Attività pericolose: "non puoi fidarti di nessuno. MAI

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Attività pericolose: "non puoi fidarti di nessuno. MAI

Messaggioda quilodicoequilonego » gio feb 24, 2005 9:53 am

...ieri ho incrociato un mio amico, che di lavoro è pittore di esterni, quindi spesso a rischio per l'altezza e l'esposizione nella quale lavorano.
"...quando fai qualcosa di pericoloso da solo, te la cavi sempre. Ma se la fai con altri, non puoi fidarti di nessuno. MAI "
Questa frase mi ha fatto pensare, ma io non riuscirei ad arrampicare su vie pericolose, senza fidarmi del compagno, voi cosa ne pensate ?
enzo
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In arrampicata, cosa c'è di più artificiale del trapano ?
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Messaggioda cuorpiccino » gio feb 24, 2005 10:19 am

Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. Una controllatina alle soste (specie se brutte) al nodo in falesia (ti sei legato bene?) a come ha passato il Grillo...insomma, controlli standard.
In montagna se non ti fidi della persona con la quale vai a scalare, è meglio lasciar perdere certi proggetti, quelli che catturano le tue motivazioni più grandi.
Ma sul lavoro, chissà, tutti i giorni, la routine, allora forse devi inventarti cose diverse.
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Re: Attività pericolose: "non puoi fidarti di nessuno.

Messaggioda LimaMike » gio feb 24, 2005 10:55 am

Questa frase mi ha fatto pensare, ma io non riuscirei ad arrampicare su vie pericolose, senza fidarmi del compagno, voi cosa ne pensate ?


Sono d'accordo.
Del mio compagno abituale mi fido ciecamente indipendentemente dal terreno su cui mi trovo.
I "controlli standard" come li definisce cuorpiccino fanno paret della routine e deformazione "professionele" sei in pareete e quindi un'occhiatina al nodo alla sosta ecc la si da sempre e comunque.
Le cose coambiano se sono con persone meno conosciute o con cui il feeling non è così forte, la mia attenzione cresce ma sicuramente non sarò impegnato su di una cosa impegnativa.

Ma sul lavoro, chissà, tutti i giorni, la routine, allora forse devi inventarti cose diverse.


Hai ragione Cuorpiccino la routine crea sicurezza e abitudine e successivamente poca attenzione ed infine, talvolta, errori.

Salut
ML
Perchè arrampico? Semplice! perchè mi diverto.
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Messaggioda Davide62 » gio feb 24, 2005 20:03 pm

cuorpiccino ha scritto:Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. Una controllatina alle soste (specie se brutte) al nodo in falesia (ti sei legato bene?) a come ha passato il Grillo...insomma, controlli standard.
In montagna se non ti fidi della persona con la quale vai a scalare, è meglio lasciar perdere certi proggetti, quelli che catturano le tue motivazioni più grandi.
Ma sul lavoro, chissà, tutti i giorni, la routine, allora forse devi inventarti cose diverse.

Poche parole ma ben dette :!:
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Messaggioda kenzo » gio feb 24, 2005 20:40 pm

Ero con il mio "mentore", un libro aperto di ricordi e nozioni di grandissimo valore. In questi casi è il maestro che si deve fidare del l'allievo. Siamo all'attacco della via Lecco al Magnaghi.
Quel giorno nn mi sembrava molto in palla. Lui prepara velocemente la sosta e si accinge a partire. Ma prima che faccia del primo passo dò una rapida occhiata xkè qualcosa nn mi convince: afferro il friend e questo si sfila come un coltello dal burro.
Vi lascio immaginare la sua faccia.
Per la cronaca, quasi in vetta gli è mancata una presa ed è volato (attenzione xkè nn è un pivello). Io gli facevo sicurezza.

Quel giorno la sua considerazione nei miei confronti è aumentata.

morale: fidarsi degli altri è fondamentale, fidarsi del proprio è vitale.
Parlami, Parlami Cuore,
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e I sentieri che si incrociano
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Re: Attività pericolose: "non puoi fidarti di nessuno.

Messaggioda Redpoint » gio feb 24, 2005 21:39 pm

quilodicoequilonego ha scritto:...ieri ho incrociato un mio amico, che di lavoro è pittore di esterni, quindi spesso a rischio per l'altezza e l'esposizione nella quale lavorano.
"...quando fai qualcosa di pericoloso da solo, te la cavi sempre. Ma se la fai con altri, non puoi fidarti di nessuno. MAI "
Questa frase mi ha fatto pensare, ma io non riuscirei ad arrampicare su vie pericolose, senza fidarmi del compagno, voi cosa ne pensate ?
Penso che l'edilizia fa più di un morto al giorno e le parole del tuo amico sono le stesse di chi quotidianamente stà in cantiere...

ben sanno i capocantiere che si rispettino quanto le probabilità di incidenti aumentino enormemente quando si affolli il cantiere...

parafrasando si può rivedere la frase in quest'ottica: "quando si è in via col proprio socio, bene o male ci si cava fuori dalle grane.... quando c'è altra gente.... non sai mai cosa ti puoi aspettare..."...

l'affiatamento e la fiducia reciproca sono valori insostituibili, sia su vie dure che in una tranquilla falesiola...
Ma urmài sun chè... in mèzz al tempuraal
tuìvess föe di bàll che a me me piaas inscè...
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Messaggioda MatteoD » ven feb 25, 2005 0:01 am

