il primo volo non si scorda mai!

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Messaggioda rugge » dom ago 08, 2004 20:56 pm

Redpoint ha scritto:Il trucco per evitare di fare la caxxata del nodo è semplice quanto efficace... alla prima rinviata ci si appende... così si verifica se tutto funziona e per i più esigenti si sistema l'imbrago in modo che sia più confortevole... :wink:


Io addirittura per maggiore sicurezza mi appendo a tutti i rinvii..... :lol:
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Messaggioda erik. » lun ago 16, 2004 10:37 am

Oggi sono rientrato al lavoro e cosi' ho potuto leggere i vostri messaggi e commenti....grazie a tutti! :oops:
Il piede purtroppo non ne vuole sapere di appoggiarsi a terra...
...il recupero sarà molto lento :evil: ma fortunatamente non ho dolori.
Ho riflettuto sull'accaduto,sulle "distrazioni" che si possono avere,sul destino....
...penso a quante volte ho commentato un incidente pensando
"...io sono attento a me questa cosa non mi sarebbe capitata..."
ed invece....

Mandi.
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Messaggioda Herman » lun ago 16, 2004 11:02 am

mpz129 ha scritto:Oggi sono rientrato al lavoro e cosi' ho potuto leggere i vostri messaggi e commenti....grazie a tutti! :oops:
Il piede purtroppo non ne vuole sapere di appoggiarsi a terra...
...il recupero sarà molto lento :evil: ma fortunatamente non ho dolori.
Ho riflettuto sull'accaduto,sulle "distrazioni" che si possono avere,sul destino....
...penso a quante volte ho commentato un incidente pensando
"...io sono attento a me questa cosa non mi sarebbe capitata..."
ed invece....

Mandi.


Ciao Erik, bentornato!

Il piede farà male, ma le braccine le puoi sempre usare :wink:
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Messaggioda Siloga66 » mer ago 18, 2004 11:17 am

Io son diventato maniaco della sicurezza sulle doppie, dopo 3 inconvenienti occorsi, uno a me, e due a gente che c'era con me.Sono successi tutti nei primi anni di attività, però li ho sempre ben fissi nella scatola cranica.
INCONVENIENTE 1: io ed un compagno dopo la Schober alla 1a Torre del Sella,decidiamo di scendere in doppie per la Steger.Scendo io una doppia con le due mezze corde, e mi accorgo che un capo tocca la cengia, e l'altro si ferma a due metri e mezzo dalla cengia.Allora mi tolgo dalle corde,scendo arrampicando sulla cengia, e dico all'altro di stare attento e il motivo.Mentre cerco il prossimo ancoraggio,dietro di me sento un tonfo, mi giro, e vedo l'amico che dopo esser atterrato di schiena sulla cengia, fa una capriola indietro, e con le gambe già sul vuoto si aggrappa con le mani a roccettte.

INCONVENIENTE 2: con un'altro amico volevamo aprire una via nuova al Sass da les Nu in Val Badia. Il tentativo fallisce perchè a 30 metri dalla cima le placche sono troppo dure e assolutamente improteggibili.Abbiamo provato anche coi cliff ma niente.E di spit non se ne parla.Rinunciamo dopo due ore di tentativi.L'amico annoda le due mezze corde, mette il discensore "a otto",fa per mettersi di peso sulle corde,e in un attimo vedo che ha messo nel discensore solo una corda e il capo del nodo di giunzione (evidentemente troppo lungo).D'istinto l'ho afferrato per il colletto fermandolo.

INCONVENIENTE 3: uno che aveva fatto solo gite a piedi e qualche ferratina,mi chiede se gli faccio provare ad arrampicare.Decido di portarlo sulla untissima Trenker alla 1a del Sella.Sul secondo tiro, dopo il passaggio "unto", non cela fa piu, è letteralmente fermo dalla paura, e decido con una lunga calata di farlo scendere fino alla base.Io invece dovrò fare 2 doppie (corda singola).Scendo allora col discensore "a otto" (allora lo usavo) e ad un tratto sento le corde sfilare dal discensore,d'istinto chiudo la mano che tenevo sulle corde a monte, e resto lì come uno scemo appeso coi capi della corda 10 centimetri sotto la mano che tenevo alta.

