k2-la verità

Alpinismo sulle Alpi ed extraeuropeo, ghiaccio, cascate ecc.

Messaggioda checco 1987 » lun set 19, 2005 16:02 pm

Luca A. ha scritto:Io sono socio CAI da tre anni... ma confesso che lo sono solo per usufruire degli sconti nei rifugi (ormai sono sconti molto ridotti, ma per i pernottamenti ne vale ancora la pena) e per l'assicurazione. Nonchè perché non mi dispiace leggere la stampa sociale; ogni tanto sulla "Rivista" si trova qualcosa di interessante.
Ma non frequento per nulla l'associazione.
Quello che mi garba poco del CAI è la sua struttura gigantesca e complicata: fa venire il mal di testa leggere le cronache dei convegni, gli organigrammi, il numero delle varie commissioni... peggio che un ministero.
Altra cosa: il CAI è una potenza (basta guardare i numeri) e ha un sacco di agganci politici, però mi sembra che faccia troppo poco per la difesa della montagna, dell'ambiente, ecc. Non sfrutta a dovere la sua forza numerica e politica.
Boh! Continuerò ad essere socio nel modo che ho detto sopra, ma non gli sono affezionato. Un po' come essere soci ACI...


anch'io ne sono convinto. essere tesserati offre vantaggi e sconti vari (anche se non sempre :? ). per il resto, sarà una mia opinione, ma ho sempre visto l'alpinista dal CAI come quello che si fa la sua via di IV e che poi si scola un fiasco di vino al rifugio facendo baldoria con gli amici. E fin qui niente di male; poi però se la prende con chi corre in montagna, con chi pensa (anche) alla performance [v. a proposito al dibattito sull'ultimo AlpWall]... e con tutti i "non CAI"...
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Messaggioda n!z4th » lun set 19, 2005 17:48 pm

io ho il mio gruppo per camminare e mi trovo bene cosi comè...
ma ho una mia idea...
uno che non ha gruppo a cui piace camminare seriamente e fare escursioni su ghiaccio o simili al CAI non trova qll che cerca...cioè...qll che frequento io mi sembra zeppo di anzianotti a cui piace cercar funghi...non si troverebbe nessuno con cui andare a fare cordate o scalate...mi sbaglio o no??


bho...
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Messaggioda supergiovane » mar set 20, 2005 14:29 pm

Anch'io "Bonattiano" al 100%...

Socio CAI da 15 anni... ed istruttore regionale da 4...

Credo che sia stupida e senza fondamento ogni critica generalizzata sul CAI. E' un'associazione fatta di persone, e quindi è normalissimo trovare "buoni" e "cattivi" a tutti i livelli.
Il CAI ha enormi pregi, anche se purtroppo vengono offuscati da certe iniziative e scelte prese dalla sede centrale, dove purtroppo vi sono persone alle quali la montagna non interessa granché perché lanciati verso fini più politici.
Questo però accade anche a livello sezionale. Per fortuna nel tempo rimangono quasi sempre le cose positive...
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Messaggioda n!z4th » mar set 20, 2005 15:54 pm

io stimo il cai e mi hai insegnato tante cose ma credo che chi sia alla ricerca di un gruppo per fare escursioni abbastanza impegnative, qui non trova nessuno...cioè...mia esperienza...io non ho ancora trovato nessuno con cui aggregarmi...per fortuna ho il mio di gruppo...ma chi non ce l'ha...???

:cry: :cry: :cry:
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Messaggioda supergiovane » mar set 20, 2005 16:00 pm

Se la questione è trovare un gruppo di amici con cui fare belle esperienze, uno vale l'altro, anche i gruppi con cui fare dei bei droga party! :wink: :wink: :wink:
Il CAI deve essere innanzi tutto un'associazione che deve portare avanti dei propositi che si è prefissata in partenza, nel rispetto delle persone e della natura. Tutto qui.
Gli amici poi uno se li fa dove vuole/riesce. Molti dei miei compagni, che sono anche amici, li ho conosciuto 9 anni fa quando ho fatto il corso come allievo ad Aosta. Con molti altri ho fatto conoscenza al di fuori del CAI. Credo che sia normale, no?
Per quanto riguarda le cose difficili... anche lì non c'entra il CAI, ma chi incontri sulla tua strada.
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Messaggioda n!z4th » mar set 20, 2005 16:04 pm

lo spero tanto per chi viene al cai sperando di trovare compagni...

saluto il mio gruppo intanto...ciao luca,marco,stambek,pavel.

