Difronte al tradimento

Alpinismo sulle Alpi ed extraeuropeo, ghiaccio, cascate ecc.

Messaggioda Drugo Lebowsky » ven feb 18, 2005 20:41 pm

MARCOFARINA83 ha scritto:Primo: Marlier non é solo nel ribadire che repentance è III/5 ma ti faccio alcuni nomi che la pensano come lui Wil Gad Guy Lacelle Premel Klement Massimo Farina ecc se vuoi continuo...
Secondo: Tutti questi la pensano come lui sui gradi
Terzo: magari ti senti piu forte di tutti questi e per questo parli sui gradi.
POi se il massimo raggiunto fino adesso è stato il grado sette e l'hanno fatto solo in 10-15 al mondo mi spieghi come tutti possono fare il 6 e poi se nessuno ancora ha fatto l'otto non si puo aprire la scala. è come se qualcuno fa il 9A su roccia e tutti gli altri fanno 8c+.
Quindi con questo non dico che il 4-5 sono salite facili anzi sono salite di un certo inmpegno.
Poi con la scala attuale visto che qualcuno ha parlato di questo vi dico cosa dice per il grado 6 visto che mi sa che non lo sapete.
6 lunghezza di corda ( quindi no 10 20mt..) ma 50mt. verticale con ghiaccio difficile dove è richiesta una grande capacità tecnica psico-motoria con protezione dubbie.
Adesso mi dite dove si trova una lunghezze cosi su repentance tanto per fare un esempio.
Massimo farina


bene: se siete un pacco di "forti" (quindi in grado di avere esperienze tra le più svariate e, quindi in grado di poter valutare con più correttezza) ...che posso dire...che secondo me, proprio leggendo letteralmente e ribadisco, letteralmente le definizioni della franco canadese, sbagliate. anche se siete forti.
ma sacramento!, forse non sono in grado di capire e di spiegarmi, ma allora, cortesemente, fatemi capire voi.

tra l'altro, breve inciso, ...non fare lo sboroncello ricopiandomi la definizione del grado 6. la conosco, almeno come definizione, ben prima di te (purtroppo...per ragioni anagrafiche)
la cascata in questione la ho salita solo una volta purtroppo dieci anni fa e ti assicuro che le picche avevano il manico dritto, i chiodi erano pochetti e senza manovelle e altre troiate.
allora ti copio:definizione grado 5 (come riportato dalle guide) <una lunghezza di corda quasi totalmente verticale con ghiaccio discreto, o un tratto verticale su candela, o un tiro meno continuo ma su ghiaccio difficile con protezioni discrete.
sono arteriosclerotico, ma i miei ricordi danno la cascata in questione con una continuità, omogeneità, dei tiri che ritengo si situi a metà strada tra la definizione del grado 5 e la definizione del grado 6 (che probabilmente non ho mai fatto).

comunque, ed è la cosa più importante, quella su cui volevo focalizzare il discorso, (cosa che evidentemente non sono riuscito a fare :cry: ) è che mi pare che Marlier (ed anche tu e molti altri forti, evidentemente) state facendo il meraviglioso errore fatto venticinque anni fa da mariacher, manolo ed altri: non è comprimendo le scale che si definiscono meglio le cose.
lo so pure io che le cascate di grado 7 sono una manciata (ed anche quelle "vecchie" di grado 6 VERO non sono poi tantissime...), ma se la definizione data dieci a passa anni fa di quel grado non è correlabile alla attuale evoluzione, non è comprimendo i gradi sottostanti che migliori la cosa.
se su "saint ours" aveste dato 7, per me, non me ne sarei certo scandalizzato.
trovo errato, applicando i vostri concetti, che si finisca per dare, chessò..., 3+ al candelone di patrì e 4+ alla candela di pattinaggio artistico (perdonami gli esempi ma sono le poche cose che ho conosciuto dalle vostre parti tempo fa).

concludendo: è utile una scala AMPLIATA VERSO L'ALTO, ma mi sembra controproducente comprimere in basso...