Ripeto che sono tutte cose successe nei primi 2-3 anni di attività, ma ancora oggi se ci penso............
Passano le mode ma in Germania la moda dei calzini con i sandali passerà mai.
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Messaggioda Cosacco » mer ago 18, 2004 11:22 am

Siloga66 ha scritto:Io son diventato maniaco della sicurezza sulle doppie, dopo 3 inconvenienti occorsi, uno a me, e due a gente che c'era con me.Sono successi tutti nei primi anni di attività, però li ho sempre ben fissi nella scatola cranica.
INCONVENIENTE 1: io ed un compagno dopo la Schober alla 1a Torre del Sella,decidiamo di scendere in doppie per la Steger.Scendo io una doppia con le due mezze corde, e mi accorgo che un capo tocca la cengia, e l'altro si ferma a due metri e mezzo dalla cengia.Allora mi tolgo dalle corde,scendo arrampicando sulla cengia, e dico all'altro di stare attento e il motivo.Mentre cerco il prossimo ancoraggio,dietro di me sento un tonfo, mi giro, e vedo l'amico che dopo esser atterrato di schiena sulla cengia, fa una capriola indietro, e con le gambe già sul vuoto si aggrappa con le mani a roccettte.

INCONVENIENTE 2: con un'altro amico volevamo aprire una via nuova al Sass da les Nu in Val Badia. Il tentativo fallisce perchè a 30 metri dalla cima le placche sono troppo dure e assolutamente improteggibili.Abbiamo provato anche coi cliff ma niente.E di spit non se ne parla.Rinunciamo dopo due ore di tentativi.L'amico annoda le due mezze corde, mette il discensore "a otto",fa per mettersi di peso sulle corde,e in un attimo vedo che ha messo nel discensore solo una corda e il capo del nodo di giunzione (evidentemente troppo lungo).D'istinto l'ho afferrato per il colletto fermandolo.

INCONVENIENTE 3: uno che aveva fatto solo gite a piedi e qualche ferratina,mi chiede se gli faccio provare ad arrampicare.Decido di portarlo sulla untissima Trenker alla 1a del Sella.Sul secondo tiro, dopo il passaggio "unto", non cela fa piu, è letteralmente fermo dalla paura, e decido con una lunga calata di farlo scendere fino alla base.Io invece dovrò fare 2 doppie (corda singola).Scendo allora col discensore "a otto" (allora lo usavo) e ad un tratto sento le corde sfilare dal discensore,d'istinto chiudo la mano che tenevo sulle corde a monte, e resto lì come uno scemo appeso coi capi della corda 10 centimetri sotto la mano che tenevo alta.

Ripeto che sono tutte cose successe nei primi 2-3 anni di attività, ma ancora oggi se ci penso............



Io sono agli inizi devo accendere un cero !!! Gulp! Esigo rassicurazioni :)
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Messaggioda LimaMike » mer ago 18, 2004 11:28 am

Io sono agli inizi devo accendere un cero !!! Gulp! Esigo rassicurazioni


No non è necessario ma presta sempre la dovuta attenzione.
Certi messaggi possono far venire la pelle d'oca ma aiutano a capire che l'attenzione che si presta non è mai troppo poca e che la sicurezza non deve essere solamente una parola sbandierata nei forum.

Ciao
ML[/quote]
Perchè arrampico? Semplice! perchè mi diverto.
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Messaggioda Cosacco » mer ago 18, 2004 11:32 am

LimaMike ha scritto:
Io sono agli inizi devo accendere un cero !!! Gulp! Esigo rassicurazioni


No non è necessario ma presta sempre la dovuta attenzione.
Certi messaggi possono far venire la pelle d'oca ma aiutano a capire che l'attenzione che si presta non è mai troppo poca e che la sicurezza non deve essere solamente una parola sbandierata nei forum.

Ciao
ML
[/quote]

A parte gli scherzi nel mio piccolo mi sono già spaventato o meglio si sono molto spaventati i miei compagni, duranti il corso di alpinismo del CAi durante l'ascensione del Lagazuoi si è staccato un masso di un paio di metri cubi che ha sfiorato la cordata. Sara per questo che i montanari adorano la grappa bevono per dimenticare :D
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Volo in Brenta e...Bergamasca

Messaggioda Franz77 » mer ago 18, 2004 12:19 pm

Caro Erik,
mi unisco a tutti nel farti gli auguri di una pronta guarigione...
vedrai che il tempo passerà in fretta...

ovviamente ho anch'io da raccontare la mia....

ed è proprio vero che il primo volo (serio) non si scorda mai...
spero e auguro a tutti anche perchè rimanga l'unico....e non se ne hanno altri da ricordare...

chi si ricorda del "mio" Brenta della prima di agosto, forse ha memoria del mio volo di 7 metri sulla normale dell'Alto.