la prossima?monte rosa???
ciauz!
che bravo che sono...pure il saluto dal forum...un po come in tv... :lol: :lol:
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Messaggioda n!z4th » mar set 20, 2005 16:09 pm

che un gruppo vale l'altro non sono troppo d'accordo...coi miei amici ci conosciamo,abbiamo ormai gli stessi ritmi,facciamo le pause quando ci serve,sappiamo dove uno va forte e dove uno magari rallenta un po,...mi è capitato di andar con gente che conoscevo ma con cui non ho mai fatto scalate...che supplizio...

secondo voi?
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Messaggioda Royaloak » mar set 20, 2005 17:26 pm

non hai tutti i torti.
non andar da solo.
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Messaggioda elite 1972 » mer set 21, 2005 14:28 pm

sono andato all'ultimo incontro di Bonatti a Sirtori dove ha presentato due ultreriori foto che documentano ancora (come se ce ne fosse bisogno) la verità dei fatti...che sta tutta dalla sua parte, è incredibile come a tanti anni di distanza compagnoni ma ancor di più lacedelli (forse per l'arterio sclerosi poverello) si ostini a difendere la sua versione.

Sono iscritto al CAI da quando vado in montagna, solo per la reciprocità e per l'assicurazione...ma non ho mai frequentato la sezione, ho fatto il corso AR1 e stop, ma sono stato trattato meglio (ed è tutto dire) ai corsi della SMALP, altro che nonnismo, l'unica possibilità che hai nella sezione (e mi dicono che è ancora così) è quella di leccare il culo ai vari istruttori(cosa che non mi riesce bene con nessuno)...non per caso la quasi totalità degli allievi che ha l'"onore" di accompagnare gli istruttori nelle uscite postcorso è di sesso femminile...sbatti le ciglia e avrai in omaggio la salita allo spigolo!
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Messaggioda n!z4th » mer set 21, 2005 16:43 pm

mi faccio donna :wink: :cry:
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Messaggioda gasherbrum3 » mer set 21, 2005 22:36 pm

Bonattiano doc.
Iscritto CAI anche se alle gite loro non partecipo, non fanno cose che mi interessano.
l'unica possibilità che hai nella sezione (e mi dicono che è ancora così) è quella di leccare il culo ai vari istruttori(cosa che non mi riesce bene con nessuno)...non per caso la quasi totalità degli allievi che ha l'"onore" di accompagnare gli istruttori nelle uscite postcorso è di sesso femminile...sbatti le ciglia e avrai in omaggio la salita allo spigolo!

Come si diventa istruttori?
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Messaggioda elite 1972 » gio set 22, 2005 9:38 am

da quel che ne so per essere istruttori sezionali basta arrampicare sul VI fare qualche uscita durante l'anno ma soprattutto rispettare la regola di cui sopra :wink: e non sto parlando di quella di essere del gentilsesso.
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Messaggioda supergiovane » gio set 22, 2005 14:58 pm

Quando ho detto che un gruppo vale l'altro per trovare amici con cui andare in montagna mi riferivo ad ogni associazione: CAI, oratorio, colleghi, compagni di scuola, dopolavoro, ecc.... E' chiaro che poi uno si troverà meglio con certe persone rispetto che con altre ed andrà con chi si troverà meglio! Per mio conto, sono andato al CAI per imparare ad andare in montagna in sicurezza, per imparare le manovre fondamentali di sicurezza. Poi lì ho trovato istruttori e compagni di corso con cui ho legato maggiormente e che sono diventati anche cari amici. Con altri invece no, ma solo perchè è così che vanno i rapporti umani, in generale.
E per quanto riguarda il fatto che devi essere donna per essere seguita nei corsi... secondo voi è diverso negli altri ambienti? Oppure ovunque si trova chi è più corretto e professionale e chi è più arrapato?
A mio parere qui si critica in toto il CAI senza vedere i suoi pregi ed i suoi difetti specifici, senza invece riuscire a capire che certi compartamenti non sono del CAi, ma di ogni persona che si può trovare in giro. E come ho già detto, il CAI è fatto di persone...

