Caruso

Area di discussione a carattere generale sull'arrampicata.

Messaggioda Maurizio » mer gen 26, 2005 11:35 am

Ciao,

torno più o meno al topic con una richiesta ai romani (e non):

mi ha sempre incuriosito la presenza di varie scuole nella capitale. Ora Caruso più o meno lo conosco e ho avuto anche accese discussioni con lui. Anche se non condivido il postulato su cui si basa gran parte del suo lavoro, sono d'accordo invece con tante cose che dice.
Non mi è chiaro invece su cosa si basano le scuole di Jolly e der Ciclople, forse dovrei aggiungere anche quella di Antonella Strano ed eventualmente Andrea Di Bari e Gigi Mario. Mi potreste spiegare meglio se ci sono sostanziali differenze e quali?

Grazie

Maurizio
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Messaggioda yinyang » mer gen 26, 2005 11:44 am

Maurizio ha scritto:il postulato su cui si basa gran parte del suo lavoro,


ciao Maurizio, mi potresti spiegare meglio cosa intendi?
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Messaggioda Maurizio » mer gen 26, 2005 12:06 pm

Quello che si diceva prima, a proposito dell'istintività dei movimenti in arrampicata. Il lavoro di Caruso, mi pare, si basa proprio sulla negazione di questo principio.

ciao

Maurizio
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Messaggioda fab » mer gen 26, 2005 12:19 pm

Maurizio ha scritto:Ciao,

torno più o meno al topic con una richiesta ai romani (e non):

mi ha sempre incuriosito la presenza di varie scuole nella capitale. Ora Caruso più o meno lo conosco e ho avuto anche accese discussioni con lui. Anche se non condivido il postulato su cui si basa gran parte del suo lavoro, sono d'accordo invece con tante cose che dice.
Non mi è chiaro invece su cosa si basano le scuole di Jolly e der Ciclople, forse dovrei aggiungere anche quella di Antonella Strano ed eventualmente Andrea Di Bari e Gigi Mario. Mi potreste spiegare meglio se ci sono sostanziali differenze e quali?

Grazie

Maurizio
Non penso che le attività del ciclope e di Antonella si possano identificare in scuole di arrampicata.
Ti parlo di loro perchè frequento e ne ho frequentato le palestre, mentre non so com'è da jolly, anche se penso che sostanzialmente sia simile al ciclope come organizzazione.

Il ciclope non insegna ad arrampicare, è piùttosto un personal trainer, chiaramente il suo lavoro non è farti migliorare la tecnica, bensì la forza , qundi struttura l'allenamento in base alle diverse esigenze di chi richiede di esser seguito.

Antonella, già tende verso l'insegnamento di qualche tecnica base, tant'è che è soprattutto i principianti partecipano a tali corsi, anche se poi ci sono sessione per gli 'avanzati', ma secondo me sempre principianti.

Anche dal ciclope ci sono corsi base, ma sempre molto superficiali, e penso poco utili ai fini di una arrampicata su roccia.

L'alone di superficialità nelle palestre Romane e non, è altro discorso, visto che se si volesse insegnare veramente ad arrampicare di cose se ne potrebbero fare, ma sicuramente tutto dovrebbe esser organizzato e finalizzato in maniera diversa!

Tu metti in discussione il fatto che Caruso affermi che l'arrampicata non è istintiva ma può essere schematizzata in movimenti fondamentali?
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Messaggioda bradipo » mer gen 26, 2005 12:34 pm

Maurizio ha scritto:Quello che si diceva prima, a proposito dell'istintività dei movimenti in arrampicata. Il lavoro di Caruso, mi pare, si basa proprio sulla negazione di questo principio.

ciao

Maurizio


Credo di poter affermare con certezza che il suo metodo tende in linea primaria a coinvolgere persone che non hanno mai arrampicato e a stimolare una bagaglio motorio di base. A uno che incomincia cosa vuoi raccomandare l'istintività? E no!! Lo fai cominciare dalle basi...e ci costruisci sopra qualcosa. Quindi lo sensibilizzi molto sugli arti inferiori, sul movimento del bacino, sulla respirazione etc etc. Insomma cerchi di fargli capire la naturalezza con la quale si dovrebbero affrontare gradi medio facili. Apprendere questo non significa che NON si deve essere istintivi, tant'è che una delle cose che raccomanda Caruso è di esercitarsi ma poi di non essere troppo razionali in parete ma di far fluire gli schemi da soli perchè (ed è vero!!!) la nostra testa ce li restituisce da sola senza pensarci. Insomma non è che i fondamentali in uno sport siano le tavole della legge ma possono essere sicuramente di aiuto e indicativi per la risoluzione di problemi "al limite". Tanti e dico tanti (io fra tutti ma ora di meno) non superano passaggi perchè non si spinge come si deve sugli arti inferiori imputando l'insuccesso alla "non tenenza", come tanti non si curano del movimento del bacino e dello spostamento del peso. Ma nulla vieta l'istintività! Certo è che non può essere la base per esordienti. Anche tu Maurizio hai sicuramente dei fondamentali che usi e hai usato soprattutto nelle tue solitarie o in situazioni "proprio al limite". Giusto?
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Messaggioda ram| » mer gen 26, 2005 12:42 pm