Stavo salendo da circa 35 metri nel famoso caminone. Avevo messo qualcosa come 5 protezioni da friends e appena passato un chiodino da soli 50 cm (e meno male che c'era..non vorrei provare un volo sui friends...82 kili forse sono troppi..) ...quando la corda si è impigliata in una fessura dietro di me proprio quando stavo facendo un passo un po' unto di III. Sono volato a testa indietro (crepato il casco che ho prontamente già ricomprato...dopo il primo volo si cestina, giusto?) vedendomi tutto girare attorno. Mi son fermato su un terrazzo col sedere...son passati 13 gg ma ho ancora il resto dell'ematona e le cicatrici sul polpaccio...
in sosta, i miei compagni non si sono accorti di nulla...evidentemente la nostra corda è ben elastica...e tutte le protezioni hanno attutito la caduta. In ogni caso non credo di essere atterrato con l'accelerazione gravitazionale piena...altrimenti mi sarei rotto il bacino...
in sosta è solo arrivato il mio zainetto con gli spallacci rotti...e il mio cellulare che ha scelto la via del volo libero sfracellandosi 300 metri sotto...il portafoglio è piombato ai piedi dei miei soci.
Rialzatomi e controllato le estremità sane...ho finito il tiro e ho fatto la sosta recuperando i soci...il seguito alla vetta ho proseguito anche perchè i miei compagni non se la sentivano di tirare da primi...

due giorni dopo abbiam fatto la normale al Basso (tirato ancora da me)...
su ogni passaggio un po' difficile avevo quella scena di tutto che mi girava attorno in mente (mi ha abbastanza impressionato)...
sono contento che mi sia successo e che non mi sia fatto niente...
prima o poi doveva arrivare...è compreso nel conto...
in goni caso bisogna stare attenti a non farsi troppi pacchi...altrimenti non vai più su...alla Ampferer ad ogni passo pensavo a come avrei dovuto girarmi nel volare...ouch!!! poi si perde ed è solo esperienza!!!!

cosa ho imparato? beh, magari di fare tiri un po' meno lunghi e articolati...anche se si ha fretta...
-proteggere anche sui tiri facili?...beh tutti noi non lo facciamo...noi siamo gia' lunghi di nostro (facciamo lentissimi..)...ma anche per il volo il mio pensierino lo faccio sempre...

ancora in bocca al lupo a Erik
e alla prossima


Franz

PS:
CAMPANILISMO...
il w-e passato siam rimasti dalle mie parti e ci siam fatti lo spigolo sud della presolana centrale (via longo) in val seriana (BG).
una classica via di IV-IV+ che con le varianti arriva al V (noi ne abbiam fatte due forse fino al V-...).
ero curioso di sapere quanto fosse famosa al popolo degli arrampicatori di PM non della zona, la, per me, più bella montagna bergamasca...

e se non ci siete ancora stati...fateci un salto (non un volo..!!!ouch)
so per racconti che la via bramani-ratti (V+ credo) è una delle più belle!!!
consiglio la guida di Walter Tomasi...

qui i report

http://alpinisme.camptocamp.com/gita3232.html?uid=3392
http://www.on-ice.it/RIS_ALP/data1.asp?ID=191
Ultima modifica di Franz77 il mer ago 18, 2004 14:43 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: il primo volo non si scorda mai!

Messaggioda Aldino » mer ago 18, 2004 14:03 pm

mpz129 ha scritto: ...Nella sfiga della rottura (o del piu' probabile scioglimento del nodo) del cordino ...


allora, non ci vuoi dire che nodo avevi fatto? anzi, che nodo avresti voluto fare...

Per Franz: se ti fidi più dei chiodi messi da altri che dei friend che metti tu stesso, fai meglio a non metterli.
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Re: Volo in Brenta e...Bergamasca

Messaggioda Redpoint » mer ago 18, 2004 14:26 pm

Franz77 ha scritto:..non vorrei provare un volo sui friends...82 kili forse sono troppi..)
8O 8O scherzi??? 8O 8O sui friends ben messi ( e anche sui dadi) voli quanto vuoi!!!!!

quanto al metter giù protezioni anche sul facile, io non ho nessun dubbio.. appena sono in condizioni di potermi proteggere con efficacia lo faccio.... SEMPRE...
non sono due minuti persi in un tiro che mi cambiano l'esito di una salita...
Ma urmài sun chè... in mèzz al tempuraal
tuìvess föe di bàll che a me me piaas inscè...
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Re: il primo volo non si scorda mai!

