La maestra con il chador mette paura

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Messaggioda MarcoS » ven mar 26, 2004 17:46 pm

Fokozzone ha scritto:La frase era "conoscete la verità e la verità vi farà liberi"
Poiché Gesù proclama di essere via verità e vita,
la frase si può tradurre con
"conoscete Gesù e Gesù vi farà liberi".

Probabilmente questa meravigliosa sensazione ha fatto aderire alla fede il professore ex ateo anche dopo la guarigione.

Fokozzone


azzardata conclusione questa, e purtroppo come al solito limitativa, nello stile dei Veri Credenti: perchè per forza Joshua ha-nozri dev'essere? al solito vedete un lago e credete che sia l'oceano...
se il prof ( :lol: ) ero io: mai stato "ateo" in realtà. Solo ho una visione piuttosto diversa e, voglio credere un po' più allargata, di queste cose.... :D
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Messaggioda Max Grivel » ven mar 26, 2004 18:01 pm

Scheggia ha scritto

obiezione sacrosanta quando mi parli di little italy a NY, solo che il trattamento riservato agli immigrati italiani non è stato esattamente lo stesso che diamo noi agli immigrati che da noi arrivano! per quanto riguarda le insegne "credo" che una scritta in inglese in italia o in italiano in america sia comunque più comprensibile che non una in arabo, e per me sarebbe una cosa giusta se le insegne fossero in bi-lingue, anche perché negli stessi quartieri vivono comunque degli italiani, una cosa che mi fa spiacere sentire che dei comercianti italiani in quei quartieri prendono e si spostano per motivi vari ... anche se sono più che disposto ad acettare che i musulmani, come già gli ebrei, abbiano bisogno di una loro macelleria perché devono uccidere gli animali in modo religioso! e comunque a me dei musulmani non è questo che mi urta, quanto la loro cultura maschilista (anche in paesi occidentilizzati come l'Egitto) e che mi da fastidio vedere fare anche qua! e poi come ho detto più di una volta il fatto che loro non vogliono rispettare la nostra cultura, la nostra religione, pensando che l'Islam sia l'unica cosa giusta! per me se vogliono rispetto devono prima rispettare, dopodiché possiamo anche vivere assieme.


...e non solo Scheggia, in molte città Torino prima di tutte, ci sono interi quartieri come S Salvario per esempio in qui i musulmani la fanno da padroni in barba alle più basilari regole di convivenza tra persone civili, ma forse è questo il punto che essi di civile hanno ben poco ed in più si portano appresso quel comportamento autoritario e di arroganza verso gli altri tipico della loro religione.
E' un dato di fatto, i commercianti italiani scappano, gli italiani che se lo possono permettere vendono, quelli che non se lo possono permettere devono subire sopprusi ed umiliazioni ed hanno il terrore di camminare per le strade soprattutto di notte.
Ecco, proprio questa gente che assume questi comportamenti da me descritti ha la pretesa di sedersi in cattedra e di venire ad insegnarci le regole del comportamento e del rispetto per facilitare la convivenza tra culture, forti anche del fatto che molti italiani pur di non essere etichettati come rozzi razzisti caleranno subito le braghe di fronte alle loro richieste.
Ultimamente poi le loro pretese avanzano e diventano sempre più "coraggiose", ho letto della loro richiesta di separare maschi e femmine durante l'ora di educazione fisica, ho letto della loro richiesta di menù islamici nelle mense scolastiche , ed altre che ora non mi ricordo..
Richieste, richieste e richieste, forse non è meglio che prima facciano un'autocritica tra di loro prima di pretendere dei diritti che fin'ora non hanno dimostrato di meritare?
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Messaggioda flaviop » ven mar 26, 2004 18:05 pm

L'integrazione, alla fine bisogna anche cercarla, non solo pretenderla.
Ho lavorato con + di un mussulmano, ok rispetto quando preghi, cerco di non romperti i coglions ma se ti metti dove devo passare con il muletto sei tu che le cerchi.
Per il problema terrorismo non guarderei solo vicino, quando erano loro i "ricchi" e invadevano le terre altrui,gli USA NON ESISTEVANO.
Io penso che le situazioni si trascinano e non bisogna per forza dare la colpa a qualcuno, anche se ci sta sulle palle.
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Messaggioda Franceska » ven mar 26, 2004 18:18 pm

MarcoS ha scritto:
Fokozzone ha scritto:La frase era "conoscete la verità e la verità vi farà liberi"
Poiché Gesù proclama di essere via verità e vita,
la frase si può tradurre con
"conoscete Gesù e Gesù vi farà liberi".

