dags1972 ha scritto:stefano michelazzi ha scritto:il.bruno ha scritto:stefano michelazzi ha scritto:la cgil non si è esposta nè per il sì nè per il no al referendum,lasciando democraticamente il diritto di scelta, ma ha invitato tutti ad andare a votare per esercitare un diritto acquisito che qualcuno furbescamente vuole eliminare...e questo ovvero la difesa dei diritti e della democrazia fa parte dello statuto stesso della cgil.
E io liberamente stavolta scelgo di non votare. Se la CGIL difende anche questa libera scelta, tante scuse. Se no, dov'è la libera scelta?
la propria libertà finisce dove inizia quella degli altri!
mai sentita questa frase? epure è il concetto base della democrazia.
Il referendum è un concetto costituzionale, istituito da uomini liberi in un paese libero, scegliere di non esercitare questo diritto è una libera scelta, non esercitare questo dirittolimitando le libertà degli altri, contribuendo a minare le basi stesse della democrazia, è segno di prepotenza ed inciviltà.
Si può votare sì o si può votare no...non votare non significa esprimersi, come qualcuno vuol far credere, significa tentare di debellare quelle regole che impediscono ai furfanti di decidere senza doversi giustificare davanti al paese.
L'astensione ed il NO al fine del risultato sono uguali, ma l'astensione toglie significato al referendum relegandolo a chiacchiera inutile, etichetta che la voce dei cittadini non merita di certo, a meno di non considerarsi un popolo di pecore!
Ciao Stefano, ormai per questi referendum quorum o non quorum si o no ...è un non problema la legge in questo finale di legislatura inizierà il travaglio della modifica, e nel 2006 lo continuerà...e la legge sarà modificata.
ammesso che il quorum sia raggiunto....bisognerà andare a vedere con quali percentuali il sì avrà vinto....perchè alla fine tutti vinceranno scindendo, analizzando, facendo calcoli....
quorum appena raggiunto...indipendemente dalla percentuale dei sì...i no e gli astensionisti potranno dire di avere la maggioranza del paese ...poche modifiche....non "etiche"
quorum superato alla grande...qualche modifica in più....ma nel 2006 la legge sarà sempre un bel compromessone storico tra i due poli
qualsiasi modifica "sostanziale" scatenerà una ridda di referendum...meglio una legge che mortifichi un pò tutte le posizioni, ma che sia accettata da tutti che una legge iper-cattolica o iper-laica
in un senso o nell'altro, ma che dia certezze.... ( e magari con una bella modifica alle leggi sulle adozioni)
su alcuni concetti che esprimi sono d'accordo con te, su altri assolutamente no.
La legge verrà cmq modificata e siamo d'accordo, ma ciò non toglie che per arrivare a questo si è dovuti ricorrere ad un referendum. Per quale motivo la messa in discussione dei punti referendari è stata sempre rifiutata, ed adesso così candidamente molti di quelli che prima rifiutavano ora parlano già di modifica futura?
Come puoi vedere dai vari post che ho scritto sull'argomento, poche volte mi sono espresso sulla materia stessa del referendum, quella in svariati modi è stata spiegata su tv giornali e quant'altro, non ultimo il forum stesso.
Il problema di questo referendum alla fine non è la motivazione ufficiale, ma è l'esistenza stessa della pratica referendaria, in un momento in cui la maggioranza sta pensando a cambiare la costituzione...
A quanti è venuto in mente che questi due temi stanno maturando praticamente assieme?
Quanti hanno pensato che puzzava il fatto che venissero contestati i referendum sobillando l'astensione, per dimostrare che la costituzione è da cambiare, con buona pace probabilmente della chiesa che potrebbe in questo modo saltare a piè pari i vari concordati?
Non sarà soltanto una questione di modifiche più o meno consistenti, il risultato che avremo alla fine, ma una spallata più o meno grossa a quello scoglio che ancora riesce a far barriera contro i tentativi di destabilizzazione del paese.
Scommettiamo che non mancherà molto dal sentire il politico di turno che porterà ad esempio la "cagnara" di questo referendum per dire che è una pratica inutile e che è meglio spender i soldi in altro modo...
Intanto senza referendum di alcun genere i signori parlamentari si sono aumentati lo stipendio di ben più, dello stipendio medio mensile di un italiano medio...