brookite ha scritto:[cut]
Per cui fare la falesia a pagamento, almeno qui in Italia, è giuridicamente quasi impossibile. E te lo dice uno che prima dell'arrivo della resina gli spit li comprava a pacchi...
ciao,
Mirco
per quanto possa valere come documento, in italia non esiste una legislazione a riguardo, ti incollo un estratto di un file che l'AIPIA ha sul suo sito (http: //
www.geocities.com/ a_garanzini/ aipia/ aipia.htm) e che mi sembra abbastanza chiarificatore riguardo alle responsabilitta' del chiodatore
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4 incidenti dovuti all?attrezzatura dei itinerari .
Come sappiamo le falesie attrezzate per l?arrampicata sportiva vengono attrezzate solitamente da associazioni , da gruppi , ma anche da singoli che facendosi capo degli intendimenti di appassionati
, sacrificando tempo e spesso denaro , ?spittano? nuovi itinerari per la gioia degli arrampicatori .
Tenendo presente che in alcune falesie l?attrezzatura è vecchia di decenni , visto e considerato che spesso un itinerario viene cominciato ma finito da persone diverse è sempre difficile risalire al responsabile della chiodatura . Nel malaugurato caso in cui si verifichi un incidente per distacco di un ancoraggio , occorrerà dimostrare se l?evento è dovuto ad un cattivo uso dello stesso da parte dell?arrampicatore oppure da una imperizia nel lavoro di colui che ha ?chiodato? l?itinerario o meglio ancora chi ha messo l?ancoraggio .
Venendo ad un esame specifico e soprattutto teorico dei possibili casi ed incidenti dovuti a tale attività , si cercherà di configurare le cause dell?evento e le possibili responsabilità , non dimenticando che il ?rischio accettato? e le ?regole del gioco? potranno ribaltare in qualsiasi momento tali riflessioni (questa affermazione si basa su una sentenza emessa nel 1958 dal senatore Avv. Renato Chiabon allora presidente del Consorzio Nazionale Guide e portatori C.A.I.).
1) Lo stato della chiodatura avrebbe dovuto far desistere l?arrampicatore dall?effettuare l?ascensione
2) E? chiaro che potrebbe esistere in capo al ?chiodatore? o alla società che ha curato la chiodatura una responsabilità civile per quanto riguarda l?evento dannoso ma è anche chiaro che tale servizio viene effettuato gratuitamente dalla associazione stessa che non chiede il pagamento di alcunchè ai frequentatori della parete. Proprio per la gratuità del servizio ed il libero accesso a tutti sarà difficile imputare la responsabilità all?associazione.
3) Nel caso in cui la società fa pagare una quota d?ingresso è responsabile civilmente dell?evento dannoso e dovrà risarcire il danno derivante da morte o da lesioni personali al danneggiato.
5 incidenti dovuti ai materiali usati per l?arrampicata
Nella categoria riguardante gli incidenti dovuti alla rottura o al cattivo funzionamento dei materiali utilizzati entra in gioco il costruttore con la cosidetta ?responsabilità per vizi della cosa?.
1) casi di rottura del materiale utilizzato durante l?attività sportiva .
2) incidente dovuto al cattivo funzionamento dei materiali .
Il produttore è responsabile per i danni causati da un difetto di fabbricazione del prodotto , tenuto conto dell?uso al quale il prodotto è destinato e dei comportamenti che , in relazione ad esso , si possono ragionevolmente prevedere (cosi Tribunale di Monza , sentenza 20 luglio 1993 , in attuazione alla normativa CEE 85/374). Il produttore sarà quindi responsabile civilmente e dovrà risarcire i danni patrimoniali subiti dal danneggiato derivanti da morte o da lesioni personali .
Si deve comunque sottolineare che il materiale d?arrampicata , anche se correttamente usato , è soggetto ad un rapido degrado.
Conclusioni
E? consigliabile l?esercizio dell?attività in palestre (naturali o artificiali) che siano frequentate conseguentemente controllate periodicamente . Esistono guide di quasi tutte le falesie esistenti sulle quali si può valutare a priori le difficoltà delle vie evitando spiacevoli inconvenienti in fase di
ascensione (è comunque sempre consigliato domandare ai frequentatori della falesia lo stato attuale della chiodatura). Ormai molti esperti arrampicatori si dedicano alla stesura di tali guide cercando di rendere uno sport così bello , a contatto e nel rispetto della natura, sempre più sicuro e praticabile per tutti .
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in sostanza, non avrei difficolta' a prendermi la responsabilita' di una chiodatura fatta a mestiere, perche non mi risulta che sia mai fatto male qualcuno, o addirittura morto, perche' e' venuta giu' una sosta o uno spitt messo ad "arte"; suppongo che, come "opera d'arte", si possa assicurare a basso prezzo per responsabilita' civili le attrezzature, visto il remotissimo caso in cui ci siano incidenti imputabili ad una cattiva installazione delle stesse, esattamente come si assicura un cartellone stradale, una palestra di arrampicata o un campo di calcetto.
[IMHO] a maggior ragione, se si garantisse un controllo ed una manutenzione costante alla chiodatura di una falesia, perche' non pagare? si creerebbe un buon indotto per gli "indigeni", come diceva l'inglese, e darebbe un valore aggiunto al sito.
