A proposito di falesie

Area di discussione a carattere generale sull'arrampicata.

Messaggioda rugge » sab feb 05, 2005 21:09 pm

aculnaig ha scritto:Ok rugge cercherò, anche per caio, di sviluppare un discorso.
Ricordo però un forum diverso, dove ci si mandava tranquillamente a cagare (ops scusa caio) e si prendeva le cose alla leggera?.così come accade tra amici sotto una falesia! Ma evidentemente il clima qui è cambiato parecchio, peccato.

Al di là del post che ritengo stupido quanto ?schiodando allegramente?, mi chiedo come un ragazzo che arrampica da 2 anni (io te l?ho chiesto perché in realtà lo sapevo già, ricordi? Ci siamo conosciuti a Verona) possa avere già le idee così chiare da voler certificare le falesie!!
Riprendo il discorso fantastico di Pietro


pietrodp ha scritto:Vicino a casa mia c'era un piccolo campo sportivo pubblico, erba rasata tutto l'anno e le porte bianche con le reti.
Non so perche' ma finivamo sempre a giocare nel prato a fianco, coi cappotti al posto dei pali.


Ma ti rendi conto che dal momento che certifichi escludi tutto il resto??

E poi sta storia ?...l'anarchia, l'avventura, il romanticismo vanno bene per l'alpinismo, non per le falesie? da dove viene fuori, mi devi dire tu come vivere la falesia?

Per le questioni tecniche Enzolino è stato chiaro.


Aiuto! Qui mi citi la prima pagina di discussione! Evvai: si ricomincia da capo! Questo era solo il riscaldamento! :mrgreen:
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Messaggioda Zio Vare » dom feb 06, 2005 1:06 am

rugge ha scritto:Mi sono reso conto che è la parola "certificare" ad essere stata intesa in modo troppo impositivo e radicale. In realtà, secondo me, non si tratterà di altro che della redazione di alcune linee guida

La parola "certificare" in Italia ha un significato ben preciso. Non si parla di certificazione quando ci si appella ad una autoregolamentazione, quando ci si riferisce ad alcune linee guida. Le parole vanno soppesate bene e mi sembra che colui che per primo ha parlato di certificazione delle falesie l'abbia fatto ben conscio di quel che diceva.
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Messaggioda rugge » dom feb 06, 2005 11:28 am

Zio Vare ha scritto:
rugge ha scritto:Mi sono reso conto che è la parola "certificare" ad essere stata intesa in modo troppo impositivo e radicale. In realtà, secondo me, non si tratterà di altro che della redazione di alcune linee guida

La parola "certificare" in Italia ha un significato ben preciso. Non si parla di certificazione quando ci si appella ad una autoregolamentazione, quando ci si riferisce ad alcune linee guida. Le parole vanno soppesate bene e mi sembra che colui che per primo ha parlato di certificazione delle falesie l'abbia fatto ben conscio di quel che diceva.


Mah...forse per avere le idee più chiare su quella che è esattamente la posizione della fasi e delle altre associazioni al riguardo bisognerà attendere il manuale tecnico promesso: leggendo quello probabilmente sarà più chiaro (anch'io sinceramente confesso di avere le idee non certamente chiare come molti invece qui sembrano avere) cosa bolle in pentola...nel frattempo seguirò il consiglio di Aculnaig.
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Messaggioda rugge » dom feb 06, 2005 15:20 pm

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Puah...quella plasticara di Liv Sansoz..... :evil:

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Muriel Sarkany

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Spettacolo deprimente...: arrampicano su plastica perchè non hanno la capacità (e la cultura) di arrampicare su roccia :evil:

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e voi dareste in mano le falesie a gente come questa?