Probabilmente questa meravigliosa sensazione ha fatto aderire alla fede il professore ex ateo anche dopo la guarigione.

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azzardata conclusione questa, e purtroppo come al solito limitativa, nello stile dei Veri Credenti: perchè per forza Joshua ha-nozri dev'essere? al solito vedete un lago e credete che sia l'oceano...
se il prof ( :lol: ) ero io: mai stato "ateo" in realtà. Solo ho una visione piuttosto diversa e, voglio credere un po' più allargata, di queste cose.... :D


Anche perché Fokozzone nella sua frase ha confuso Gesù con il Cristo.
E' Cristo la Via della verità, ovvero la parte divina e non quella umana.
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Messaggioda Enzolino » ven mar 26, 2004 18:23 pm

Credo che ci sia una differenza tra il discorso del velo, scelta individuale, e le cose riportate da Max, in cui potrei trovarmi d'accordo.
Confrontandomi con amici della Malesia e dello Sri Lanka, loro mi hanno riferito di racconti analoghi. Continue arroganze da parte di alcuni gruppi mussulmani.
Qua, secondo me si gioca un confronto/conflitto tra culture diverse e puo' essere interessante vederne l'esito.

Io l'ho vissuto in maniera ridotta a livello individuale. Da buon sardo ero abituato a baciare o dare le pacche alle amiche/amici, ma questo a Sheffield ha creato, inizialmente, parecchi malintesi con ragazze di origine orientale o mediorientale. Per un discorso di tolleranza stavo snaturando me stesso deprivandomi di un linguaggio, quello del contatto fisico, che condizionava il mio modo di essere. Alla fine mi son rotto e le mie amiche hanno superato lo scandalo, ed accettavano qualche abbraccio o abbraccio di saluto. Questo piccolo aneddoto per dire che alla fine la dinamica del confronto si puo' esprimere in due direzioni.

Trovo che separare maschi e femmine sia FORTEMENTE antieducativo e mi opporrei in maniera forte a questo tipo di scelte! Come sembra dire Max tolleranza non significa tradire e snaturare la nostra identita' ma, al contrario, affermarla puo' cambiare in meglio chi e' di una cultura diversa dalla nostra. La chiave sta nel dialogo e non nello scontro. Poi se l'altro non vuol dialogare ...

Ciao

Lorenzo
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Messaggioda J&J » ven mar 26, 2004 18:33 pm

Per me un velo non può offendere nessuno...
"Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone" John Steinbeck"-
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Messaggioda Jocondor » ven mar 26, 2004 21:34 pm