concludendo n° 2: per me andava bene anche il PD, D, TD ED...tanto da sotto vedo sempre se ci posso provare o se è meglio che vada a birre.
scusate il disturbo e buonanotte.
Un Povero Nessuno
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Messaggioda Drugo Lebowsky » ven feb 18, 2005 20:51 pm

emarlier ha scritto:sono d'accordo con te , ripeto , la mia è solo un'opinione,può non essere accettata , come condivisa.Se ne discute.......
Tutto si deve limitare a questo.
Non ho mai imposto niente a nessuno, la sera, a casa davanti allo specchio, lo sai benissimo che cosa hai fatto .
Intruder, sei libero di non condividere , ti garantisco che non sono solo ,
Non faccio nessuna battaglia dei gradi , come ho già detto sopra , ma vado avanti per la mia strada , e ti posso dire che quando scalatori come GADD,LACELLE,VILLEMAIRE,SCHELDON sono venuti a fare Repentance e che confermavano il 5 dato 13 anni fa con picozze manico dritto e chiodi al titanio , diversi dai materiali di oggi , scusa ma dovresti rivedere un pò di cose.


ti ringrazio per la risposta cortese e ciò che ho appena scritto al tuo amico MARCOFARINA credo che possa fungere da risposta anche alle tue precisazioni.
per me: alzate il grado ed evitate di comprimere
(tra parentesei... per "spiegarmi" ... di solito dagli amici vengo accusato di essere sborone perchè, sempre traducendo 'sta benedetta scala, credo che prima di dare grado 4 ...bisogna che la cascata sia duretta...)
ciao

...consiglia al tuo giovane amico di calmarsi, che chi pinciona su un c***o di forum non glienechiavauncazzo che l'interlocutore sia misterX o un top climber
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Messaggioda MARCOFARINA83 » sab feb 19, 2005 0:11 am

Caro Drugo Lebowsky io ho solo dato le motivazione delle mie idee e di come la penso io e di come io interpreto la scala attuale delle difficoltà su ghiaccio che poi tu la conosca prima di me non mi interessa.... Poi hai dato tu adesso la definizione di grado 5 e per me ci sta corretamente repentance tanto per prendere una cascata come riferimento.
Comunque non mi sembra di aver dato del buffocello a nessuno di aver detto ha qualcuno di stare calmo che so tutto io invece tu ti sei un po alterato e hai iniziato a usra termini non proprio gentile anche per una persona più giovane di te....
Poi pensale come vuoi sui sti benedetti gradi io ho solo detto la mia idea e risposto alla persona che diceva che ezio era solo a pensarla cosi dicendigli qualche nome di persone che conosco che la pensano come noi.
Comunque ribadisco senza dare nomignoli o usare delle frasi del tipo " stai calmo"........
Massimo Farina
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Messaggioda emarlier » sab feb 19, 2005 12:09 pm

intruder ha scritto:
emarlier ha scritto:Intruder, sei libero di non condividere , ti garantisco che non sono solo ,
Non faccio nessuna battaglia dei gradi , come ho già detto sopra , ma vado avanti per la mia strada , e ti posso dire che quando scalatori come GADD,LACELLE,VILLEMAIRE,SCHELDON sono venuti a fare Repentance e che confermavano il 5 dato 13 anni fa con picozze manico dritto e chiodi al titanio , diversi dai materiali di oggi , scusa ma dovresti rivedere un pò di cose.


Caro Marlier, quello che non vuoi dire a tutti questi forumisti è che non ti va giù che ti hanno soffiato Repentance e per questo la devi per forza sgradare!

Intruso


Magari .....potessi.
Purtroppo per Me , a quei tempi mi mancava il livello e la pompa.
La prima di REP. se la sono aggiudicata i migliori dell'epoca(Grassi, Damilano,Conta) , dal canto mio ci sono stato ai piedi due volte in quell'anno,ma i chili di m...a nelle mutande, senza neanche aver dato una picozzata, me li sento ancora addosso.
Mi ci sono voluti ben 3 anni per sentirmi all'altezza......
Come vedi non mi hanno soffiato niente , perchè io , semplicemente ,non ero in grado.
Credo , tu sappia, quante vie ben più dure , e in diversi casi più belle sono uscite in Valle.
Faccio riferimento a REP. o alllo Scozz. perche sono linee che erano e sono il riferimento di molti.
Invece di andare sempre sul personale , vediamo se tutti insieme si riesce ad arrivare , a qualcosa di costruttivo.......
Chiunque deve poter dire la propria opinione, pinco o pallino che sia, "famoso o nessuno",solo così troveremo l'omogeneità dal 1 al 7 e trovando , magari , una linea che potrebbe andare bene a tutti.
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Messaggioda Drugo Lebowsky » sab feb 19, 2005 23:01 pm

MARCOFARINA83 ha scritto:Comunque non mi sembra di aver dato del buffocello a nessuno di aver detto ha qualcuno di stare calmo che so tutto io invece tu ti sei un po alterato e hai iniziato a usra termini non proprio gentile anche per una persona più giovane
Comunque ribadisco senza dare nomignoli o usare delle frasi del tipo " stai calmo"........
Massimo Farina


