Spedizioni e lavoro professionale

Alpinismo sulle Alpi ed extraeuropeo, ghiaccio, cascate ecc.

Spedizioni e lavoro professionale

Messaggioda BAT » mar ott 19, 2004 10:41 am

E' da poco più di dieci anni che, con alcuni amici, andiamo ad assistere alle varie serate di diapositive di alpinisti più o meno famosi.
Al di là delle solite domande si rito, quello che non ho ancora ben capito, o meglio, l'avrei anche capito, ma forse, vorrei sentirmelo dire dagli interessati o, per lo meno, da chi ha già esperienza di spedizioni.

No, non sono dmande tecniche, ovvero quelle che in genere la gente fa a fine serata.

La mia domanda è: che lavoro fa tutti i giorni che va in spedizione un mese, due mesi? Dico due mesi, in quanto in terre estreme (Patagonia, Groelandia, Terra di Baffin), a quanto pare, un mese non basta!

Anche perchè il mese di cui si ha bisogno, ho notato, spesso e volentieri NON coincide con le ferie canoniche di agosto.
C'è gente che parte tra una settimana, altra che parte a febbraio o a giugno... C*ZZ*: come fa?

Io tra 20 giorni mi laureo in ingegneria, sia che mi metta in proprio sia che entri nella classica aziendina del Nord-Est, è abbastanza impensabile che anche tra 2 anni possa chiedere 1 mese in febbraio (per esempio) per andare a fare una spedizione in Patagonia!

Voi che ne dite?

E' una cosa che mi assilla da poco più di dieci anni!
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Messaggioda Pierluigi Vesica » mar ott 19, 2004 10:56 am

Caro Bat
c'è gente che per coronare il suo sogno è disposta a tutto. Un esempio; i XXX Ottobrini che a fine anni sessanta andarono in Patagonia (e fecero sfaceli) pur essendo "uomini in carriera" ebbero la felice pensata di licenziarsi. Alcuni erano, come lo sarai tu tra poco :D :D :D, degli ingegneri :!: :!: :!: La stessa Silvia Metzeltin rinunciò ad un incarico universitario non da pocco.
P.S.
Come diceva Chris Bonington: se il lavoro ti toglie il tempo per scalare, lascia il lavoro :wink: :wink:
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Messaggioda BAT » mar ott 19, 2004 11:08 am

Ok, grasssie! ma or ora, voglio vedere chi si prende la briga di licenziarsi per andare in spedizione! E poi, al ritorno? Dubisot assai che la stessa azienda ti riprenda!
Così pure se si lavora in proprio... alla fin fine ogni ora che uno dedica al lavoro è ogni ora di guadagno. Ok, so benissimo che i soldi nons ono tutto, ma senza soldi, né si campa, né si va in spedizione!
Mah!
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Messaggioda eta beta » mar ott 19, 2004 11:23 am

Pierluigi Vesica ha scritto:Come diceva Chris Bonington: se il lavoro ti toglie il tempo per scalare, lascia il lavoro :wink: :wink:


mi sento di condividere in pieno questa affermazione e, anzi ne allargerei l'orizzonte: se il lavoro ti toglie il tempo per VIVERE, lascia il lavoro


a volte bisogna avere il coraggio di rinunciare a certi preivilegi e prendersi dei rischi per fare quello che veramente ci piace
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Messaggioda Roberto » mar ott 19, 2004 11:33 am

Io, nel mio piccolo, ho rinunciato a lavorare, lo fa mia moglie per me :lol: .... scherzo, ma fino ad un certo punto. Ho la fortuna di vivere con una donna comprensiva, che sopporta le fissazioni di un marito che non si decide a diventare una persona seria e che sta sempre a pensare alle montagne.
Oltre a questo, ho chiuso come architetto, mi sono cancellato dall'ordine, un po anche perché lavoravo troppo poco... un po perché lavoravo troppo poco a causa della montagna :lol: .
Resta, comunque, sempre un serio problema, le ultime due spedizioni sono durate 35 gg, una terza con permanenza altrettanto, lunga non me la posso permettere, dovrò trovare un posto dove l'avvicinamento è minore!
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Messaggioda BAT » mar ott 19, 2004 11:39 am

eta beta ha scritto:mi sento di condividere in pieno questa affermazione e, anzi ne allargerei l'orizzonte: se il lavoro ti toglie il tempo per VIVERE, lascia il lavoro