Mi piace questo forum, mi piace davvero.....
Complimenti a (quasi) tutti per le cose che havete scritto.
C'è un bello spaccato di vita italiana e probabilmente europea.
Ora faccio due considerazioni:
Il principio che "questa è casa nostra e sobo "loro" a doversi adeguare:
quando ero nei paesi musulmani non me lo sognavo neanche di adeguarmi a loro: portavo a spasso la mia "diversità" e NESSUNO mi ha mai manifestato ostilità per questo, tranne una volta che di nascosto, ho fotografato un GOURBI, cioè una misera capanna di legno e frasche dove uomini ed animali vivono abbastanza "promiscuamente". Ma lì ero io a violare la loro privacy.
Proviamo poi ad applicare questo concetto all'Australia ed agli aborigeni: cosa ne viene fuori? Che gli "inglesi" debbono cacciare col boomerang? :roll: :roll:
Secondo: la maestra in questione è una donna musulmana e vuole lavorare: qunidi dimostra di essere capace di superare certe tradizioni di sottomisssione. Certo i suoi figli e più ancora le sue figlie saranno più aperti e disponibili (ed anche orgogliosi) di altri; e noi dovremmo scoraggiarla dal lavorare e respingerla nella prigione domestica? neanche per sogno!
Infine una considerazione: ho preso parte una volta ad una serata con immigrati organizzata da una associazione di volontariato. C'erano donne ed uomini normali, modesti, timidi, fieri dei loro cibi tradizionali, offerti a noi per ricambiare "l'ospitalità" di quella serata.... e nei loro racconti (pubblici) emergeva una preoccupazione costante: che i loro figli si allontanassero dalle tradizioni e dalla religione; e questo dimostra appunto che il pericolo esiste, e che la nostra civiltà dei consumi è attarente; e con essa le minigonne e gli alcoolici, le auto ed i libri. Solo il 5% dei musulmani che sono in italia frequenta la moschea: vorrà pur dire qualcosa, no?
Concludo con una bellissima scena osservata all'aeroporto di Izmir (turchia) in attesa del volo per francoforte: una famiglia turca che rientrava dalle vacanze "al paese"; la nonnacon lo hijab, la mamma con il tailleur, la figlia con 6 o 7 orecchini ed una minigonna vertiginosa.... era veramente da fotografare, ma non ho potuto...
...devi imparare a leggere, oppure il tuo cervello è bruciato......
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Re: r

Messaggioda Zio Vare » sab mar 27, 2004 0:33 am

Max Grivel ha scritto:...e non solo Scheggia, in molte città Torino prima di tutte, ci sono interi quartieri come S Salvario per esempio in qui i musulmani la fanno da padroni

A me sembra davvero scorretto identificare tutti gli extracomunitari che vivono a Torino con il termine mussulmani, affibiando a questo temine una accezione tutt'altro che positiva.
Tanto per fare un esempio i gruppi di ragazzini che hanno rubato decine di portafogli sui pulman e nelle vicinanze di porta nuova sono rumeni, sfruttati da rumeni adulti.
E' assurdo fare di tutta l'erba un fascio e passare tutti sotto la definizione mussulmano = quasiasi delinquente (con annessa faccia da terrorista).
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Re: r

Messaggioda Roberto » sab mar 27, 2004 8:18 am

Zio Vare ha scritto:
Max Grivel ha scritto:...e non solo Scheggia, in molte città Torino prima di tutte, ci sono interi quartieri come S Salvario per esempio in qui i musulmani la fanno da padroni

A me sembra davvero scorretto identificare tutti gli extracomunitari che vivono a Torino con il termine mussulmani, affibiando a questo temine una accezione tutt'altro che positiva.
Tanto per fare un esempio i gruppi di ragazzini che hanno rubato decine di portafogli sui pulman e nelle vicinanze di porta nuova sono rumeni, sfruttati da rumeni adulti.
E' assurdo fare di tutta l'erba un fascio e passare tutti sotto la definizione mussulmano = quasiasi delinquente (con annessa faccia da terrorista).
Zio lascia perdere, è come parlare ai sordi :roll:
Ultima modifica di Roberto il sab mar 27, 2004 21:55 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda scheggia » sab mar 27, 2004 11:38 am

Jocondor ha scritto:Proviamo poi ad applicare questo concetto all'Australia ed agli aborigeni: cosa ne viene fuori? Che gli "inglesi" debbono cacciare col boomerang? :roll: :roll:


scusa ma gli inglesi non hanno quasi sterminato gli aborigeni??? stile genocidio??? come infondo tutti coloro che nell'epoca moderna hanno colonizzato qualcun altro, partendo con spagnoli, portoghesi, inglesi e francesi nelle americhe??
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Messaggioda Enzolino » dom mar 28, 2004 18:17 pm

Jocondor ... intervento interessante ...
Jocondor ha scritto:Ora faccio due considerazioni:
Il principio che "questa è casa nostra e sobo "loro" a doversi adeguare:
quando ero nei paesi musulmani non me lo sognavo neanche di adeguarmi a loro: portavo a spasso la mia "diversità" e NESSUNO mi ha mai manifestato ostilità per questo.
Domanda. Ci hai vissuto oppure ci sei stato da "turista"? Perche' la cosa e' ben diversa.

