Ennesimo disservizio

Area di discussione su argomenti di montagna in generale.

Ennesimo disservizio

Messaggioda Andrea Orlini » mer apr 06, 2005 16:35 pm

Questa è solo cronaca.
Approfitto del forum, come ho fatto in altre occasioni, perchè lo ritengo uno spazio d'informazione libero da ogni condizionamento e censura.
Tutto ciò non lo posso pubblicare sul quotidiano della mia città perchè i miei interventi sono ormai censurati; sul forum navigano miei concittadini ma anche agli altri può tornare utile sapere certe cose.

Il sabato di due settimane fa mi trovavo in Val Rosandra con un volontario della stazione di Trieste CNSA per verificare l'attendibilità della scomparsa di una persona.
All'improvviso il cellulare squilla e dall'altra parte il 118 mi avverte di un incidente in Val Rosandra, senza però avere notizie precise del luogo.
Riesco a parlare con i compagni del caduto e, riconosciuto il luogo, avviso il 115 dandogli appuntamento in un certo posto.
Mentre il mio compagno si appresta a montare gli ancoraggi principali, io raggiungo la persona e ne constato le condizioni.
Caviglia rotta, trauma cranico con ferite lacero contuse, stato confusionale evidente tale da ricordare solo il suo nome.
Era caduto in verticale da una decina di metri.
Richiamo il 118 comunicando le condizioni e richiedo l'intervento dell'elisoccorso regionale 118 con sede a Udine.
Con mia grande sorpresa (ma neanche tanta!) mi dicono che è già attivato l'elicottero dei VV F di Mestre, come da procedura.
Vi risparmio quello che è successo nelle successive due ore.

Dico solo che il 118 Trieste ha preferito attivare un elicottero dei VV F, sprovvisto di alcuna attrezzatura sanitaria a bordo, che impiega 1 ora x arrivare a TS, piuttosto di un eliambulanza con a bordo un tecnico CNSA che sarebbe arrivata in 20 min.

Che il personale 118 sul posto non aveva idea di quali attrezzature sanitarie ci fossero a bordo (nessuna...); non aveva mai indossato un imbragatura né tantomeno era stato calata con una corda.
Ma sul quotidiano appare che era intervenuto un personale specializzato per le zone impervie.

Che questo trattamento sarebbe stato lo stesso anche se ci fosse stata una patologia più grave.

Che il personale 118 non sapeva come muoversi e immobilizzare il ferito in tale situazione perchè alla prima esperienza.

Non mi attendo risposte, ma ritengo, come altre volte ho sostenuto, che tutti voi utenti ne siate informati.
Andrea
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Messaggioda quilodicoequilonego » mer apr 06, 2005 16:41 pm

...gli è andata bene che non era in condizioni più gravi. Condivido il tuo rimprovero, i mezzi adeguati li useranno a fare l'eliski :x
enzo
Avè rot le bale, basta spit 'n Dolomiti, tanto i cavan tuti...
In arrampicata, cosa c'è di più artificiale del trapano ?
VIA TUTTTTTT
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trovo che sia onesto

Messaggioda troll » mer apr 06, 2005 18:25 pm

trovo che sia onesto da parte tua dirci la verità per far sì che sia da monito
ai tanti principianti
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Messaggioda Siloga66 » mer apr 06, 2005 20:30 pm

In Trentino questo non succederebbe M A I ! ! !
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perche

Messaggioda troll » mer apr 06, 2005 20:37 pm

perchè mai ? spiegacelo !
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Messaggioda Enzolino » gio apr 07, 2005 5:28 am

Andrea Orlini,

dovresti sentire i membri del CNSAS sella Sardegna perche` pare che spesso abbiano problemi simili ...

Ciao :wink:

Lorenzo
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Messaggioda Andrea Orlini » gio apr 07, 2005 9:39 am

So che in Sardegna ci sono problemi simili, come anche il Liguria o che dire del Lazio.
Solo che qui da noi in FVG l'elisoccorso funziona da 16 anni, non è una realtà giovane come in Sardegna.
E il CNSAS ufficialmente è presente da 51 anni, come del resto anche a Trieste.
Continuiamo pure a esser passivi nei confronti dell'operato del 118, se alla gente va bene cosi?!
Ricordiamoci però che esistono precise leggi in riguardo al soccorso in zone impervie e delle competenze del 118 e degli altri corpi dello stato.
La persona soccorsa, che ho contattato a casa, alla quale mi sono sentito in dovere di spiegare perchè x quasi 90 min sono rimasto con le mani in tasca mi ha risposto che siccome a lui è andata bene, non avendo avuto nulla di grave, non riteneva di dover fare nessuna segnalazione.....
A voi le considerazioni
andrea
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Messaggioda sideshow-nico » gio apr 07, 2005 9:54 am