aria fritta
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Messaggioda yinyang » mer gen 26, 2005 12:44 pm

ram| ha scritto:aria fritta
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può darsi, ma quali alternative?
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Messaggioda MatteoD » mer gen 26, 2005 12:46 pm

fab ha scritto:Il ciclope non insegna ad arrampicare, è piùttosto un personal trainer, chiaramente il suo lavoro non è farti migliorare la tecnica, bensì la forza , qundi struttura l'allenamento in base alle diverse esigenze di chi richiede di esser seguito.


? 200 per farsi fare la scheda! 8O

fab ha scritto:Anche dal ciclope ci sono corsi base, ma sempre molto superficiali, e penso poco utili ai fini di una arrampicata su roccia.


Decisamente poco utili. E neanche li chiamerei corsi, ma ginnastica preparatoria (Gymclimb la chiama lui e su questo nessun equivoco).
Per quanto riguarda la palestra l'orientamento è decisamente boulderistico. Tetti, strapiombi, forza e potenziamento muscolare.

fab ha scritto:L'alone di superficialità nelle palestre Romane e non, è altro discorso, visto che se si volesse insegnare veramente ad arrampicare di cose se ne potrebbero fare, ma sicuramente tutto dovrebbe esser organizzato e finalizzato in maniera diversa!


La frequentazione di una palestra è stata una delusione dal punto di vista dell'apprendimento formale: nelle lezioni collettive c'è scarsa attenzione agli allievi e attività tirate un po' via. Dal punto di vista umano invece si sta bene ed aiutandosi l'un l'altro i progressi arrivano.
Peraltro devo dire che quando Ciclope, per un breve periodo, ha seguito personalmente i corsi collettivi, la differenza l'hanno notata tutti. :?
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Messaggioda cuorpiccino » mer gen 26, 2005 12:51 pm

Qualche anno fà andavo cl center climb, dove ora è rimasto solo Marco Nescatelli (un folle, come minimo).
Lui seguiva, in palestra, un po' di persone e, specie ai novizi, faceva fare tanti, ma tanti traversi su muri verticali, con tanto uso dei piedi. C'erano, inoltre, una serie di appogiazzi di merda segnati di rosso (chiamati i bulloni rossi) che usava per un ulteriore sensibilizzazione dell'uso dei piedi. Inoltre, in alcuni casi, e dopo un po' di tempo, ad alcune persone faceva fare allenamenti specifici, che potevano andare dal miglioramento della scioltezza (stretcing) a esercizi di forza.
Non c'era un insegnamento specifico su un tipo di movimento, ma piuttosto cercava di far acquisire l'istintualità del gesto e la percezione degli equilibri tramite traversi tracciati ad hoc.
Per quelli un po' più avanti c'erano le schede, che soprattutto riguardavano traversi di una certa difficoltà e di un certo tipo d'arrampicata o, al limite, determinati movimenti (a Silvia provavano a fargli fare i lanci, ha ha ha ha). Ma quello che fanno oggi i ragazzi di marco in falesia (come metodo e non come livello) fa inorridire. Tutti lanciati sempre e solo su vie 3 gradi sopra il loro livello, dalle quali non usciranno mai (osama, sveiate!!!).

Da Jolly (per quello che ho sentito) si respira un aria molto più "fisica" (e anche competitiva in modo un po scassapalle, ma questo forse non dipende tutto da jolly), forse più adatta a chi già sa arrampicare (ma anche qui ci sarebbe da discutere)!

Antonella l'ho incontrata lo scorso anno a sperlonga dove aveva portato le sue "promesse" ad assaporare quelle belle arrampicate di 5, 6a, 6b, dove l'uso dei piedi è obbligatorio (cosa da far fare agli allievi o alle persone che si seguono).

Per quanto molti movimenti dell'arrampicata non sono istintivi, bisogna cercare di farli diventare tali, ma il passaggio Plastica Roccia in questo è un baluardo spaventoso!
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Messaggioda bradipo » mer gen 26, 2005 13:01 pm

cuorpiccino ha scritto:Per quanto molti movimenti dell'arrampicata non sono istintivi, bisogna cercare di farli diventare tali, ma il passaggio Plastica Roccia in questo è un baluardo spaventoso!


