
Tanta tanta curiosità di andare a vedere e mettere il naso in quel diedro e soprattutto su quel misterioso traverso e la successiva prua verticale di cui ne avevo sentite raccontare di tutte un pò, ma sempre con alone misterioso e dubbie certezze


E' stato bello ed allo stesso tempo "pesante" nei giorni e nei momenti precedenti al traverso convivere con i timori, le incertezze del non conoscere, ed il pensiero, se fossi riuscito a superarlo, di non poter poi più tornare indietro (così si narra!)....
Come è stato altrettanto bello il giorno dopo il suo superamento, ritrovarsi a scalare quei lunghi traversi della parte alta, non difficili ma estremamente laboriosi causa il pesante saccone, comunque alleggerito dalla consapevolezza interiore di stare veramente bene

fuori e dentro di me

tutto perfetto

in alto allo zoccolo dove inizia la bella cengia che porta dentro al Boral
certamente la fatica è stata tanta nel trasportarle, ma l'assortimento del magazzino a disposizione ripagava l'occhio

il meraviglioso e ben attrezzato hotel a poche decine di metri dall'attacco



1/2/3 foto: lame, fessure, strapiombini, l'arrampicata nel diedro

informazioni per i ripetitori, dopo il primo e netto strapiombino a metà diedro si vede una sosta nel diedro a destra, non andarci....io l'ho fatto e purtroppo è una sosta di calata di qualche tentativo andato a male


foto verso il basso dalla sosta esatta all'inizio del traverso
il famoso e leggendario traverso....
la prua verticale vicino allo spigolo, gran bel tiro

dopo i lunghi traversi si raggiunge la fessura, qui già al secondo tiro con intrigante partenza....
dal chiodo con cordino azzurro si traversa su placca liscia tre mt a dx a prendere fessura

forse col compagno che tiene la corda si potrebbe anche pendolare,
io ho preferito giocare a fare il climber



1/2/3 foto: come per ogni salita, classiche foto di cima...cima e contorni meravigliosi

ed infine.....giù attrezzando tutte le doppie per il lungo e quantomai stupendo diedro Casarotto

pronto per ridiscendere il lungo e, se fatto in discesa con pesantissimo saccone, insidioso zoccolo della Terza pala che mi ha depositato ormai al buio in val di S.Lucano,
dove il carissimo amico Maurino mi stava aspettando in preoccupata attesa

TUTTO PERFETTO

