Si può fare una combinazione delle vie dei fratelli ?Bien?: sulla Cima dei tre scorre la ?Via Bien? del 1975 di Eugenio e Renato Bien, sulla Cima delle Nevére invece la ?Via Matti-Patti e Chiara? del 2003 di Renato Bien e Giuseppe Vieceli.
Eravamo Heinz, Florian ed io ad attaccare alle ore 8.30, sulla Cima dei Tre. I primi tre tiri sono stati bagnatissimi, con muschio, in un V grado con passaggi molto delicati, a causa dell'acqua e muschio probabilmente un VI grado. In alcuni parti è consigliabile evitare la fessura nera e andare a destra. C'erano solo due chiodi in tutta la via, ma comunque é sempre ben proteggibile con dadi e friend, anche sulle soste.



Si vede la fessura bagnata del primo tiro, la uscita da una grotta nel 2° tiro e la frana sotto la cima. Nella parte superiore è meglio uscire a sinistra per evitare la frana.
Dalla cima siamo scesi verso sud, senza traccie sulle cenge, verso la Cima delle Nevére, raggiungendo una bella piccola forcella.

Segue un canale con diversi camini, uno di quelli con un passo attraverso una cascata in un grado V-, che si vede sulla foto. Sulla seconda foto l'avancorpo con neve della Cima delle Nevere.


L'attacco della via ?Matti-Patti e Chiara? è segnalato con un piccolo chiodo al inizio di una fessura di forma triangolare. I primi due tiri sono bellissimi in un V+ e arrivati sotto un bel tetto, si può fare sosta con 1 friend e un sasso incastrato. Questo tetto, sopra la testa, richiede un arrampicata in libera e anche in artificiale. Peccato che anche noi abbiamo tolto tutti in nostri chiodi, perché in tutto abbiamo avuti solo sei chiodi.
Il secondo tiro con una bella fessura, nella seconda foto il grande tetto.


Sopra il tetto ci sono belle fessure, che incidono la grande placconata. Un traverso a destra in un tiro di 60m su placche fessurate, permette di raggiungere la grande grotta del camino principale della parete. Nella zona che seguiva la via non era evidente, nella descrizione si parlava di IV grado, ma dove era il IV grado? Siamo saliti in una fessura a sinistra in un VII-, raggiungendo un bel camino per 100 metri in un V grado.
La fessura nel grado VII-, nella seconda foto il profondo camino.


Dopo un'altra fessura pensavamo di poter slegarci, ma era una illusione. C'era ancora un camino con grandi blocchi, chiuso sopra con un tetto di 3 metri. Il tetto era muscoso e bagnato. Con una lunga spaccata, più lunga di quella che normalmente fa, Heinz ha superato il tetto ed è uscito dal muschio, e poi ci siamo riusciti anche noi con un bel tirare della corda.
In questo momento era chiaro: possiamo togliere la corda. Dopo 30 metri nel canale con un po di neve era ancora una illusione: non c'era il IV grado, ma di nuovo un V+, con passi bagnati e lisci. Quando che sia abbiamo tolto la corda e abbiamo trovato il IV grado per gli ultimi 30 metri
... raggiungendo le nostre due amiche Petra e Sandra, che hanno già aspettato sulla Cima delle Nevère con un succo d'arancia e una buona accoglienza.

La combinazione delle due vie è molto consigliabile. I mesi adatti per le vie sono agosto, settembre o ottobre. Noi abbiamo avuto bisogno di 3 ore per la prima via e di 6 ore per la seconda. La discesa sono ancora 3 ore.
Vista sulla torre Venezia e la torre Trieste, durante la discesa.

Durante la salita mi sono chiesta: perché non c'è nessuno che fa queste vie? Noi tre siamo stati gli unici di ripeterle, nel giro di 10 anni.
Ho spesso fatto anche vie ben preparate per i ripetitori e ho sentito spesso critiche o malcontento che sono troppo curate e manca l'avventura. Perciò era per me miracoloso vedere, che dall'altro lato queste vie classiche e selvatiche non sono piene e molto frequentate.
Forse non capisco abbastanza il vero Alpinismo, sarò troppo principiante.
Gli schizzi delle due vie si trovano nella guida di Stefano Santomaso ?Moiazza - Roccia tra luce e mistero? della casa editrice Idea Montagna - www.ideamontagna.it
