il.bruno ha scritto:il benessere è un'esito non scontato del tuo lavoro quotidiano.
magari.
il benessere di molti è un esito dell'altrui lavoro quotidiano, e viceversa molti lavorano solo per il benessere altrui.
scrausa ha scritto:ho detto soltanto che non è pensabile che per fare ciò si riducano pensioni già basse (e non parlo delle baby pensioni, aberrazione del nostro sistema, ma di quelle di chi ha lavorato una vita)
le pensioni non vengono ridotte a nessuno, tantomeno alle pensioni basse (?), che non perdono nemmeno l'adeguamento all'inflazione.
(basse per i parametri odierni. voglio proprio vedere chi va in pensione col contributivo, con le situazioni lavorative che ci sono in giro - mica tutti sono insegnanti...)
nessuno ha lavorato "una vita".
anzi, i pensionati attuali hanno lavorato molto meno di quanto lavoreremo noi
però prendono la pensione più a lungo, e prendono di più, anche senza adeguamento (-> sistema retributivo).
non è proprio il caso di stracciarsi le vesti.
il sacrificio chiesto è anche troppo poco.
quando saremo vecchi come quelli che si lamentano oggi, saremo ancora a lavorare (forse... sicuramente non saremo ancora pensionati)
come se no bastasse, ci hanno già ciulato la liquidazione, e stiamo pagando il "secondo pilastro" perché il primo se lo sono mangiato tutto.