GOVERNO TECNICO

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Messaggioda alberto60 » sab feb 18, 2012 17:32 pm

Falco5x ha scritto:
sö drèc ha scritto:...ma non vi sembra strano che ci sia un governo sempre al lavoro... 8O


....ultima novità.... "ICI alla chiesa"....


direi ..... FINALMENTE....... =D>

Questo governo può piacere o meno, però un vantaggio lo porta: quando finirà il suo mandato la politica dei governi successivi non potrà più essere la merda che è stata in passato.



(almeno lo spero)


nei sei proprio sicuro??.....
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Messaggioda sö drèc » gio mar 15, 2012 12:51 pm

Riforma del lavoro....direi una delle questioni più spinose d'affrontare per il Governo Monti....

I giornali titolano "Via al licenziamento facile"...in realtà non è proprio così, ma sinceramente sarei pienamente d'accordo.....

Se da una parte le parti sociali hanno contribuito, giustamente, a rafforzare la posizione di tutti i lavoratori e far si che ognuno possa vivere una vita dignitosa con tutte le tutele del caso,
dall'altra parte l'odiosa mentalità Italiana,dove una volta seduti al sicuro ci si appisola , affossa e penalizza la crescita del Ns paese?

Mi spiace ma una bella pulizia di mele marce sarebbe necessaria?.una ventata d?aria nuova dove la competenza e l?impegno fanno la differenza tra il lavorare e l'essere licenziati?.

questo è solo il mio auspicio ?la realtà alla fine sarà ben diversa?.

We will see?
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Messaggioda ncianca » gio mar 15, 2012 13:11 pm

E' dura cambiare la mentalita' di un paese quando ormai fa parte della sua cultura. Quello che bisogna cambiare e' l'idea diffusa che siano i datori di lavoro a fare un favore ai lavoratori e non il viceversa.
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Messaggioda Sbob » gio mar 15, 2012 13:35 pm

ncianca ha scritto:E' dura cambiare la mentalita' di un paese quando ormai fa parte della sua cultura. Quello che bisogna cambiare e' l'idea diffusa che siano i datori di lavoro a fare un favore ai lavoratori e non il viceversa.

QUOTO!
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Messaggioda grip » gio mar 15, 2012 14:48 pm

Sbob ha scritto:
ncianca ha scritto:E' dura cambiare la mentalita' di un paese quando ormai fa parte della sua cultura. Quello che bisogna cambiare e' l'idea diffusa che siano i datori di lavoro a fare un favore ai lavoratori e non il viceversa.

QUOTO!


una mano lava l'altra....

cmq vada il lavoratore senza chi si prende i rischi di impresa non mangia....idem chi crea lavoro ha bisogno del lavoratore.....

certi gg mi chiedo a volte chi stia peggio!
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Messaggioda ncianca » gio mar 15, 2012 16:00 pm

grip ha scritto:
Sbob ha scritto:
ncianca ha scritto:E' dura cambiare la mentalita' di un paese quando ormai fa parte della sua cultura. Quello che bisogna cambiare e' l'idea diffusa che siano i datori di lavoro a fare un favore ai lavoratori e non il viceversa.

QUOTO!


una mano lava l'altra....

cmq vada il lavoratore senza chi si prende i rischi di impresa non mangia....idem chi crea lavoro ha bisogno del lavoratore.....

certi gg mi chiedo a volte chi stia peggio!

A me pare che il lavoratore in Italia stia sempre peggio. Ma in un mondo neanche tanto ideale dovrebbero stare bene sia l'uno sia l'altro. Il fatto che nella penisola invece stia male l'uno e peggio l'altro dovrebbe far riflettere non poco...
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Messaggioda Ziggomatic » gio mar 15, 2012 16:41 pm

sö drèc ha scritto:Mi spiace ma una bella pulizia di mele marce sarebbe necessaria?.


Detto così suona bene. C' è poi da discutere quali mele marce andare a pescare e dove; perchè dire che in Italia il problema, almeno nelle imprese private medie e grandi, siano i fannulloni è semplicemente ridicolo. In quelle piccole poi, e cioè nella maggior parte, la questione non si pone neanche...

Quindi, esattamente, di cosa e di chi stiamo parlando?
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Messaggioda ales » gio mar 15, 2012 17:01 pm

Ziggomatic ha scritto:
sö drèc ha scritto:Mi spiace ma una bella pulizia di mele marce sarebbe necessaria?.


Detto così suona bene. C' è poi da discutere quali mele marce andare a pescare e dove; perchè dire che in Italia il problema, almeno nelle imprese private medie e grandi, siano i fannulloni è semplicemente ridicolo. In quelle piccole poi, e cioè nella maggior parte, la questione non si pone neanche...