Ciò che mi ha dato fastidio è la tua frase:
Poi con la scala attuale visto che qualcuno ha parlato di questo vi dico cosa dice per il grado 6 visto che mi sa che non lo sapete.

se me lo consenti una tale affermazione presuppone una certa supponenza che può non essere gradita. almeno a me.
di conseguenza ti ho dato dello sboroncello e MAI mi sarei permesso siffatto apprezzamento senza tale frase.

ora dici:
Poi pensale come vuoi sui sti benedetti gradi io ho solo detto la mia idea
CONCORDO APPIENO!

e mi pento del primo intervento di risposta a Marler e su 'ste menate, giuro, che non mi sbatterò mai più.
stame ben.
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Messaggioda emarlier » dom feb 20, 2005 12:31 pm

Drugo Lebowsky ha scritto:
MARCOFARINA83 ha scritto:Comunque non mi sembra di aver dato del buffocello a nessuno di aver detto ha qualcuno di stare calmo che so tutto io invece tu ti sei un po alterato e hai iniziato a usra termini non proprio gentile anche per una persona più giovane
Comunque ribadisco senza dare nomignoli o usare delle frasi del tipo " stai calmo"........
Massimo Farina


Ciò che mi ha dato fastidio è la tua frase:
Poi con la scala attuale visto che qualcuno ha parlato di questo vi dico cosa dice per il grado 6 visto che mi sa che non lo sapete.

se me lo consenti una tale affermazione presuppone una certa supponenza che può non essere gradita. almeno a me.
di conseguenza ti ho dato dello sboroncello e MAI mi sarei permesso siffatto apprezzamento senza tale frase.

ora dici:
Poi pensale come vuoi sui sti benedetti gradi io ho solo detto la mia idea
CONCORDO APPIENO!

e mi pento del primo intervento di risposta a Marler e su 'ste menate, giuro, che non mi sbatterò mai più.
stame ben.

Dai Drugo , facciamo parte della vecchia guardia.....abbiamo molte battaglie sulla schiena , se ne esci adesso non abbiamo risolto niente(sempre che si potesse fare).
Ti lancio un'idea che tutti possono raccogliere,provo a mettere giù un paio di righe e proviamo a partire da lì e vediamo dove si arriva.

Che ne pensate di aggiungere alla scala attuale una sigla che tenga conto dell'aspetto più importante dell'arrampicata su ghiaccio , cioè quello psicologico?
Cambierebbe in base al tipo di cascata che mi trovo ad affrontare , al tipo di protezione che riesco a mettere e quanto riesco a metterne.
Ad esempio se affronto un muro di ghiaccio di 30 mt , ipotizziamo a 90° con tanto ghiaccio dove mi proteggo se voglio ogni metro dovrebbe essere diverso se lo stesso muro lo affronto con pochissimo ghiaccioe magari con protezioni inesistenti.
In realta cambia l'aspetto psicologico , perche il muro è lo stesso , la pendenza anche ma campia il terzo , cioè l'aspetto psicomotorio del tiro.
Inoltre si riuscirebbe a dare un'indicazione precisa se la struttura he affronto è pericolosa.
Provo ora a definire con un esempio.
Lo stesso muro ipotizzando una valutazione facciamo sia I-5-D1.
D starebbe per danger
Quindi risulterebbe
I-avvicinamento-discesa facile , vicino ecc. ecc
5-difficoltà tecnica 30 mt a 90°
D1-struttura solida , con ottime possibilita di protezione

nel secondo esempio i primi due dati non cambierebbero.
il terzo invece potrebbe cambiare in questo modo
D4- ghiaccio fine , protezioni distanziate , potenziali cadute pericolose, alto impegno psico motorio richiesto ecc,ecc

Che ne dite????
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Messaggioda Maurizio » dom feb 20, 2005 13:45 pm

...che è una buona idea, simile alla proposta che io, Tondini e Svab abbiamo fatto per la roccia a suo tempo.

