Quelli del CAI, un giorno forse capiro'.

Area di discussione a carattere generale sull'arrampicata.

Messaggioda gug » ven nov 05, 2004 14:44 pm

vito ha scritto:Io non so da dove e' uscita questa "leggenda urbana" dove i caiani aborriscono l'uso dell'anello di servizio.


...l'ho detto e lo ripeto (lo dovrò fare fino allo sfinimento, penso): questa non è una leggenda metropolitana, ma è realtà.
Io ho sostenuto l'esame IA nel 2002 e sono stato redarguito e ho preso un'insufficienza perchè facevo sicura al primo utilizzando l'anello dell'imbrago.
La sicura in vita mi era stata autorizzata dall'esaminatore, ma quando ho messo il moschettone solo sull'anello, lui mi ha ripreso e mi ha detto di farci passare anche le asole dei cosciali. Io l'ho fatto anche se in questo modo è scomodissimo.
Successivamente per tutte le longe è stato sempre detto e ripetuto da tutti gli esaminatori che non bastava l'anello. Questo è successo a Settembre del 2002, all'esame per IA, modulo roccia, a Prati di tivo (CMI) e non è una "leggenda metropolitana".
Se intervenisse Bruno Vitale, che a quell'esame era fra gli esaminatori, potrebbe confermarlo.
Ultima modifica di gug il sab nov 06, 2004 23:35 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda vito » ven nov 05, 2004 15:06 pm

IA, quindi regionale...non e' che e' una decisione presa dalla scuola regionale indipendentemente dalle direttive della nazionale?

non ho pero capito se ti e' successo nel 92 o nel 2002
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Messaggioda LimaMike » ven nov 05, 2004 16:11 pm

...l'ho detto e lo ripeto (lo dovrò fare fino allo sfinimento, penso): questa non è una leggenda metropolitana, ma è realtà.
Io ho sostenuto l'esame IA nel 2002 e sono stato redarguito e ho preso un'insufficienza perchè facevo sicura al primo utilizzando l'anello dell'imbrago.


Scusa Gug avevo perso questo passaggio.

La sicura in vita mi era stata autorizzata dall'esaminatore, ma quando ho messo il moschettone solo sull'anello, lui mi ha ripreso e mi ha detto di farci passare anche le asole dei cosciali. Io l'ho fatto anche se in questo modo è scomodissimo.


Che sia scomodo è indubbio.
Sono pure io un istruttore. Ho fatto il corso nel 95 nel convegno TAA e poi il nazionale nel 2000 e tra il materiale consegnato per la formazione (già nel '95) c'era un aggiornamento del manuale che riportava la costruzione della louge con fettuccia o cordino chiuso utilizzando il solo anello di servizio.

Salut
ML
Perchè arrampico? Semplice! perchè mi diverto.
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Messaggioda MarcoS » ven nov 05, 2004 17:19 pm

...quindi i responsabili di quel corso IA della commissione scuole italia centrale sarebbero la SUMMA del "caianesimo".... :lol:

....non escluderei in toto comunque una forma accentuata di "paranoia da possibili conseguenze legali" visto che, certo non con questi eccessi
:lol: possibili eventuali problemi legali siamo costretti a considerarli sovente anche noi quando s'organizzano i corsi...
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Messaggioda luonto » ven nov 05, 2004 23:16 pm

ehi questo messaggio ha lunga vita, quanto tempo e' passato da quando l'ho iniziato.
Leggendo i diversi messaggi postati si capisce che la "paranoia" della longe sulle due asole non era una "leggenda metropolitana" da me inventata.
Probabilmente deve essere stata una linea di pensiero adottata dal CAI per un certo periodo, che non avendo un forte fondamento logico e' stata poi man mano rimpiazzata.
Ciò non esclude che ci siano dei vecchi nostalgici "caiani" che ci tengono alle vecchie tradizioni :lol: .........però certo se ci ragionassero un poco
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Messaggioda gug » sab nov 06, 2004 23:35 pm

vito ha scritto:IA, quindi regionale...non e' che e' una decisione presa dalla scuola regionale indipendentemente dalle direttive della nazionale?

non ho pero capito se ti e' successo nel 92 o nel 2002


.... :oops: :oops: 2002, mi sono sbagliato e l'ho già corretto.
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Re: Quelli del CAI, un giorno forse capiro'.