In teoria sonoa nche d'accordo, ma non è molto praticabile se non in questi casi:
1) Hai una sacco di soldi e quindi stare 6 mesi a cercare un altro lavoro dopo una spedizione, non ti cambia nulla
2) La partner ha un sacco di soldi e fai il mantenuto/caling(U)o
3) Boh!
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Messaggioda BAT » mar ott 19, 2004 11:42 am

Roberto ha scritto:Oltre a questo, ho chiuso come architetto, mi sono cancellato dall'ordine, un po anche perché lavoravo troppo poco... un po perché lavoravo troppo poco a causa della montagna :lol:

Ok, ora che lavoro fai? beh, se la tua donna... ti mantiene, beato te! La mia morosa, pur lavorando, invece farebbe conto su di me, quando si andrà a vivere insieme!
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Messaggioda Enzolino » mar ott 19, 2004 12:08 pm

Pierluigi Vesica ha scritto:Come diceva Chris Bonington: se il lavoro ti toglie il tempo per scalare, lascia il lavoro :wink: :wink:
Per me questa frase ha valore per chi vive il lavoro come una frustrazione. Quello che faccio nel mio lavoro mi piace e mi realizza e lasciandolo per la montagna sarebbe solo una fuga. Uno l'avventura e la propria realizzazione la puo' trovare anche nel proprio lavoro e nelle cose quotidiane.

Ciao

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Messaggioda sergio63 » mar ott 19, 2004 12:12 pm

vuoi un consiglio?
appena laureato prenditi un anno di pausa e divertiti poi diventa sempre più difficile fare certe scelte un attimino radicali....

un altro fattore altrettanto importante oltre al lavoro è la compagna/moglie

conosco gente che va in spedizione e lei accetta
conosco gente che va intorno una settimana e lei accetta
conosco gente che va intorno tutto il fine settimana e lei accetta
conosco gente che deve strappare una giornata intera
conosco gente che va ad arrampicare di nascosto
ed anche parecchi che hanno smesso!

é troppo facile dire mollala....

cosi come per il lavoro, non è così semplice e non tutti sono capaci o lo vogliono....
se poi ci sono figli la responsabilità pesa ancora di più

anche questi sono fattori che concorrono a far più o meno grandi gli alpinisti almeno quanto le relative capacità tecniche

p.s.

comunque caro futuro collega su con la vita e buon divertimento :wink:
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Messaggioda Pierluigi Vesica » mar ott 19, 2004 12:20 pm

Enzolino ha scritto:
Pierluigi Vesica ha scritto:Come diceva Chris Bonington: se il lavoro ti toglie il tempo per scalare, lascia il lavoro :wink: :wink:
Per me questa frase ha valore per chi vive il lavoro come una frustrazione. Quello che faccio nel mio lavoro mi piace e mi realizza e lasciandolo per la montagna sarebbe solo una fuga. Uno l'avventura e la propria realizzazione la puo' trovare anche nel proprio lavoro e nelle cose quotidiane.

Ciao

Lorenzo

Faccio un lavoro sicuramente gratificante, socialmente utile, creativo per certi versi e quando qualcuno mi chiede una maggior partecipazione gli rispondo:C' HO GIA' LA CORDA IN MACCHINA
Ebbene sì sono un frustrato, ma che dico un Fallito :D :D :D
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Messaggioda eta beta » mar ott 19, 2004 12:21 pm

Enzolino ha scritto:
Pierluigi Vesica ha scritto:Come diceva Chris Bonington: se il lavoro ti toglie il tempo per scalare, lascia il lavoro :wink: :wink:
Per me questa frase ha valore per chi vive il lavoro come una frustrazione. Quello che faccio nel mio lavoro mi piace e mi realizza e lasciandolo per la montagna sarebbe solo una fuga. Uno l'avventura e la propria realizzazione la puo' trovare anche nel proprio lavoro e nelle cose quotidiane.

