vie nuove

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

vie nuove

Messaggioda rudy » gio ott 28, 2004 12:45 pm

cari forumisti
mi piacerebbe sapere chi voi ha aperto vie nuove (*).... in montagna naturalmente, come ha individuato l'itinerario, di che grado è, lo sviluppo e che come ha attrezzato la via (protezioni veloci, chiodi, spit....)

(*) mi sembra di aver visto che "as" ha aperto vie....
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Re: vie nuove

Messaggioda Roberto » gio ott 28, 2004 12:50 pm

rudy ha scritto:cari forumisti
mi piacerebbe sapere chi voi ha aperto vie nuove (*).... in montagna naturalmente, come ha individuato l'itinerario, di che grado è, lo sviluppo e che come ha attrezzato la via (protezioni veloci, chiodi, spit....)

(*) mi sembra di aver visto che "as" ha aperto vie....
Prima di tutto bisogna sapere con esattezza dove passano le vie già esistenti.
Fondamentale è che la linea da aprire non interferisca o denneggi, una già esistente; la può incrociare o avere un tratto in comune, ma deve essere chiaro e ben specificato. Non deve essere troppo vicina da creare problemi di individuazione della vecchia, specie se si va a afre una via a spit, che si sa, attraggono tutti.

Il resto è lasciato alla creatività dell'apritore, che immagina la linea, la progetta e la realizza!
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Messaggioda stefano michelazzi » gio ott 28, 2004 13:20 pm

concordo con roberto anche se per prima ho l'ispirazione della linea la vedo mi piace poi valuto con le salite già esistenti (sempre che ce ne siano).
di solito prediligo la protezione tradizionale, ma negli utlimi anni ho cominciato all'occorrenza a piantare qualche spit a mano, specie alle soste.
uno dei motivi ,ma non il solo, è il costo eccessivo dei chiodi che se lasci tutto attezzato la via ti costa 'na botta!
infatti spesso uso nuts e friends anche per questo motivo, oltre che per la logica praticità.
alcune le ho aperte anche free-solo(solo con scarpette e magnesio) perciò protezioni zero
per i gradi di difficoltà posso dirti che vanno dal 4° al 7a con punte in free-solo fino al 6a.
comunque la valutazione è confermata solo su alcune vie le alre aspettano ancora la prima ripetizione.
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Messaggioda rudy » gio ott 28, 2004 13:48 pm

stefano michelazzi ha scritto:concordo con roberto anche se per prima ho l'ispirazione della linea la vedo mi piace poi valuto con le salite già esistenti (sempre che ce ne siano).


anch'io sono d'accordo con voi... ma se discutiamo di etica questo post diverrà di 10e + pagine di 'fuori argomento'

raccontami piuttosto se sono vie dove sei passato sotto centinaia di volte e non te ne eri mai accorto, se sono posti frequentati o imbucati, se le hai studiate con calma con il binocolo ecc .... e perchè no... anche dove sono situate.

( 8O 6a slegato 8O ..... ma sei fuori?.... continua a legarti... fammi un piacere
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Messaggioda stefano michelazzi » gio ott 28, 2004 14:03 pm

rudy ha scritto:
stefano michelazzi ha scritto:concordo con roberto anche se per prima ho l'ispirazione della linea la vedo mi piace poi valuto con le salite già esistenti (sempre che ce ne siano).


anch'io sono d'accordo con voi... ma se discutiamo di etica questo post diverrà di 10e + pagine di 'fuori argomento'

raccontami piuttosto se sono vie dove sei passato sotto centinaia di volte e non te ne eri mai accorto, se sono posti frequentati o imbucati, se le hai studiate con calma con il binocolo ecc .... e perchè no... anche dove sono situate.

( 8O 6a slegato 8O ..... ma sei fuori?.... continua a legarti... fammi un piacere


di solito le vedo al primo colpo chi gira in macchina con me se n'è accorto ...eccome...visto che sembra che ogni volta vada a sbattere da qualche parte perchè guardo le pareti intorno! :?
alcune su pareti nascoste altre su pareti non alla moda ma visibilissime altre ancora in posti molto frequentati ma che magari nessuno ha notato prima...l'ultima nata e che ho divulgato a maggio sul forum è a dieci mintui di camminata su una delle strade più frequentate delle dolomiti eppure la parete era vergine a parte due chiodi con cordino di calata di una quindicina d'anni fa! e la roccia ti assicuro è buona e ottima.
ne sto aprendo un'altra che vedrà la luce però ormai il prossimo anno viste le temperature in quota, che è a venti minuti da uno dei rifugi più frequentati delle dolomiti e anche in questo caso seppure ci siano nei dintorni decine di vie iperclassiche la linea evidentissima di questo tratto di parete non è stato mai toccato, ma questo lo vedrai il prossimo anno... :wink:
quando vedo una parete mi si scatena la fantasia ed entro in un'altra dimensione da questo spesso è nata una nuova salita.
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Messaggioda BAT » gio ott 28, 2004 14:31 pm

Quando riesco mi piane parecchio aprire vie nuove, anche se il mio livello è piuttosto basso, rispetto a quello di Stefano M.

