Il Golpe di Berlusconi

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Messaggioda Paolo Marchiori » gio ott 13, 2005 9:24 am

dieffe ha scritto:
Roberto ha scritto:E andate a votare alle primarie.

...un buon modo per raccogliere fondi x la campagna elettorale dei prodi unionisti....
In ogni caso riforma o non riforma, questa non poteva essere fatta a inizio legislatura, altrimenti avrebbe sconfessato il risultato delle votazioni che sono espressione della volontà della gente.
Maggioritario o proporzionale, chi se ne frega, l'importante è che chiunque salga al governo riesca e possa governare questo Paese


sbagliato, esistono delle regole, il vostro caro presidente le ha calpestate TUTTE da quando è "sceso in campo", la sua stessa presenza a capo del goveno è assurda.
Ora, siccome gli brucia il culo, ha trovato l'ennesimo trucchetto per fottere gli italiani. Il brutto è che il trucchetto va a massacrare la più basilare e prima regola della democrazia: chi ha più voti, vince.
Per cosa? Per amore del paese? NOn credo proprio....solo per tornacconto personale e sete di potere. E sfido chiunque a convincermi del contrario.
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basta scusanti!

Messaggioda pasasò » gio ott 13, 2005 9:37 am

Hai ragione, quando dici che informare in queste condizioni è un'utopia.


ERRATO! L'informazione, un'altra informazione è possibile.
Esempio: Lega Nord anno 1987 circa, i primordi.
Qui a Bergamo dal nulla al 20% medio provinciale, 40/50% in alcuni comuni?
Monopolio televisivo? Naaa! Monopolio radiofonico? Naaa!

Venivano distribuiti capillarmente volantini scritti semplicemente, con argomenti di interesse concreto (soldi/fisco/strumentalizzazione di paure reali e non discorsi spaccamaroni di liderscip) recanti la dicitura: per il tuo futuro passalo non buttare questo pezzo di carta ma passalo al tuo vicino di casa!

Un'efficacia comunicativa disarmante ed estremamente efficace!

Il centrosinistra non parla più alla gente e quando lo fa dice cose che sono una fotocopia sbiadita degli argomenti di destra... permettete che non si scelga l'originale?
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Messaggioda MarcoS » gio ott 13, 2005 9:43 am

dieffe ha scritto:
MarcoS ha scritto:governare si, ma COME?
COME hanno governato finora sti farabutti? ma piuttosto preferisco l'anarchia....o uno dei fetenti governi andreotti degli anni settanta...

Bella domanda...
...certo l'anarchia non mi sembra una soluzione.
Il mandato scade tra poco, agli elettori il compito di decidere se continuare con questa coalizione o passare la palla alla sx...certo chi fa opposizione ha il vantaggio di poter contestare l'operato del governo e la sinistra in questo è maestra, però un prodi al governo mi fa paura


UN PRODI AL GOVERNO TI FA PAURA!? UN PRODI AL GOVERNO TI FA PAURA!? e paura di cosa? MADDIOCANE!! ma pensi che sarebbe peggio dell'inqualificabile banda di farabutti che abbiamo adesso?
Se sei mona e credi in Dio, crederai nel Dio dei mona
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Messaggioda il.bruno » gio ott 13, 2005 9:58 am

Mi delude Buzz, con il quale difficilmente sono d'accordo, ma al quale in genere non posso non riconoscere una certa lucidità.
Al massimo si può dire che la modifica della legge elettorale è inopportuna, non che è illegittima. Il cambio delle "regole del gioco" (espressione a me odiosa, cosa fanno i politici, giocano a Monopoli o legiferano e governano per il bene di tutti?) è legittimo nel momento in cui si stanno rispettando (al di là di tutte le dichiarazioni faziose) le uniche regole esistenti e condivise, cioè le leggi dello stato e il regolamento parlamentare, altrimenti ognuno si inventa le sue regole con la scusa di poter accusare l'altro di ciò che vuole, ed allora sì che la democrazia va a farsi benedire.
Prova ne è che al termine della scorsa legislatura nella situazione speculare, irrealizzata per poca coesione della sinistra, le accuse che si scambiavano le due parti erano le stesse, ma a parti invertite. Vi riporto a proposito un articolo di qualche giorno fa comparso sul Corriere, che non lascia scampo a nessuno dei due schieramenti.