Messaggioda Franz77 » mer ago 18, 2004 14:42 pm

Aldino ha scritto:
mpz129 ha scritto: ...Nella sfiga della rottura (o del piu' probabile scioglimento del nodo) del cordino ...


allora, non ci vuoi dire che nodo avevi fatto? anzi, che nodo avresti voluto fare...

Per Franz: se ti fidi più dei chiodi messi da altri che dei friend che metti tu stesso, fai meglio a non metterli.


Io adoro i friends (per il loro meccanismo, per come sono fatti,..) e tutto sommato mi fido...
..è solo una questione psicologica...
e poi non tutte le fessure sono uguali...
in genere, i secondi dicono che li metto bene e a volte si incavolano perchè non riescono a recuperarli...per eccesso di prudenza è più facile questo che non il contrario...

chiodi messi da altri..in effetti sarebbe meglio metterne di propri exnovo..ma sulle classiche non mi sembra il caso...
beh,,,io ogni volta ne saggio la solidità...
bello sulla Pooli quando il primo ballava...ma stavo già salendo...e ho detto "tanto c'è il secondo"...che ballava ancora...a quel punto mi si è stretto il....
lì però le fessure mancano...
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Re: il primo volo non si scorda mai!

Messaggioda Redpoint » mer ago 18, 2004 14:47 pm

Franz77 ha scritto:bello sulla Pooli quando il primo ballava...ma stavo già salendo...e ho detto "tanto c'è il secondo"...che ballava ancora...a quel punto mi si è stretto il....
lì però le fessure mancano...

quello mi sa che piuttosto che "cantare"... preferisce "ballare"... :lol: :lol: :D :D

e si che di martellate mi sa che ne ha prese un po' da tutti... :wink:
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Messaggioda Siloga66 » mer ago 18, 2004 18:32 pm

Riguardo i chiodi che si trovano in parete: ho fatto la Eisenstecken sulla nord di Punta Emma, e avendo con me il martello, ho provato a ribattere i chiodi (non sono tanti) che ho trovato.
Risultato?
Ogni chiodo è entrato piu in profondità di circa 2 cm.
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Messaggioda zorro2 » mer ago 18, 2004 18:43 pm

Purtroppo scalare in montagna e sicurezza totale sono due cose, dopo anni di frequentazione, a mio modo di vedere non vanno d'accordo. Credo che il c@@lo e la sfiga, in questi casi, giochino un ruolo fondamentale ed è un bene che ne parliamo qui con mpz.
Qual'è lo standard di prudenza da adottare? Controllare i nodi, protezioni sempre (anche sul facile) a distanze da volo non mortale, soste a prove di bomba, uso impeccabile dei freni e delle assicurazioni...
Se ripenso alle varie salite (mie, di miei amici, della gente che vedo arrampicare in montagna, guide comprese...)
- quante volte non mi rinvio sul facile per salire più veloce (qualche giorno fa ero sulla dimai alla tofana, una via certo non estrema ma di 1000 metri di sviluppo, non ho certo passato 300 rinvii - e come me non lo ha fatto nemmeno la guida con cliente che ci seguiva!; magari dormire la notte imprevista in parete non è un rischio peggiore e meno calcolabile di una caduta sul facile?)
- non metto un rinvio perché la corda potrebbe fare troppo attrito procurandomi una fatica e forse alla lunga un rischio maggiore (passaggi che diventano quasi insuperabili per la corda che ti tira giù facendoti venire i crampi...)
- discese "normali" di 2° grado fatte slegati o di conserva (persino sulle guide CAI si riportano i tempi "scendendo slegati"!) come se la pietra sul 2° grado fosse più morbida in caso di caduta!
- soste attrezzate senza essere "a prova di bomba" (solo l'ultimo esempio: una settimana fa, ripetendo lo spigolo dei Bureloni, via certo non frequentata e con 2 chiodi - di cui uno pessimo - in 600 m, dopo aver percorso 60 m sul semi-facile senza trovare un posto decente per fermarsi - dopo aver cercato un quarto d'ora una fessura non cieca o friabile - metto due chiodi entrati a metà e faccio salire il compagno); ma non è forse, a quel punto, più rischioso ridiscendere il tiro, quando non la parete, slegati o facendo doppie su soste del genere?
ecc....
se ci si riflette bene, se ci si mette la sfiga, l'incidente può capitare nel momento e nel modo più incredibile e (pensando in negativo) almeno 300 volte in una salita di 300 metri ben assicurata.
essere imprudenti è una stupidaggine, ma non sempre non passare un rinvio o scendere slegati ecc... è per forza un'imprudenza; alle volte si tratta solo di pensare quale sia il "rischio" minore.
per questo come si fa a tirare la croce addosso a chi, per sua sfiga, ha un incidente perché ha messo un rinvio in meno o la sosta non era proprio perfetta o è sceso stanco e slegato. queste cose non esistono solo in falesia (anzi nemmeno) forse non esistono nemmeno scendendo le scale di casa; controllare tutto, in montagna, è impossibile.
la prudenza e la capacità riducono in modo sensibile la probabilità di incidenti, ma non la eliminano, compresa la probabilità di incidenti che possono sembrare da "stupidi" (che come ho visto dai molti interventi) possono capitare a tutti (belli e brutti).
auguri di pronta guarigione a mpz
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Messaggioda quilodicoequilonego » mer ago 18, 2004 20:47 pm