Salve, supporto le considerazioni che avete fatto da (molto) umile tecnico del CNSAS della Liguria (staz. di Spezia) e ancor piu' umile alpinista...E' vero, con i VVFF abbiamo un sacco di problemi. Nonostante la famosa ultima legge sulle competenze nel campo del soccorso in montagna e in terreni impervi (legge 21 marzo 2001) spesso si creano sovrapposizioni tra noi e loro. La cosa piu' spiacevole e' che i problemi maggiori ce li da' l'intervento del loro elicottero che in piu' di una occasione "ha veramente rischiato grosso", nonostante che il 118 sia convenzionato anche con il Bk della toscana che da' tempi di arrivo sulla falesia del muzzerone e i sentieri vari in meno di meta' tempo rispetto al "drago" che parte da Genova. Lungi da me tirar benzina sul fuoco, faccio, purtroppo, un mero bilancio oggettivo dei loro interventi e delle loro capacita' tecniche (oltre che del loro rispetto verso l'attivita' altrui), purtroppo molto scarse. Se poi siete curiosi posso raccontare almeno 3 episodi da brivido a cui ho assistito.

Magari un giorno si risolvera' (spero) ogni controversia.
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Messaggioda maoritio » gio apr 07, 2005 11:59 am

Ciao sideshow, magari mi confermi st'episodio a Muzzerone....

Circa un annetto fa arrampicavo a Muzzerone quando, ormai quasi in sosta, vedo (e sento) volteggiare sopra di me (ma proprio sopra.... al massimo 10 metri) il vespone dei VVF....

c***o, per poco lo spostamento d'aria non mi buttava giu... e penso subito ad un incidente....

Lo vedo dirigersi verso un altro settore e da allora riesco a sentire solo il rumore.....

Qualche giorno dopo, un amico arrampicatore mi riferisce l'accaduto.

Arrampicava anche lui, quando il tizio sulla via accanto, calandosi (non so come) cade giù facendo un bel volo....
Fortunatamente si rompe un po' ma niente di gravissimo.

L'elicottero del vvf arriva dopo più di un'ora dall'allarme da genova....
Il soccorritore si cala, mette l'infortunato sulla barella e risale (con l'argano) a fianco alla barella.

Il problema è che la barella (e il soccorritore) comincia a girare e girare e girare..... il soccorritore non tiene la corda a fianco a quella alla quale è appeso (che serve apposta per non far ruotare la barella) e naturalmente continua a girare......... fino a quando SVIENE!!!!!

c***o!!!! Sei li a soccorrere un infortunato e SVIENI!!!
Ma dico, un piccolo corso di formazione a questi qui?

:?
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Messaggioda sideshow-nico » gio apr 07, 2005 12:35 pm

Uno dei 3 episodi era proprio quello. Il tizio infortunato in realta' aveva il bacino sfondato e diverse altre fratture tra cui una scomposta alla tibia-perone e qualche costola, erano nel settore delle meraviglie. Li' il problema e' che spesso ci sono correnti ascensionali che rendono problematico l'hovering e come avrai notato, non c'e' "luce" x poter "scappare" in caso di perdita di controllo (si rischia spesso di finire contro la parete stessa) dell'elicottero.

Quel giorno il 118 fece le chiamate e i VVFF partirono col "drago" (credo sia un ab212) mentre 3 miei colleghi (tra cui un infermiere mi pare di ricordare) hanno soccorso il povero cristo, gli hanno messo steccobende varie e lo hanno caricato sulla barella kong pronti x la verricellata, alche' scende giu' il tecnico dei VVFF e dice che su quella barella non lo carica xke' loro con "quelle robe li' " non ci lavorano "che entrano in rotazione". Inoltre non volevano che la manovra la facesse il nostro tecnico elisoccorso ma voleva farla a tutti i costi il vigile. Cosi' i miei gli dicono che sarebbe meglio la facessero loro ma che se proprio insiste (attimi di alterco), ma fanno notare che esiste il famigerato 'cordino antirotazione' che il tecnico appeso alla barella tiene e al cui altro capo sta l'altro tecnico che lo tiene teso. Il tizio VVFF liquida il tutto dicendo che sa quel che va fatto.