martedì, 4 ottobre, 2005
ELEZIONI
006
«Avanti da soli? Mai. Anzi, sempre»: le giravolte dei poli
L' Ulivo di 5 anni fa: nuova legge elettorale anche senza opposizione. E la Cdl: golpe legalizzato
IPOCRISIA POLITICA
«Sulla legge elettorale la maggioranza ha non solo il diritto ma il dovere di andare avanti, anche da sola!», tuona Gavino Angius. «Guai! Sarebbe un colpo di mano!», strilla Silvio Berlusconi. «Non si cambiano le regole a partita in corso!», ammonisce Pier Ferdinando Casini. «A questo punto, abbiamo il dovere di andare avanti da soli», tronca Clemente Mastella. Se non ci capite niente, tranquilli: è solo un collage di sentenze dette senza arrossire dai protagonisti dello scontro di oggi a parti rovesciate, quando le norme del voto voleva cambiarle la sinistra. Prova provata che da noi è ormai incontenibile, anche sui temi più seri, un' ipocrisia indecente e a tassametro. Che sfocia nella pura e cristallina malafede. Sia chiaro: è legittimo cambiare idea. Di più: è un segno di libertà. Un termometro della democrazia. Ma ci sono dei limiti di buon gusto. Per la delizia dei nostri lettori, di sinistra e di destra, vale la pena di ricordare cosa dicevano gli uni e gli altri (salvo eccezioni come Giuliano Amato) nell' autunno del 2000 quando, a pochi mesi dal voto che pareva già vinto dalla destra, la riforma elettorale voleva farla l' Ulivo. «Da parte nostra c' è la volontà di far votare gli italiani con una nuova legge elettorale e questa legge vogliamo farla con le opposizioni. Ma se verificassimo che da parte loro non c' è la volontà, dovremo decidere che fare e io credo che dovremo andare avanti da soli», diceva Dario Franceschini, oggi teorico che «la legge elettorale è una regola base della democrazia e va modificata solo con un' intesa bipartisan». Ed Enrico Boselli, che oggi denuncia come «una prepotenza» la voglia della destra di cambiare il Mattarellum parlando di «un tentativo tanto disperato quanto grave per le nostre istituzioni democratiche», spiegava al contrario: «Se il Polo continuerà a fare catenaccio dovremo scegliere tra far finta di nulla e prenderci la responsabilità di andare al voto con una legge che ha fallito o andare avanti da soli. E io credo che sarebbe un segnale di responsabilità». Idea condivisa (allora) da un sacco di alleati. Da Pietro Folena («Il centrosinistra può benissimo andar avanti da solo») ai Verdi con Grazia Francescato («Possiamo benissimo andare avanti da soli») e Maurizio Pieroni («A malincuore, ma a questo punto dobbiamo andare avanti da soli») e altri ancora. Dice oggi la sinistra: ma noi ci siamo fermati! Dice la destra: vi abbiamo fermati noi! Certo è che non meno stupefacente è il voltafaccia nella Cdl. Esattamente il 4 ottobre 2000 (buon compleanno alla coerenza!) i quattro leader del Polo arrivarono a firmare addirittura un comunicato congiunto: «Non esistono più le condizioni tecniche e politiche che consentano di proseguire nel confronto. Sarebbe quindi inaccettabile se in questa situazione la sinistra pensasse di potersi fare da sola la sua legge elettorale». Il già citato Casini, leader di quell' Udc che chiede oggi di cambiare le regole del voto, ironizzava: «E' comprensibile che Rutelli voglia vincere le elezioni e proponga di cambiare la legge ma nel mezzo della partita non si cambiano le regole». «Senza l' opposizione una nuova legge elettorale non si può fare», rincarava Fini. «Le regole della vita di un Paese non devono esser imposte dalla sopraffazione parlamentare», s' inveleniva Schifani. «Ci opponiamo a questo tentativo di golpe legalizzato! E' l' ennesima dimostrazione dell' incapacità di Veltroni e soci di accettare le regole di un confronto democratico!», ruggiva Maroni. «Se l' Ulivo dovesse provarci la nostra opposizione sarebbe durissima, in Parlamento e nel Paese», avvertiva Pisanu. «Non si cambia la legge elettorale a colpi di maggioranza», ammoniva Tremonti. «Questo è un profondo segnale di degrado istituzionale», discettava Urso. «Non si azzardino a tentare di approvare da soli la legge elettorale. Mobiliteremo i gruppi parlamentari e gli faremo vedere i sorci verdi», azzannava Selva. «Per noi è assolutamente inaccettabile, si va allo scontro», strepitava La Loggia. Quanto a Berlusconi, quel tentativo della sinistra lo indignava. «E' una legge per il suo bene e per il male del Paese!». «Siamo fuori tempo massimo e in campagna elettorale non si cambiano le regole!». Per non dire della reazione di Bossi, cui va riconosciuto d' essere oggi forse il più prudente tra i soci. Ringhiava allora: «Non si è mai visto che chi comanda possa cambiare la legge elettorale a campagna elettorale avviata. Rischia di spaccare in due il Paese». E cosa dimostrava, questa idea ulivista? Quello che lui diceva da sempre: «Hanno la mentalità nazista. Ora possono dimostrarlo. Vediamo se avranno il coraggio di approvarsi da soli la legge». Cinque anni dopo, in perfetta coerenza col capo, Roberto Calderoli sbraita: «Noi andiamo avanti!». Di più: il forzista Antonio Leone si spinge senza capogiri a dire addirittura che è l' opposizione «con un ostruzionismo cieco e la minaccia della piazza» a infliggere «un grave vulnus» alla democrazia. E mai nessuno che provi un brivido di imbarazzo. Gian Antonio Stella Franceschini nel 2000 Sulla legge elettorale dovremo andare avanti anche da soli Fini nel 2000 Non si può fare una nuova legge elettorale senza l' opposizione Folena nel 2000 Il centrosinistra può benissimo andar avanti da solo
Stella Gian Antonio