Messaggioda c.caio » mar nov 09, 2004 12:15 pm

erik. ha scritto:Pero' ti racconto cosa noi insegnamo al corso base:
- usare per le manovre l'anello di servizio dell'imbrago.
- fare sicura con il secchiello (ovviamente si insegna anche il mezzo/barcaiolo perchè puo' sempre servire)
- preferire cordini in kevlar o dinema (anche se si dice che quelli in nylon si son sempre usati e non bisogna everne il terrore!)
- recuperare con la piastrina e a calarsi utilizzando la stessa(mostrando anche altri discensori o metodi per calarsi)
- si cerca di mostrare un minimo di tecnica d'arrampicata (metodo caruso 8O )....


... dopo mesi arrivo io tomo tomo, leggo questo post e ti dico la mia senza mezzi termini... 8)

Adesso invece ti faccio un elenco di quello che NON insegnate nei corsi (base o avanzati che essi siano e che sarebbe invece assai importante insegnare!).
- a parcheggiare le macchine in luoghi adatti quando si va in montagna per raggiungere una palestra, una parete, una falesia.
- a tenere comportamenti umili ed educati quando si va in giro
- a rispettare le persone che lavorano e vivono dei luoghi dove si va a scalare
- a comportarsi con educazione nei rifugi
- a rispettare il lavoro di chi ci permette di arrampicare
- a portarsi appresso le immondizie
... e tante altre cose ancora!

I corsi dei CAI partono in tromba insegnando i nodi, le manovre o quant'altro, ma prima di queste istruzioni bisognerebbe insegnare anche come ci si comporta quando si va in giro e a non pensare che sia sempre tutto dovuto. Te lo scrive uno che ha frequentato questi corsi e che ora, a distanza di anni, ha visto come si comportano decine, decine e decine di corsi... quindi parlo a ragion veduta (anche se sto generalizzando perche' non tutti i corsi sono cosi').
Quindi suggerirei un bel corso di autocritica, prima di tenerne uno di arrampicata!
Grazie e ciao
C.
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Messaggioda berni » mar nov 09, 2004 12:45 pm

...che dirto Caio...hai ragione, certo la tua è una veduta particolare, ed un po' più minuziosa, ma, da "addetto ai lavori", non posso che dar a Cesare...

E devo anche ammettere di non aver mai pensato a questo lato del problema dando tutto per scontato! Anzi siamo spesso noi a dare un cattivo esempio...

marco
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Messaggioda c.caio » mar nov 09, 2004 16:52 pm

marco bernini ha scritto:...che dirto Caio...hai ragione, certo la tua è una veduta particolare, ed un po' più minuziosa, ma, da "addetto ai lavori", non posso che dar a Cesare...

E devo anche ammettere di non aver mai pensato a questo lato del problema dando tutto per scontato! Anzi siamo spesso noi a dare un cattivo esempio...

marco


... mi fa molto piacere leggere il tuo post perche' lascia una bella porta aperta al dialogo.
Ovviamente io non ce l'ho con i corsi del CAI per partito preso e non ce l'ho nemmeno in assoluto, purtroppo la media dei comportamenti di questi corsi mi porta ad essere cosi' drastico nei giudizi.
La chiave di volta e' proprio il dare delle cose per scontate, che invece non lo sono per nulla e lo si nota ogni volta che si va in giro a scalare.
Siccome queste molteplici forme di educazione (che ho elencato nel mio precedente post) non le insegna piu' nessuno, penso che sia particolarmente importante che certe associazioni si facciano carico di portare un po' di cultura del rispetto (e delle buone maniere) a coloro che poi, finiti i corsi, cominceranno a camminare con le proprie gambe.