Quindi, esattamente, di cosa e di chi stiamo parlando?



non so, quando ho cominciato a lavorare ero in una piccola azienda (circa 20 persone), e nel mio ufficio - di 4 persone - c'erano 2 ragazze che non facevano NULLA, e il poco che facevano lo facevano durare un'eternità. Erano assunte, e suppongo che se non si sono licenziate loro, siano ancora lì a fare nulla, e, di fatto, a rubare lo stipendio.

Dai racconti di altri, credo di aver vissuto la normalità di qualunque azienda, dove un 10/15% del personale non rende nemmeno lontanamente quello che viene pagato. :?

Quindi mi chiedo se sia giusto che venga tutelato il posto di lavoro di chi non lavora
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Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » gio mar 15, 2012 17:51 pm

non so. devo avere qualche problema io perché, come spesso accade, la mia percezione della realtà sembra essere tutta diversa da quella degli altri.

nella mia esperienza tutta questa pletora di fannulloni privilegiati e supertutelati non li vedo proprio. vedo invece (tanta) gente che si fa un mazzo tanto, che esce di casa molto presto e torna molto tardi, che avanza settimane e settimane di ferie, che va a lavorare anche quando non sta bene, e magari non si iscrive al sindacato perché teme ritorsioni dal datore di lavoro.

vedo extracomunitari in giro in bicicletta d'inverno alle sei del mattino, come una volta i nostri nonni, per andare a lavorare. non di rado anche la domenica. gente che fa la stagione negli alberghi e si fa tre mesi di lavoro 10-12 ore al dì senza un giorno di riposo in tutto il periodo. vedo ospedali con pesanti carenze di organico di medici e infermieri che vanno avanti lo stesso (i famosi dipendenti pubblici fannulloni!). per non parlare dei muratori, o di chi lavora in catena di montaggio con gli stipendi più bassi d'europa.

insomma, a me tutta questa retorica che si sente in giro pare del tutto slegata dalla realtà, solo un modo per preparare e facilitare le politiche di smantellamento del welfare in atto da anni: un'applicazione fuori tempo massimo di logiche liberiste reaganian-thatcheriane che così buona prova di sé hanno dato negli ultimi anni.

salud, e scusate l'ennesimo, bilioso sfogo veterocomunista.
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Messaggioda Ziggomatic » gio mar 15, 2012 18:29 pm

ales ha scritto:non so, quando ho cominciato a lavorare ero in una piccola azienda (circa 20 persone), e nel mio ufficio - di 4 persone - c'erano 2 ragazze che non facevano NULLA, e il poco che facevano lo facevano durare un'eternità. Erano assunte, e suppongo che se non si sono licenziate loro, siano ancora lì a fare nulla, e, di fatto, a rubare lo stipendio.

Dai racconti di altri, credo di aver vissuto la normalità di qualunque azienda, dove un 10/15% del personale non rende nemmeno lontanamente quello che viene pagato. :?

Quindi mi chiedo se sia giusto che venga tutelato il posto di lavoro di chi non lavora


Il posto di chi ostinatamente NON LAVORA infatti NON E' TUTELATO perchè in questo caso il datore di lavoro può rivalersi sul dipendente per inadempimento degli obblighi contrattuali. Quando mi dicono "quello/a non fa un czzzo", di solito mi chiedo come fa, dal momento che, a me come alla maggioranza dei dipendenti, viene quotidianamente chiesto di render conto del nostro operato. Parlando sempre del privato, l'unica realtà che conosco direttamente, chi rende poco può essere messo in condizioni di rendere di più, dalla dirigenza ma anche dai colleghi, chi rende NULLA è perchè quasi sempre non ha NULLA da fare. Magari ne approfitta odiosamente, ma più che a un lavativo ontologico ci troviamo di fronte ad un problema di organizzazione del lavoro e gestione delle risorse.
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Messaggioda ales » gio mar 15, 2012 18:49 pm

Ziggomatic ha scritto:
ales ha scritto:non so, quando ho cominciato a lavorare ero in una piccola azienda (circa 20 persone), e nel mio ufficio - di 4 persone - c'erano 2 ragazze che non facevano NULLA, e il poco che facevano lo facevano durare un'eternità. Erano assunte, e suppongo che se non si sono licenziate loro, siano ancora lì a fare nulla, e, di fatto, a rubare lo stipendio.

Dai racconti di altri, credo di aver vissuto la normalità di qualunque azienda, dove un 10/15% del personale non rende nemmeno lontanamente quello che viene pagato. :?

