da supergiovane » gio set 22, 2005 14:58 pm
Quando ho detto che un gruppo vale l'altro per trovare amici con cui andare in montagna mi riferivo ad ogni associazione: CAI, oratorio, colleghi, compagni di scuola, dopolavoro, ecc.... E' chiaro che poi uno si troverà meglio con certe persone rispetto che con altre ed andrà con chi si troverà meglio! Per mio conto, sono andato al CAI per imparare ad andare in montagna in sicurezza, per imparare le manovre fondamentali di sicurezza. Poi lì ho trovato istruttori e compagni di corso con cui ho legato maggiormente e che sono diventati anche cari amici. Con altri invece no, ma solo perchè è così che vanno i rapporti umani, in generale.
E per quanto riguarda il fatto che devi essere donna per essere seguita nei corsi... secondo voi è diverso negli altri ambienti? Oppure ovunque si trova chi è più corretto e professionale e chi è più arrapato?
A mio parere qui si critica in toto il CAI senza vedere i suoi pregi ed i suoi difetti specifici, senza invece riuscire a capire che certi compartamenti non sono del CAi, ma di ogni persona che si può trovare in giro. E come ho già detto, il CAI è fatto di persone...
Per quanto riguarda la trafila per diventare istruttore (qui parlerò di alpinismo, i criteri generali valgono anche per lo scialpinismo e per l'arrampicata libera).
Solitamente uno inizia a partecipare ai corsi come allievo. Ai più preparati e dotati per l'alpinismo viene proposto di fare l'aiuto istruttore negli anni successivi. Solitamente l'anno seguente i nuovi aiuto istruttori fanno cordata a sè per migliprarsi e per non avere subito la responsabilità di accompagnare un allievo. Negli anni successivi invece si comportano come normali istruttori. Poi, dopo aver consolidato la propria esperienza, sia personale sia come istruttore all'interno di una scuola, possono partecipare al corso per diventare Istruttore Regionale. A questo corso si accede dopo aver presentato un curriculm minimo di salite individuali e di didattica all'interno di una scuola. Il termine "Regionale" può racchiudere più regioni, come ad esempio Liguria-Piemonte-Valle d'Aosta. Poi si segue un perscorso formativo che verte su diversi argomenti, dopo il quale si viene esaminati. Una volta conseguito il titolo di Istruttore di Alpinismo (IA) si può partecipare al corso per diventare Istruttore Nazionale di Alpinismo (INA). In questo caso la commissione giudicante non è più a livello regionale ma a livello nazionale.
I gradi. Per diventare IA bisogna sapersi muovere (bene ed in sicurezza) da capocordata su vie di roccia da proteggere di V+/VI e su vie di ghiaccio/misto di D. Per diventare INA, su vie da proteggere col 6a obbligatorio e su vie di ghiaccio/misto sul D+. Superare queste difficoltà non basta a diventare istruttori se non si conoscono molto bene le manovre di autosoccorso della cordata.
"Un paesaggio non è di certo ciò che si vede soltanto con gli occhi" Anonimo