Per quanto riguarda la trafila per diventare istruttore (qui parlerò di alpinismo, i criteri generali valgono anche per lo scialpinismo e per l'arrampicata libera).
Solitamente uno inizia a partecipare ai corsi come allievo. Ai più preparati e dotati per l'alpinismo viene proposto di fare l'aiuto istruttore negli anni successivi. Solitamente l'anno seguente i nuovi aiuto istruttori fanno cordata a sè per migliprarsi e per non avere subito la responsabilità di accompagnare un allievo. Negli anni successivi invece si comportano come normali istruttori. Poi, dopo aver consolidato la propria esperienza, sia personale sia come istruttore all'interno di una scuola, possono partecipare al corso per diventare Istruttore Regionale. A questo corso si accede dopo aver presentato un curriculm minimo di salite individuali e di didattica all'interno di una scuola. Il termine "Regionale" può racchiudere più regioni, come ad esempio Liguria-Piemonte-Valle d'Aosta. Poi si segue un perscorso formativo che verte su diversi argomenti, dopo il quale si viene esaminati. Una volta conseguito il titolo di Istruttore di Alpinismo (IA) si può partecipare al corso per diventare Istruttore Nazionale di Alpinismo (INA). In questo caso la commissione giudicante non è più a livello regionale ma a livello nazionale.
I gradi. Per diventare IA bisogna sapersi muovere (bene ed in sicurezza) da capocordata su vie di roccia da proteggere di V+/VI e su vie di ghiaccio/misto di D. Per diventare INA, su vie da proteggere col 6a obbligatorio e su vie di ghiaccio/misto sul D+. Superare queste difficoltà non basta a diventare istruttori se non si conoscono molto bene le manovre di autosoccorso della cordata.
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Messaggioda Enzolino » gio set 22, 2005 16:26 pm

Scusate, ma non pensate che essere iscritti al CAI, fruirne i vantaggi e poi criticarlo sputando nel piatto in cui si mangia, senza contribuire affatto almeno a livello sezionale, sia un comportamento da "parassita"? :D
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Messaggioda Teo74 » gio set 22, 2005 16:55 pm

Ciao a tutti, premetto che sono socio CAI da quasi 20 anni e frequento saltuariamente alcune attività della mia sezione, dove tra l'altro ho conosciuto un gruppo di amici con cui facciamo diverse uscite anche per conto nostro.
Non ho particolari conoscenze sulla struttura centrale del CAI e sull'apparato burocratico connesso, ma mi sento di fare una considerazione: nessuno di voi (in particolare dei non iscritti al CAI) utilizza i rifugi del CAI? Le quote di iscrizione al CAI sono in buona parte utilizzate anche per mantenere queste strutture che con i soli introiti della loro attività difficilmente potrebbero far fronte agli elevati costi di gestione (soprattutto in occasione dei grossi lavori di manutenzione straordinaria). Se non ci fosse il CAI, in diversi località, soprattutto di alta montagna, non ci sarebbe alcun punto di appoggio.
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Messaggioda n!z4th » gio set 22, 2005 17:17 pm

A mio parere qui si critica in toto il CAI senza vedere i suoi pregi ed i suoi difetti specifici, senza invece riuscire a capire che certi compartamenti non sono del CAi, ma di ogni persona che si può trovare in giro. E come ho già detto, il CAI è fatto di persone...



ricordo che non lo stavo criticando...



altra cosa...la storiella del istruttore me gusta davvero...
un pensierino ce lo faccio...chissa magari...
credo pero che non basti saper scalare...saranno sicuramente richieste anche doti umane e bisogna saper comportarsi bene in situazioni di panico.
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Messaggioda supergiovane » ven set 23, 2005 9:25 am

Non mi riferivo esclusivamente a te, ma davo una risposta anche alle altre persone che sono intervenute.

Per diventare istruttori bisogna saper fare (arrampicare e realizzare le manovre di autosoccorso) e saper spiegare. E' ovvio che bisogna essere almeno buoni alpinisti, ma bisogna essere anche in grado di saper trasmettere agli allievi le proprie conoscenze. Saper affrontare in modo razionale situazioni critiche rientra nel bagaglio di ogni alpinista, ancor più in quello di istruttori e, ovviamente, guide alpine.
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Messaggioda elite 1972 » ven set 23, 2005 9:43 am

Enzolino ha scritto:Scusate, ma non pensate che essere iscritti al CAI, fruirne i vantaggi e poi criticarlo sputando nel piatto in cui si mangia, senza contribuire affatto almeno a livello sezionale, sia un comportamento da "parassita"? :D


no senti per gli euro che pago per la tessera che per me non sono pochi non credo che l'appellativo di parassita sia giusto.
Aiutare in sezione? Ma se la mia assomiglia al Rotary tanto è chiusa e snob!
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Messaggioda supergiovane » ven set 23, 2005 10:29 am

Allora, se non ti va bene, cerca tu in prima persona di cambiare le cose. Magari partecipando alle riunioni del direttivo o quando si tratta di eleggere delle cariche amministrative all'interno della sezione.
Non basta criticare e non far nulla. Una volta che sarai "dentro" qualcosa (direttivo, scuola di alpinismo, scuola di scialpinismo, ecc...) allora potrai dire la tua e fare qualcosa di concreto per cambiare la natura da "Rotary".
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Messaggioda n!z4th » ven set 23, 2005 12:28 pm

non hai tutti i torni super...
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