Ciao

Lorenzo


questa frase a mio avviso non si cura del fatto che uno possa trovare o meno soddisfazione nel lavoro (cosa sempre possibile ma alquanto rara) ma del fatto che uno, a causa del lavoro non abbia abbastanza tempo da dedicare ad un'autentica passione per esempio scalare ... ci mancherebbe che non si possa trova avventura e realizzazione in altre cose che non siano la montagna
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Messaggioda Roberto » mar ott 19, 2004 12:26 pm

BAT ha scritto:
Roberto ha scritto:Oltre a questo, ho chiuso come architetto, mi sono cancellato dall'ordine, un po anche perché lavoravo troppo poco... un po perché lavoravo troppo poco a causa della montagna :lol:

Ok, ora che lavoro fai? beh, se la tua donna... ti mantiene, beato te! La mia morosa, pur lavorando, invece farebbe conto su di me, quando si andrà a vivere insieme!
Ho un'azienda agricola, facciamo uva da vino. Quando non ci sono qualcuno lavora al mio posto, cosa che ha un suo costo, ma la passione è troppo forte!
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Messaggioda eta beta » mar ott 19, 2004 12:32 pm

sergio63 ha scritto:vuoi un consiglio?
appena laureato prenditi un anno di pausa e divertiti poi diventa sempre più difficile fare certe scelte un attimino radicali....



caro sergio, non sono proprio d'accordo con te: penso che certe scelte 'radicali' si possano fare in qualsiasi momento della propria vita al di là dei vincoli e lacciuoli che 'filogeneticamente' si creano 8O (famiglia, figli, mutui, lavoro con contratto a tempo indeterminato , macchina, soldi etc.) .... dipende da come sei fatto ... c'è gente che è in pantofole a 20 anni e gente che non si siede mai ...
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Messaggioda Roberto » mar ott 19, 2004 12:44 pm

[quote="eta beta].... dipende da come sei fatto ... c'è gente che è in pantofole a 20 anni e gente che non si siede mai ...[/quote]Importante è avere sempre entusiasmo e voglia di mettersi alla prova, oltre ad una buona dose di egoismo, tipica degli alpinisti che fanno un'attività sostenuta!
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Messaggioda eta beta » mar ott 19, 2004 12:46 pm

Roberto ha scritto:[quote="eta beta].... dipende da come sei fatto ... c'è gente che è in pantofole a 20 anni e gente che non si siede mai ...
Importante è avere sempre entusiasmo e voglia di mettersi alla prova, oltre ad una buona dose di egoismo, tipica degli alpinisti che fanno un'attività sostenuta![/quote]


:lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
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Messaggioda BAT » mar ott 19, 2004 12:47 pm

X "ENZOLINO": anche se uno si realizza nel lavoro, o, per lo meno, è soddisfatto, ciò non esclude la riceca di uno spazio per la passione per la montagna.
Posso anche realizzarmi nel lavoro, ma se mi piace scalare, sciare e in futuro fare spedizioni (per quanto piccole), mi piace punto e basta.
NOn è che la passione per la montagna possa venir sostituita da altro.

X "SERGIO 63": più passa il tempo, più è difficile fare scelte radicali. Se avessi 5-7 anni in meno, lo fare il giorno dopo della laurea; ora, a 31 anni, con il tempo che scorre, con la morosa che vuol giustamente sistemarsi, non si può fare un anno di pausa, se non si ha un sacco di soldi nel conto corrente (altrui! = genitori).
Se hai un mutuo da pagare per la casa, cosa fai? Lasci il lavoro perchè vuoi andare in Patagonia 2 mesi ad aprir vie su cime minori? Vai solo un mese e quando ti danno (o puoi prenderti) le ferie. Se è il periodo peggiore: o stai a casa, o rischi di prenderti 30 giorni di pioggia!

X "ROBERTO": eèh! Te pareva! Ecco che l'ideale è proprio avere qualcuno alle dipendenze che lavora anche quando ci si assenta...
Si può fare, certo, ma solo quando uno, come libero professionista, ha già un buon giro, non prima! In tal caso... dovrei aspettare un paio di anni. Sì, ma apsettare un paio di anni, ecco che si hanno figli piccoli e quindi è più difficile scappare via per un paio di mesi


Con un amico (e compagno di scalate) si diceva che l'ideale sarebbe aprire una pizzeria e farsi 2 mesi di ferie, visto che il titolare di una pizzeria, per quanto sfigata, prende tanto da potersi fare anche 2 mesi di ferie! Se non è una pizzeria, vabbè, un bar, come introiti noncambia molto...


