Coloro che utilizzano il dollaro fuori degli Stati Uniti pagano, costantemente, un tributo agli Stati Uniti. Questo consiste in un?inflazione di 1,25 milioni di dollari al minuto. E? il risultato della rapida crescita del debito estero degli Stati Uniti. La metà delle loro importazioni è semplicemente aggiunta al debito estero, ed è pagata dai detentori di dollari all?estero attraverso l?inflazione.
Inoltre, questi detentori non sembrano consapevoli che il corso del dollaro, che contemplano, non è nulla più di una facciata danneggiata. Se non comprendono ciò che la tiene ancora in piedi, rischiano che questa esploda loro in faccia, tutta ad un tratto.
Nel frattempo, ben camuffato, il dollaro è al centro di diversi conflitti degli Stati Uniti.
1. DOMANDA MONDIALE DI DOLLARI.
Sino al 1971: dollaro = oro.
Sino al 1971 ogni dollaro americano rappresentava un peso fisso in oro. Gli Stati Uniti disponevano di enormi riserve auree, che ricoprivano la totale quantità dei dollari messi in circolazione. Quando le banche estere avevano più dollari di quanti ne volessero, potevano scambiarli con l?oro. Questa era la ragione più importante per cui il dollaro era accettato in tutto il mondo.
Dal 1971: il petrolio dell?OPEC è pagato in dollari.
Nel 1971 il valore del dollaro è stato separato dal peso in oro. Fu una misura di destrezza del presidente Nixon. La guerra del Vietnam aveva svuotato le casse dello Stato. Gli Stati Uniti avevano battuto più dollari di quanti potessero sostenerne le loro riserve auree. Da allora, il valore del dollaro è determinato dalla legge della domanda e dell?offerta sui mercati di scambio.
A quell?epoca gli Stati Uniti producevano ancora abbastanza petrolio per le loro necessità: per proteggere le loro industrie petrolifere, avevano posto dei limiti all?importazione. In cambio dell?eliminazione di detti limiti, i paesi dell?OPEC promettevano di non vendere petrolio se non in dollari. Già all?epoca il dollaro era la moneta più utilizzata nel commercio mondiale: nulla di speciale, quindi?
Tutti i Paesi hanno bisogno di dollari.
Dal 1971 tutti coloro che desideravano importare petrolio dovevano, prima, acquistare dollari [1]. Ed ecco che la festa ha inizio per gli Stati Uniti. Pressoché tutti hanno bisogno di petrolio, quindi tutti vogliono dollari.I compratori di petrolio del mondo intero forniscono i loro Yen, Corone, Franchi, ed altre valute. In cambio, ricevono dollari, con i quali possono acquistare petrolio nei paesi dell?OPEC. In seguito, i paesi dell?OPEC spenderanno questi dollari. Beninteso, essi potranno spenderli negli Stati Uniti, ma, ugualmente, in tutti gli altri paesi del mondo. In effetti, tutti vogliono dollari, e tutti avranno, di nuovo, bisogno di petrolio.
2. ACQUISTI GRATUITI PER GLI STATI UNITI.
Il primo beneficio per gli Stati Uniti.
In questo commercio di petrolio, c?è bisogno di una notevole quantità di dollari. Molti di questi dollari non servono se non nel ciclo esterno agli Stati Uniti, ovverosia fra gli altri paesi del mondo ed i paesi dell?OPEC.
All?inizio, non esistevano abbastanza dollari per fare questo. Dovevano essere stampati negli Stati Uniti [2]. Questo costava loro carta, ed inchiostro verde. In seguito, questi dollari dovevano essere messi a disposizione all?estero, là dove i compratori di petrolio ne avevano bisogno. Ed è così che arriva il gigantesco beneficio. In effetti, non esiste che un modo per mettere questi biglietti nuovi di zecca a disposizione all?estero: che gli stati Uniti portino a termine degli acquisti utilizzandoli. E poiché questa quantità di dollari resta in permanenza in uso all?estero, gli Stati Uniti non forniscono nulla in cambio. I loro acquisti sono, pertanto, gratuiti!
Questi acquisti gratuiti si susseguono. Mentre c?è bisogno di più dollari nel commercio di petrolio, per crescita di prezzi o di volume, si verificano benefici per gli Stati Uniti.
Ciò non si limita alle crescite nel commercio mondiale di petrolio, ma vale, ugualmente, per l?utilizzo del dollaro nel restante commercio mondiale. La globalizzazione, il libero commercio mondiale, la privatizzazione mondiale dei servizi pubblici, come per esempio il servizio di gas, acqua, elettricità, telefonia e trasporti pubblici, inghiottono quantità enormi di dollari. E? ogni volta una quantità maggiore di dollari che sparisce ai quattro angoli del globo. E, in primo luogo, ciò significa, ogni volta, acquisti gratuiti per gli Stati Uniti!
Debito.
Evidentemente questo implica che gli Stati Uniti creino debiti, con tutti questi acquisti gratuiti. Infatti, un giorno, l?estero potrebbe venire a fare acquisti negli Stati Uniti, con tutti questi dollari, e gli Stati Uniti dovranno, allora, fornire qualcosa in cambio.
Bilancio commerciale.