Per la prima via che ho aperto, avevo visto la foto su un libro quando ancora non arrampicavo in montagna e difatti quella via nuova è stata la mia terza via in montagna!

Quando gironzolo per le domoliti sia per far ferrate, per arrampicare, per sciare, butto sempre l'occhio in giro e fotografo quelc he mi capita sottomano, poi a casa cerco di documentarmi.

Solo che, e ne ho fatto spese in modo diretto, conviene documentarsi qualche giorno prima della data di apertura della via. Nel senso che se voglio andare ad aprire la via sabato, per esempio, certo di chiedere info al massimo martedì-venerdì, in modo che se è via nuova non aspetto troppo tempo, mnagari dando la possibilità ad altri di aprirla, avendo dato lo spunto. Mi è capitato.

Più del 50% delle vie aperte sono a non meno di 3 ore dall'auto, ma mi piace così, anche se ritornare anche 5 volte sullo stesso posto alla lunga è un po' una palla. Capita di ritornare in quanto, preferisco aprire diverse vie per ciascun settore da me individuato piuttosto che una sola...

Inoltre è più difficile trovare vie facili da aprire che molto difficili. Insomma trovare una via dal III al V biosgna rporpio cerrcare, spesso in posti lontani. Trovare vie da aprire di VII-VIII, secondo me, è ben più facile.
Materiali: in genere le vie le lascio discretamente attrezzate a chiodi normali (ahi ahi al mio portafoglio!) e cordini alle clessidre.
Solo una volta ho usato una paio di spit in sosta, perchè avevano chiesto di attrezzarla bene per essere poi insertita in una guida alpinistica (però non faccio nomi). Inoltre utilizzo protezioni veloci.

Per l'ultima via, un ripiego da un tentativo abortito causa l'aver trovato un cordino a 15 metri da terra, parechio nascosto. E' la prima volta che mi capita e spero tanto l'ultima!

Alla fin fine preferisco aprie vie nuove che ripeterne di note e magari poco attrezzate.
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Messaggioda Roberto » gio ott 28, 2004 14:44 pm

La cosa più bella è avere una parete (meglio una montagna) tutta libera, dove sei tu che decidi dove far passare la prima via.
E' un'esperienza incredibile, per noi abituati a cercare spazio nelle nostre pareti. Sembra impossibile, ma ci sono tanti di questi posti, anche se non proprio dietro l'angolo.
Esperienze che ho vissuto e che mi portano a continuare a cercare posti simili.
Ma anche senza andare in Himalaya o in Perù, anche da noi ci sono posti dimenticati o evitati, forse non vergini, ma certamente poco esplorati.
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Messaggioda BAT » gio ott 28, 2004 16:06 pm

Ah, dimenticavo... sul mio sito web è possibile scaricare una decina di relazioni di vie nuove.
http://www.febat.com -> Alpinismo -> Vie nuove
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Messaggioda AlbertAgort » gio ott 28, 2004 16:24 pm

sul col valoriet, gruppo civetta. L'ispirazione mi è venuta guardando da altre quella cima inaspettatamente inviolata. Il progetto è cresciuto, e maturato il 3 settembre, dopo una giornata di atroci sofferenze in parete :twisted: :D :D :D :twisted:
la relazione su It.sport.montagna, archivio gite
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Messaggioda Maurizio » gio ott 28, 2004 16:31 pm

finalmente un topic interessante e non polemico! :D Bravo Rudy!

Maurizio

Io aggiunerei anche questo:

che senso ha per voi lasciare un segno?

divulgare le proprie salite, è sempre sinonimo di essere...pesci pavone? :wink: :wink:
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Messaggioda Roberto » gio ott 28, 2004 16:42 pm

Maurizio ha scritto:finalmente un topic interessante e non polemico! :D Bravo Rudy!