Jocondor ha scritto: Proviamo poi ad applicare questo concetto all'Australia ed agli aborigeni: cosa ne viene fuori? Che gli "inglesi" debbono cacciare col boomerang? :roll: :roll:
Forse hai fatto l'esempio sbagliato ... gli inglesi sono andati a "casa degli altri" ed hanno IMPOSTO la loro cultura ... tuttora c'e' discriminazione ... hai mai visto "Rabbit Proof Fence"?

Jocondor ha scritto: Secondo: la maestra in questione è una donna musulmana e vuole lavorare: qunidi dimostra di essere capace di superare certe tradizioni di sottomisssione. Certo i suoi figli e più ancora le sue figlie saranno più aperti e disponibili (ed anche orgogliosi) di altri; e noi dovremmo scoraggiarla dal lavorare e respingerla nella prigione domestica? neanche per sogno!
Completamente d'accordo ...

Jocondor ha scritto: Infine una considerazione: ho preso parte una volta ad una serata con immigrati organizzata da una associazione di volontariato. C'erano donne ed uomini normali, modesti, timidi, fieri dei loro cibi tradizionali, offerti a noi per ricambiare "l'ospitalità" di quella serata.... e nei loro racconti (pubblici) emergeva una preoccupazione costante: che i loro figli si allontanassero dalle tradizioni e dalla religione; e questo dimostra appunto che il pericolo esiste, e che la nostra civiltà dei consumi è attarente; e con essa le minigonne e gli alcoolici, le auto ed i libri. Solo il 5% dei musulmani che sono in italia frequenta la moschea: vorrà pur dire qualcosa, no?
Concludo con una bellissima scena osservata all'aeroporto di Izmir (turchia) in attesa del volo per francoforte: una famiglia turca che rientrava dalle vacanze "al paese"; la nonnacon lo hijab, la mamma con il tailleur, la figlia con 6 o 7 orecchini ed una minigonna vertiginosa.... era veramente da fotografare, ma non ho potuto...
Interessante ...
Mi viene in mente una cosa. Come mai paesi liberali come l'Olanda stanno tornando reazionari in termini di immigrazione?
Quello che mi chiedo e': in che misura la tolleranza verso gli altri rischia di diventare intolleranza verso noi stessi?
Dov'e' il limite? La linea di confine?

Ciao

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Messaggioda dogon » lun mar 29, 2004 8:27 am

scheggia ha scritto:
Jocondor ha scritto:Proviamo poi ad applicare questo concetto all'Australia ed agli aborigeni: cosa ne viene fuori? Che gli "inglesi" debbono cacciare col boomerang? :roll: :roll:


scusa ma gli inglesi non hanno quasi sterminato gli aborigeni??? stile genocidio??? come infondo tutti coloro che nell'epoca moderna hanno colonizzato qualcun altro, partendo con spagnoli, portoghesi, inglesi e francesi nelle americhe??

...in effetti! Negli ultimi anni gli australiani, pur non vergognandosi dei loro 'bianchi' antenati, ma forse provando qualche senso di colpa hanno tentato di aggiustare il tiro... il risultato abbastanza nefasto, con 'aborigeni' che si vedono ciondolare un pò dovunque, sotto gli effetti dell'alcool acquistato con i sussidi statali.