Ti faccio un banalissimo (e forse stupido) esempio.
Dovessi tenere un corso di arrampicata, oltre ad insegnare tutto quello che di tecnico bisogna sapere, comincerei raccontando come nasce una falesia (o una palestra), quali problemi ci sono dietro, quali costi, come si chioda, come si puliscono le vie e forse porterei gli allievi alla base di una sperduta roccia per farli provare a pulire... Gli spiegherei che la loro meta e' il viaggio e non la sola nuda roccia e che tra loro e una catena di sosta ci sono un sacco di altre cose...
Ci sono gli abitanti del luogo con la loro storia e le loro abitudini (che spesso mal si conciliano con gli arrampicatori) e ancora tante altre cose prima di arrivare alla lezione sui nodi.
Qualche tempo fa, presso una palestra, sono arrivati alcuni istruttori con i loro allievi e hanno parcheggiato dove non dovevano... Il proprietario del terreno si e' lagnato dicendo loro che da li' doveva passare con il bestiame, e un istruttore gli ha risposto di passare da un'altra parte!
Due mesi fa un altro istruttore di un altro corso ha finito la serata salendo in piedi sul tavolo del rifugio, poi e' uscito fuori e ha ruttato (alla fantozzi) a mezzo metro dalla tavolata di altra gente ed ha concluso la performance mettendo i piedi sopra un libro (da 40 euro!) e standosene comodo... quando gli ho gentilmente chiesto di togliere almeno i piedi dal libro mi ha risposto di farmi i cazzi miei, perche' lui i piedi li mette dove vuole...
Potrei raccontare decine e decine e decine di tristissime storie del genere, purtroppo.
Ripeto che non sempre funziona cosi'.... ma capita assai spesso, troppo spesso.
Ciao
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Messaggioda yinyang » mar nov 09, 2004 17:24 pm

c.caio ha scritto:Due mesi fa un altro istruttore di un altro corso ha finito la serata salendo in piedi sul tavolo del rifugio, poi e' uscito fuori e ha ruttato (alla fantozzi) a mezzo metro dalla tavolata di altra gente ed ha concluso la performance mettendo i piedi sopra un libro (da 40 euro!) e standosene comodo... quando gli ho gentilmente chiesto di togliere almeno i piedi dal libro mi ha risposto di farmi i cazzi miei, perche' lui i piedi li mette dove vuole...


scusa la domanda morbosa...ma...è ancora vivo? :twisted: :twisted: :twisted:
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Messaggioda berni » mar nov 09, 2004 17:28 pm

Non voglio prendere le difese del CAI o dei "caiani", ne dei corsi etc etc...
Comprendo gli esempi da te citati, uguali a 100 altri accadimenti, ma, tu dici, più importanti dato che arrivano da qualcuno che in realtà dovrebbe educare.
E' vero però che spesso proprio il CAI ha dato esempi davvero poco edificanti...
Nella vita tutto insegna, a qualsiasi età, prenderò spunto da ciò che dici...è una promessa...
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Messaggioda onoff » mar nov 09, 2004 18:26 pm

Caro Caio, va bene, condanniamo e biasimiamo la deplorevole e bieca zoticaggine di certi indegni avventori, e sono anche d?accordo che il Cai dovrebbe essere il primo a sensibilizzare, soprattutto allievi e principianti della montagna, e ?istruire? al rispetto dei luoghi e delle tradizioni.
Ma diciamo anche che a volte nei rifugi, ?qualcuno?, e molto spesso in rifugi Cai ma non solo, non ha ben presente, credo, che se arriva gente a portar soldi (e spesso da ben lontano) non è per la sola attrazione delle vie (che se è solo per quella non servirebbe nemmeno un rifugio) ma vorrebbe essere trattato meno a pesci in faccia, possibilmente. Cosa che ?capita assai spesso, troppo spesso?.
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Messaggioda berni » mar nov 09, 2004 19:02 pm

- Caro Caio, va bene, condanniamo e biasimiamo la deplorevole e bieca zoticaggine di certi indegni avventori, e sono anche d?accordo che il Cai dovrebbe essere il primo a sensibilizzare, soprattutto allievi e principianti della montagna, e ?istruire? al rispetto dei luoghi e delle tradizioni.
Ma diciamo anche che a volte nei rifugi, ?qualcuno?, e molto spesso in rifugi Cai ma non solo, non ha ben presente, credo, che se arriva gente a portar soldi (e spesso da ben lontano) non è per la sola attrazione delle vie (che se è solo per quella non servirebbe nemmeno un rifugio) ma vorrebbe essere trattato meno a pesci in faccia, possibilmente. Cosa che ?capita assai spesso, troppo spesso? -
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Caro Onoff,
il tuo discorso è conducibile a qualsiasi esercizio commerciale, ed è aperto un topic giusto su rifugi e gestori...
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Messaggioda flicker » mar nov 09, 2004 19:23 pm

alla faccia della lezione di ecologia e comportamento in montagna, che i corsi devono fare :twisted:
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Messaggioda c.caio » mar nov 09, 2004 19:57 pm

marco bernini ha scritto:Non voglio prendere le difese del CAI o dei "caiani", ne dei corsi etc etc...
Comprendo gli esempi da te citati, uguali a 100 altri accadimenti, ma, tu dici, più importanti dato che arrivano da qualcuno che in realtà dovrebbe educare.
E' vero però che spesso proprio il CAI ha dato esempi davvero poco edificanti...
Nella vita tutto insegna, a qualsiasi età, prenderò spunto da ciò che dici...è una promessa...