...anch'io sono d'accordo che spesso ci si trova a scegliere, a volte anche dovendo tralasciare qualche regola, se in quel momento/punto senti di essere sicuro (questo posso farlo in sicurezza/quello non devo assolutamente farlo). E che se invece ci si mette la sfiga puoi essere anche il padreterno, e applicare tutto come da manuale, non c'è niente da fare.

Ritengo molto importante fidarsi delle proprie sensazioni, sia positive che negative, cioè che sia giusto procedere quando ci si sente sicuri (valutando tutto), e sbagliato insistere quando qualcosa ci dice fermati.
E soprattutto saper riconoscere i momenti/punti di maggior pericolo e procedere in modo adeguato, senza lasciar niente al caso.

(...è dura quando ti senti bene, spaccheresti il mondo e, magari a buon punto, il tuo socio ti dice "..non me la sento, neanche da secondo...", pero' si deve accettare anche le sue sensazioni)
enzo
Avè rot le bale, basta spit 'n Dolomiti, tanto i cavan tuti...
In arrampicata, cosa c'è di più artificiale del trapano ?
VIA TUTTTTTT
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torna presto

Messaggioda pantafc » ven ago 20, 2004 9:33 am

I primi mesi di arrampicata(18 anni fa),mi sentivo 1 Gran Maestro.Dopo 1 bel volo di 5 m sul V°, senza usare protezioni in loco mi ritrovai,nn in una selva oscura ma con le chiappe a terra e testa(senza casco) contro 1 tranquillo masso,1 mega ematoma alla natica six,5 punti si sutura all'arco sopracigliare dex.Ti garantisco ke con quella lezione sono tornato in parete,ma con tanta di quella prudenza e paura, mai di panico, ke,toccando ferro sto sempre tornado a casa.
BUONA GUARIGIONE :D
vivi male,ma vivi.
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Messaggioda nglblu » mer apr 12, 2006 0:56 am

Ho letto in quest post vari tipi di distrazioni/disattenzioni/scelte che possono diminuire il grado di sicurezza in un ascensione. Indubbiamente quando ti senti sicuro in cio che stai facendo forse mettere una protezione ogni 4 metri non è poi cosi indispensabile.Poi certo,il problema può comunque verificarsi. Ma ci sono poche regole alle quali bisogna sempre e comunque dare conto,a prescindere dall' esperienza e dalla sicurezza personale.
Il controllo del nodo all'imbrago (ottimo a mio avviso il metedo del controllo reciproco), il controllo delle fibie dell'imbrago, piazzare il primo punto di rinvio appena è possibile,ricontrollare i vari nodi di cordini all'inizio di ogni tiro.... Operazioni secondo me inderogabili e che nel complesso quanto tempo possono sottrarre in un ascensione? 20 minuti? non saranno certo quei 20 minuti che costringeranno a bivaccare in parete o rendere lenta l' ascensione...
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Messaggioda Siloga66 » mer apr 12, 2006 2:17 am