Ma non tiriamo in ballo la plastica dai!!! Lo sappiamo tutti che la roccia è un'altra cosa....Uno che inizia su plastica come ho fatto io è uno destinato ad andare fuori e non capire un caxxo se non c'è nessuno che sensibilizza su certi argomenti. :wink:
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Messaggioda fab » mer gen 26, 2005 13:02 pm

MatteoD ha scritto:
fab ha scritto:Il ciclope non insegna ad arrampicare, è piùttosto un personal trainer, chiaramente il suo lavoro non è farti migliorare la tecnica, bensì la forza , qundi struttura l'allenamento in base alle diverse esigenze di chi richiede di esser seguito.


? 200 per farsi fare la scheda! 8O

Se ci pensi bene tutti i prezzi del nostro sport sono alti... considera che alla fine i 200 sono annui...
Comunque la scheda io la ritengo un buon modo per investire sulla palestra! Mi spiego:
Cat fa la scheda, io no... cat quando va in palestra sa cosa fare, come sfruttare a fondo quelle ore che solitamente passiamo li dentro... io girovago a vuoto tracciandomi boulder facendo quelli tracciati da altri, facendo traversi e così via, il tutto senza una coerenza specifica che miri a sviluppare la mia muscolatura.
Cat invece ultimamente gli guaardo le spalle e dico sto caxx..!!!
Altro discorso è: Ma se pago la palestra questa scheda non dovrebbe esser compresa? E' chiaro che se io chiedo al ciclope di aiutarmi su passaggi o consigli eventuali lui non si tira mai indietro... e Come ripeto sempre io provengo dal tennis, e anche li oltre alle normali lezioni per esser seguito in particolar modo qualcosa in più bisogna spendere!

Mattè, piùttosto mi spieghi perchè tu fai il gym climb....??
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Messaggioda cuorpiccino » mer gen 26, 2005 13:05 pm

fab ha scritto: Cat invece ultimamente gli guaardo le spalle e dico sto caxx..!!!

Si si, vabbè, le spalle :roll:
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Messaggioda MatteoD » mer gen 26, 2005 13:05 pm

cuorpiccino ha scritto:Antonella l'ho incontrata lo scorso anno a sperlonga dove aveva portato le sue "promesse" ad assaporare quelle belle arrampicate di 5, 6a, 6b, dove l'uso dei piedi è obbligatorio (cosa da far fare agli allievi o alle persone che si seguono).


Viene da chiedersi se nella scelta di Antonella non ci sia una maggiore sensibilità "femminile", nel senso migliore del termine, che la porta a trasmettere un approccio meno muscolare e forse più carusiano all'arrampicata.

cuorpiccino ha scritto:Per quanto molti movimenti dell'arrampicata non sono istintivi, bisogna cercare di farli diventare tali, ma il passaggio Plastica Roccia in questo è un baluardo spaventoso!


Mi chiedo se non esistano davvero altri modi per rendere la transizione palestra/roccia più fluida. Fab, tu sembravi avere qualche idea. A cosa pensavi?
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Messaggioda cuorpiccino » mer gen 26, 2005 13:06 pm

bradipo ha scritto:
cuorpiccino ha scritto:Per quanto molti movimenti dell'arrampicata non sono istintivi, bisogna cercare di farli diventare tali, ma il passaggio Plastica Roccia in questo è un baluardo spaventoso!


Ma non tiriamo in ballo la plastica dai!!! Lo sappiamo tutti che la roccia è un'altra cosa....Uno che inizia su plastica come ho fatto io è uno destinato ad andare fuori e non capire un caxxo se non c'è nessuno che sensibilizza su certi argomenti. :wink:

Per evitare il trauma del passaggio, bisognerebbe portare gli esordienti anche sulla roccia, parallelamente alla palestra.
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Messaggioda yinyang » mer gen 26, 2005 13:16 pm

cuorpiccino ha scritto:
bradipo ha scritto:
cuorpiccino ha scritto:Per quanto molti movimenti dell'arrampicata non sono istintivi, bisogna cercare di farli diventare tali, ma il passaggio Plastica Roccia in questo è un baluardo spaventoso!


Ma non tiriamo in ballo la plastica dai!!! Lo sappiamo tutti che la roccia è un'altra cosa....Uno che inizia su plastica come ho fatto io è uno destinato ad andare fuori e non capire un caxxo se non c'è nessuno che sensibilizza su certi argomenti. :wink:

Per evitare il trauma del passaggio, bisognerebbe portare gli esordienti anche sulla roccia, parallelamente alla palestra.


tutti i corsi che ho visto io prevedevano anche uscite su roccia, in alcune palestre ci sono corsi solo su plastica? 8O
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Messaggioda MatteoD » mer gen 26, 2005 13:24 pm

fab ha scritto:Se ci pensi bene tutti i prezzi del nostro sport sono alti... considera che alla fine i 200 sono annui... Altro discorso è: Ma se pago la palestra questa scheda non dovrebbe esser compresa?