...esattamente come dici tu, esempi particolarmente gravi perche' commessi da chi dovrebbe invece insegnare... e per pieta' non sto a raccontartene tanti altri assai poco edificanti (se proprio ci tieni lo faro' in privato!) 8)
Cio' detto concordo sul fatto che si impara sempre, ad ogni eta' e con ogni livello di preparazione, ed e' un approccio alla vita sicuramente umile e condivisibile.
Bravo
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Messaggioda c.caio » mar nov 09, 2004 20:06 pm

onoff ha scritto:Caro Caio, va bene, condanniamo e biasimiamo la deplorevole e bieca zoticaggine di certi indegni avventori, e sono anche d?accordo che il Cai dovrebbe essere il primo a sensibilizzare, soprattutto allievi e principianti della montagna, e ?istruire? al rispetto dei luoghi e delle tradizioni.
Ma diciamo anche che a volte nei rifugi, ?qualcuno?, e molto spesso in rifugi Cai ma non solo, non ha ben presente, credo, che se arriva gente a portar soldi (e spesso da ben lontano) non è per la sola attrazione delle vie (che se è solo per quella non servirebbe nemmeno un rifugio) ma vorrebbe essere trattato meno a pesci in faccia, possibilmente. Cosa che ?capita assai spesso, troppo spesso?.


... possiamo parlarne a lungo e in maniera assai argomentata in un altro thread, perche' questo invece si riferisce al Cai, ai suoi corsi e agli istruttori e metterci dentro dell'altro (come stai tentando di fare) e' il solito brutto vizio di cominciare a parlare di tutto per perdere di vista ogni cosa... facendo il solito bel minestrone dove ognuno butta dentro qualsiasi ingrediente.

Io comunque non sto facendo l'avvocato dei rifugi e quindi non capisco proprio a cosa ti riferisci e perche' vieni a menarmi il torrone con questa tua uscita... che tra l'altro non solo e' scritta in modo sibillino (come se io fossi il responsabile di chissa' quale sgarro) ma dimostra anche che della vita dei rifugi (problematiche annesse) conosci talmente poco da lanciarti in affermazioni veramente infelici.
Diciamo le cose come stanno... sei fazioso.
:(
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Messaggioda c.caio » mar nov 09, 2004 20:11 pm

yingyang ha scritto:
c.caio ha scritto:Due mesi fa un altro istruttore di un altro corso ha finito la serata salendo in piedi sul tavolo del rifugio, poi e' uscito fuori e ha ruttato (alla fantozzi) a mezzo metro dalla tavolata di altra gente ed ha concluso la performance mettendo i piedi sopra un libro (da 40 euro!) e standosene comodo... quando gli ho gentilmente chiesto di togliere almeno i piedi dal libro mi ha risposto di farmi i cazzi miei, perche' lui i piedi li mette dove vuole...


scusa la domanda morbosa...ma...è ancora vivo? :twisted: :twisted: :twisted:


... si, vivo e vegeto, perche' nonostante l'apparenza e il fatto che su questo forum qualcuno possa pensare il peggio possibile del sottoscritto, cerco di usare la testa quando un altro non lo sta facendo e ho pensato che proseguire con il diverbio per poi arrivare alle mani (unico linguaggio che quell'istruttore avrebbe capito), non e' cosa edificante... soprattutto per me.
Quindi ho masticato amaro e me ne sono andato. Se lo avessi presi a schiaffi sarei stato forse ancora piu' male (moralmente!... perche' fisicamente li avrebbe sentiti solo lui.. data la mia struttura fisica non proprio da peso leggero!)
:P
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Re: Quelli del CAI, un giorno forse capiro'.

Messaggioda MarcoS » mar nov 09, 2004 20:16 pm

c.caio ha scritto:...un elenco di quello che NON insegnate nei corsi (base o avanzati che essi siano e che sarebbe invece assai importante insegnare!).
- a parcheggiare le macchine in luoghi adatti quando si va in montagna per raggiungere una palestra, una parete, una falesia.
- a tenere comportamenti umili ed educati quando si va in giro
- a rispettare le persone che lavorano e vivono dei luoghi dove si va a scalare
- a comportarsi con educazione nei rifugi
- a rispettare il lavoro di chi ci permette di arrampicare
- a portarsi appresso le immondizie
... e tante altre cose ancora!