Però Ezio, sai meglio di me, che per proporre una scala bisogna prendere l'iniziativa e farsi avanti, non solo su Alp (perchè, anche ammesso che venga più o meno accettata in Italia, cosa serve se all'estero non la riconoscono?). Dunque io penso che stare a discutere in un forum non si arrivi a niente, tu devi metterti insieme ad altri personaggi carismatici dell'Ice world (non quello del dry tooling ovviamente, ma per esempio quelli citati da te e Farina) e stilare un documento e darti da fare per divulgarlo a livello internazionale. Più siete e maggiore credibilità avrete...basta trovarvi e discuterne tra voi) Il secondo passo è poi quello di fare adottare la vostra proposta sulle pubblicazioni, in modo che chi le legge si convinca che effettivamente sia meglio delle vecchie valutazioni.
Insomma, tutti sanno che alcune maniere di valutare sono anacronistiche, ma nessuno si fa carico di proporre. Se non si prende l'iniziativa non cambierà mai niente...

ciao

Maurizio
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Messaggioda intruder » dom feb 20, 2005 13:47 pm

Maurizio ha scritto:...che è una buona idea, simile alla proposta che io, Tondini e Svab abbiamo fatto per la roccia a suo tempo.

Però Ezio, sai meglio di me, che per proporre una scala bisogna prendere l'iniziativa e farsi avanti, non solo su Alp (perchè, anche ammesso che venga più o meno accettata in Italia, cosa serve se all'estero non la riconoscono?). Dunque io penso che stare a discutere in un forum non si arrivi a niente, tu devi metterti insieme ad altri personaggi carismatici dell'Ice world (non quello del dry tooling ovviamente, ma per esempio quelli citati da te e Farina) e stilare un documento e darti da fare per divulgarlo a livello internazionale. Più siete e maggiore credibilità avrete...basta trovarvi e discuterne tra voi) Il secondo passo è poi quello di fare adottare la vostra proposta sulle pubblicazioni, in modo che chi le legge si convinca che effettivamente sia meglio delle vecchie valutazioni.
Insomma, tutti sanno che alcune maniere di valutare sono anacronistiche, ma nessuno si fa carico di proporre. Se non si prende l'iniziativa non cambierà mai niente...

ciao

Maurizio


Ommadonna, ne è arrivato un altro che dà i numeri...

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Messaggioda Maurizio » dom feb 20, 2005 15:18 pm

Scusa, se a te non interessano i numeri, puoi sempre non guardarli, no? E' che la funzione dei numeri, è anche quella di capire se si è in grado di affrontare una via o una cascata, quindi ben venga se la valutazione è precisa...ma uff, sto sprecando il mio tempo a dare spiegazioni ad un troll... :roll: :wink:
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Messaggioda Earon » dom feb 20, 2005 15:46 pm

Maurizio ha scritto:Scusa, se a te non interessano i numeri, puoi sempre non guardarli, no? E' che la funzione dei numeri, è anche quella di capire se si è in grado di affrontare una via o una cascata, quindi ben venga se la valutazione è precisa...ma uff, sto sprecando il mio tempo a dare spiegazioni ad un troll... :roll: :wink:


esatto, un troll..... lascialo fare....
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Messaggioda emarlier » dom feb 20, 2005 16:22 pm

Maurizio ha scritto:...che è una buona idea, simile alla proposta che io, Tondini e Svab abbiamo fatto per la roccia a suo tempo.

Però Ezio, sai meglio di me, che per proporre una scala bisogna prendere l'iniziativa e farsi avanti, non solo su Alp (perchè, anche ammesso che venga più o meno accettata in Italia, cosa serve se all'estero non la riconoscono?). Dunque io penso che stare a discutere in un forum non si arrivi a niente, tu devi metterti insieme ad altri personaggi carismatici dell'Ice world (non quello del dry tooling ovviamente, ma per esempio quelli citati da te e Farina) e stilare un documento e darti da fare per divulgarlo a livello internazionale. Più siete e maggiore credibilità avrete...basta trovarvi e discuterne tra voi) Il secondo passo è poi quello di fare adottare la vostra proposta sulle pubblicazioni, in modo che chi le legge si convinca che effettivamente sia meglio delle vecchie valutazioni.
Insomma, tutti sanno che alcune maniere di valutare sono anacronistiche, ma nessuno si fa carico di proporre. Se non si prende l'iniziativa non cambierà mai niente...

ciao

Maurizio


......e alla vostra ho fatto riferimento.
Credo di prima di alzare un polverone a livello straniero sia giusto sentire più campane , e arrivare di fronte alla situazione con idee che vadano bene un pò a tutti, in primis al mio ambiente, quello italiano.
Ecco perchè all'interno di un forum dove chiunque deve poter dire la sua.
Non credo sia giusto mettere insieme , nomi di livello internazionale e fare una scala nuova , senza sentire la maggioranza della gente comune .
Berlusconi sta in cima ad una piramide , ma di stronzate ne fà a manetta.
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Messaggioda intruder » dom feb 20, 2005 18:52 pm