Per quanto riguarda il sistema elettorale, io sono favorevole al proporzionale, da prima che uscisse questa proposta, per i seguenti motivi:
- evita che chi prende meno voti popolari possa avere la maggioranza dei seggi in Parlamento, come avvenuto ad esempio nel 1996 (quindi dire che la nuova legge farebbe sì che chi ha meno voti vince è una castroneria colossale, anzi);
- con il premio di maggioranza garantisce la governabilità, infatti nella sostanza il metodo proposto è simile a quello in vigore attualmente nelle regioni, che si è dimostrato funzionare bene;
- garantisce delle corrette proporzioni tra i seggi assegnati alle diverse componenti di uno schieramento: attualmente le coalizioni devono decidere a tavolino chi candidare in ogni collegio (e dove sta la democrazia in questo?) e il potere ricattatorio dei piccoli partiti è tale da far sì che i piccoli partiti si trovino, in proporzione ai voti ricevuti, con molti più eletti rispetto ai partiti grossi (fate ad esempio un confronto tra il numero di deputati di FI e quelli dell'UDC), aumentandone il potere ricattatorio anche in Parlamento; con un sistema proporzionale, se uno prende il 25% e un altro il 5% il primo avrà comunque il quintuplo dei rappresentanti del secondo;
- con l'uninominale attualmente in uso la scelta dei candidati nei singoli collegi è totalmente in mano ai partiti, magari uno è di RC e non vorrebbe votare uno dell'UDEUR, ma si trova quello lì nel suo collegio; con il proporzionale almeno si riuscirebbe a scegliere quale partito votare.

Nella proposta di legge attualmente in discussione ci siano alcune cose che non mi convincono:
- il meccanismo delgi sbarramenti (1? 2? 3? 8O ) appare molto complicato, e una legge elettorale più trasparente è meglio è;
- non sono previste le preferenze, ma listini bloccati, con elezione in base al numero progressivo in lista, e questo lascia nelle mani dei partiti (e delle oligarchie che gli stanno dietro) la scelta dei rappresentanti del popolo; se pure più dispendioso per i candidati, io sono per le preferenze, così il popolo si sceglie lui chi eleggere all'interno della rosa proposta dalle diverse forze politiche.

Vi invito a discutere e riflettere sul tema non soltanto facendo vostri i titoli dei giornali, ma cercando di ragionare e far due conti sul merito dei diversi meccanismi di voto.
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Messaggioda Luca A. » gio ott 13, 2005 10:06 am

il.bruno ha scritto:Mi delude Buzz, con il quale difficilmente sono d'accordo, ma al quale in genere non posso non riconoscere una certa lucidità.
Al massimo si può dire che la modifica della legge elettorale è inopportuna, non che è illegittima. Il cambio delle "regole del gioco" (espressione a me odiosa, cosa fanno i politici, giocano a Monopoli o legiferano e governano per il bene di tutti?) è legittimo nel momento in cui si stanno rispettando (al di là di tutte le dichiarazioni faziose) le uniche regole esistenti e condivise, cioè le leggi dello stato e il regolamento parlamentare, altrimenti ognuno si inventa le sue regole con la scusa di poter accusare l'altro di ciò che vuole, ed allora sì che la democrazia va a farsi benedire.
Prova ne è che al termine della scorsa legislatura nella situazione speculare, irrealizzata per poca coesione della sinistra, le accuse che si scambiavano le due parti erano le stesse, ma a parti invertite. Vi riporto a proposito un articolo di qualche giorno fa comparso sul Corriere, che non lascia scampo a nessuno dei due schieramenti.