Maurizio

Io aggiunerei anche questo:

che senso ha per voi lasciare un segno?

divulgare le proprie salite, è sempre sinonimo di essere...pesci pavone? :wink: :wink:
Le mie vie non le tengo certo nascoste, ma non mi sento "pavone". L'approvazione degli altri è importante, sentirsi dire bravo fa piacere a tutti, ma la soddisfazione personale di aver visto una linea ed averla interpretata è superiore a qualsiasi esibizionismo, specie se la salita è il risultato di un ingaggio, se si è risolto un problema.
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Messaggioda cuorpiccino » gio ott 28, 2004 16:52 pm

Maurizio ha scritto:finalmente un topic interessante e non polemico! :D Bravo Rudy!

Maurizio

Io aggiunerei anche questo:

che senso ha per voi lasciare un segno?

divulgare le proprie salite, è sempre sinonimo di essere...pesci pavone? :wink: :wink:

Sicuramente è più da pesce pavone (che è un pesce pavone?) non divulgare le proprie salite e poi dire che non si divulgano le proprie salite per non fare il pesce pavone :wink:


Vie aperte? Son tutte un po' come dei figli, e ogni scarrafone è bello a mamma sua. Ma le migliore sono quelle "cotte e magnate" salite in un colpo solo, e quelle che seguono una linea irrinunciabile, di quelle dove guardando una parete dici "quella!"....e vai.
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Messaggioda Maurizio » gio ott 28, 2004 17:15 pm

Quando ho incominciato ad aprire io esisteva una pubblicazione locale, che si chiamava Monti E Valli. Gian Carlo Grassi, mi sembra, vi pubblicava tutta l'attività svolta nella zona di Torino. Era indubbiamente il nostro punto di riferimento, dove ci documentavamo su cosa era stato fatto e cosa no. In quei tempi non esisteva guida che reggesse al ritmo frenetico delle aperture. Monti e Valli era l'unica, perchè era curata dagli stessi apritori. Quindi le nostre prime vie finirono inevitabilmente su quella pubblicazione, e poi tutte le altre. Ricordo che parallelamente a noi si muoveva Gabriele Beuchod, che invece amava non dire nulla di ciò che faceva. Si diceva che disegnasse le sue vie sulla carta del panino o della pizza che comprava la mattina, e molte di questi disegni andassero persi. Io pensavo fosse una leggenda, ma anni dopo, conoscendolo ed entrando in possesso di alcuni di questi "graffiti" capii che era vero. Tutti noi nell'ambiente avevamo un ammirazione sconfinata per Gabriele e non ci sognavamo nemmeno lontanamente di criticare le sue scelte. E' un peccato che molta della sua attività sia andata persa, anche cose che sarebbero importanti a livello storiografico, ma penso che il suo arrampicare, aprire, volesse essere un po' come la pioggia, che viene e poi passa, non lasciando alcuna traccia. L'anno dopo la mia prima via avevo avuto occasione di fare delle difficili soilitarie sulla Rocca Castello. Salivo un po' slegato ed un po' legato. Tiravo incautamente anche chiodi marci, in tratti di artif. Era un periodo di crisi esistenziali e rischiavo molto. S uno di quei chiodi si fosse tolto, sarei certamente morto, ma non me ne importava granchè. Una volta andai ad aprire un nuova via ed ero salito slegato sino dove me l'ero sentita. C'era una placca con un passaggio di VI e non mi osavo superarla. Ai tempi sentivo il V+ come il mio grado limite, oltre sentivo il bisogno della corda. Piantai un chiodo brutto, ci passai la corda doppia, salii tutta la placca e 20 m sopra la sfilai da un capo, dopo essermi rislegato. Facevo così spesso, sempre su tratti di VI o più. Oggi mi rendo conto che ero incosciente, molto più di coloro che fanno le solitarie integrali programmate nel minimo dettaglio. Il giorno del mio ventesimo compleanno, che ero particolarmente nero, ritornai alla base della Torre Castello e aprii un paio di vie slegato. Mi sembrò una forzatura comunicarle a quella rivista, per cui non dissi niente. Anni dopo uscì la guida e le mie vie (ovviamente) non c'erano. Sopra di quelle ce n'erano altre, anche a spit.
Confesso che un poco mi dispiacque. Da allora ho sempre comunicato quel che aprivo, ma ho continuato sempre a rispettare chi non vuole farlo per scelta. Purtroppo però gran parte di questi sono i primi a far filtrare le notiizie "ad arte" quando fanno qualcosa che ritengono importante :wink: :wink: Questo non l'ho mai trovato coerente, e a questo preferisco una eccessiva pavonaggine...meglio quando motivata dai fatti! :wink: :wink:

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Messaggioda BAT » gio ott 28, 2004 18:29 pm

Premetto che parlo delle Dolomiti, la situazione in altre zone non la conosco.
Il problema per chi apre vie in zone poco note è la reperibilità delle informazioni.
Nel senso che diversi alpinisti locali aprono vie, lasciano pochi segni (qualche ometto di sassi e qualche chiodo se va bene) e pubblicano molto poco e su riviste locali.
Orbene. Cercare informazioni su tanti numeri e su tante riviste è un lavoraccio, magari arrivando a non trovare nulla, ma questo non significa che in effetti non sia stato aperto nulla! E' questo il problema.