Maurizio ha scritto:Scusa, se a te non interessano i numeri, puoi sempre non guardarli, no? E' che la funzione dei numeri, è anche quella di capire se si è in grado di affrontare una via o una cascata, quindi ben venga se la valutazione è precisa...ma uff, sto sprecando il mio tempo a dare spiegazioni ad un troll... :roll: :wink:


Ma per favore...
Vorrei vedere chi va bendato sotto una cascata fidandosi di un popò di numeri. L'alpinismo attuale ha perso il suo fascino proprio per questo bisogno di classificare TUTTO. Ghiaccio: basta dare un occhio o avere una foto per valutare a stima una cascata. Lo vedi quanto verticale c'è. E se c'è il ghiaccio buono o cattivo lo scopri solo salendola, mica se te lo dice una tabella. Lo sai che il ghiaccio è diverso ogni volta? Fai ghiaccio o ne parli e basta?
Il voler inventarsi scale di valutazione è solo un modo per mettersi sopra.
"io solo l'elite e dovete gradare come me!"
Infatti guarda quanta gente sà che c***o è l'S2 o i vostri numerini che avete dato un po' di tempo fa proclamandovi comitato del giusto.
Ne capisco di ste robe, non sono qui solo per rompere i coglioni a vanvera caro Oviglia.

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Messaggioda dema » dom feb 20, 2005 19:35 pm

intruder ha scritto:
Maurizio ha scritto:Scusa, se a te non interessano i numeri, puoi sempre non guardarli, no? E' che la funzione dei numeri, è anche quella di capire se si è in grado di affrontare una via o una cascata, quindi ben venga se la valutazione è precisa...ma uff, sto sprecando il mio tempo a dare spiegazioni ad un troll... :roll: :wink:


Ma per favore...
Vorrei vedere chi va bendato sotto una cascata fidandosi di un popò di numeri. L'alpinismo attuale ha perso il suo fascino proprio per questo bisogno di classificare TUTTO. Ghiaccio: basta dare un occhio o avere una foto per valutare a stima una cascata. Lo vedi quanto verticale c'è. E se c'è il ghiaccio buono o cattivo lo scopri solo salendola, mica se te lo dice una tabella. Lo sai che il ghiaccio è diverso ogni volta? Fai ghiaccio o ne parli e basta?
Il voler inventarsi scale di valutazione è solo un modo per mettersi sopra.
"io solo l'elite e dovete gradare come me!"
Infatti guarda quanta gente sà che c***o è l'S2 o i vostri numerini che avete dato un po' di tempo fa proclamandovi comitato del giusto.
Ne capisco di ste robe, non sono qui solo per rompere i coglioni a vanvera caro Oviglia.

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la tua parola non vale più niente!
....in ogni caso nessun rimorso
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Messaggioda Buzz » dom feb 20, 2005 20:24 pm

emarlier ha scritto:....

Che ne pensate di aggiungere alla scala attuale una sigla che tenga conto dell'aspetto più importante dell'arrampicata su ghiaccio , cioè quello psicologico?
Cambierebbe in base al tipo di cascata che mi trovo ad affrontare , al tipo di protezione che riesco a mettere e quanto riesco a metterne.
Ad esempio se affronto un muro di ghiaccio di 30 mt , ipotizziamo a 90° con tanto ghiaccio dove mi proteggo se voglio ogni metro dovrebbe essere diverso se lo stesso muro lo affronto con pochissimo ghiaccioe magari con protezioni inesistenti.
In realta cambia l'aspetto psicologico , perche il muro è lo stesso , la pendenza anche ma campia il terzo , cioè l'aspetto psicomotorio del tiro.
Inoltre si riuscirebbe a dare un'indicazione precisa se la struttura he affronto è pericolosa.
Provo ora a definire con un esempio.
Lo stesso muro ipotizzando una valutazione facciamo sia I-5-D1.
D starebbe per danger
Quindi risulterebbe
I-avvicinamento-discesa facile , vicino ecc. ecc
5-difficoltà tecnica 30 mt a 90°
D1-struttura solida , con ottime possibilita di protezione

nel secondo esempio i primi due dati non cambierebbero.
il terzo invece potrebbe cambiare in questo modo
D4- ghiaccio fine , protezioni distanziate , potenziali cadute pericolose, alto impegno psico motorio richiesto ecc,ecc

Che ne dite????


Scusa, ma come fai a saperlo *prima* come sarà la qualità del ghiaccio?

E' ovvio che se si sale una linea con due cm di ghiaccio, improteggibile, la valutazione sarà diversa se un eventuale ripetitore andrà a ripetere la medesima linea un mese dopo e troverà 10 cm di ghiaccio, o più.