Viene chiamato il verricello, il tizio attacca barella e se stesso e piglia in mano (male) il cordino antirotazione, tenendolo sulla verticale del verricello...cosi' appena sono a una decina-quindicina di metri dal suolo, si forma un bell'asse verricello-cordino e la barella comincia a girare come una trottola.
Il pilota si spaventa e si stacca dalla parete diversi metri mentre la verricellata viene bloccata, ma non serve a niente, anzi la barella anzi che rimanere orizzontale si piega a 45 gradi, continua a ruotare, il ferito vomita e poi sviene mentre il tecnico appeso non riesce a liberarsi del cordino antirotazione che ha furbescamente legato al braccio....

Te la faccio breve: riescono alla fine a liberarsi dal cordino e a issare lo sfigato su, rischiando di precipitare diverse volte.

Non la prendere x certa ma credo che il ferito li abbia denunciati.

Il tutto mentre a massa a 7 minuti di volo c'e' il bk che lavora col soccorso di carrara e massa e ha un'esperienza di soccorsi sulle apuane della madonna.

Il problema purtroppo parte dagli pseudo-equilibri che si son creati tra corpi e 118 (che cmq fa quel che puo').

Chi ci rimette in tutto cio'? Chi si fa male ( e a volte anche noi).
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Messaggioda Andrea Orlini » gio apr 07, 2005 12:53 pm

Non credo li abbia denunciati perchè sarebbe venuta fuori la notizia.
Del resto quello della rotazione è un serio problema che chi fa soccorso in montagna conosce bene, sia esso soccorritore alpino che pilota o tecnico verricellista.
È la dimostrazione della scarsa preparazione di questo corpo, unita a certa presunzione su terreni che non sono di loro competenza.
Volare sopra il mare o spegnere un incendio con l'elicottero non è la stessa cosa di fare soccorso aereo in terreni impervi o montagna.
L'ENAC, l'ente che regola il volo civile, impone al CNSA, unica figura abilitata x legge al soccorso aereo SAR!, norme severe x quanto riguarda la preparazione. Un Tecnico si fa un corso di almeno due anni e deve avere alle spalle ca 10 anni di attività da soccoritore.
Poi deve sostenere verifiche ogni 6 mesi, che se non superate lo escludono dall'attività.
Nel contempo richiede procedure severissime al gestore dell'elicottero.
I VVF di tutto questo se ne infischiano ma, quello ancora più grave, è che certe centrali 118 si affidano a queste persone.
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Re: perche

Messaggioda Siloga66 » gio apr 07, 2005 13:29 pm

cOnico ha scritto:perchè mai ? spiegacelo !

perchè IO lavoro col 118. Caro cOnico, in tutti i topic rompi i coglioni a tutti, ma in questo, potrei discuterne costruttivamente (come è già successo) con Andrea Orlini (che di materia se ne intende), ma con uno come te non parlerei di nulla che non fosse più serio del sapere se domani è bello o brutto.
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Messaggioda sideshow-nico » gio apr 07, 2005 15:10 pm

Andrea Orlini ha scritto:Non credo li abbia denunciati perchè sarebbe venuta fuori la notizia.
Del resto quello della rotazione è un serio problema che chi fa soccorso in montagna conosce bene, sia esso soccorritore alpino che pilota o tecnico verricellista.
È la dimostrazione della scarsa preparazione di questo corpo, unita a certa presunzione su terreni che non sono di loro competenza.
Volare sopra il mare o spegnere un incendio con l'elicottero non è la stessa cosa di fare soccorso aereo in terreni impervi o montagna.
L'ENAC, l'ente che regola il volo civile, impone al CNSA, unica figura abilitata x legge al soccorso aereo SAR!, norme severe x quanto riguarda la preparazione. Un Tecnico si fa un corso di almeno due anni e deve avere alle spalle ca 10 anni di attività da soccoritore.
Poi deve sostenere verifiche ogni 6 mesi, che se non superate lo escludono dall'attività.
Nel contempo richiede procedure severissime al gestore dell'elicottero.
I VVF di tutto questo se ne infischiano ma, quello ancora più grave, è che certe centrali 118 si affidano a queste persone.



