
da undertaker777 » mar gen 08, 2013 9:19 am
da VECCHIO » mar gen 08, 2013 11:16 am
da il Duca » mar gen 08, 2013 11:48 am
da Sbob » mar gen 08, 2013 12:31 pm
climbalone ha scritto:Credo che un numero abbastanza esiguo faccia il 7a, ma quasi tutti sanno cos'è.
Un ottimo metodo per capire il 7a senza farlo è quello che i matematici e gli ingegneri chiamano "interpolazione". Se uno ha fatto un certo numero di 4a, 5a, e 6a, l'interpolazione per il 7a risulta molto precisa.
da Pié » mar gen 08, 2013 15:09 pm
da Pié » mar gen 08, 2013 15:13 pm
Sbob ha scritto:climbalone ha scritto:Credo che un numero abbastanza esiguo faccia il 7a, ma quasi tutti sanno cos'è.
Un ottimo metodo per capire il 7a senza farlo è quello che i matematici e gli ingegneri chiamano "interpolazione". Se uno ha fatto un certo numero di 4a, 5a, e 6a, l'interpolazione per il 7a risulta molto precisa.
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Con l'interpolazione si puo' stimare, avendo fatto un 4a e un 6a, come puo' essere un 5a.
Stimare come puo' essere un 7a invece e' estrapolazione.
E come diceva un mio professore, non estrapolate mai!
da oppilifitrof » mar gen 08, 2013 17:08 pm
Chissà cosa avrebbero fatto negli anni 30 e 40 se solo avessero avuto le scarpette con suola xs grip... La verità é che la media degli arrampicatori di oggi (in cui mi includo) é fatta da scarsiclimbalone ha scritto:Il VI è il limite delle possibilità umane. Chi fa di più si eleva al di sopra delle possibilità umane, e merita rispetto e ammirazione, a meno che non vada in giro a dire assurdità tipo "il 7a è il grado naturale".
da VECCHIO » mar gen 08, 2013 18:41 pm
da arteriolupin » mar gen 08, 2013 18:57 pm
da crodaiolo » mar gen 08, 2013 20:49 pm
VECCHIO ha scritto:Ma è vero ! Non c'è bisogno di sapere la storia di questi ultimi trenta anni.
Basta solo ascoltare i profeti a noi inviati dal Verbo che ci illuminano sapientemente sulla libertà e condannano come stupido il parlare dell'alpinismo moderno:
il sapiente croda ha ben presentato la guida-accademico, ora capellone grigio con occhiali e cordino di sicurezza, come vecchio profeta da ascoltare.
arteriolupin ha scritto:Lucifero è il nome di Satana che ti porta la Luce necessaria affinché tu possa godere della contemplazione del Verbo.
L?alpinismo italiano nel panorama internazionale, ieri e oggi: questo il tema del Convegno nazionale
del Club Alpino Accademico Italiano in programma a Breno (Brescia) il 13 e 14 ottobre.
Tra gli oratori Mario Bramanti, Spiro Dalla Porta Xydias, Ugo Manera.
Si è parlato del passato per conoscere il presente e immaginare il futuro.
Il convegno ha inteso analizzare la situazione attuale dell?alpinismo italiano, sempre molto valido ma forse,
in questi ultimi anni, un poco in ribasso, nel contesto internazionale, rispetto a tempi passati.
Testimonianze di colleghi ed amici, tutti forti alpinisti, hanno offerto lo spunto per confrontare i vari pareri
sul ruolo svolto dall?alpinismo italiano nella storia alpinistica e per valutare come lo stesso oggi si ponga nel contesto internazionale.
Dopo gli anni dei grandi fuoriclasse, gli italiani possono ancora considerarsi ai vertici internazionali
come lo sono stati in tempi passati?
...la settimana prossima il Club Alpino Accademico - niente popò di meno che il CAAI... -
parlerà in sede nazionale in Valcamonica su un tema che francamente a me sembra stupido :
che nel 2012 si voglia discutere se l'alpinismo italiano è o non è all'altezza di quello che dovrebbe essere
a me sembra veramente un tema proprio provinciale, stupido e sostanzialmente di nessuna considerazione.
da Pié » mer gen 09, 2013 11:04 am
da Vigorone » mer gen 09, 2013 11:19 am
arteriolupin ha scritto:Lucifero è il nome di Satana che ti porta la Luce necessaria affinché tu possa godere della contemplazione del Verbo.