Il primo si sarà fatto (esempio) 30 metri senza protezione, usando la corda solo per recuperare il secondo velocemente;
il ripetitore avrà avuto un impegno assolutamente diverso.
ma questo cosa ha a che fare con la difficoltà "tecnica"?

In caso di una colata che invece si forma tutti gli anni e normalmente ripetuta ... allora potrai fare riferimento alle condizioni *medie*.
Con un + se le condizioni del ghiaccio sono mediocri o un - se sono invece ottime.

Scusa se guardo la cosa dal punto di vista della pippa, ma mi sento in ottima compagnia...
:)
D'altro canto...
Siamo noi che compriamo le guide e siamo noi che le consultiamo.
Siamo noi che ci sbattiamo per quel + o per quel - per sapere se siamo o non siamo teoricamente vicino al nostro limite.

Siamo noi che magari andiamo l'unico giorno che abbiamo a disposizione e proviamo a salire pure se le condizioni non sono eccezionali... perchè chissà quando ci possiamo ritornare...

E siamo anche noi che forniamo la casistica più ampia su cui lavorare per la definizione delle difficoltà.

Siamo alla base della piramide, insomma e un pò di voce in capitolo, visto che su un forum si può avere, proviamo a farla sentire.

Io ho la sensazione che si stia in una situazione "di fatto", di scala bloccata. Come ai tempi del VI UIAA.
Allora si facevano i 6B ma siccome non c'era il VII diventava tutto VI.

Poi si confrontavano due VI e si diceva "beh se quello è VI questo allora è V..." e giù a sgradare.

Oppure il contrario.
Questo tiro durissimo scendo e dico "facile...sarà 5 max 5+ " miiiii che palle che penseranno che ho? per dirlo facile...

E via di seguito in una corsa a chi ce l'ha più duro.

Situazione che si è ripetuta in tutte le falesie per decenni.
....

Io non penso, sinceramente, che è da una casistica di 15 colate in tutto il mondo, con le condizioni variabili del ghiaccio, che puoi far discendere una scala che valga per migliaia di cascate.

E' come se volessimo definire le classi di automobili partendo dalle sportive da 300.000 euro e dire ... bene... queste sono "7" ora vediamo sotto che c'è...
poi magari la panda la trovi a - 3 ....

Il rischio è l'appiattimento verso il basso e la compressione dei gradi.

Per cui poi succede che prendiamo dieci colate date 4 in condizioni medie e sono diversissime fra loro.

Come è possibile?
perchè c'è un 5 "di riferimento" in zona che le schiaccia.

Forse si dovrebbe avere il coraggio di dire che certe linee salite in passato erano più di 6+ (per esempio) e, qui sono d'accordo con te, e magari che per l'impegno psicologico richiesto possono essere per gente con tendenze suicide.

Il che non cambia nulla per la difficoltà tecnica, ma cambia enormemente tutto per l'impegno richiesto, che è sicuramente psicologico ma è anche fisico...

Insomma, se permetti rovescio un momento il punto di vista.
Invece di partire dal 7 di riferimento, unico e con 3 salitori al mondo nelle poche occasioni in cui si forma ...

perchè non partire dalle decine di 4 e di 5 ?

Se in zona hai 10 colate mediamente di grado 4 che invece hanno differenze fra loro che vanno ben oltre il 4- e il 4+ forse c'è da redistribuire le valutazioni...
ma senza paura...
una sarà magari 3 e magari una sarà 5- e se quel 5- spinge verso l'alto... e allora un vecchio 5 magari diventerà 6 e ....

Insomma... non è che dentro il 6 oggi si va scoprendo che ci sta un pò troppa roba?

Però non mi è chiara una cosa, in questo dircorso.
Si sta scivolando, mi pare, dalla definizione di "difficoltà tecnica" a quella di "impegno psicomotorio".

Se sali una colata effimera sapendo che può venir giù e tu con lei. Se sali una linea spessa 2 centimetri. Se sali sotto i seracchi e meno tempo perdi meno possibilità hai di lasciarci la pelle. Se ...

stiamo parlando di SMISURATO impegno psicologico; e se è difficile tecnicamente anche fisico; e non può bastare un numeretto e una questione di 80°-90° o oltre d'inclinazione... ma...


Trovo la scala usata da Maurizio utilissima per capire l'ingaggio. E quindi con quello che si può definire "impegno psicomotorio".
Ma non c'entra con la difficoltà tecnica della via.
Se c'è il 6c su quel tiro, che poi sia a 10 metri dallo spit e lo spit sia pure arruginito... sempre 6c resta.
Che poi a farlo non saranno tutti quelli che in falesia tirano il 6c ad un metro dallo spit... è un altro discorso.