Mi trovi perfettamente d'accordo, e purtroppo ancora Spezia non ha definito univocamente le questioni riguardanti l'elisoccorso (anche se le cose si stanno muovendo).
E le cose "a terra" (tra corde e moschettoni, sentieri e pareti) non vanno certo meglio...

Ma voglio essere ottimista.
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Messaggioda Zio Vare » gio apr 07, 2005 19:55 pm

Il gran casino (in tipico stile italiano) secondo me dipende da molti fattori.
Innanzitutto c'è una sovrapposizione di competenze, il tutto complicato dal fatto che L'elisoccorso 118 è organizzato a livello regionale, che non sempre il Soccorso Alpino opera direttamente con il Soccorso Sanitario (sbaglio o nel Lazio interviene sugli elicotteri della Forestale?), che ogni Regione si è attivata a modo proprio in protocolli di intesa con gli altri enti del Soccorso, che ci sono Sale Operative che spuntano come funghi: se non bastano quelle del 112, del 113, del 115, del 117, del 118, del 1515 ora si agiungono anche le Sale Operative della Protezione Civile, altra creazione di livello regionale che vede i sindaci in prima linea nella creazione di gruppi di P.C., il tutto condito da beghe politiche incredibili che vedono nel Soccorso Sanitario e nel Soccorso Tecnico Urgente un grande bacino elettorale. Quindi ci si trova in Piemonte con il Corpo Antincendi Boschivi che non opera più sotto l'Assessorato alla Protezione Civile ma è stato infilato sotto l'ala protettrice dell'Assessorato alla Montagna. Ora però con le elezioni si cambia bandiera e chissà cosa cambierà a livello organizzativo.
Mi sebra che ogni regione faccia storia a sè, per quanto riguarda poi i VV.F. e il C.F.S. si va a livello Ministeriale e anche in questo caso sta alla lungimiranza delle singole regioni organizzarsi al meglio, con l'appoggio dei singoli Comandi Provinciali dei VV.F.
Tanto per fare un altro esempio: 3 settimane fa dopo anni di lavoro in campo antincendi boschivi, si è tenuta la prima esercitazione congiunta tra Corpo Forestale, A.I.B. e VV.F. Ci sono voluto anni e anni prima di arrivare ad una convenzione di questo tipo! Il tutto perchè la legge dà compentenze che poi alla fine risultano non realizzarsi nella pratica. Gli incendi di interfaccia urbano/rurale sono tantissimi e coinvolgono VVF, CFS e AIB, ma non si era mai creato un sistema di intervento congiunto.
Il proliferare delle Sale Operative mi sembra poi un sostanziale spreco di risorse. Si gira per Torino e si vedono dei cartelloni pubblicitari di questo tipo:
Incendi? Alluvioni? Frane? Disastri di tutti i tipi? bla bla bla..... con voi c'è la Protezione Civile, con tanto di numero verde. Cosa sia poi realmente la Protezione Civile non è per niente chiaro, sembra una grande anarchia organizzata.
A chi deve rivolgersi il cittadino in caso di incendio? Alla Protezione Civile? Al CFS? Ai VVF??? Porco cane, possibile che non riusciamo in Italia a creare un numero unico per le emergenze che poi smista le chiamate facendo intervenire il personale più idoneo? C'è il numero unico europeo: il 112. Si tenga quello e basta. Sembra che tutti gli amministratori debbano avere il proprio altarino votivo alla propria elezione. E costruiscono una bella centrale operativa.
Forse sono uscito un po' fuori dal discorso originario... scusatemi :oops: me ne accorgo solo ora, perù il post lo mando lo stesso :P

ciao ciao
Zio Vare
 
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Messaggioda Davide62 » gio apr 07, 2005 21:56 pm

Mi fa sempre piacere sentirti Andrea.
E' da molto tempo che non leggo più i tuoi interventi, sempre circostanziati e puntuali.
L'ultima volta mi pare fosse per un caso analogo.
Fai bene a "denunciare" su queste pagine questi episodi, mi sorprebde il fatto che a casa tua ti censurino :?
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Messaggioda sideshow-nico » ven apr 08, 2005 9:59 am

Ciao Zio Vare...beh, mi sembrava di aver occupato gia' troppo spazio x cui non mi sono dilungato, ma alla fine avrei piu' o meno aggiunto le tue stesse considerazioni, soprattutto riguardo alla questione del numero unico x le emergenze.