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Messaggioda rugge » dom feb 06, 2005 15:45 pm

http://www.federclimb.it/gli_atleti_azzurri.html

Conoscete per caso qualche nome? Chi sono tutti questi maledetti plasticari del c***o?

l'arrampicata agonistica è una delle tante sfaccettature dell'arrampicata intesa a 360°. Come tale è una delle componenti della cultura dell'arrampicata. Vi entra a far parte. Piaccia o non piaccia, eliminarla significherebbe togliere un pezzo di storia e di cultura all'arrampicata stessa. E poi è inutile nasconderlo: nel nostro piccolo siamo tutti un pò agonisti
Ultima modifica di rugge il lun feb 07, 2005 21:26 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda flaviop » dom feb 06, 2005 16:02 pm

rugge ha scritto:http://www.federclimb.it/gli_atleti_azzurri.html

Conoscete per caso qualche nome? Chi sono tutti questi maledetti plasticari del c***o?


Il saper arrampicare non è sinonimo di saper chiodare!
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Messaggioda rugge » dom feb 06, 2005 16:41 pm

D'accordo...lasciamo perdere....io non sono il portabandiera della fasi, ma nello stesso tempo mi da fastidio sentirli definire come plasticari del c***o...

Cambiamo discorso:

Guarda cos'ho trovato: Il modulo stilato dall'AIPIA (non dalla FASI,lasciamola perdere per un pò, poveretta) per richiedere finanziamenti al sindaco per le chiodature:

http://www.cybermountain.it/cyberclimb/ ... italia.htm

Il titolo è
" Spit e Fix. In Italia qualcosa si muove....".


Mi sembra interessante.
Ultima modifica di rugge il dom feb 06, 2005 16:50 pm, modificato 2 volte in totale.
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Messaggioda flaviop » dom feb 06, 2005 16:48 pm

Bella come richiesta di "soldi" , ma non vedo il nesso con la "certificazione", forse sei partito con il piede sbagliato a porre il problema.
Cmq senza cattiverie, la fasi non mi sembra proprio la figura giusta anche per stilare un manuale, io lo farei stilare a un "magut" (muratore), penso che ne capisca di piu.
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Messaggioda rugge » dom feb 06, 2005 16:50 pm

flaviop ha scritto:Bella come richiesta di "soldi" , ma non vedo il nesso con la "certificazione", forse sei partito con il piede sbagliato a porre il problema.
Cmq senza cattiverie, la fasi non mi sembra proprio la figura giusta anche per stilare un manuale, io lo farei stilare a un "magut" (muratore), penso che ne capisca di piu.


Solo apparentemente non c'entra con questo discorso. In realtà per ottenere fondi dalle amministrazioni occorre essere credibili e affidabili.
Ecco il perchè della necessità di certificazioni sulla SICUREZZA.

Bene: immagino già il coro:

Questi sordidi affaristi della fasi vogliono solo spillare soldi alle amministrazioni....

:lol:
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Messaggioda rugge » dom feb 06, 2005 16:57 pm

Altra pagina interessante:

Nella documentazione prodotta dall'AIPIA durante l'autunno 2000 è possibile trovare alcuni spunti interessanti, pur se lo spirito di fondo resta quello riscontrabile nell'esperienza del Cosiroc francese


http://www.cybermountain.it/cyberclimb/ ... italia.htm
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Messaggioda flaviop » dom feb 06, 2005 16:59 pm

La sicurezza non la si otterà mai.
Poi bisognerebbe stabilire cosa è una falesia.
Nel parco degli Ecrins (sempre sti francesi) non puoi creare falesie se superi la mezz'ora di avvicinamento.
Per avere buone possibilita di sicurezza, le falesie certificate le metterei solo vicino alle strade, servirebbe a non creare troppi traumi agli indoristi(sembra interisti) .
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Messaggioda flaviop » dom feb 06, 2005 17:02 pm

rugge ha scritto:Altra pagina interessante:

Nella documentazione prodotta dall'AIPIA durante l'autunno 2000 è possibile trovare alcuni spunti interessanti, pur se lo spirito di fondo resta quello riscontrabile nell'esperienza del Cosiroc francese


http://www.cybermountain.it/cyberclimb/ ... italia.htm


Si ma quelli con il fuolarino al collo mi fanno un po paura, non saranno mica boy scout.
rabbrividisco.
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Messaggioda rugge » dom feb 06, 2005 17:08 pm

flaviop ha scritto:Si ma quelli con il fuolarino al collo mi fanno un po paura, non saranno mica boy scout.
rabbrividisco.