Per non correre rischi, gli Stati Uniti dovranno aver cura di conservare in equilibrio le loro esportazioni e le loro importazioni. Dopo che, nel 1971, erano stati messi in circolazione più dollari, solo nel 1973 le vendite superarono gli acquisti. In seguito, venne la discesa, e gli Stati Uniti vissero sempre di più alle spalle del resto del mondo [3]. Per il solo anno 2004, il deficit sulla bilancia commerciale era di 650 miliardi di dollari! [4]
Su una popolazione di 300 milioni, ciò significa che ciascun cittadino degli Stati Uniti ha acquistato per 2.167 dollari merce straniera, per la quale non ha mai pagato.
Di fronte a questo deficit nella bilancia commerciale, non vi sono miglioramenti nel bilancio dei pagamenti. Il debito esterno degli Stati Uniti si è, dunque, accresciuto di 650.929.500.000 dollari in un anno. Ciò significa 1.25 milioni di dollari al minuto!
Il deficit del commercio estero degli Stati Uniti è più elevato nel suo commercio con la Cina (162 miliardi di dollari), il Giappone (76), il Canada (66), la Germania (46), il Messico (45), il Venezuela (20), la Corea del Sud (20), l?Irlanda (19), l?Italia (17) , la Malesia (17). [5]
Il corso del dollaro.
Ogni altro paese che acquisti più di quanto venda, vedrà diminuire il valore del proprio denaro. Quando non si può comprare molto con una moneta, la domanda diminuisce, come il suo corso sul mercato di scambio. Ma ciò che vale per gli altri paesi, non vale per gli Stati Uniti. Tanto che il mondo intero ha bisogno di dollari per acquistare petrolio, e vi è sempre una domanda.
Gli Stati Uniti consumano un quarto della produzione di petrolio mondiale. Quando il corso del dollaro sale, aumenta solo il prezzo per gli altri tre quarti dei consumatori di petrolio. Per gli Stati Uniti il prezzo rimane lo stesso.
Quando il prezzo dell?OPEC sale, servono più dollari in circolazione. Se il consumo resta lo stesso, i dollari possono essere ristampati ed immessi in circolazione senza che il corso del dollaro si ribassi.
Nel 2004 gli Stati Uniti producevano la metà del petrolio che consumavano, l?altra metà (1/8 del consumo mondiale di petrolio) era importata. Di tutti i dollari supplementari, che sono necessari in occasione di una crescita di prezzo nell?OPEC, 7/8 sono necessari all?esterno degli Stati Uniti. Ad ogni innalzamento di prezzo, gli Stati Uniti possono finanziare il loro aumento di costo con biglietti nuovi e, simultaneamente, fornire sette volte più dollari all?estero. Dunque, di nuovo, fare acquisti gratuiti e creare ulteriori debiti (la dipendenza dalle importazioni di petrolio si accresce rapidamente. Nel 2006 gli Stati Uniti dovevano importare già il 60 per cento del loro consumo).
Gli Stati Uniti dispongono di larghi giri di passaparola per mantenere alto il corso del dollaro. Quando, all?estero, l?utilizzo del dollaro aumenta, per loro è sufficiente non reagire immediatamente alla domanda accresciuta, per vedere salire i costi. Gli Stati Uniti possono mettere più dollari in circolazione, quando il corso sale troppo. Possono raccattare dollari essi stessi, quando la domanda si abbassa. Per esempio vendendo obbligazioni, come buoni del Tesoro. Per gli Stati Uniti ciò comporta, nel frattempo, costi: gli interessi. Tutti questi interessi, sommati, sono già talmente elevati che essi devono, ogni volta, ricorrere a nuovi prestiti per pagarli. Il debito degli Stati Uniti si accresce, sempre più velocemente.
3. FALLIMENTO: E SI CONTINUA NONOSTANTE TUTTO
8.700.000.000.000 dollari (Febbraio 2007).
Su
http://www.babylontoday.com/national_debt_clock.htm si può vedere l?ultima cifra del debito e come cambi ogni secondo?. il 45 per cento di questa somma è dovuta a creditori stranieri. Il debito estero è talmente elevato che gli Stati Uniti non possono più rimborsarlo. Gli Stati Uniti sono al fallimento.
Malgrado questo, i dollari sono acquistati e venduti come prima. Per gli acquisti di gas e di petrolio sono sempre necessari. Ingannato dal corso del dollaro, che sembra in buona salute, il commercio mondiale continua a fare affari in dollari. Business as usual?
Seguendo la logica abituale dell?economia, un corso più basso dovrebbe comportare più esportazioni e meno importazioni. E questo perché i compratori stranieri possono comprare ad un prezzo migliore. Nel frattempo, mentre i venditori stranieri sono così folli da accettare dollari, non è un problema per gli Stati Uniti emettere un po? più di questi biglietti verdi. Donare qualche dollaro in più per delle scarpe cinesi o articoli di elettronica dal Giappone? Nessun problema. Gli stati Uniti lasciano, semplicemente, aumentare il debito estero un po? più velocemente. Più dollari per uno stesso articolo, vuol dire inflazione. Ed una percentuale di inflazione significa, allo stesso tempo, che il valore del debito già esistente diminuisce di una percentuale. Dunque, gli Stati Uniti non hanno alcun interesse a frenare le loro importazioni.
Nel commercio di petrolio, un abbassamento del dollaro è generalmente seguito dalla sua logica conseguenza. Alla lunga, gli esportatori di petrolio non accetteranno un minor valore per le loro vendite. Se il corso del dollaro si abbassa del dieci per cento, è quasi certo che i prezzi del petrolio aumenteranno del dieci per cento, cosicché il valore rimarrà per lo meno uguale.