martedì, 4 ottobre, 2005
ELEZIONI
006
«Avanti da soli? Mai. Anzi, sempre»: le giravolte dei poli
L' Ulivo di 5 anni fa: nuova legge elettorale anche senza opposizione. E la Cdl: golpe legalizzato
IPOCRISIA POLITICA
«Sulla legge elettorale la maggioranza ha non solo il diritto ma il dovere di andare avanti, anche da sola!», tuona Gavino Angius. «Guai! Sarebbe un colpo di mano!», strilla Silvio Berlusconi. «Non si cambiano le regole a partita in corso!», ammonisce Pier Ferdinando Casini. «A questo punto, abbiamo il dovere di andare avanti da soli», tronca Clemente Mastella. Se non ci capite niente, tranquilli: è solo un collage di sentenze dette senza arrossire dai protagonisti dello scontro di oggi a parti rovesciate, quando le norme del voto voleva cambiarle la sinistra. Prova provata che da noi è ormai incontenibile, anche sui temi più seri, un' ipocrisia indecente e a tassametro. Che sfocia nella pura e cristallina malafede. Sia chiaro: è legittimo cambiare idea. Di più: è un segno di libertà. Un termometro della democrazia. Ma ci sono dei limiti di buon gusto. Per la delizia dei nostri lettori, di sinistra e di destra, vale la pena di ricordare cosa dicevano gli uni e gli altri (salvo eccezioni come Giuliano Amato) nell' autunno del 2000 quando, a pochi mesi dal voto che pareva già vinto dalla destra, la riforma elettorale voleva farla l' Ulivo. «Da parte nostra c' è la volontà di far votare gli italiani con una nuova legge elettorale e questa legge vogliamo farla con le opposizioni. Ma se verificassimo che da parte loro non c' è la volontà, dovremo decidere che fare e io credo che dovremo andare avanti da soli», diceva Dario Franceschini, oggi teorico che «la legge elettorale è una regola base della democrazia e va modificata solo con un' intesa bipartisan». Ed Enrico Boselli, che oggi denuncia come «una prepotenza» la voglia della destra di cambiare il Mattarellum parlando di «un tentativo tanto disperato quanto grave per le nostre istituzioni democratiche», spiegava al contrario: «Se il Polo continuerà a fare catenaccio dovremo scegliere tra far finta di nulla e prenderci la responsabilità di andare al voto con una legge che ha fallito o andare avanti da soli. E io credo che sarebbe un segnale di responsabilità». Idea condivisa (allora) da un sacco di alleati. Da Pietro Folena («Il centrosinistra può benissimo andar avanti da solo») ai Verdi con Grazia Francescato («Possiamo benissimo andare avanti da soli») e Maurizio Pieroni («A malincuore, ma a questo punto dobbiamo andare avanti da soli») e altri ancora. Dice oggi la sinistra: ma noi ci siamo fermati! Dice la destra: vi abbiamo fermati noi! Certo è che non meno stupefacente è il voltafaccia nella Cdl. Esattamente il 4 ottobre 2000 (buon compleanno alla coerenza!) i quattro leader del Polo arrivarono a firmare addirittura un comunicato congiunto: «Non esistono più le condizioni tecniche e politiche che consentano di proseguire nel confronto. Sarebbe quindi inaccettabile se in questa situazione la sinistra pensasse di potersi fare da sola la sua legge elettorale». Il già citato Casini, leader di quell' Udc che chiede oggi di cambiare le regole del voto, ironizzava: «E' comprensibile che Rutelli voglia vincere le elezioni e proponga di cambiare la legge ma nel mezzo della partita non si cambiano le regole». «Senza l' opposizione una nuova legge elettorale non si può fare», rincarava Fini. «Le regole della vita di un Paese non devono esser imposte dalla sopraffazione parlamentare», s' inveleniva Schifani. «Ci opponiamo a questo tentativo di golpe legalizzato! E' l' ennesima dimostrazione dell' incapacità di Veltroni e soci di accettare le regole di un confronto democratico!», ruggiva Maroni. «Se l' Ulivo dovesse provarci la nostra opposizione sarebbe durissima, in Parlamento e nel Paese», avvertiva Pisanu. «Non si cambia la legge elettorale a colpi di maggioranza», ammoniva Tremonti. «Questo è un profondo segnale di degrado istituzionale», discettava Urso. «Non si azzardino a tentare di approvare da soli la legge elettorale. Mobiliteremo i gruppi parlamentari e gli faremo vedere i sorci verdi», azzannava Selva. «Per noi è assolutamente inaccettabile, si va allo scontro», strepitava La Loggia. Quanto a Berlusconi, quel tentativo della sinistra lo indignava. «E' una legge per il suo bene e per il male del Paese!». «Siamo fuori tempo massimo e in campagna elettorale non si cambiano le regole!». Per non dire della reazione di Bossi, cui va riconosciuto d' essere oggi forse il più prudente tra i soci. Ringhiava allora: «Non si è mai visto che chi comanda possa cambiare la legge elettorale a campagna elettorale avviata. Rischia di spaccare in due il Paese». E cosa dimostrava, questa idea ulivista? Quello che lui diceva da sempre: «Hanno la mentalità nazista. Ora possono dimostrarlo. Vediamo se avranno il coraggio di approvarsi da soli la legge». Cinque anni dopo, in perfetta coerenza col capo, Roberto Calderoli sbraita: «Noi andiamo avanti!». Di più: il forzista Antonio Leone si spinge senza capogiri a dire addirittura che è l' opposizione «con un ostruzionismo cieco e la minaccia della piazza» a infliggere «un grave vulnus» alla democrazia. E mai nessuno che provi un brivido di imbarazzo. Gian Antonio Stella Franceschini nel 2000 Sulla legge elettorale dovremo andare avanti anche da soli Fini nel 2000 Non si può fare una nuova legge elettorale senza l' opposizione Folena nel 2000 Il centrosinistra può benissimo andar avanti da solo
Stella Gian Antonio