Ovvero...
L'uno prevede l'Altro, essendo nostre comprensioni della stessa essenza.
da giorgiolx » mer gen 09, 2013 11:49 am
crodaiolo ha scritto:Ecco in proposito la voce de Lo Scarpone :L?alpinismo italiano nel panorama internazionale, ieri e oggi: questo il tema del Convegno nazionale
del Club Alpino Accademico Italiano in programma a Breno (Brescia) il 13 e 14 ottobre.
Tra gli oratori Mario Bramanti, Spiro Dalla Porta Xydias, Ugo Manera.
Si è parlato del passato per conoscere il presente e immaginare il futuro.
Il convegno ha inteso analizzare la situazione attuale dell?alpinismo italiano, sempre molto valido ma forse,
in questi ultimi anni, un poco in ribasso, nel contesto internazionale, rispetto a tempi passati.
Testimonianze di colleghi ed amici, tutti forti alpinisti, hanno offerto lo spunto per confrontare i vari pareri
sul ruolo svolto dall?alpinismo italiano nella storia alpinistica e per valutare come lo stesso oggi si ponga nel contesto internazionale.
Dopo gli anni dei grandi fuoriclasse, gli italiani possono ancora considerarsi ai vertici internazionali
come lo sono stati in tempi passati?
e quella de Il Capellone :...la settimana prossima il Club Alpino Accademico - niente popò di meno che il CAAI... -
parlerà in sede nazionale in Valcamonica su un tema che francamente a me sembra stupido :
che nel 2012 si voglia discutere se l'alpinismo italiano è o non è all'altezza di quello che dovrebbe essere
a me sembra veramente un tema proprio provinciale, stupido e sostanzialmente di nessuna considerazione.
...che per me non fa una grinza.
da Franz the Stampede » mer gen 09, 2013 12:25 pm
da VinciFR » mer gen 09, 2013 12:59 pm
oppilifitrof ha scritto:Chissà cosa avrebbero fatto negli anni 30 e 40 se solo avessero avuto le scarpette con suola xs grip... La verità é che la media degli arrampicatori di oggi (in cui mi includo) é fatta da scarsi
da ande05 » mer gen 09, 2013 13:36 pm
VinciFR ha scritto:
Piu che altro secondo me c'è da dire che il discorso dell'arrampicata e sopratutto del boulder da qualche anno è diventato una specie di moda e quindi moooolti arrampicano quasi tanto per fare o perchè è di moda e in pochi lo fanno per vera passione.. che è la passione che ti permette di migliorare tanto secondo me!
da Pié » mer gen 09, 2013 13:42 pm
VinciFR ha scritto:non sono d'accordo.. molti miei amici o conoscenti o comunque persone che "frequento" in palestra o in falesia arrampicano normalmente e senza particolari problemi dal 7b in su.. chiusura a vista di svariate vie di 8a / 7c sia in falesia, che a kalymnos questa estate ecc.. e potrei andare avanti con molti esempi! E io ti parlo di una piccola realtà di paesino di montagna!
Piu che altro secondo me c'è da dire che il discorso dell'arrampicata e sopratutto del boulder da qualche anno è diventato una specie di moda e quindi moooolti arrampicano quasi tanto per fare o perchè è di moda e in pochi lo fanno per vera passione.. che è la passione che ti permette di migliorare tanto secondo me!
da Fokozzone » mer gen 09, 2013 16:51 pm
Pié ha scritto:
il concetto che è dissimulato nel topic del Vecchio è che tutto dipende dal terreno di gioco: di gente che fa il 7a a vista in falesia ce n'è sicuramente tanta (beati loro).. ma se il discorso si sposta su un apertura con protezioni tradizionali magari con scarse possibilità di posizionarle in quanti sono in grado di passare un tiro di 7a a vista? Tieni conto che i signori ai quali fa riferimento oppilifitrof mica andavano in falesia con protezioni da falesia.. e con questo non intendo che non ci sia stata evoluzione, ma che tutto debba esser considerato con le giuste condizioni al contorno
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