
Sabato, giornata plumbea, grigio, umido.
Dato che comunque non è certo una giornata da "prestazione", decidiamo di fare un giro in Valle a esplorare i settori meno accessibili e meno affollati, così tanto per fare se non altro una bella camminata.
E l'atmosfera è davvero magica: in Valle ci siamo praticamente solo noi, il silenzio è rotto solo dai nostri passi sui ghiaioni, e dal sussurrare del torrente a fondovalle.
L'autunno comincia a colorare di un rosso incredibile i cespugli di sommacco, e dalla foschia spunta come per magia la chiesetta, impossibilmente abbarbicata sui ghiaioni.
e tra una scarpinata e l'altra riusciamo a fare anche qualche tiro di corda su pareti deserte che spuntano dai fianchi della Valle
e "scopriamo" anche il Montasio (vai tu a sapere perchè i triestini l'hanno chiamato così), una incredibile lama di roccia che si protende nel vuoto per una trentina di metri, da cui ci si cala in doppia per poi risalire e tornare alla calata con un traverso dall'esposizione mozzafiato!