Per quanto riguarda il sistema elettorale, io sono favorevole al proporzionale, da prima che uscisse questa proposta, per i seguenti motivi:
- evita che chi prende meno voti popolari possa avere la maggioranza dei seggi in Parlamento, come avvenuto ad esempio nel 1996 (quindi dire che la legge fa sì che chi ha meno voti vince è una castroneria colossale, anzi);
- con il premio di maggioranza garantisce la governabilità, infatti nella sostanza il metodo proposto è simile a quello in vigore attualmente nelle regioni, che si è dimostrato funzionare bene;
- garantisce delle corrette proporzioni tra i seggi assegnati alle diverse componenti di uno schieramento: attualmente le coalizioni devono decidere a tavolino chi candidare in ogni collegio (e dove sta la democrazia in questo?) e il potere ricattatorio dei piccoli partiti è tale da far sì che i piccoli partiti si trovino, in proporzione ai voti ricevuti, con molti più eletti rispetto ai partiti grossi (fate ad esempio un confronto tra il numero di deputati di FI e quelli dell'UDC), aumentandone il potere ricattatorio anche in Parlamento; con un sistema proporzionale, se uno prende il 25% e un altro il 5% il primo avrà comunque il quintuplo dei rappresentanti del secondo;
- con l'uninominale attualmente in uso la scelta dei candidati nei singoli collegi è totalmente in mano ai partiti, magari uno è di RC e non vorrebbe votare uno dell'UDEUR, ma si trova quello lì nel suo collegio; con il proporzionale almeno si riuscirebbe a scegliere quale partito votare.

Nella proposta di legge attualmente in discussione ci siano alcune cose che non mi convincono:
- il meccanismo delgi sbarramenti (1? 2? 3? 8O ) appare molto complicato, e una legge elettorale più trasparente è meglio è;
- non sono previste le preferenze, ma listini bloccati, con elezione in base al numero progressivo in lista, e questo lascia nelle mani dei partiti (e delle oligarchie che gli stanno dietro) la scelta dei rappresentanti del popolo; se pure più dispendioso per i candidati, io sono per le preferenze, così il popolo si sceglie lui chi eleggere all'interno della rosa proposta dalle diverse forze politiche.

Vi invito a discutere e riflettere sul tema non soltanto facendo vostri i titoli dei giornali, ma cercando di ragionare e far due conti sul merito dei diversi meccanismi di voto.


Non illegittima, dato che in democrazia le leggi le fa la maggioranza, quand'anche fossero leggi ingiuste.
Inopportuna, quantomeno sì, messa in ballo a fine legislatura, portata avanti da una maggioranza che i sondaggi (UN TEMPO tanto cari al capo della maggioranza come indicatori della legittimità/ illegittimità a governare) danno in forte perdita.
Più che lecito è il sospetto che di fonte allo spettro di una colossale disfatta i membri del centrodestra si siano messi a tavolino per escogitare una legge meno punitiva per sè. Anche perché altrimenti non si spiegherebbe il granitico ricompattarsi, su questo tema, della coalizione di destra, parecchio divisa fino a ieri.
Quindi, Bruno, se non c'è una ILLEGITTIMITA' FORMALE, però accidenti...
"Quando saremo vecchi,
mi guiderai ai nostri antichi attacchi
e staremo lì a guardare in su".
(Dino Buzzati)
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Messaggioda Zio Vare » gio ott 13, 2005 10:15 am

il.bruno ha scritto:Al massimo si può dire che la modifica della legge elettorale è inopportuna, non che è illegittima.

