nuvolarossa ha scritto:Mi chiedo Callaghan, perchè non dare un pò di fiducia a giovani come Bernasconi e Della Bordella? Magari sono ingenuo o magari tu sai più cose di me, ma fino a prova contraria perchè non pensare che abbiano delle idee e che cerchino i finanziamenti in funzione di esse anche facendo marchette ridicole come questo filmato che sembra partorito per essere messo sulla tv pubblica di Topolinia? (cut)
Matteo della Bordella è uno scalatore di assoluta capacità. era dai tempi di Mittersteiner che non vedevo tanta convinzione in un rocciatore.
io la fiducia gliela do a nastri, ci mancherebbe.
ed infatti la mia critica non è rivolta a lui ed allo spennacchiato Berna ma a colui che ha operato nei ragni di lecco.
io avrei preferito che Della Bordella avesse intrapreso, con chiccazzo voleva, la strada impervia: volete soldi per finanziarvi le vostre imprese? assolutamente liberi di farlo, ma fatelo nel rispetto almeno di quella parte dell'alpinismo demodè che vuole l'alpinista come un invasato, e non ladro.
io non ho criticato la sponsorizzazione. sia chiaro. non critico l'azione di andare dal magnate, fargli vedere di che cosa si è capaci, e dirgli: voglio andare là, e aprire così: mi dai due soldi?
lo hanno fatto a partire da Ariosto e Dante, che lo facciano pure loro.
ed invece che succede? succede che per finanziarsi le loro imprese, fottono un pezzo di storia (che poi, sia chiaro, stanotte, dopo aver bevuto un amaro Florio, dormo che è un piacere lo stesso...) e lo vendono non a qualche minchia di ditta di nicchia che vive su quattro stronzi che arrampicano e che, oltre a un pò di materiale, tira fuori anche qualche oiro. lo vendono ad una multinazionale colosso. che non si accontenta, ci mancherebbe, e vuole guadagnare sul serio. ecco perchè zambel, un pò adirato, dice che questo è "un lavoro". ci mancherebbe. alla multinazionale poco frega che Bordella vada in alaska piuttosto che in asia minore. ecco la chiave: alla multinazionale non interessa proprio nulla dell'alpinismo. alla multinazionale interessa sfruttare ciò per creare un brand. e basta.
il filmato di topolinia (!), nel suo paradossale apparecchiamento, ha dell'epocale in questo senso. qualcuno mi smentisca. io non ho mai nè sentito nè visto nulla del genere nel mondo dell'alpinismo-arrampicata. se c'è, sono pronto a prendermi a badilate nei maroni.
e poi, diobono, senza scomodare Hermann, senza scomodare i crodaioli dell'est recenti ed ormai scomparsi, senza tirare in ballo, quindi, alpinisti duri e puri, ma scomodando rammolliti, io mi ricordo ancora quando alla fine degli anni 70, con le pezze al culo, esploravano le prime pareti in sardegna, liguri assieme a piemontesi, vagando ore per cenge a picco sul mare, io mi ricordo ancora quando i fratelli remy si trovavano al grimsel arrivandoci in bici, ed aprivano 3 vie in 3 giorni. io mi ricordo di avventure vere. e se penso a queste cose, e poi apro il sito dei ragni di lecco, mi viene solo un attacco di diarrea (chiedo scusa, è uscita la capra dal recinto)
ciao e grazie per il confronto che fa sempre bene.