O torniamo all'antica querelle "l'ingaggio fa grado?" :roll:



tuttavia...

la cosa che alla fine mi lascia dubbioso sul fatto che si riesca a cavare un ragno dal buco è il fatto che chi sostanzialmente propone e compila le "scale" è l'alpinista di riferimento. O i cinque sei top di pari livello.

E sono quelli che la differenza fra un 3 e un 4 non la sentono nemmeno...
:D
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Messaggioda intruder » dom feb 20, 2005 20:59 pm

dema ha scritto:
la tua parola non vale più niente!


8)
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Messaggioda rocco » lun feb 21, 2005 9:26 am

A me sembra che il problema maggiore nel dare una valutazione precisa su ghiaccio risieda nella estrema variabilità delle condizioni. La scala Oviglia-Svab-Tondini si applica molto bene alla roccia, dove le condizioni cambiano necessariamente molto meno.
Infatti a differenza delle vie di roccia, su ghiaccio risulta spesso molto utile conoscere le impressioni degli ultimi che hanno ripetuto la via o cascata che interessa, al di là del grado. Infatti nelle condizioni attuali in cui ci sono decine di colate ad esempio di grado 4 nella stessa zona, molto più del mezzo grado grado in più o in meno contano le condizioni.
Come fare ad inserire questo nella valutazione delle difficoltà?
Alla fine credo sia più utile che ad una valutazione media della difficoltà di una salita si affianchi un sito di consultazione delle condizioni, come in tanti posti già succede (il bar Liconi a Cogne, Gulliver, il Planet Forum, Ice Fall x il Briançonnaise, ecc...)
Ciò non toglie che nella valutazione media sia importantissimo tenere conto anche dell'impegno psicologico "medio".
Capita poi, a mio parere, che difficoltà tecnica e impegno psicologico possano risultare inversamente proporzionali: è il caso di un tiro in ghiaccio molto lavorato, meno "fisico", ma meno proteggibile dello stesso tiro con ghiaccio compattissimo, dove le viti reggerebbero una mandria, ma dove per chiodare ci si "scoppia"...
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Messaggioda MARCOFARINA83 » lun feb 21, 2005 20:50 pm

Per me valutare una salita dalle foto è un po presuntuoso da dire perchè fino a quando non ci metti il naso mi è difficile pensare che si è in grado di valutare una via di qualunque tipo ghiaccio o roccia che sia.
Poi non si puo dire che non interassano i gradi perchè non è vero poi dare una scala più completa non è un modo eletario ma un modo per dare informazioni sulla via e dare una valutazione sul tipo di ingaggio che si va ad affrontare è molto utile perchè è inutile dire che non è importante perchè su ghiaccio è la cosa piu importante. Poi è logico che su una cascata facile non ha tanta diffrenza se c'e un po di piu o un po meno giaccio ma su una cascata difficile è molto piu importante è che un muro compatto o lavorato cambia perchè quando sei sicuro che il chiodo tenga anche se vai di ghisa e sai che puoi mettere un altro chiodo buono secondo me e molto meglio che su un muro lavorato con ghiaccio brutto che sai che se cadi il chiodo potrebbere non tenere e in quie casi ti assicuro che le picche le stringi.
Quindi secondo me non è sbagliato dare una scala piu completa.
Poi secondo me una cscata puo variare al massimo di mezzo grado perchè se varia di oltre mezzo grado allora nonè in condizioni e quindi è una scelta personale salire o non ma questo non puo essere il grado della cascata.
Massimo
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Messaggioda balvenie » lun feb 21, 2005 22:00 pm

Io penso che la classificazione da D1 a D5 potrebbe non essere male. Mi sembra di averla letta sul sito gulliver, e potrebbe dARE un riferimento in piu.
Inoltre lancerei una lancia a favore dei "simpaticoni" Farina, e tutti gli altri valdostani che sgradano.
Effettivamente la diretta di pattinaggio se la si spezza in tre tiri è un 4°, ma cosa mi dite se faccio un tiro unico fino in punta?? il 5 ci sta tutto.........
Effettivamente se si rilegge la scala della classificazione dei gradi, qualcosa andrebbe rivisto, perchè essa tiene conto della lunghezza, verticalita' e tipo di ghiaccio; quindi da li non si scappa;
Ma se io salto una sosta e faccio il tiro piu' lungo cosa succede?? non aumenta il grado??? Io ho fatto l'esempio della diretta di pattinaggio
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Messaggioda stefanop » mar feb 22, 2005 10:22 am

emarlier ha scritto:Dai Drugo , facciamo parte della vecchia guardia.....abbiamo molte battaglie sulla schiena , se ne esci adesso non abbiamo risolto niente(sempre che si potesse fare).
Ti lancio un'idea che tutti possono raccogliere,provo a mettere giù un paio di righe e proviamo a partire da lì e vediamo dove si arriva.

