Secondo me il topic lanciato da yinyang e' estremamente attuale anche se forse e' stato proposto in maniera un po' troppo dogmatica ...
Spesso questo tema prende spunto dal mito di Archimede per cui, il famoso inventore distruggeva le macchine che potevano diventare eccessivamente nocive per l'umanita' ... tale mito mette in luce come la conoscenza debba essere sempre guidata dalla saggezza.
Siamo sufficientemente maturi per gestire novita' tecnologiche che superano la nostra esperienza?
La bomba atomica e' un esempio.
Oggi direi no ad un certo tipo di manipolazione genetica, alla clonazione, ecc non semplicemente per motivi etici ma perche' probabilmente non siamo pronti a gestire queste novita' scientifiche.
C'e' da aggiungere che lo scienziato e' un uomo o un burattino come gli altri, che ha la facolta' ed il diritto all'obiezione di coscienza, a tirarsi indietro o che puo' assecondare la creazione di armi chimiche, batteriologiche, esplosive, genetiche, ecc. Insomma, il problema a mio avviso non e' solo scientifico, ma che coinvolge tutta la collettivita', ed il male non e' nel mezzo (la scienza) ma nella volonta' e nel come la conoscenza puo' essere strumentalizzata.
Il discorso e complesso, ma bisogna fare attenzione a non mettere sullo stesso piano la scienza come strumento per conoscere, e la tecnologia.
Ciau
Lorenz