ram| ha scritto:mi ricordo quella volta che eravamo io, sharma, huber e manolo ma loro non si alzavano da terra. ecc.
r
C'era anche mia nonna, aqquella volta.
Ad ogni modo continuo a non capire.
Ma questa relazione algebrica:
x-2=y
(dove x=grado consolidato (risata plateale) in falesia, ed y= grado massimo ammesso in montagna)
dov'è che starebbe scritta?
Nel grande libro della montagna, scritto da uno storico noto contemporaneo?
Già, ma dimenticavo: l'ottoa consolidato ormai è roba da serie zeta. Gli ottoa consolidati ce li hanno tutti, ottoa è un gradello squallido...(sarcasmo pessimo, ma ci vuole).
Secondo me è una minchiata feroce.
Vorrebbe dire che siamo tutti uguali, stesso pensiero, stessa capacità fisica. E che le vie sono tutte uguali, fessure, tetti, tacche, svasi, tutte uguali, in apertura.
La storia mi pare abbia mostrato ben altro, sulle capacità umane versus prestazioni atletiche.
Se fosse come dite (quasi) tutti qui, vorrebbe dire che non potrebbero esistere i record del mondo, nè quelli attesi, ma soprattutto quelli "inattesi".
Parlando di alpe, mi pare che, un nome a caso, Maurizio Giordani facesse esattamente quello che faceva in falesia, in montagna, se non meglio.
Parliamo di Messner? Passiamo a Mittersteiner? Ma io non sono uno storico. Sicuramente qualcuno qui sa molto di più, se si vuole tornare a GiovanniBattista Vinatzer, passando per Riccardo CAssin.
Boh.
A mio avviso troppe sfaccettature possiede lo sport alpino per ridurlo a due conti della serva. Troppe situazioni forzanti esterne oggettive per piallarlo a semplice perfomance ripetitive.
Ricordo, comunque, ai più, che la sconosciuta cordata Bole-Sterni in tempi preistorici salì per prima, a vista, ed nel più bello stile montano, ovvero in alternata, la via del Pesce in Marmo, tutta. Quando mi pare che nomi ben più portentosi con gradi consolidatissimi e noti siano tornati indietro, in modalità anche poco ortodossa.
Mi pare.
Quindi.
Il primo che ripeterà 'sta c@zzo di Women and Chalk, parlerà, se avrà voglia, anche nel merito dei gradi, oltre ad altro.
Sul fatto che 'sto povero cristiano d'un Bole possa essersi sbagliato di ungradoemmezzo su una via, occhei, vogliamo tagliargli le mani? Quanti errori nel bene e nel male di questo genere ci sono sulle Alpi? 2? o 2000?
Eppoi, qualcuno si è preso la briga di sentire il signor Bubu Bole e chiedergli lumi su questa anomala gradazione sulla Esfinge?
Per ora, a mio avviso, Bubu Bole limitiamoci a guardarlo, e, se possibile, apprezzarlo, senza bave ma senza neppure insinuazioni fastidiose.