Quindi mi chiedo se sia giusto che venga tutelato il posto di lavoro di chi non lavora


Il posto di chi ostinatamente NON LAVORA infatti NON E' TUTELATO perchè in questo caso il datore di lavoro può rivalersi sul dipendente per inadempimento degli obblighi contrattuali. Quando mi dicono "quello/a non fa un czzzo", di solito mi chiedo come fa, dal momento che, a me come alla maggioranza dei dipendenti, viene quotidianamente chiesto di render conto del nostro operato. Parlando sempre del privato, l'unica realtà che conosco direttamente, chi rende poco può essere messo in condizioni di rendere di più, dalla dirigenza ma anche dai colleghi, chi rende NULLA è perchè quasi sempre non ha NULLA da fare. Magari ne approfitta odiosamente, ma più che a un lavativo ontologico ci troviamo di fronte ad un problema di organizzazione del lavoro e gestione delle risorse.


la persona in questione era assunta come "creativa" pubblicitaria, il titolare non aveva la benché minima nozione a riguardo, quindi i tempi biblici della tizia non lo allarmavano, dal canto mio ti posso assicurare che lei si approfittava in maniera schifosa della fiducia che le veniva data.

Come dovrebbe essere "messo in condizione" di lavorare uno che cerca di fare il meno possibile? E perché mai un dirigente d'azienda dovrebbe occupare il proprio tempo a "mettere in condizione" di produrre chi cerca di non farlo, invece di lavorare?
E sia chiaro che la penso così perché se finalmente chi non lavora lasciasse il posto a chi invece ha voglia, i lavoratori avrebbero ben altra voce in capitolo rispetto ad ora.


@TSdG
vedo anche io una enorme quantità di persone che si fa un gran culo, molto più di quanto non faccia io, non ho mai detto il contrario.
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Messaggioda PIEDENERO » gio mar 15, 2012 19:36 pm

le realtà lavorative sono molteplici e una discussione puo essere troppo complessa (QUOTO COMUNQUE TACCHINOSDG e ZIGGO) quindi, non mi addentro troppo nel merito ma come per le questioni relative al TAV mi/vi chiedo:

-ma perchè in un paese che sta andando a puttane la modifica dell' art. 18 dovrebbe aiutare a risolvere il problema occupazione?

-vanno di moda le RIFORME ma perchè chi è coinvolto nelle riforme se lo prende solo nel cu.o?
almeno le chiamino in un' altro modo per esempio tagli.

-il governo doveve togliere i privilegi!!!!
per ora ha solo tolto ai SOLITI noti con :la riforma delle pensioni, la riduzione dei servizi con i tagli ai comuni, aumento dell' inflazione, "riforma" del mercato del lavoro ecc.ecc...... va bene bisogna abbassare lo spread ma perchè riescono ad essere forti solo con i soliti e quando si tratta di fare delle vere riforme, come quella della giustizia che è fondamentale non se ne può neanche parlare?
-a me pare proprio che vi sia l' intento di ridurre drasticamente lo stato sociale e con il pretesto della crisi ci stanno riuscendo senza che la gente si incazzi troppo, ma fino a che punto?
.... continua
Ultima modifica di PIEDENERO il gio mar 15, 2012 20:00 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda ncianca » gio mar 15, 2012 19:53 pm

Allora l'Italia e' stata commissariata dalla UE, ovvero dalla Germania. L'Italia non e' piu' una nazione, ammesso che lo sia mai stata, e' una banca d'investimento governata infatti da un banchiere. Non so se sia cosi' tanto meglio rispetto ad uno che si tromba le minorenni e bacia i mafiosi... comunque... se l'articolo 18 viene modificato o cancellato, non e' perche' lo vuole Monti o la Fornero o chicchessia nel nostro governo fantoccio. E' perche' Prodi ci ha venduti alla UE e ora dobbiamo fare quello che ci dicono "loro" da bravi. Come fa la Grecia, come fa il Portogallo e via dicendo. Poteva essere anche una buona cosa, ma ci e' riuscita male. Peccato.
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Messaggioda yo » gio mar 15, 2012 20:09 pm

ncianca ha scritto:Allora l'Italia e' stata commissariata dalla UE, ovvero dalla Germania. L'Italia non e' piu' una nazione, ammesso che lo sia mai stata, e' una banca d'investimento governata infatti da un banchiere. Non so se sia cosi' tanto meglio rispetto ad uno che si tromba le minorenni e bacia i mafiosi... comunque... se l'articolo 18 viene modificato o cancellato, non e' perche' lo vuole Monti o la Fornero o chicchessia nel nostro governo fantoccio. E' perche' Prodi ci ha venduti alla UE e ora dobbiamo fare quello che ci dicono "loro" da bravi. Come fa la Grecia, come fa il Portogallo e via dicendo. Poteva essere anche una buona cosa, ma ci e' riuscita male. Peccato.


boh boh, chi vivrà vedrà :roll:
ho solo una certezza, che si è arrivati a questo (governo) perchè il fankazzismo era troppo
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Messaggioda Sbob » gio mar 15, 2012 20:10 pm

grip ha scritto:
Sbob ha scritto:
ncianca ha scritto:E' dura cambiare la mentalita' di un paese quando ormai fa parte della sua cultura. Quello che bisogna cambiare e' l'idea diffusa che siano i datori di lavoro a fare un favore ai lavoratori e non il viceversa.