Però per completezza... perchè nell'elenco di chi ha colonizzato qualcosa, non aggiungere anche gli italiani? In Libia, come in Somalia, in Abissinia o in Eritrea sono riusciti anche loro a fare la propria parte, anche se il tempo a disposizione non gli è stato favorevole. O forse si sono limitati a costruire strade?
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Messaggioda quilodicoequilonego » ven apr 09, 2004 13:35 pm

PARIGI, 9 APR- Per due anni una ragazza turca e' stata torturata dai familiari perche' non voleva portare il velo islamico. E' successo a Belfort, in Francia. La ragazza, 20enne, e' stata frustata, picchiata, ustionata ripetutamente dai familiari, tutti finiti in carcere. Ora rischiano fino a 15 anni di carcere sia il marito, sia i due fratelli, sia la madre della ragazza, i quali si sono giustificati dicendo che la giovane non faceva neanche le pulizie di casa e si occupava poco del bambino.
2004-04-09 - 12:58:00


...allora si trovano tra l'incudine e il martello. Da una parte la nostra cultura che vuole che si tolgano il velo, dall'altra addirittura i familiari che se non mettono il velo le torturano....
per qualcuno avrà ragione chi le tortura scommetto...
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Messaggioda MarcoS » ven apr 09, 2004 17:13 pm

...son quelli che sbozzano i propri ragionamenti con l'accetta che andrebbero torturati...

indovinate a chi sto pensando, vero?
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Messaggioda quilodicoequilonego » ven apr 09, 2004 18:01 pm

MarcoS ha scritto:...son quelli che sbozzano i propri ragionamenti con l'accetta che andrebbero torturati...

indovinate a chi sto pensando, vero?


...c'avrei giurato, dal vangelo secondo San Marcos :roll:
Ultima modifica di quilodicoequilonego il ven apr 09, 2004 19:00 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda Jocondor » ven apr 09, 2004 18:50 pm

[Enzolino":]
Jocondor ... intervento interessante ...
Ci hai vissuto oppure ci sei stato da "turista"? Perche' la cosa e' ben diversa.

Jocondor ha scritto: Proviamo poi ad applicare questo concetto all'Australia ed agli aborigeni: cosa ne viene fuori? Che gli "inglesi" debbono cacciare col boomerang? Forse hai fatto l'esempio sbagliato ... gli inglesi sono andati a "casa degli altri" ed hanno IMPOSTO la loro cultura ... tuttora c'e' discriminazione ... hai mai visto "Rabbit Proof Fence"?
Mi viene in mente una cosa. Come mai paesi liberali come l'Olanda stanno tornando reazionari in termini di immigrazione?
Quello che mi chiedo e': in che misura la tolleranza verso gli altri rischia di diventare intolleranza verso noi stessi?
Dov'e' il limite? La linea di confine?

Ciao
Lorenzo



Rispondo, ringraziando per l'attenzione. :oops: :oops:
Ho vissuto e lavorato un anno in Algeria ed uno in Turchia, nel sud, verso la Siria; ho compiuto innumerevoli viaggi in Turchia, anche nel Kurdistan, in Tunisia, in Giordania e sempre per lavoro; e sono daccordo con te nel dire che fa una bella differenza, rispetto al frettoloso turismo dei tour operator.
Tra l'altro, da questa esperienza mi viene in mente una considerazione: gli italiani emigrati all'estero, sono, o forse erano, certamente poco rappresentativi della popolazione: per età, per classe sociale, per livello culturale, e per preferenze politiche (più che altro di destra, per, se vogliamo comprensibili, sentimenti nazionalisti); aggiungo anche che la mia esperienza è di una loro particolare grettezza, se posso dirlo.
Perchè i musulmani emigrati dovrebbero sottrarsi a questa regola?

L'allusione all'Australia era invece rivolta ai paladini della civiltà occidentale, la quale ora pontifica sulle altre culture dopo averle sottomesse o sterminate, senza alcuno scrupolo, in casa loro per di più.

Per l'Olanda non so; penso però che tra una glaciazione e l'altra c'è sempre stato un periodo interglaciale... ma poi il ghiaccio è tornato.. :wink: :wink:
Il limite: è sempre difficile definirlo, ma all'antica, vorrei dire che la libertà degli altri finisce dove comincia la mia, e viceversa.
Ciao e buona Pasqua
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Messaggioda Enzolino » mer feb 15, 2006 16:45 pm