Come giustamente dici si vanno a sommare ad una quota mensile che non sono proprio spiccioli. Se vado in una palestra normale la scheda è compresa nella quota mensile. Non è una piccola differenza. Il tennis è roba da ricchi 8)
fab ha scritto:Comunque la scheda io la ritengo un buon modo per investire sulla palestra!

E' vero. Ma è come comprarsi gli sci e sentirsi dire dopo che per sciare servono anche gli scarponi. Qualcuno lo sa e qualcuno no.
fab ha scritto:Mattè, piùttosto mi spieghi perchè tu fai il gym climb....??

Per darmi una regola: sento che un po' di corpo libero mi fa bene e da solo non avrei la costanza per farlo. In più così ho il vantaggio di vedere gli altri più o meno alla stessa ora e farmi un po' di vie con loro.
In ogni caso voglio provare a venire qualche giorno dispari, a rischio di ciondolare anche io tra un boulder e l'altro. :)
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Messaggioda alfaomega » mer gen 26, 2005 13:32 pm

cuorpiccino ha scritto:Per evitare il trauma del passaggio, bisognerebbe portare gli esordienti anche sulla roccia, parallelamente alla palestra.

Guardacaso proprio ciò che fanno i tanto bistrattati corsi CAI.

Io resto della mia idea... per iniziare, tranne che a uno non gliene freghi un cavolo di andare su roccia, meglio un corso CAI.
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Messaggioda fab » mer gen 26, 2005 13:40 pm

MatteoD ha scritto:
cuorpiccino ha scritto:Antonella l'ho incontrata lo scorso anno a sperlonga dove aveva portato le sue "promesse" ad assaporare quelle belle arrampicate di 5, 6a, 6b, dove l'uso dei piedi è obbligatorio (cosa da far fare agli allievi o alle persone che si seguono).


Viene da chiedersi se nella scelta di Antonella non ci sia una maggiore sensibilità "femminile", nel senso migliore del termine, che la porta a trasmettere un approccio meno muscolare e forse più carusiano all'arrampicata.

cuorpiccino ha scritto:Per quanto molti movimenti dell'arrampicata non sono istintivi, bisogna cercare di farli diventare tali, ma il passaggio Plastica Roccia in questo è un baluardo spaventoso!


Mi chiedo se non esistano davvero altri modi per rendere la transizione palestra/roccia più fluida. Fab, tu sembravi avere qualche idea. A cosa pensavi?

Senz atogliere niente ad Antonella, ma le uscite su roccia sono pagate a parte... come per Nescatelli, come per il Ciclope e tutti gli altri istruttori Romani... forse Antonella le organizza più spesso, e questo è un pregio visto che perlomeno il fine dei suoi corsi rimane quello!
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Messaggioda Maurizio » mer gen 26, 2005 14:04 pm

Mah, guardate, io non ho intenzione di disotterrare vecchie polemiche. Però io, come tanti altri arrampicatori ben più bravi e talentuosi di me, siamo stati degli autodidatti. Abbiamo cioè imparato senza neanche la minima idea di cosa fossero e siano i fondamentali. Caruso ha fatto una importante ricerca in questo senso, onore al merito, ma come dite voi stessi è poi difficile passare dal razionale all'istintivo e questo passaggio rischia di bloccarti. Io sono notoriamente per un approccio diverso, il che non vuol dire che all'allievo non devi dire niente e lasciarlo con i suoi problemi. Ma trovo che scomporre il tutto in movimenti fondamentali crei troppa confusione nel principiante. Arrampicare deve essere e deve diventare una cosa istintiva non una cosa razionale. Non credo che nessun arrampicatore di alto livello o di esperienza "pensi" alla posizione in cui si deve mettere per superare un passaggio o affrontare una determinata situazione.
Poi io non mi occupo di allenamento nè di insegnamento, dunque queste sono solo mie convinzioni maturate col tempo.

ciao

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Messaggioda Roberto » mer gen 26, 2005 14:10 pm

bradipo ha scritto:Ma allora è vera la "leggenda" che appare sulla libro di Ledda dove vi si descrive protagonisti e antagonisti a Ripa Maiala? Sarei proprio curioso di sapere i perchè di questa guerra fredda oppure di eventuali litigi....ma mi rendo conto che sono cose che è meglio non scrivere pubblicamente.
Che leggenda? Sul libro di Piero non c'è nessuna allusione ad antagonismo tra noi, ci siamo solo trovati nello stesso periodo ad attrezzare le nostre vie e poi, io ho scalato sulle sue e lui sulle mie, scambiandoci le indicazioni sulle gradazioni. Per il resto non ho mai avuto accasione di discutere con Paolo e se ci incontriamo lo saluto.
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