Un piccolo appunto soltanto: il 112 non e' ancora numero unico x le emergenze in tutta europa, ma soltanto in alcuni paesi. Altri hanno ancora un altro numero (che cmq e' unico per tutta la propria nazione, testimonianza cmq del loro essere gia' piu' avanti di noi). Il problema del perche' da noi e' cosi' lo hai gia' chiaramente spiegato tu.
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Messaggioda gug » ven apr 08, 2005 13:15 pm

...ciao Andrea, grazie per le notizie: ma perchè non intervieni più spesso nelle discussioni del forum come facevi prima? :wink:
"montagne che varcai, dopo varcate, sì grande spazio d'in su voi non pare"

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Messaggioda Andrea Orlini » lun apr 11, 2005 9:17 am

gug ha scritto:...ciao Andrea, grazie per le notizie: ma perchè non intervieni più spesso nelle discussioni del forum come facevi prima? :wink:


... che dire, timidezza :oops:
In realtà vi leggo spesso, ma sia per mancanza di tempo, sia per la personale scarsa considerazione verso le mie idee, tendo a non intervenire molto. Sicuramente la mia mente è un pò bacata.
Oppure il fatto è che tra il lavoro, i tre figli e l'impegno ormai totale per il soccorso fanno sì che il mio tempo dedicato ad arrampicare sia ridotto al lumicino.
Per ironia della sorte sono spessissimo in ambiente ma sempre a far manovre, nodi, soccorsi ma vie, quelle pochine.
E allora mi sento un pò tagliato fuori...

Rispondendo a Davide, ebbene sì, i miei interventi sul quotidiano cittadino sono ormai censurati da quando, la scorsa estate, mi sono permesso di contraddire un comunicato della Protezione Civile. E per ripagarmi di quello che avevo detto, hanno approffitato in novembre di un mio sfogo indirizzato alla redazione del giornale, riguardante la veridicità dei loro articoli, e l'hanno pubblicato.
Il risultato? Un incidente diplomatico con il comando dei carabinieri che mi è costato emorme fatica per sanarlo, dovendo porgere umilianti scuse a colonnelli e capitani per un qualcosa che non mi era passata neanche per la mente. Hanno estrapolato qualche riga e l'hanno pubblicata facendo un gran casino.
Non hanno pubblicato però le mie scuse ufficiali all'arma; così facendo almeno hanno avvalorato le mie tesi agli occhi dei carabinieri.

Fà comunque piacere quello che avete scritto.
Grazie
andrea
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Messaggioda cuorpiccino » lun apr 11, 2005 9:29 am

Andrea, che vuoi che sia la tua Censura. Sabato parlavo con un ragazzo che lavora all'Istat, e mi diceva di ciò che pubblicano o non pubblicano i giornali sull'aumento delle tasse (quello reale). Non penserai mica che i giornali sono mezzi di informazione vero? Al più, mezzi di propaganda. Quindi, se rompi le palle, che reazione ti aspetti? :?
Scusate il mezzo OT.
Comunque grazie del racconto ma.......passando a soluzioni concrete, se qualcuno si fa male, dobbiamo chiamare direttamente noi il soccorso alpino invece che il 118, per essere sicuri che non arrivi qualche imbranato?
Il più grande alpinista è quello che si diverte di più
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Messaggioda Andrea Orlini » lun apr 11, 2005 9:48 am

cuorpiccino ha scritto:Comunque grazie del racconto ma.......passando a soluzioni concrete, se qualcuno si fa male, dobbiamo chiamare direttamente noi il soccorso alpino invece che il 118, per essere sicuri che non arrivi qualche imbranato?


Sarebbe la soluzione migliore.
Uso il condizionale perchè ci sono dei però.
Conosciamo sempre il n° del soccorso competente di zona?
Difficile e quindi logico attivare il 118, richiedendo però espressamente il cnsa.
Le telefonate vengono registrate e in caso di grane rimangono come prove.
Bisogna dire che nelle poche zone dove le procedure funzionano, il 118 e cnsa lavorano a braccetto e quindi generalmente tutto funziona.
Purtroppo essendo il 118 servizio regionale il cnsa non riesce a stipulare convenzioni uniche x tutta l'Italia e da quì i disservizi...
andrea
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