fare un A1 su spit ?
io non capisco più niente..

da Danilo » sab dic 01, 2012 18:37 pm
da undertaker777 » sab dic 01, 2012 18:46 pm
Danilo ha scritto:...ma è più dura fare un Ao su un chiodo schifosissimo o
fare un A1 su spit ?
io non capisco più niente..
da Roberto » sab dic 01, 2012 19:11 pm
da undertaker777 » sab dic 01, 2012 19:25 pm
da Roberto » sab dic 01, 2012 20:36 pm
da VECCHIO » sab dic 01, 2012 21:02 pm
Roberto ha scritto:Da azzerista quale sono, rivaluto che supera un problema attaccandosi ad un chiodo (in arrampicata) o ad una persona (nella vita), ma solo se questo gli permette di risolvere una cosa altrimenti non ruisolvibile, non come scorciatoia. Quindi, nell' arrampicata come nella vita, meglio capire che non si è all' altezza e rinunciare che passare per forza, meglio cambiare obbiettivo che appoggiarsi completamente ad una persona più forte di te.
da diegguhr » dom dic 02, 2012 13:59 pm
da n!z4th » dom dic 02, 2012 14:26 pm
da VECCHIO » dom dic 02, 2012 19:51 pm
n!z4th ha scritto:Qualcuno fa uso di
DoubleExpressForRealMilking![]()
Ovvero moschettonare un rinvio e allo stesso, al moschettone al chiodo, attaccare un altro rinvio, mungendo così con due braccia su due rinvii![]()
Con l'accortezza infine di usare rinvii con fettuccia generosa e larga.
Perchè questo è il vero l3v3l.
![]()
![]()
da Roberto » dom dic 02, 2012 20:06 pm
da VECCHIO » dom dic 02, 2012 23:31 pm
Roberto ha scritto:Fiffi regolabile ... Cliff accorciabile ...noi azzeristi seri usiamo ben altri mezzi:
http://www.facebook.com/photo.php?v=489 ... =2&theater
da arteriolupin » lun dic 03, 2012 0:40 am
VECCHIO ha scritto:Roberto ha scritto:Fiffi regolabile ... Cliff accorciabile ...noi azzeristi seri usiamo ben altri mezzi:
http://www.facebook.com/photo.php?v=489 ... =2&theater
Il vero massimo è il "furbo a molla ricaricabile".
Arriva a 5 metri e ti tira su che è una bellezza.
Lo brevetto, poi lo produco e lo metto in vendita a 175 euri: così rimedio alla pensione che non prenderò ancora per parecchi anni.
Andrà a ruba !
La nuova frontiera dell'alpinismo !!!
da VECCHIO » lun dic 03, 2012 10:25 am
arteriolupin ha scritto:In più portano scarpette solo in versione lacci, perché sono solito passare un rinvio dentro le asole che si formano con i lacci delle scarpette. Con questo rinvio riesco a piazzare il terzo azzero consecutivo (il quarto generalmente è la maglietta del mio povero primo di cordata, vulgo "parancator maximus").
Che dilettanti questi accademici...
da arteriolupin » lun dic 03, 2012 13:18 pm
da Pié » lun dic 03, 2012 13:39 pm
VECCHIO ha scritto:Roberto ha scritto:Da azzerista quale sono, rivaluto che supera un problema attaccandosi ad un chiodo (in arrampicata) o ad una persona (nella vita), ma solo se questo gli permette di risolvere una cosa altrimenti non ruisolvibile, non come scorciatoia. Quindi, nell' arrampicata come nella vita, meglio capire che non si è all' altezza e rinunciare che passare per forza, meglio cambiare obbiettivo che appoggiarsi completamente ad una persona più forte di te.
Anche.
Ma come si fa a migliorare se "ogni" "tanto" non ci si attacca ad un "chiodo" o ad una "persona" ? Mica si nasce saputi !
Quindi serve solo una cosa.
Bisogna sempre sapere chi si è, dovunque ed in qualsiasi momento bisogna avere la piena coscienza di se stessi.
E così si procede, normalmente si migliora, ma spesso si resta sorpresi di se stessi.
Se non c'è coscienza si muore o si resta dove si è.
Alpinismo
da gug » mer dic 05, 2012 11:35 am
Roberto ha scritto:E' più duro scendere e rinunciare che proseguire per forza su una via, un' esperienza di vita troppo difficile da affrontare. Avere la forza di capire il proprio limite, la consapevolezza di non essere all' altezza, la capacità di accettare una sconfitta, senza cercare per forza un modo per agirare l' ostacolo, mancando di sincerità verso se stessi.
da undertaker777 » mer dic 05, 2012 12:09 pm
gug ha scritto:Roberto ha scritto:E' più duro scendere e rinunciare che proseguire per forza su una via, un' esperienza di vita troppo difficile da affrontare. Avere la forza di capire il proprio limite, la consapevolezza di non essere all' altezza, la capacità di accettare una sconfitta, senza cercare per forza un modo per agirare l' ostacolo, mancando di sincerità verso se stessi.
Bella davvero questa riflessione
da arteriolupin » mer dic 05, 2012 12:25 pm
da grizzly » mer dic 05, 2012 12:26 pm
Roberto ha scritto:... Sovente ho incontrato situazioni dalle quali ne sono uscito tirandomi su, appeso ad un chiodo, reale o metaforico e qualche volta non è bastato, sono sceso, ho rinunciato.
da arteriolupin » mer dic 05, 2012 12:55 pm
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