I corsi dei CAI partono in tromba insegnando i nodi, le manovre o quant'altro, ma prima di queste istruzioni bisognerebbe insegnare anche come ci si comporta quando si va in giro e a non pensare che sia sempre tutto dovuto. ......


sono assolutamente d'accordo, e sono pur'io dell'idea che "l'istruttore", oltre che detentore di patacca e inestimabili conoscenze nell'arte del verticale, dovrebbe essere, al meglio che gli riesca, un minimo di esempio alle persone cui insegna a cazzeggiare sulla roccia.
Idioti integrali come quello del libro, andrebbero sottoposti a rieducazione coatta....con buona dose di calci in culo.
augh.

firmato:
libretto 631
matricola 021

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Messaggioda onoff » mar nov 09, 2004 20:39 pm

Scusa Caio, ma guarda che io non stavo ?tentando? di far proprio niente, seguivo un ragionamento iniziato da te, sulla maleducazione eccessiva di certi frequentatori di falesie, concordando per di più pienamente con te!
Anzi aggiungerei che, a parer mio, anche i gestori dei rifugi, dovrebbero impegnarsi nel sensibilizzare maggiormente, forse in accordo con le sezioni locali del Cai, i loro frequentatori sulla storia e l?impegno profuso per valorizzare il territorio.
Poi così come tu lamentavi e ribadisco giustamente, questi ignobili comportamenti, io ho voluto solo ricordare ai lettori, che a volte anche l?accoglienza da parte di alcuni rifugisti non è improntata al massimo della cordialità. Sempre rimanendo nel tentativo di comprendere un po? il fenomeno nella sua interezza, che io sappia molti rifugi sono pur sempre del Cai e spesso gli allievi dei corsi vengono portati al rifugio di appartenenza della sezione. Non era mia intenzione divagare con un ?minestrone?, anzi!
Onestamente non ho posto attenzione alla presenza di altra sezione dedicata a questo specifico argomento, e di ciò me ne scuso.
Per ciò che concerne ?l?essere sibillino?, l?aver ?scarsa conoscenza sulle problematiche relative ai rifugi?, l?essere ?infelice? e bontà divina anche ?fazioso? (di quale fazione poi non saprei), ritengo esser esonerato dal rispondere, in quanto non credo vi sia ulteriore motivo, da parte mia, di ?menare il torrone? ad alcuno e su alcunché. Ossequi.
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Messaggioda c.caio » mar nov 09, 2004 20:55 pm

onoff ha scritto:Scusa Caio, ma guarda che io non stavo ?tentando? di far proprio niente, seguivo un ragionamento iniziato da te, sulla maleducazione eccessiva di certi frequentatori di falesie, concordando per di più pienamente con te!
Anzi aggiungerei che, a parer mio, anche i gestori dei rifugi, dovrebbero impegnarsi nel sensibilizzare maggiormente, forse in accordo con le sezioni locali del Cai, i loro frequentatori sulla storia e l?impegno profuso per valorizzare il territorio.
Poi così come tu lamentavi e ribadisco giustamente, questi ignobili comportamenti, io ho voluto solo ricordare ai lettori, che a volte anche l?accoglienza da parte di alcuni rifugisti non è improntata al massimo della cordialità. Sempre rimanendo nel tentativo di comprendere un po? il fenomeno nella sua interezza, che io sappia molti rifugi sono pur sempre del Cai e spesso gli allievi dei corsi vengono portati al rifugio di appartenenza della sezione. Non era mia intenzione divagare con un ?minestrone?, anzi!
Onestamente non ho posto attenzione alla presenza di altra sezione dedicata a questo specifico argomento, e di ciò me ne scuso.
Per ciò che concerne ?l?essere sibillino?, l?aver ?scarsa conoscenza sulle problematiche relative ai rifugi?, l?essere ?infelice? e bontà divina anche ?fazioso? (di quale fazione poi non saprei), ritengo esser esonerato dal rispondere, in quanto non credo vi sia ulteriore motivo, da parte mia, di ?menare il torrone? ad alcuno e su alcunché. Ossequi.


... bene allora, avevo inteso proprio male, dopotutto e' molto facile fraintendersi su questi forum, non potendosi vedere in viso e sentire il tono della voce non e' raro capirsi male.
Come non detto, scusa!
:oops:
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