QUOTO!


una mano lava l'altra....

cmq vada il lavoratore senza chi si prende i rischi di impresa non mangia....idem chi crea lavoro ha bisogno del lavoratore.....

certi gg mi chiedo a volte chi stia peggio!

Se si parla di grande impresa la faccenda e' piu' che chiara: sta peggio, molto peggio il lavoratore.

La vera differenza tra gli anni '70 e oggi e' la fantomatica crisi oppure uno sbilanciamento della ricchezza tra padroni e operai?

Oggi i top manager guadagnano mediamente 200 volte (DUECENTO) i loro operai, negli anni '30 il rapporto era di uno a 20.
Ergo, i padroni di oggi sono 10 volte piu' ricchi di quelli di una volta, ma non gli basta ancora. Marchionne & c. non sono ancora contenti e per concederci di lavorare per loro vogliono che rinunciamo sempre a piu' diritti. Loro ovviamente no, negli ultimi 20 anni si e' assistito ad un costante aumento dei loro stipendi, ma siamo noi lavoratori a dovergli dire grazie... ma vadano affanculo.
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Messaggioda Sbob » gio mar 15, 2012 20:29 pm

ncianca ha scritto:se l'articolo 18 viene modificato o cancellato, non e' perche' lo vuole Monti o la Fornero o chicchessia nel nostro governo fantoccio. E' perche' Prodi ci ha venduti alla UE

Veramente sono i nostri imprenditorucoli che vogliono far fuori l'articolo 18, quando ci ha provato B. era per far contenti loro, mica l'Europa.
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Messaggioda ncianca » gio mar 15, 2012 21:42 pm

Sbob ha scritto:
ncianca ha scritto:se l'articolo 18 viene modificato o cancellato, non e' perche' lo vuole Monti o la Fornero o chicchessia nel nostro governo fantoccio. E' perche' Prodi ci ha venduti alla UE

Veramente sono i nostri imprenditorucoli che vogliono far fuori l'articolo 18, quando ci ha provato B. era per far contenti loro, mica l'Europa.

Che la cosa piaccia anche ai nostri imprenditorucoli non lo metto in dubbio. Ma se questa volta la manovra riesce io sono convinto che sarà grazie (o per colpa) anche e soprattutto ad una spinta "dall'alto".
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Messaggioda Kinobi » gio mar 15, 2012 21:54 pm

Secondo me state facendo una discreta confusione.
Il manager non è il padrone. E' la mancaza di padroni che ha permesso ai manager di fare quello che volevano.
Detto ciò sono favorevole all'abolizione toto dell'articolo 18. Per par condicio. Che l'articolo 18 NON tutela i lavoratori. Tutela alcuni lavoratori che per qualche motivo devono essere più belli degli altri.

Infine, senza la UE, l'Italia sarebbe nella pratica, cosa che tutto sommato è "di fatto un paese del terzo mondo fallito in default": bisogna sempre ricordarsene.
Ciao,
E
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Messaggioda Sbob » gio mar 15, 2012 22:10 pm

In Italia generalmente il top manager e il padrone coincidono discretamente, e anche altrove il top manager è quanto meno amico del padrone, dato che l'amministratore delegato è deciso dal gruppo di controllo
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Messaggioda Sbob » gio mar 15, 2012 22:17 pm

ncianca ha scritto:Che la cosa piaccia anche ai nostri imprenditorucoli non lo metto in dubbio. Ma se questa volta la manovra riesce io sono convinto che sarà grazie (o per colpa) anche e soprattutto ad una spinta "dall'alto".

Diciamo che 20 anni di schifo completo hanno portato gli italiani ad accettare qualunque cosa abbia un minimo aspetto di serietà, e questo è il momento buono per fregare i lavoratori.
Nella vecchia situazione quando Berlusconi ha provato a toccare l'articolo 18 è successo il finimondo, e la sinistra non avrebbe potuto farlo pena la scomparsa politica.
Ora Monti gode di fama di salvatore e tiene tutti i partiti per le palle, perché chi lo facesse cadere verrebbe fatto a pezzi politicamente per aver affossato le speranze di rinascita italiane, quindi può fare sostanzialmente quello che vuole. E dato che questo governo non mi pare propriamente l'espressione dei soviet, si può intuire cosa voglia...
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