Per rimanere in argomento, le persone con le quali arrampicate abitualmente in montagna sono in grado di mettere in atto manovre di autosoccorso? Potreste fidarvi di loro nel caso ci fossero problemi che richiedano l'intervento del compagno di cordata?
Non sono piccole cose perchè un conto è mettere bene un GriGri e un altro intervenire in caso di problemi in montagna.
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Messaggioda MatteoD » ven feb 25, 2005 0:02 am

Per rimanere in argomento, le persone con le quali arrampicate abitualmente in montagna sono in grado di mettere in atto manovre di autosoccorso? Potreste fidarvi di loro nel caso ci fossero problemi che richiedano l'intervento del compagno di cordata?
Non sono piccole cose perchè un conto è mettere bene un GriGri e un altro intervenire in caso di problemi in montagna.
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Re: Attività pericolose: "non puoi fidarti di nessuno.

Messaggioda Silvio » ven feb 25, 2005 0:05 am

Redpoint ha scritto:
quilodicoequilonego ha scritto:...ieri ho incrociato un mio amico, che di lavoro è pittore di esterni, quindi spesso a rischio per l'altezza e l'esposizione nella quale lavorano.
"...quando fai qualcosa di pericoloso da solo, te la cavi sempre. Ma se la fai con altri, non puoi fidarti di nessuno. MAI "
Questa frase mi ha fatto pensare, ma io non riuscirei ad arrampicare su vie pericolose, senza fidarmi del compagno, voi cosa ne pensate ?
Penso che l'edilizia fa più di un morto al giorno e le parole del tuo amico sono le stesse di chi quotidianamente stà in cantiere...

ben sanno i capocantiere che si rispettino quanto le probabilità di incidenti aumentino enormemente quando si affolli il cantiere...

parafrasando si può rivedere la frase in quest'ottica: "quando si è in via col proprio socio, bene o male ci si cava fuori dalle grane.... quando c'è altra gente.... non sai mai cosa ti puoi aspettare..."...

l'affiatamento e la fiducia reciproca sono valori insostituibili, sia su vie dure che in una tranquilla falesiola...


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Messaggioda cuorpiccino » ven feb 25, 2005 9:56 am

MatteoD ha scritto:Per rimanere in argomento, le persone con le quali arrampicate abitualmente in montagna sono in grado di mettere in atto manovre di autosoccorso? Potreste fidarvi di loro nel caso ci fossero problemi che richiedano l'intervento del compagno di cordata?
Non sono piccole cose perchè un conto è mettere bene un GriGri e un altro intervenire in caso di problemi in montagna.

Il primo anno che sono andato in dolomiti, un amico volò sulla "parete volante" della Tissi al Pan di Zucchero; il socio lo calò per tutta la via fino allo zoccolo e per tutto lo zoccolo fino a terra con una caviglia rotta, in parte scendendo arrampicando perché i chiodi non sarebbero mai bastati per tutte le calate. Sul ghiaione all'attacco, gli portammo coperte, cibo e cognac (che gradì non poco) e aspettammo i soccorsi che, di notte, a piedi e con una barella, lo portarono giù.
Difficile definire "autosoccorso", perché tante manovre non potranno mai sopperire la necessità di "sapersi muovere" in certi frangenti.
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Messaggioda MatteoD » ven feb 25, 2005 15:44 pm

cuorpiccino ha scritto:Difficile definire "autosoccorso", perché tante manovre non potranno mai sopperire la necessità di "sapersi muovere" in certi frangenti.


Non è piccola cosa quella che ha fatto il tuo amico e credo che si avvicini molto a quello di cui parlavo nel mio messaggio.
Credo che siano poche le persone in grado di improvvisare paranchi in parete ed essere in grado condurre un socio in difficoltà fino alla base di una via la ritengo già una prova di notevole affidabilità.
Peraltro mi pongo la domanda non perchè queste cose le sappia fare, ma proprio perchè mi chiedo come mi comporterei in una situazione del genere. Al di la di qualche lettura cui ho fatto seguire sporadiche simulazioni improvvisate in falesia, mi rendo conto che sarebbe decisamente opportuno acquisire maggior tranquillità nel gestire situazioni problematiche.
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Messaggioda cuorpiccino » ven feb 25, 2005 16:43 pm

Io penso che se il tuo socio è u=incoscente o, comunque, non si può muovere, è tanto se riesci a tirartelo in sosta. I due amici che fecereo quella rocambolesca ritirata erano entrambi coscenti e, quello fratturato, riusciva comunque a farsi calare, trovare un terrazzo, attrezzare una sosta e assicurare il compagno. Altrimenti da solo in mezzo ad una parete non so cosa puoi arrangiare. Comunque la teoria (paranchi a parte che possono servire a ritirare su una persona) può servire solo se unita a tanto sangue freddo, capacità di improvvisare e, in certi casi, fredda determinazione a portare la pelle a casa.
Difficile, ad esempio, scendere con 40 metri di corda libera su roccia marcia e sotto la pioggia se, in vita tua, non hai mai arrampicato slegato.
Ma è anche vero che su certe pareti ci vai (si spera) solo se sei in grado di fare certe cose.
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