Altra considerazione: la paternità di una via.
Facciamo il caso che Tizio e Caio aprano una via, non lascino nulla n parete e nulla pubblichino e la via cade quindi nel dimenticatio.
Dopo anni e anni, arrivano Tony e Bepi (nomi di fantasia, ok!?!) e aprano una via che è coincidente con la prima, la lascino attrezzata e pubblichino la relazione.
Dopo saltano fuori Tizio e Caio per rivendicarne la paternità. Paternità che, secondo me, spetta a Tony e Bepi. I primi non hanno alcun diritto di pretendere riconoscimenti, dato che loro stessi fin dall'inizio non ne hanno voluti dare.
Voi cosa dite?

Per me è una stronzata non pubblicare nemmeno un trafiletto!
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Messaggioda berni » gio ott 28, 2004 18:43 pm

...bravo BAT, sante parole...
...NUOVI SORRISI, HANNO L'ANIMA BIONDA COME I CAPELLI DI CHI LI INDOSSA...
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Messaggioda Roberto » gio ott 28, 2004 18:45 pm

Bisogna dare notizia della nuova via, è logico, ma se una cordata reclama la propria paternità della via e ne porta le prove (relazione, foto, testimoni), la via è di chi è passato per primo!
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Messaggioda Drugo Lebowsky » gio ott 28, 2004 18:48 pm

BAT ha scritto:Premetto che parlo delle Dolomiti, la situazione in altre zone non la conosco.
Il problema per chi apre vie in zone poco note è la reperibilità delle informazioni.
Nel senso che diversi alpinisti locali aprono vie, lasciano pochi segni (qualche ometto di sassi e qualche chiodo se va bene) e pubblicano molto poco e su riviste locali.
Orbene. Cercare informazioni su tanti numeri e su tante riviste è un lavoraccio, magari arrivando a non trovare nulla, ma questo non significa che in effetti non sia stato aperto nulla! E' questo il problema.

Altra considerazione: la paternità di una via.
Facciamo il caso che Tizio e Caio aprano una via, non lascino nulla n parete e nulla pubblichino e la via cade quindi nel dimenticatio.
Dopo anni e anni, arrivano Tony e Bepi (nomi di fantasia, ok!?!) e aprano una via che è coincidente con la prima, la lascino attrezzata e pubblichino la relazione.
Dopo saltano fuori Tizio e Caio per rivendicarne la paternità. Paternità che, secondo me, spetta a Tony e Bepi. I primi non hanno alcun diritto di pretendere riconoscimenti, dato che loro stessi fin dall'inizio non ne hanno voluti dare.
Voi cosa dite?

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Per altri è da CAJANI BABBEI il voler scrivere di ogni pisciatina si faccia....
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Messaggioda berni » gio ott 28, 2004 18:50 pm

...inutile star li a menarsela, riconoscimenti positivi del proprio operato fanno sempre piacere, ma non per questo ci si "pavoneggia", chi lo fà è così comunque, in ogni situazione...
...NUOVI SORRISI, HANNO L'ANIMA BIONDA COME I CAPELLI DI CHI LI INDOSSA...
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Messaggioda BAT » gio ott 28, 2004 18:51 pm

Drugo Lebowsky ha scritto:Per altri è da CAJANI BABBEI il voler scrivere di ogni pisciatina si faccia....

Ma è proprio quel che stai facendo tu adesso! Stai dicendo solo cazzate!
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Messaggioda BAT » gio ott 28, 2004 18:53 pm

Roberto ha scritto:Bisogna dare notizia della nuova via, è logico, ma se una cordata reclama la propria paternità della via e ne porta le prove (relazione, foto, testimoni), la via è di chi è passato per primo!

Sì, mi sono dimenticati di precisare questo aspetto.
Se ci sono prove della paternità, allora ok!
Per prove intendo foto, non relazioni, perchè le relazioni uno le può ricavare dalle informazioni appena pubblicate. E fare uno schizzo su un pezzo di carta e invecchiarlo, non è così difficile. Quindi per me non vale molto!
Però se uno non lascia segni, né pubblica, dubito che faccia foto.
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