L'unica cosa che può rendere una legge illegittima è l'incostituzionalità (e anche in questo sono stati maestri i nostri parlamentari), sappiamo benissimo che una legge votata dalla maggioranza per quanto sia inopportuna, fuori luogo, raffazzonata all'ultimo momento è formalmente leggittima.
Il fatto però che un governo faccia approvare dal parlamento una nuova legge elettorale a pochissimi mesi dalle elezioni, fregandosene completamente dell'opposizione parlamentare, peggiora ancora la situazione.
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Messaggioda BBB » gio ott 13, 2005 10:19 am

Echeccazzo! Leggere tutto non posso miccccca!

E' un golpe, poche balle.

E sapere che in quel governo c'è gente che per Berlusconi prova gli stessi sentimenti che provava Goebbles per Hitler, mi sgomenta.
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Messaggioda il.bruno » gio ott 13, 2005 10:20 am

Ormai mi sto abituando al fatto che lo scandalizzarsi non è un buon metro di giudizio, bisogna andare al di là dell'aspetto esteriore delle cose e vedere se al loro interno c'è qualcosa di utile. Queste cose in politica succedono e sono sempre successe, qui almeno accadono alla luce del sole.
Anche perchè, visto l'articolo, questo scandalismo di sinistra sull'illegittimità (o anche inopportunità) pare tanto una mossa da campagna elettorale, cosa che ai miei occhi lo rende una cosa poco seria.
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Messaggioda stefano michelazzi » gio ott 13, 2005 10:20 am

più che altro vien da chiedersi come mai bossi fini e berlusca stesso che furono i più grossi sostenitori del maggioritario(visto che all'epoca i loro numeri erano bassini e solo coalizzandosi riuscivano a sopravvivere) ora vogliono fare un passo indietro?
La coalizione è allo sfascio, com'era prevedibile per cui per non perdere nuovamente la possibilità di rimanere a galla (ora che i numeri sono più alti) tentano la mossa del ritorno al passato...
mi auguro solo che la gente ragioni ora che la pancia comincia a non essere più tanto traboccante...
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Messaggioda Buzz » gio ott 13, 2005 10:21 am

Io ricordo, ahimè, ciò che viene riportato nell'articolo.
Questo dimostra però solo l'assoluta pochezza morale della nostra classe politica tutta.

Non credo che la legge elettorale vada cambiata a seconda di chi governa.
Trasforma una essenzialità della democrazia: il voto, in una buffonata.


Anche a me non piacque la legge elettorale del 92.
Alla fine governava chi aveva più collegi e non più voti.

Ma vorrei chiarire un punto fondamentale.

Essere schifati da berlusconi e dalla banda di mascalzoni che lo spalleggia non vuol dire essere sempre, pedissequamente, totalmente d'accordo con gli altri.

Niente affatto!
Per me sono solo "meno peggio".

Il fatto è che la legge elettorale, gli altri, non l'hanno poi alla fine modificata e hanno perso le elezioni e si sono messi all'opposizione.

Il fatto è che alla fine, gli altri, la legge sul conflitto d'interessi che poteva far fuori berlusconi dalla politica non l'hanno fatta e berlusconi ha vinto le elezioni.

Gli "altri" sono spesso dei pagliacci, imbelli, rissosi, incapaci... ma forse solo perchè gli mancano le palle... riescono a non oltrepassare i limiti della decenza.

Limiti la cui esistenza berlusconi non concepisce proprio.

Le riforme elettorali si fanno a larga maggioranza. Coinvolgendo l'opposizione. E se ne dovrebbero fare il meno possibile, in ogni caso.
Ultima modifica di Buzz il gio ott 13, 2005 10:23 am, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda il.bruno » gio ott 13, 2005 10:21 am

Carlo78 ha scritto:Echeccazzo! Leggere tutto non posso miccccca!

va be, allora non pensare e adeguati a quel che ti dice il maiale più uguale degli altri
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Messaggioda Micol » gio ott 13, 2005 10:23 am

