da BAT » mar ott 19, 2004 10:41 am
da Pierluigi Vesica » mar ott 19, 2004 10:56 am
da BAT » mar ott 19, 2004 11:08 am
da eta beta » mar ott 19, 2004 11:23 am
Pierluigi Vesica ha scritto:Come diceva Chris Bonington: se il lavoro ti toglie il tempo per scalare, lascia il lavoro![]()
da Roberto » mar ott 19, 2004 11:33 am
da BAT » mar ott 19, 2004 11:39 am
eta beta ha scritto:mi sento di condividere in pieno questa affermazione e, anzi ne allargerei l'orizzonte: se il lavoro ti toglie il tempo per VIVERE, lascia il lavoro
da BAT » mar ott 19, 2004 11:42 am
Roberto ha scritto:Oltre a questo, ho chiuso come architetto, mi sono cancellato dall'ordine, un po anche perché lavoravo troppo poco... un po perché lavoravo troppo poco a causa della montagna
da Enzolino » mar ott 19, 2004 12:08 pm
Per me questa frase ha valore per chi vive il lavoro come una frustrazione. Quello che faccio nel mio lavoro mi piace e mi realizza e lasciandolo per la montagna sarebbe solo una fuga. Uno l'avventura e la propria realizzazione la puo' trovare anche nel proprio lavoro e nelle cose quotidiane.Pierluigi Vesica ha scritto:Come diceva Chris Bonington: se il lavoro ti toglie il tempo per scalare, lascia il lavoro![]()
da sergio63 » mar ott 19, 2004 12:12 pm
da Pierluigi Vesica » mar ott 19, 2004 12:20 pm
Enzolino ha scritto:Per me questa frase ha valore per chi vive il lavoro come una frustrazione. Quello che faccio nel mio lavoro mi piace e mi realizza e lasciandolo per la montagna sarebbe solo una fuga. Uno l'avventura e la propria realizzazione la puo' trovare anche nel proprio lavoro e nelle cose quotidiane.Pierluigi Vesica ha scritto:Come diceva Chris Bonington: se il lavoro ti toglie il tempo per scalare, lascia il lavoro![]()
Ciao
Lorenzo
da eta beta » mar ott 19, 2004 12:21 pm
Enzolino ha scritto:Per me questa frase ha valore per chi vive il lavoro come una frustrazione. Quello che faccio nel mio lavoro mi piace e mi realizza e lasciandolo per la montagna sarebbe solo una fuga. Uno l'avventura e la propria realizzazione la puo' trovare anche nel proprio lavoro e nelle cose quotidiane.Pierluigi Vesica ha scritto:Come diceva Chris Bonington: se il lavoro ti toglie il tempo per scalare, lascia il lavoro![]()
Ciao
Lorenzo
da Roberto » mar ott 19, 2004 12:26 pm
Ho un'azienda agricola, facciamo uva da vino. Quando non ci sono qualcuno lavora al mio posto, cosa che ha un suo costo, ma la passione è troppo forte!BAT ha scritto:Roberto ha scritto:Oltre a questo, ho chiuso come architetto, mi sono cancellato dall'ordine, un po anche perché lavoravo troppo poco... un po perché lavoravo troppo poco a causa della montagna
Ok, ora che lavoro fai? beh, se la tua donna... ti mantiene, beato te! La mia morosa, pur lavorando, invece farebbe conto su di me, quando si andrà a vivere insieme!
da eta beta » mar ott 19, 2004 12:32 pm
sergio63 ha scritto:vuoi un consiglio?
appena laureato prenditi un anno di pausa e divertiti poi diventa sempre più difficile fare certe scelte un attimino radicali....
da Roberto » mar ott 19, 2004 12:44 pm
da eta beta » mar ott 19, 2004 12:46 pm
Importante è avere sempre entusiasmo e voglia di mettersi alla prova, oltre ad una buona dose di egoismo, tipica degli alpinisti che fanno un'attività sostenuta![/quote]Roberto ha scritto:[quote="eta beta].... dipende da come sei fatto ... c'è gente che è in pantofole a 20 anni e gente che non si siede mai ...
da BAT » mar ott 19, 2004 12:47 pm
da eta beta » mar ott 19, 2004 12:53 pm
BAT ha scritto:Altra considerazione.
Se uno non ha un titolo di studio medio-alto, gli è più facile trovare lavoro e quindi potersi permettere di lasciarne uno per fare una spedizione.
Insomma,s e uno è un operaio, un muratore, gli è ben più facile mollare un lavoro, farsi 40 gg un gior per le montagne del mondo, ritornare in Italia e cercare lavoro trovandolo quasi subito.
Almeno qui ne Nord-Est lavori manuali sono molto più richiesti che non lavori intelletuali.
Mah... non so!
da Enzolino » mar ott 19, 2004 12:57 pm
Credo che, a meno che non si abbiano delle responsabilita', sia possibile spesso trovare delle soluzioni soddisfacenti. Ho detto no a proposte di lavoro dall'Olanda o dal Belgio a causa del mio amore per la montagna e direi di no a proposte di lavoro dove ti danno meno di tre settimane di ferie all'anno, ma mai mi sognerei di mollare quello che faccio per la montagna. Quindi le scelte sono molto personali. Se la passione per la montagna e' cosi' totalizzante molla tutto per essa altrimenti cerca di trovare un valido compromesso. Personalmente rimarro' un'altro anno in Grecia e poi faro' un viaggio di diversi mesi prima di stabilirmi da qualche altra parte. Nel mio caso il precariato, tanto detestato dai piu', e' diventato un punto di forza. Magari puoi trovare soluzioni analoghe.BAT ha scritto:X "ENZOLINO": anche se uno si realizza nel lavoro, o, per lo meno, è soddisfatto, ciò non esclude la riceca di uno spazio per la passione per la montagna.
Posso anche realizzarmi nel lavoro, ma se mi piace scalare, sciare e in futuro fare spedizioni (per quanto piccole), mi piace punto e basta.
NOn è che la passione per la montagna possa venir sostituita da altro.
da BAT » mar ott 19, 2004 13:55 pm
eta beta ha scritto:BAT ha scritto:Altra considerazione.
Se uno non ha un titolo di studio medio-alto, gli è più facile trovare lavoro e quindi potersi permettere di lasciarne uno per fare una spedizione.
Insomma,s e uno è un operaio, un muratore, gli è ben più facile mollare un lavoro, farsi 40 gg un gior per le montagne del mondo, ritornare in Italia e cercare lavoro trovandolo quasi subito.
Almeno qui ne Nord-Est lavori manuali sono molto più richiesti che non lavori intelletuali.
Mah... non so!
hai visto che l'hai trovata tu per primo una soluzione?![]()
se uno ci tiene veremante a una cosa, un modo lo trova
da eta beta » mar ott 19, 2004 14:17 pm
BAT ha scritto:eta beta ha scritto:Sì, ma ora che tra 20gg mi laureo, mica posso mettermi a fare i l muratore... "potevo" pensarci prima!
Quindi il cmpromesso devo trovarlo con la professione per me idonea o più congeniale!
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