L'attacco della via è uno zoccolo erboso.

Al di sopra, si nota lo strapiombo dove sale la via Italia 90.

La via invece prosegue verso sinistra su rampa erbosa.

Si punta a un grosso blocco sopra al quale si sosta se si vuol seguire la via originale.

Poco sopra, la variante Spigolo di Candido.

Ecco la placca dove sale la variante mediana, se ne sfrutta la naturale debolezza costituita dalla evidente fessura erbosa.

Andrea è piuttosto sereno; uscirà dal tiro un po' provato ma raggiante.

La placca termina su un piccolo muretto che va superato con passo piuttosto atletico.

Ci si lascia la placca alle spalle, protezioni mai vicinissime.

Andrea esce dal tiro con evidente soddisfazione.

La sosta si trova sulla via originale, da qui essa continua a sinistra su sentierino ma noi andiamo dritti sulla variante alta, per un sistema di gradoni strapiombanti ma appigliati.

La via originale punta all'alberello nella foto e transita sotto il tetto in ombra, rimontandolo sulla destra in un camino.

Si superano i tre salti fino a un comodo terrazzino.

Da qui si sale a sinistra su una caratteristica placca, fino a raggiungere la sommità di un pilastro.

Ci si siede comodamente all'ombra di un albero apprezzando la salita appena effettuata (IV+).

La via ora prosegue a sinistra su una caratteristia cengia rocciosa, sotto una parete strapiombante ove sono chiodate vie estremamente dure (settore Cocoa). Al termine della cengia, si sale una placchetta fino a una fessura, si traversa ancora a sinistra (passo esposto) fino a ricongiungersi con la via originale e si sfrutta il ceppo di un albero di Nocciolo per proteggersi e percorrere gli ultimi metri fino all'uscita.

Andrea, evidentemente soddisfatto, azzera l'ultimo passaggio prima della placca e si appresta ad affrontare la penultima fatica della via.

L'uscita non è comodissima ma l'ombra è apprezzabile, data la giornata torrida. Il pomeriggio ce ne siamo andati in piscina...

Ciao