:lol:

Si, ma si può fare anche un'altro discorso:

Da poco in Italia e' nata una nuova associazione l'A.I.P.I.A. (Associazione Italiana Preparatori Itinerari d'Arrampicata). Lo scopo principale dell'A.I.P.I.A. e' quello di promuovere, propagandare, organizzare attivita' di chiodatura di pareti per l'arrampicata sportiva. Probabilmente nascerà una collaborazione anche con la FIAR, la nuova federazione di arrampicata sportiva, che sta nascendo in questi giorni.


Vorrei proprio chiedere come si svilupperanno i rapporti tra la FASI di Aloi e l'AIPIA-FIAR vicina ad Andrea Gennari Daneri.
Mi sembra che siamo difronte alla solita questione dei galletti in un pollaio troppo piccolo.... :roll:
Forse se in Italia è ancora tutto affidato ad una sorta di semi-volontariato di singoli volonterosi (ed esperti) chiodatori è proprio per colpa di tutte queste gelosie reciproche....
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Messaggioda flaviop » dom feb 06, 2005 17:16 pm

Ma guarda che è cosi anche all'estero, se compri le guide del delfinato leggi solo due nomi Cambn e Fiaschi spece le vie lunghe le hanno chiodate loro non un'organizazione.
Chi lavorera sara sempre l'appassionato, la patacca e il portare il"potere" sarà dell'organizazione e se la Fasi o la Fiar destituisse i loro"capi" si aggiungerebbe qualche nuova organizazione perche certa gente deve per forza essere a capo di qual'cosa.
Guarda in altri sport quante federazioni ci sono!
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Messaggioda rugge » dom feb 06, 2005 17:17 pm

flaviop ha scritto:La sicurezza non la si otterà mai.


Certo, non si otterrà mai la sicurezza totale. Ma FORSE (sottolineo: forse) qualcosina alle 5 torri, o a Monsummano, o in tutti gli altri siti oggetto di crolli consistenti, avrebbe potuto essere previsto e rilevato. Io sono andato varie volte a Monsummano che alle 5 torri e MAI, dico mai, nessuno aveva il benchè minimo sentore del fatto che quelle rocce l' stavano insieme con lo sputo. Per fortuna che hanno la buona abitudine di crollare durante la notte.

flaviop ha scritto:Chi lavorera sara sempre l'appassionato, la patacca


e se qualche qualche organizzazione potesse dargli un minimo di aiuto fa tanto schifo?

flaviop ha scritto: il"potere" sarà dell'organizazione e se la Fasi o la Fiar destituisse i loro"capi" si aggiungerebbe qualche nuova organizazione perche certa gente deve per forza essere a capo di qual'cosa.


ma che "potere" credi mai che abbiano?
Soldi? Pochi
Donne? Poche
Potere? Boh? Che razza di potere mai potranno avere?
Sono 4 gatti. Al massimo potranno ottenere qualche piccolo finanziamento dal Coni o da qualche amministrazione. Chissà mai che cosa. Da investire nella sicurezza delle falesie. Fa tanto schifo?
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Messaggioda flaviop » dom feb 06, 2005 17:31 pm

L'ho messo tra virgolette, non immagini quanta gente voglia essere il presidente di qualcosa e sentirsi importante,anche se conti come il due di picche.
Adesso mollo ,vado a vedermi un po di gnicca rampante.
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Messaggioda rugge » dom feb 06, 2005 17:34 pm

flaviop ha scritto:Adesso mollo ,vado a vedermi un po di gnicca rampante.


:lol: Ok, mollo e vengo anch'io :lol:
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Messaggioda alfaomega » dom feb 06, 2005 18:02 pm

rugge ha scritto:Io sono andato varie volte [...] alle 5 torri e MAI, dico mai, nessuno aveva il benchè minimo sentore del fatto che quelle rocce l' stavano insieme con lo sputo.

rugge, caro mio... ma che stai a dì?
Le 5 torri STABILI? La dolomia una roccia solida e che non crolla? con tutti i ghiaioni e i massi intorno? Ma che te sei fumato?!?!?
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Messaggioda rugge » dom feb 06, 2005 21:19 pm

alfaomega ha scritto:Le 5 torri STABILI? La dolomia una roccia solida e che non crolla? con tutti i ghiaioni e i massi intorno? Ma che te sei fumato?!?!?