Da Kataweb ...
CROCIFISSO IN SCUOLE: CONS.STATO, RESTA PER VALORI CIVILI

Il crocifisso e' "un simbolo idoneo ad esprimere l'elevato fondamento dei valori civili", cioe' quei valori come la tolleranza e il reciproco rispetto, che "delineano la laicita' nell'attuale ordinamento dello Stato". Per questo il crocifisso deve restare nelle scuole. Cosi' il Consiglio di Stato in una sentenza con cui ha respinto il ricorso della signora Soile Lauti, finlandese, per la rimozione del crocifisso dall'istituto scolastico di Abano Terme frequentato dai figli. Il crocifisso - ha sentenziato la magistratura amministrativa di appello (la vicenda era gia' passata per il Tar del Veneto ed era finita anche dinanzi alla Corte costituzionale, che aveva dichiarato la questione inammissibile) - non puo' essere considerato un "oggetto di culto", ma un "simbolo" esprimente fondamentali valori civili. "La laicita' - si legge tra l'altro nelle motivazioni della pronuncia dei giudici di Palazzo Spada - benche' presupponga e richieda ovunque la distinzione tra dimensione temporale e la dimensione spirituale e fra gli ordini e le societa' cui tali dimensioni sono proprie, non si realizza in termini costanti e uniformi nei diversi Paesi, ma, pur all'interno della medesima civilta', e' relativa alla specifica organizzazione istituzionale di ciascuno Stato". Questo ed altro per negare che l'esposizione del crocifisso nelle aule delle scuole leda "i contenuti delle norme fondamentali del nostro ordinamento costituzionale, che danno forma a sostanza al principio di laicita' che oggi connota lo Stato italiano". In un luogo di culto, hanno osservato i giudici del Consiglio di Stato, il crocifisso e' un "simbolo religioso", ma in un istituto scolastico, luogo non religioso, per credenti e non credenti "la sua esposizione sara' giustificata ed assumera' un significato non discriminatorio sotto il profilo religioso, se esso e' in grado di rappresentare e di richiamare in forma sintetica immediatamente percepibile ed intuibile, come ogni simbolo, valori civilmente rilevanti". (AGI)
Sinceramente, dichiarare che la croce sia un simbolo laico, mi sembra sia abbastanza ridicolo ... mah ... :roll: :? :wink:
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Messaggioda Siloga66 » mer feb 15, 2006 18:41 pm

Adeso scòltame a mi ostia! Le femene tute nude en giro pàr strada......e morta là. (al massimo che le se metta le autoreggenti).
Passano le mode ma in Germania la moda dei calzini con i sandali passerà mai.
Ma i tedeschi son fighi lo stesso.
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Messaggioda grip » mer feb 15, 2006 19:03 pm

ehi man ha scritto:io non parlerei a priori di atteggiamento razzista al 100% da parte della direttrice, che in fondo non le ha vietato di lavorare, ma di farlo senza il velo. effettivamente in un bambino piccolo, il volto coperto evoca il classico uomo nero.
dovrebbero fare una prova, provando a spiegare ai bambini come stanno le cose, ma al nido sono veramente piccoli. c'è qualche esperto di psicologia infantile che ne sa qualcosa di più su come reagirbbero i piccoli?

ma se l'insegnate di vostro figlio andasse a scuola nuda sareste d'accordo?


Dipende se il velo è solo un foular che lascia scoperi occhi e bocca , non vedo traumi infantili, mio figlio va al nido assieme a bambine marocchine che portano il velo, e bambini di origine africana e non mi è mai sembrato turbato.
IL TURBATO E' SEMMAI L'ADULTO.

2° Se la maestra di mio figlio insegnasse nuda mi turberebbe alquanto e non lo permetterei.
HA CIRCA 60 ANNI E PESERA' 120 KG :lol:
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Messaggioda grip » mer feb 15, 2006 19:11 pm

Siloga66 ha scritto:Adeso scòltame a mi ostia! Le femene tute nude en giro pàr strada......e morta là. (al massimo che le se metta le autoreggenti).



LASCIAMOGLI PURE LE SCARPE A STE POVERE CREATURE :lol:



SILOGA HAI MAI PENSATO DI BUTTARTI IN POLITICA :?:
IO TI VOTEREI :wink:
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