INVITO DI BERLUSCONI A MARGHERITA E UDEUR

Silvio Berlusconi ha manifestato ieri un grande ottimismo sul futuro della coalizione di centrodestra ed ha lanciato un invito a Margherita e Udeur: 'Stessi valori, entrino nella Cdl'. Il premier ha dichiarato alla stampa che 'sarebbe interessante' che questi due partiti 'venissero nel centrodestra . Per la verita' - ha aggiunto - non capisco cose c' e' che ci distanzia come valori. Loro stanno di la', con coloro che li hanno affossati, che hanno praticato teorie molto diverse, che hanno un' ideologia che fa a pugni con la loro'. Berlusconi - riferisce il Corriere della Sera - ha poi annunciato l'intenzione di introdurre, una volta approvata la legge elettorale, una sorta di regola di coalizione, un accordo politico che preveda il voto a maggioranza qualificata: 'Nel futuro, ogni decisione sorpresa solo in questo modo'. Su Repubblica si legge che il premier, nel corso dei tanti incontri pubblici di ieri, ha inoltre annunciato la sua disponibilita' a modificare la par condicio televisiva. I discorsi di ieri sono frutto - sottolinea il Giornale - di un ritrovato ottimismo, dovuto all' unita' dimostrata martedi' scorso dai suoi deputati, nel corso delle votazioni sulla riforma elettorale. Per il quotidiano milanese, Berlusconi e' talmente fiducioso che 'anche l' incidente alla caviglia sembra non dargli alcun fastidio'. Ma un primo contrattempo ha immediatamente scalfito l' allegria del presidente del Consiglio: Margherita e Udeur hanno seccamente replicato al suo invito, affermando - si legge su Repubblica - che 'non se ne parla nemmeno'.



Questo qui ha la faccia uguale al bu@o del cu@o!!


Scusate, una domanda. MA BERLUSCONI NON E' QUELLO CHE DICE SEMPRE DI FARE IL VOLERE DEI CITTADINI? MA I CITTADINI NON ERANO STATI CHIAMATI A VOTARE IN UN REFERENDUM PER ABOLIRE IL PROPORZIONALE? E IN BASE AI RISULTATI COSA VOLEVA LA MAGGIORANZA DEI VOTANTI? E ORA?

OT(sono anche dell'idea che se uno non va a votare al referendum, è un incosciente, se ne frega, quindi il quorum dovrebbe essere abolito, come succede in altri paesi più civili)

REFERENDUM 21 MAGGIO 2000: ABOLIZIONE VOTO PROPORZIONALE CAMERA

.
. .

REFERENDUM 21 MAGGIO 2000: ABOLIZIONE VOTO PROPORZIONALE CAMERA DEI DEPUTATI
Elettori
49.067.694
Votanti
15.918.748
% Votanti
32.4
Astenuti
33.148.946
% sugli Elettori
67,6
Voti Validi RISPOSTA AFFERMATIVA 11.637.524
% 82,0
RISPOSTA NEGATIVA 2.551.963
% 18,0
Totale
14.189.487
Voti non Validi Totale
1.729.261
% sui Votanti
10,9
Schede Bianche
1.231.529
% sui Votanti
7,7

Torna all'Elenco dei Referendum
.


X QUELLI CHE LO DIFENDONO, PER LO MENO SU QUESTO PUNTO....

ANDATE TUTTI CORTESEMENTE AFFANCULO!!!
Ultima modifica di Micol il gio ott 13, 2005 10:34 am, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda BBB » gio ott 13, 2005 10:28 am

il.bruno ha scritto:
Carlo78 ha scritto:Echeccazzo! Leggere tutto non posso miccccca!

va be, allora non pensare e adeguati a quel che ti dice il maiale più uguale degli altri


E' un golpe. :wink:

Si inizia così.
Se poi non hai una vera opposizione..............

Temo sempre di + che Vittorio Zucconi abbia ragione, sul fatto che scommetterebbe soldi sulla vittoria di Berlusca:
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Messaggioda il.bruno » gio ott 13, 2005 10:29 am

Buzz ha scritto:Io ricordo, ahimè, ciò che viene riportato nell'articolo.
Questo dimostra però solo l'assoluta pochezza morale della nostra classe politica tutta.

Non credo che la legge elettorale vada cambiata a seconda di chi governa.
Trasforma una essenzialità della democrazia: il voto, in una buffonata.

Anch'io sono d'accordo che non vada cambiata ogni 3x2, però tante volte si è detto che il mattarellum non funzionava, e tra pochi mesi si vota. Come si fa a dire che non è una priorità cambiare una legge che tutti dicono che non funziona prima della sua applicazione?
Secondo, il voto diventa una buffonata se la legge che lo regola è fatta male. A mia opinione per molti aspetti è meglio della precedente.

Buzz ha scritto:Le riforme elettorali si fanno a larga maggioranza. Coinvolgendo l'opposizione. E se ne dovrebbero fare il meno possibile, in ogni caso.

Allora bisognerebbe cambiare la costituzione e dire che la legge elettorale ha bisogno di una maggioranza di 2/3. Non so, bisognerebbe pensarci un po' su, vedere come funziona all'estero ed altre cose...
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Messaggioda Freespirit » gio ott 13, 2005 10:48 am

Roberto ha scritto:E andate a votare alle primarie.


andate andate, ma ricordate di portare un contributo di almeno 1 euro per poter votare!!!