Si, era prevedibile infatti. Come a Monsummano. Ma non importa: l'arrampicata è bella lo stesso... e tornerò anch'io ad arrampicarci: ci vuol altro....
Però non puoi negare che un minimo di riflessione queste cose lo impongono...

Da Pareti n 39 del 2004, pag.25

Marco Vago ha scritto: Sasso Pelo. Il crollo [...] metà falesia è franata portandosi via tutti i tiri da Flip a tutta la zona destra [...] Benchè gli altri tiri siano ancora praticabili [...] SCONSIGLIO VIVAMENTE a chiunque di andare ad arrampicare in questo settore poichè, vista l'entità e l'inaspettatezza del danno non è detto che la cosa non si possa ripetere [...] anni di lavoro andati in fumo


AGD ha scritto: Queste le amare e rassegnate parole di Marco Vago, gran valorizzatore del Sasso Pelo, appena reduce dall'amara sorpresa. C'è da essere contenti che nessuno fosse sul posto durante l'accaduto, ma c'è da riflettere sul fatto che spesso scaliamo in posti dove una perizia geologica preventiva forse non sarebbe una misura prudenziale così esagerata...


Stavolta la Fasi non c'entra niente.

Il povero Marco Vago ha chiodato volonterosamente un intero settore. Crollato. Beh, cose che capitano....non vorremo mica dare peso ad una simile fatalità ?

P.S: Chi è che conosce Sasso Pelo? Beh, c'è la pubblicità anche qui, su PlanetMountain.

http://www.planetmountain.com/Rock/fale ... alesia=072

Tipico caso di pubblicità a falesie poco sicure. Nessun accenno al crollo nel link [eddai bannatemi il topic ora! ]
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Messaggioda Zio Vare » dom feb 06, 2005 23:15 pm

rugge ha scritto:Tipico caso di pubblicità a falesie poco sicure.

rugge ma cosa ti aspetti? che ci sia la perizia geologica su tutte le falesie d'Italia? Il giorno che verrà giù qualcosa a Finale che cosa si dovrà fare? Una perizia geologica su 2000 vie di arrampicata e non so quanti settori? Porca miseria, arrampichiamo su della roccia che è lassù perchè è destinata a venir giù! Chiunque arrampichi deve necessariamente esserne consapevole; ti puoi fare molto male anche per una piccola lama che ti resta in mano, non c'è bisogno di mezza falesia che crolla. Non c'è bisogno di perizie, c'è bisogno di perizia nella testa di chi va ad arrampicare, e questa non la certificherà mai nessuno, nè la fasi, nè il cai, nè le guide. Si potrà fare di tutto per far capire a chi arrampica che siamo ospiti di un mondo verticale spesso imprevedibile, questo è il vero passo per la sicurezza, non la perizia geologica di tutti i siti d'arrampicata italiani!
Cosa si dovrebbe dire allora dopo la frana al paretone di Machaby? Per anni e anni la gente è salita da lì. Siamo così sicuri che quella parte del paretone sarebbe stata chiusa dopo un megaconsulto di geologi e ingegneri in vista della ipotetica omologazione?
Chi paga la "perizia geologica preventiva"? Il Comune? La Comunità Montana? La Provincia? La Regione? Il Ministero? Cosa dovrà fare il chiodatore di buona volontà? Passare all'Ufficio Relazione con il Pubblico di tutte le amministrazioni interessante perchè vuole piantare qualche fix su una parete nuova? Cosa sarà? La morte di chi ha chiodato per anni le pareti d'Italia? Rimarrà solo un manipolo di chiodatori certificati?
Entri in un circolo vizioso senza poterne più uscire, tra poco qualcuno proporrà una perizia sul Gran Capucin per controllare se è destinato a rimanere lì fermo in eterno, così si potranno portare i corsi senza correre rischi!
Non ho la capacità dialettica di Biemme ma ne condivido tutti i post. Non ho altro da aggiungere a quanto ha espresso così chiaramente.
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