nglblu ha scritto:Ho letto in quest post vari tipi di distrazioni/disattenzioni/scelte che possono diminuire il grado di sicurezza in un ascensione. Indubbiamente quando ti senti sicuro in cio che stai facendo forse mettere una protezione ogni 4 metri non è poi cosi indispensabile.Poi certo,il problema può comunque verificarsi. Ma ci sono poche regole alle quali bisogna sempre e comunque dare conto,a prescindere dall' esperienza e dalla sicurezza personale.
Il controllo del nodo all'imbrago (ottimo a mio avviso il metedo del controllo reciproco), il controllo delle fibie dell'imbrago, piazzare il primo punto di rinvio appena è possibile,ricontrollare i vari nodi di cordini all'inizio di ogni tiro.... Operazioni secondo me inderogabili e che nel complesso quanto tempo possono sottrarre in un ascensione? 20 minuti? non saranno certo quei 20 minuti che costringeranno a bivaccare in parete o rendere lenta l' ascensione...

Sono d'accordo con quello che hai detto. Sembrano cose stupide, invece ti possono salvare la pellaccia.
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Messaggioda Mago del gelato » ven apr 14, 2006 17:45 pm

Innanzitutto sono contento che Erik sia ancora tra noi.

Volevo chiedergli solo una cosa, che forse non ho capito bene: quando lui ha iniziato a cadere il suo amico pur sapendo che non c'erano protezioni intermedie si è lanciato verso il basso???!!!!!
D'accordo che se la corda non si fosse fortuitamente impigliata nello spuntone non sarebbe cambiato niente, ma la reazione mi sembra comunque molto strana!
La liberazione dello spirito generò la liberazione del gesto, e nacque il Free Climbing
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Messaggioda federicopiazzon » ven apr 14, 2006 18:54 pm

A me fa paura il rischio oggettivo...quello non lo sopporto proprio,come tutte le cose che non controllo...una volta ho attaccato non prestissimo la diretta rizzi alla roda di vael(scommetto che siloga l'ha fatta)bellissima via...beh ricordo che il primo sasso che stava per prenderci è stato a 300m dalla parete,poi scariche di lastre grandi come quadernoni per ore...alla fine ci siamo calati ma ho avuto una paura davvero mostruosa(erano pochi mesi che arrampicavo)..oppure la prima volta con i fulmini non propriamente distanti:230m di calate in tre in 12 minuti...cosa non fa fare la paura...beh insomma ste cose qui fanno molta più paura di cadere secondo me per due motivi 1non le controlli 2devi stare li a gustartele e non durano pochi secondi!!!
Comunque quando sei alle primissime armi ti vien da pensare che gran parte del rischio diventi più conrollato con l'esperienza...secondo me non è mica del tutto vero eh..anche l'esperienza stessa può diventare un rischio,può succedere,ad esempio se l'essere già stati in una situazione porta a sottovalutarla,se la routine porta alla distrazione...
detto questo secondo me da quello che si vede in giro c'è un sacco di gente che rischia la vita non solo sua ma anche del compagno perchè sul facile non rinvia!
UN PICCOLO ELENCO DELLE COSE CHE HO VISTO FARE TROPPE VOLTE

1FAR SICURA IN SOSTA CON IL COMPAGNO CHE RINVIA CHIODI PSICOLOGICI
2NON RINVIARE LA SOSTA CON L'ASSICURATORE CHE USA SECCH. OTTO O SIMILI
3DOPPIE SENZA AUTOBLOCC
4DA SOSTA A SOSTA SENZA RINVIARE PERCHè è FACILE...CAZZ è MEGLIO SLEGATI!
5DOPPIE SENZA NODO IN FONDO
6FAR SICURA CON IL POLLICE SUL GRI GRI
7GIRARE SU VIE LUNGHE SENZA NEANCHE UN CHIODO PERCHè è FACILE(SI E SE SUCCEDE QUALCOSA CHE MINCHIA FAI???)
8RINVIARE CORDINI DEL 2 PERCHè CAMBIARLI è FATICA
9TRIANGOLO DI FORZA QUESTO SCONOSCIUTO..
10DISTRARSI MENTRE IL COMPAGNO RECUPERA UNA DOPPIA DA UNA BELLA CENGIA DETRITICA
11CONTINUARE L'ASCENSIONE CON UN METEO DELLA MINCHIA
12ANDARE A FARE LA STESSA VIA IN 40(TIPICO CORSO CAI)

si potrebbe continuare....chi non ha mai fatto nessuna di queste cose????[/b]
HASTA LA CUMBRE SIEMPRE!
daghe a lo spit!!!!!!!!
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