:lol:
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Messaggioda pasasò » gio ott 13, 2005 10:49 am

La legge elettorale è assolutamente inopportuna, anche perchè i problemi del paese sono altri e ben più profondi. Inopportuna anche perchè volenti o nolenti il maggioritario era stato voluto con un referendum popolare che ora si vuole tradire, delegittimando ancora di più un istituto costituzionale fondamentale per le democrazie moderne.

Conscio che il cambiamento reale non verrà mai tramite l'attuale sistema partitico, e che per la trasformazione della società il piano politico-governativo è solo una condizione necessaria ma non sufficiente, quoto la teoria del "meno peggio" con delle riserve.

Che nello specifico italiano significano:
* nessun voto all'Ulivo salvo rpese di posizioni credibili contro la legge 30, 40, CPT e ritiro dei contingenti italiani dalle missioni contrarie alla carta ONU.

Eccheccazzo, il voto di sinistra se lo devono guadagnare!
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Messaggioda dieffe » gio ott 13, 2005 11:11 am

il.bruno ha scritto: Queste cose in politica succedono e sono sempre successe, qui almeno accadono alla luce del sole.
Anche perchè, visto l'articolo, questo scandalismo di sinistra sull'illegittimità (o anche inopportunità) pare tanto una mossa da campagna elettorale, cosa che ai miei occhi lo rende una cosa poco seria.

Quoto in toto
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Messaggioda Roberto » gio ott 13, 2005 11:16 am

dieffe ha scritto:
Roberto ha scritto:E andate a votare alle primarie.

...un buon modo per raccogliere fondi x la campagna elettorale dei prodi unionisti....
In ogni caso riforma o non riforma, questa non poteva essere fatta a inizio legislatura, altrimenti avrebbe sconfessato il risultato delle votazioni che sono espressione della volontà della gente.
Maggioritario o proporzionale, chi se ne frega, l'importante è che chiunque salga al governo riesca e possa governare questo Paese
Un euro a voto non è raccogliere fondi, ma pagarsi il diritto al voto alle primarie. Non sarà una bella cosa, ma queste cose costano.
Chiunque sale al goverono?.... Se risale la destra te lo puoi scordare il "governare" il paese, al massimo avremo lo sfuttare!
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Messaggioda Paolo Marchiori » gio ott 13, 2005 11:23 am

dieffe ha scritto:
il.bruno ha scritto: Queste cose in politica succedono e sono sempre successe, qui almeno accadono alla luce del sole.
Anche perchè, visto l'articolo, questo scandalismo di sinistra sull'illegittimità (o anche inopportunità) pare tanto una mossa da campagna elettorale, cosa che ai miei occhi lo rende una cosa poco seria.

Quoto in toto


ALLORA VISTO CHE LE FANNO ALLA LUCE DEL SOLE E LECITO CHE LE FACCIANO???

Perchè non vi sbrigliate da sta c***o di logica destra vs sinistra? Indipendentemente dal colore questo governo le sta studiando tutte x fotterci! Su questo bisognerebbe parlare e non dire "anche la sinistra, anche la sinistra". c***o SE NE FREGA ANCHE LA SINISTRA!! ADESSO C'E' LA DESTRA AL GOVERNO, E SON LORO CHE ADESSO GIOCANO SPORCO!!!!!!
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Messaggioda Freespirit » gio ott 13, 2005 11:36 am

Roberto ha scritto:
dieffe ha scritto:
Roberto ha scritto:E andate a votare alle primarie.

...un buon modo per raccogliere fondi x la campagna elettorale dei prodi unionisti....
In ogni caso riforma o non riforma, questa non poteva essere fatta a inizio legislatura, altrimenti avrebbe sconfessato il risultato delle votazioni che sono espressione della volontà della gente.
Maggioritario o proporzionale, chi se ne frega, l'importante è che chiunque salga al governo riesca e possa governare questo Paese
Un euro a voto non è raccogliere fondi, ma pagarsi il diritto al voto alle primarie. Non sarà una bella cosa, ma queste cose costano.
Chiunque sale al goverono?.... Se risale la destra te lo puoi scordare il "governare" il paese, al massimo avremo lo sfuttare!


pagare il diritto di voto???

e poi predicano diritti per tutti...

come fai a dire che non è una raccolta fondi per la campagna elettorale?

si sa già che il leader del centrosinistra sarà Prodi, perchè fare sta pagliacciata???

ricordo che il contributo non è di un euro, ma è scritto "minimo" un euro...costa caro quel pezzo di carta!!!
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