soldà a Punta Penia, di cui non esiste nemmeno una relazione?
E poi lo stile con cui affrontavano queste scalate: fedeli al loro motto ?dobbiamo stare su più tempo possibile?...

passavano in parete diversi giorni, senza farsi mancare nulla? dall?armonica a bocca al cognac da brindare la sera prima di mettersi a nanna?

Non male come approccio?, vero?
Modelli validi, non ti sembra? Pensa... aver passato al cinquantina, eppure continuare lo stesso... a battagliare su una parete rocciosa...
Riguardo alla
via del chiodo d?argento al Sass dla Crusc, non l?ho fatta e mi risulta che abbia una sola ripetizione. Mi hanno detto che è bella e dura, con passaggi ostici sia in libera che in artificiale. In particolare, pare che l?esposto traverso sopra i gialli sia alquanto ?scosceso?, oltre che poco proteggibile?
Del resto è una peculiarità di quel tipo di scalate... non sai mai dove vai a parare...
Se vuoi ti mando la relazione e lo schizzo della via.
Ciao
I.
?
Feo non era parole, non è parole ora nella mente. È mille fotogrammi nitidi, erano piccole attenzioni di ogni giorno o imprese che sono dei grandi. Mentre poco a poco dava vita a quel gigante che sonnecchia in tutti noi? Con ottimismo, con semplicità, con un fresco alito di ingenuità?
Mariano Frizzera
Graziano Maffei sulla
via del secolo in Marmolada.
Feo sulla
Don Chisciotte in Mamolada, il 17 luglio 1994, giorno in cui morì durante la discesa cadendo in un crepaccio...