Che ne pensate di aggiungere alla scala attuale una sigla che tenga conto dell'aspetto più importante dell'arrampicata su ghiaccio , cioè quello psicologico?
Cambierebbe in base al tipo di cascata che mi trovo ad affrontare , al tipo di protezione che riesco a mettere e quanto riesco a metterne.
Ad esempio se affronto un muro di ghiaccio di 30 mt , ipotizziamo a 90° con tanto ghiaccio dove mi proteggo se voglio ogni metro dovrebbe essere diverso se lo stesso muro lo affronto con pochissimo ghiaccioe magari con protezioni inesistenti.
In realta cambia l'aspetto psicologico , perche il muro è lo stesso , la pendenza anche ma campia il terzo , cioè l'aspetto psicomotorio del tiro.
Inoltre si riuscirebbe a dare un'indicazione precisa se la struttura he affronto è pericolosa.
Provo ora a definire con un esempio.
Lo stesso muro ipotizzando una valutazione facciamo sia I-5-D1.
D starebbe per danger
Quindi risulterebbe
I-avvicinamento-discesa facile , vicino ecc. ecc
5-difficoltà tecnica 30 mt a 90°
D1-struttura solida , con ottime possibilita di protezione

nel secondo esempio i primi due dati non cambierebbero.
il terzo invece potrebbe cambiare in questo modo
D4- ghiaccio fine , protezioni distanziate , potenziali cadute pericolose, alto impegno psico motorio richiesto ecc,ecc

Che ne dite????


:? Bah..io inserirei anche un'indicazione da uno a dodici indicante il tasso alcolico nel sangue, rimasto dai bagordi della sera prima :wink:
??
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Messaggioda Maurizio » mar feb 22, 2005 10:29 am

intruder ha scritto:
Maurizio ha scritto:Scusa, se a te non interessano i numeri, puoi sempre non guardarli, no? E' che la funzione dei numeri, è anche quella di capire se si è in grado di affrontare una via o una cascata, quindi ben venga se la valutazione è precisa...ma uff, sto sprecando il mio tempo a dare spiegazioni ad un troll... :roll: :wink:


Ma per favore...
Vorrei vedere chi va bendato sotto una cascata fidandosi di un popò di numeri. L'alpinismo attuale ha perso il suo fascino proprio per questo bisogno di classificare TUTTO. Ghiaccio: basta dare un occhio o avere una foto per valutare a stima una cascata. Lo vedi quanto verticale c'è. E se c'è il ghiaccio buono o cattivo lo scopri solo salendola, mica se te lo dice una tabella. Lo sai che il ghiaccio è diverso ogni volta? Fai ghiaccio o ne parli e basta?
Il voler inventarsi scale di valutazione è solo un modo per mettersi sopra.
"io solo l'elite e dovete gradare come me!"
Infatti guarda quanta gente sà che c***o è l'S2 o i vostri numerini che avete dato un po' di tempo fa proclamandovi comitato del giusto.
Ne capisco di ste robe, non sono qui solo per rompere i coglioni a vanvera caro Oviglia.

Intruso


vabbè, c'è poco da abbassarsi a risponderti, magari potresti pensare che faccio ghiaccio da prima che tu nascessi, molto probabilmente, dunque prima di parlare conterei fino a 10...

poi noi non ci proclamiamo elite di nessuno, ma a differenza di voi che mugugnate nell'ombra, facciamo delle proposte. Poi se ne può discutere.
Lo so anche io che il ghiaccio è sempre diverso e che l'alpinismo perda il suo fascino per guide e scale è ancora un altro discorso, tra l'altro tutto da vedere e verificare.
Io sono tra quelli che pensa che una scala più precisa aiuti, tu non la pensi così dunque evita di comprare le guide e discutere di gradi, tanto se sei coerente col tuo ragionamento non te ne dovrebbe importare una sega, giusto? Dunque non capisco che ci fai in questo topic.

Per rispondere a Ezio. D'accordo, ma quando avrai sentito 100 campane che suonano diverso, alla fine riconsidererai la strategia... :wink: :roll:

Maurizio
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