Altra considerazione.
Se uno non ha un titolo di studio medio-alto, gli è più facile trovare lavoro e quindi potersi permettere di lasciarne uno per fare una spedizione.
Insomma,s e uno è un operaio, un muratore, gli è ben più facile mollare un lavoro, farsi 40 gg un gior per le montagne del mondo, ritornare in Italia e cercare lavoro trovandolo quasi subito.
Almeno qui ne Nord-Est lavori manuali sono molto più richiesti che non lavori intelletuali.
Mah... non so!
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Messaggioda eta beta » mar ott 19, 2004 12:53 pm

BAT ha scritto:Altra considerazione.
Se uno non ha un titolo di studio medio-alto, gli è più facile trovare lavoro e quindi potersi permettere di lasciarne uno per fare una spedizione.
Insomma,s e uno è un operaio, un muratore, gli è ben più facile mollare un lavoro, farsi 40 gg un gior per le montagne del mondo, ritornare in Italia e cercare lavoro trovandolo quasi subito.
Almeno qui ne Nord-Est lavori manuali sono molto più richiesti che non lavori intelletuali.
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hai visto che l'hai trovata tu per primo una soluzione? :wink:

se uno ci tiene veremante a una cosa, un modo lo trova
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Messaggioda Enzolino » mar ott 19, 2004 12:57 pm

BAT ha scritto:X "ENZOLINO": anche se uno si realizza nel lavoro, o, per lo meno, è soddisfatto, ciò non esclude la riceca di uno spazio per la passione per la montagna.
Posso anche realizzarmi nel lavoro, ma se mi piace scalare, sciare e in futuro fare spedizioni (per quanto piccole), mi piace punto e basta.
NOn è che la passione per la montagna possa venir sostituita da altro.
Credo che, a meno che non si abbiano delle responsabilita', sia possibile spesso trovare delle soluzioni soddisfacenti. Ho detto no a proposte di lavoro dall'Olanda o dal Belgio a causa del mio amore per la montagna e direi di no a proposte di lavoro dove ti danno meno di tre settimane di ferie all'anno, ma mai mi sognerei di mollare quello che faccio per la montagna. Quindi le scelte sono molto personali. Se la passione per la montagna e' cosi' totalizzante molla tutto per essa altrimenti cerca di trovare un valido compromesso. Personalmente rimarro' un'altro anno in Grecia e poi faro' un viaggio di diversi mesi prima di stabilirmi da qualche altra parte. Nel mio caso il precariato, tanto detestato dai piu', e' diventato un punto di forza. Magari puoi trovare soluzioni analoghe.

Ciao

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Messaggioda BAT » mar ott 19, 2004 13:55 pm

eta beta ha scritto:
BAT ha scritto:Altra considerazione.
Se uno non ha un titolo di studio medio-alto, gli è più facile trovare lavoro e quindi potersi permettere di lasciarne uno per fare una spedizione.
Insomma,s e uno è un operaio, un muratore, gli è ben più facile mollare un lavoro, farsi 40 gg un gior per le montagne del mondo, ritornare in Italia e cercare lavoro trovandolo quasi subito.
Almeno qui ne Nord-Est lavori manuali sono molto più richiesti che non lavori intelletuali.
Mah... non so!



hai visto che l'hai trovata tu per primo una soluzione? :wink:

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Sì, ma ora che tra 20gg mi laureo, mica posso mettermi a fare i l muratore... "potevo" pensarci prima!
Quindi il cmpromesso devo trovarlo con la professione per me idonea o più congeniale!
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Messaggioda eta beta » mar ott 19, 2004 14:17 pm

BAT ha scritto:
eta beta ha scritto:Sì, ma ora che tra 20gg mi laureo, mica posso mettermi a fare i l muratore... "potevo" pensarci prima!
Quindi il cmpromesso devo trovarlo con la professione per me idonea o più congeniale!


e fai bene a tenertela la tua laurea che ti è costata sicuramente sangue e sudore :wink: , nessuno te la può togliere e ci mancherebbe ... ma un conto è decidere di fare il venditore di panini con la laurea in tasca un conto è non non avere avuto altre possibilità, non so se mi spiego ... mi accaloro tanto a questo 3d perchè mi trovo ad un punto della mia vita in cui ho la tentazione fortissima di mandare a quel paese un solido lavoro in una solida istituzione (non mi licenzierebbero neanche se prendessi a picconate il computer), istituzione che è pure privata e che non offre quindi gli svantaggi che avrebbe fare lo stesso mestiere nel pubblico (ossia essere malpagato) con tutti i privilegi che una tale posizione offre che non sto neanche ad elencare ... in cambio di ... niente, ossia di ricominciare quasi da zero in un altro luogo che viene considerato 'mezzogiorno' dal punto di vista dello sviluppo economico e tutto questo perchè ... voglio poter andare a scalare tutti i giorni! (in realtà non è solo questo, ci sono altre cose che mi attraggono fortemente)

...
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